Domenica 6 marzo apre il prolungamento da Porta Nuova al Lingotto della metropolitana torinese. Pomeriggio di giri gratuiti, taca banda e via discorrendo. Ma non è di questo che voglio parlare.
Ieri ero a Torino e ho visto che dal 21 gennaio i treni fanno pre-esercizio: insomma, fanno anche il pezzo “nuovo”, anche se naturalmente senza nessuno a bordo (nemmeno il conducente, essendo treni automatici…) per vedere se funziona tutto. Sei settimane di test. La scorsa settimana a Milano è stato inaugurato il prolungamento della verde da Famagosta ad Assago: quanto è durato il pre-esercizio? quattro giorni.
Com’è che qui a Milano sono così bravi ed efficienti?
forum nucleare: pubblicità ingannevole
Ricordate la pubblicità del Forum Nucleare, che era apparsa un po’ dappertutto intorno all’inizio dell’anno? Bene: come potete leggere ad esempio su Galileo, il Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria la settimana scorsa ha sentenziato che quella era una pubblicità ingannevole. Non che ci fossero chissà quali dubbi, intendiamoci.
Tutto bene? Per nulla. Quella campagna pubblicitaria è già terminata un mese e mezzo fa, quindi “imporre la sua terminazione” è semplicemente una barzelletta. Peggio: in questo modo ritorna della nuova pubblicità – e gratuita! – alla società fontata da Enel ed Edf e presieduta da Chicco Testa. Insomma, come capita spesso con i gruppi di autodisciplina la risposta è più che altro formale, e non serve certo a riequilibrare il danno fatto.
Insomma, ha probabilmente ragione Greenpeace, quando dice che la punizione dovrebbe essere una campagna di segno opposto pagata da chi è stato sanzionato…
centocinquanta
Stamattina ero a Torino per un funerale: avevo poi un po’ di tempo prima che partisse il treno di ritorno e dovevo anche fare una commissione sulla strada, così sono andato verso Porta Susa a piedi. Mentre camminavo, ho notato che c’erano parecchie bandiere tricolori appese ai balconi; considerando che i mondiali di calcio sono stati l’anno scorso e le bandiere non viravano verso il grigio smog ho immaginato che fossero lì per celebrare i 150 anni dall’Unità d’Italia, e che qualcuno le avesse offerte agli interessati.
Devo dire che ho apprezzato la cosa :)
affittopoli e Pisapia
Giuliano Pisapia non ne sta uscendo affatto bene dalla storia dell’affitto “a condizioni di assoluto favore” che la sua compagna Cinzia Sasso ha (aveva?) ottenuto dall’amministrazione del Pio Albergo Trivulzio. Le spiegazioni di Pisapia sono qua, per la cronaca; ma secondo me non sono sufficienti.
Giusto per spiegare: non credo che Pisapia sapesse della storia della casa, ma il punto non è quello. Avete presente il detto «La moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto»? Ecco. Non puoi pensare di fare una campagna elettorale in una città come Milano (a meno naturalmente che tu non la stia facendo per la destra) senza verificare accuratamente non solo la tua irreprensibilità, ma anche quella delle persone a te vicino. Senza contare poi che è almeno un mese che si parla degli affitti di favore: tu (Cinzia Sasso) non puoi arrivare al giorno prima della consegna ufficiale dei nominativi ad “anticipare” la notizia, perché in realtà non la stai affatto anticipando. E comunque non puoi inventarti come scusa «Dal 2008 il mio contratto è scaduto; nel frattempo ho trovato un’altra casa e ho mandato al Pat una lettera di disdetta del contratto di affitto». Se il contratto è scaduto tu non devi fare alcuna disdetta; e se comunque hai fatto una disdetta entro sei mesi massimo devi essere fuori dalla casa. Quando hai fatto la disdetta? il 17 febbraio 2011? Avresti dovuto farla al più tardi il giorno dopo le primarie, e pubblicizzarla immediatamente, senza sperare di far finta di nulla fischiettando qua e là.
Detto in altre parole, quella (indiretta) di Pisapia non è stata «una leggerezza», ma un perfetto autogol per fare in modo che la destra non debba più parlare della sua gestione (indiretta) del patrimonio immobiliare e possa permettersi editoriali come questo… Vediamo se e come saprà scusarsi davvero.
(p.s.: sarò un po’ controcorrente, ma a me non dà fastidio più di tanto che le case siano state affidate ad amici degli amici, quanto che le abbiano date in affitto, e in certi casi vendute, ben al di sotto del prezzo di mercato. Lo so, sono snob.
La scoperta delle emozioni (libro)
gioca col Mulino Bianco!
Non so se abbiate presente le confezioni dei biscotti del Mulino Bianco Barilla: il nome del biscotto è scritto con un font dove l’iniziale maiuscola è molto più grande del resto, dando così un effetto monoletterale. Qualche mese fa era nata una mania: spostare le confezioni negli scaffali dei supermercati facendo in modo di ottenere con quelle iniziali una parola di senso compiuto (essendo i movimentatori di confezioni notoriamente coprofili, CACCA era una delle scelte favorite).
