Devo confessare che ho iniziato a leggere questo libro (Denis Guedj, Il metro del mondo [La Méridiene], Le Scienze 2009 [2004], pag. 331, trad. Mauro Raggini) con un certo qual scetticismo, memore della pessima impressione che mi fece Il teorema del pappagallo. Però mi sono dovuto ricredere: è tutta un’altra cosa. Qui il tema è la creazione, anzi direi quasi l’invenzione, del metro: come cioè nel bel mezzo della Rivoluzione Francese si decise non solo di uniformare tutte le misure, ma di crearne una completamente nuova e legata alla Natura. Guedj racconta appassionatamente la cosa, dai cahiers des doleances che si lamentavano anche perché le misure correnti venivano modificate a piacere dai signorotti alle discussioni su quale sarebbe stata la misura più certa alle misurazioni geodetiche compiute in un momento in cui la Francia repubblicana era in guerra con mezza Europa. La parte più interessante è a mio parere proprio questo interallacciarsi degli avvenimenti della Rivoluzione con quelli trattati nel libro: nomi ben noti dalle lezioni di storia compaiono qui come comparse o protagonisti, ma in ogni caso da un diverso punto di vista. La traduzione è scorrevole.
Vostradamus
Io ho una lunga abitudine di sbagliare le previsioni elettorali. Ma non mi era mai capitato sbagliare tanto come questa volta. L’unica cosa che posso accampare come scusa è che non sono certo stato il solo a sbagliarmi, basta vedere i musi lunghissimi nel centrodestra e lo stupore a centrosinistra, dopo che tutti i sondaggi davano comunque davanti la Moratti.
Ma ci sono cose ancora più strane: se si fa il confronto con cinque anni fa, il centrodestra, anche mettendo insieme il terzo polo che allora era allegramente unito, ha perso cinque punti percentuali e sta comunque dietro Pisapia, che ha qualche voto in più di quanti ne avesse presi Ferrante cinque anni fa. Peggio ancora, dopo anni in cui i primi dati sembravano sorridere al centrosinistra e poi man mano venivano fabbricate schede a vantaggio del centrodestra, stavolta è capitato l’opposto: è stato Pisapia a inquinare il voto aggiungendo man mano schede a suo favore [*], con il divario che continuava a crescere. Ciliegina sulla torta, la débacle di Berlusconi: ha voluto un plebiscito sulla sua persona e ha dimezzato le preferenze.
Ora non oso pensare cosa succederà in queste due settimane…
[*] oh, non prendetemi sul serio…
Carnevale della Matematica #37: GOTO DropSea
Nonostante la scorsa settimana Blogger abbia fatto le bizze, Gianluigi Filippelli è riuscito a postare in perfetto orario (giornario?) l’edizione #37 del Carnevale della Matematica. Un’edizione in fuga, ma non certo dalla matematica!
Ricordo che siamo ormai entrati nel quart’anno del Carnevale, e il prossimo mese gli amici di MaddMaths! lo ospiteranno per la prima volta… buona matematica a tutti!
gmail è intelligente
Non so se sia stato a causa della mia recensione al suo santino elettorale, ma il comitato per Manfredi Palmeri sindaco mi ha subito spedito la sua pubblicità elettorale… che è automaticamente finita nella casella di spam di Gmail.
Non avendo io mai ricevuto messaggi da loro, e non avendo quindi il motore potuto imparare le mie idee in proposito, non mi resta che dedurre che (a) il messaggio sia stato spedito a tanta gente e (b) tutti l’abbiano spostato dove si meritava.
gioco della domenica: Truck Loader 2
sei mesi dopo Truck Loader, Smart Kit ci presenta il suo seguito: Truck Loader 2. Stavolta bisogna stare attenti alle casse fragili, alle automobili che ti cascano addosso, e chissà ancora a cos’altro….
La sezione aurea (libro)
Gli spagnoli di RBA hanno preparato un’altra collana matematica, dopo quella dei giochi matematici; in questo caso credo che l’idea sia mostrare come la matematica pervada la vita di tutti i giorni senza però usarne troppa, in modo da non spaventare il lettore. Con questo primo volume (Fernando Corbalán, La sezione aurea – il linguaggio matematico della bellezza, RBA Italia “Mondo matematico” 2011 [2010], pag. 158, € 9,99; trad. Paola Pettinotti e Alessandro Ravera) non è che ci siano riusciti così tanto. La parte finale architettonica può essere carina, anche se io non credo a tutte quelle occorrenze del rapporto aureo φ; e ho apprezzato i riquadri di approfondimento sulle persone. Però mi resta il dubbio che tutta la prima parte, quella più propriamente matematica, risulti troppo pesante per il lettore casuale e troppo confusa per il matematico; inoltre non capisco la scelta di nascondere l’autore che non appare in copertina ma solo nel colophon. Misteri.
come mi piacerebbe finisse a Milano
Io le previsioni elettorali le sbaglio sempre. Però continuo a farle, perché sono masochista… Stavolta inizio però con quello che mi piacerebbe succedesse, anche se non credo accadrà così. Sarebbe bello che al primo turno la Moratti arrivasse al 47% contro i 41% di Pisapia, con 6% a Palmeri, 4% a Calise e 2% sparpagliati tra tutti gli altri: e soprattutto che Berlusconi prendesse 40000 preferenze. Più probabile che la Moratti oscillerà tra il 49% e il 50%, che Pisapia raggiungerà a fatica il 40%, Palmeri sarà sul 5% e soprattutto Berlusconi almeno 50000 preferenze le piglierà, anche se faticherà a raggiungere le 53000 di cinque anni fa.
Qualcuno potrebbe chiedersi come mai nel 2006 la Moratti, che aveva AN e UDC in coalizione, abbia preso solo il 52% e adesso sia quindi così cresciuta in percentuale; la ragione è semplice, ed è perché tra il 2005 e l’inizio del 2006 la destra è stata al suo minimo storico (o se preferite la sinistra è stata al suo massimo storico). Né mi curerei del fatto che l’anno scorso il voto della città di Milano fu relativamente favorevole a Penati rispetto a Formigoni…
santini elettorali: Milly Moratti
Stamattina il postino ha portato il primo messaggio di spam elettorale indirizzato esplicitamente a me e non ad Anna. La cosa è parecchio strana, soprattutto perché quando lascio il mio indirizzo in giro aggiungo sempre una lettera di troppo e qua non ce n’è nessuna. Misteri misteriosi.
Anche Milly Moratti, come Gianni Lastella, mette il logo della propria lista sulla busta, facilitando la raccolta differenziata. Il font è un Century Schoolbuch, le Maiuscole sono sparse con voluttà («recenti Amministrazioni», «Il Verde», «l’Agricolutra di prossimità», «la nuova Economia», «la Trasparenza amministrativa»), e nessuno si è messo a rileggere il volantino che citando Chiamamilano la definisce «l’associazione per il ditto all’informazione civica» (grassetto mio). Per il resto, capisco il portare avanti la ricerca sulla fusione fredda (Milly Moratti è laureata in fisica teorica), capisco meno lo spiegarlo sul volantino, e capisco ancor meno il suo aver fatto parte della Commissione Ministeriale di controllo sugli OGM.
Vabbè, siamo in chiusura, da domani a lunedì pomeriggio c’è il silenzio elettorale. Giuro che alle prossime elezioni non mi rimetto a fare tutta questa faticaccia.