Ma viviamo nell’era della virtualità, e soprattutto non è bello far fare del lavoro inutile ai commessi del supermercato: così Luciano Blini (il copertinista del mio Matematica liofilizzata … ) ha preparato questa simpatica pagina che permette di costruire sul proprio browser la parola o la frase che si vuole. Purtroppo non tutte le lettere sono rappresentate tra i biscotti; a meno che non vengano aggiunte finte confezioni come proposto qui, non tutte le parole sono possibili. Qual è la più lunga? JaSoN propone “sgrammaticata”, mentre Claudio Brandolino detiene il record a favore di vento e in altura (come direbbe Stefano Bartezzaghi) di “raccapriciantissima”.
Ah, mentre per le lettere mancanti Luciano lascia un immagine simil-troll, per la D usa una confezione di Dash. Non so se sia un giudizio chimico-alimentare o puramente grafico :-)
neutralità, ta ta, l’accento sulla a
Il disclaimer lo metto subito: come i miei lettori abituali sanno bene, io in Telecom ci lavoro. Sta quindi a voi decidere quanto fidarvi del mio ragionamento; non mi offendo se qualcuno penserà che sia di parte. (Però mi offendo se qualcuno pensa che mi paghino per scriverlo: va bene essere considerato un imbecille, ma non un venduto)
Dalla prossima settimana anche Telecom Italia, come già fanno altri operatori, potrà limitare la banda usata dalle connessioni ADSL: insomma, chi è abituato a usarla a palla potrà all’improvviso trovarsi “un’esperienza di connessione piuttosto frustrante”. L’annuncio è qua, per la cronaca, e maggiori informazioni si trovano qua.
Ora, io non so chi abbia scritto la pagina di spiegazioni: sicuramente è uno che di Internet non ci capisce nulla, visto che ha inserito la posta elettronica tra le “applicazioni realtime”, quando l’email nasce e vive come sistema in differita: se non ve ne accorgete è solo perché in genere le mail vi arrivano subito. E capisco chi si lamenta dicendo che se la centrale dove lui è attestato è piena allora Telecom dovrebbe aumentare la capacità della centrale, e non abbassare la capacità delle singole linee; o almeno lo capisco in linea di principio, perché prima vorrei vedere se in effetti il problema è della centrale sottodimensionata o degli utenti sopradimensionati rispetto alla media.
Però tutto questo con la net neutrality non c’entra un tubo. Per quello che riguarda me, la neutralità della rete significa che a parità di banda impiegata il carrier non deve fare preferenze, o detto in altro modo non deve sbirciare cosa l’utente fa passare (si chiama DPI, Deep Packet Inspection, ed è stata molto pompata dalle aziende produttrici di apparecchiature di rete perché così hanno potuto vendere impianti molto più cari perché necessariamente più potenti del necessario). Detto ancora in altre parole: non ci deve essere diversità di trattamento se uno sta tappando la rete perché scarica l’equivalente del ventunesimo secolo della biografia di Tristram Shandy sotto forma di video ad altissima qualità della prima cacca sul vasino del proprio nipotino oppure perché sta scaricando tutti i video dei brani dell’ultimo festival di Sanremo. Però non vedo perché i due devono rallentare me che sto disperatamente cercando di vedere le ultime novità su Friendfeed, richiedendo un centesimo della banda che usano loro. Vogliono il tubo bello grande? paghino di più.
A dirla tutta, mi preoccupa paradossalmente di più leggere che lo streaming di YouTube (ma a questo punto mi auguro anche lo streaming di chi si vede a sbafo le partite di calcio) non verrebbe rallentato; di nuovo, se il principio è “a parità di tipo di uso applico le stesse regole” non si può parlare di partigianeria della rete, per quanto io mi arrabbierei lo stesso se il mio accesso risparmioso venisse comunque rallentato a causa degli spreconi di banda. In definitiva, mi riservo il diritto di cambiare idea dopo che vedrò cosa succederà davvero, ma in linea di principio non ho nulla contro il principio indicato da Telecom.
densità
stamattina ho preparato il biberon del mattino per i giovini con un po’ più di calma del solito, visto che i due ronfavano beati (dopo avermi tenuto sveglio per buona parte della notte, sgrunt). Ho scaldato il latte, ho aggiunto la crema di cereali Mellin al cacao magro e ho regolarmente mischiato il tutto. Visto che però i bimbi latitavano, le particelle scure hanno iniziato a non essere più in sospensione, e fin qua non c’è nulla di strano. Quello che però era strano è che parte di esse sono precipitate sul fondo del biberon, ma altre sono affiorate in superficie: il latte insomma aveva un curioso effetto da codice a barre ;-)