gioco della domenica: Jetbus

In Jetbus avrete finalmente la possibilità di creare il vostro sogno, andando a fare l’autista di un pullman che può anche volare? Come? non è il vostro sogno? Fa lo stesso. Avete a disposizione 45 schemi divisi in tre livelli di difficoltà, quindi andate a studiare per la patente 3D…
(via Passion for Puzzles)

Improv for Actors (libro)

[copertina] Tra le tante cose che ho fatto nella mia vita, c’è stata anche l’improvvisazione teatrale. Insomma avevo già un’idea del contenuto di questo libro (Dan Diggles, Improv for Actors, Allworth Press 2004, pag. 247, $19.95, ISBN 978-1-58115-325-5), anche se poi c’è sempre qualcosa da imparare. Innanzitutto il libro è nato per un corso tenuto ad aspiranti attori; quindi l’improvvisazione è un mezzo, e non un fine. La seconda cosa da notare è che l’improvvisazione di cui si parla qui è quella narrativa, e non quella battutistica che generalmente abbiamo in Italia (anche se non ufficialmente). Questo si riflette sulle leggi dell’improvvisazione definite da Diggles: la prima afferma «Rispondi sempre con “Sì! e…”» (cioè, accetta le offerte dell’altro); la seconda «Dì la prima cosa che ti viene in mente» (cioè, non cercare di stupire con gli effetti speciali, la magia narrativa sta nel vedere come sfruttare le cose banali); la terza «Metti a suo agio il tuo compagno» (cioè, non cercate appunto la gara alla battuta più umoristica ma collaborate a costruire una storia). Quello che per me è stato pesante è la reiterazione continua delle cose. Diggles è sicuramente molto appassionato, e in un corso vero e proprio questo ripetersi è sicuramente utile se non addirittura necessario; ma messo per iscritto dopo un po’ scoccia. In definitiva, testo molto utile se avete già un’idea di che si parla, ma non è certo un do-it-yourself.

ministeri e capitale

Per quanto io ritenga assolutamente imbecille – oltre che uno spreco di soldi – l’avere inaugurato il pied-à-terre monzese per non ricordo nemmeno più quali ministeri, non riesco a capire la nota di Napolitano. Come sempre, lasciate perdere quello che scrivono i giornalisti, e andate direttamente alla fonte: la lettura è molto più divertente, perché Nappy ha i suoi galoppini che gli recuperano tutti i documenti e poi sa mettere le cose in punta di penna.
Ovviamente i nostri ministri legaioli non sono stati capaci a rispondergli se non a slogan: e dire che Simplificius avrebbe potuto fare notare al nostro Presidente che il Regio Decreto n. 33 del 1871 è stato abrogato con il Grande Falò delle Leggi Inutili (sul foglio Excel è la riga 686), a meno che il governo non si sia dimenticato di togliere da quell’elenco le leggi salvate in corner. Che i ministeri debbano stare tutti vicini, e quindi nella Capitale, è solamente una questione di buon senso: non che da quelle parti ce ne sia, ma non si può comunque usare la Costituzione per qualcosa che lì non c’è scritto. Insomma, non era più semplice trovare una bella forma per dire “bambole, non c’è un euro, smettetela di stare lì a spendere soldi”?

facciaculismo

Codice Penale, articolo 593, “Omissione di soccorso”: «Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro.» Sappiate che questa norma è incostituzionale, perché va contro il diritto di uguaglianza sancito per tutti i cittadini. Perché un decenne sì e un undicenne no?
Ecco. Quello che è successo ieri è proprio questo. La legge contro l’omofobia è stata bocciata alla Camera: ma non con un voto esplicito, sia mai che qualcuno debba metterci la faccia, bensì con le pregiudiziali di incostituzionalità, il modo più semplice per lavarsene le mani. Citando da Corriere e Repubblica: per il fine giurista Rocco Buttiglione: la norma avrebbe «sanzionato in maniera diversa rispetto allo stesso reato commesso contro un eterosessuale», proseguendo poi citando la “discriminazione positiva” degli USA che c’entra come i cavoli a merenda essendo nel filone le quote rosa. E la legaiola Carolina Lussana rincara, lamentandosi che la proposta di legge dà «una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza». Forti coi deboli e deboli coi forti, come del resto recita il programma politico bossiano. Non si può che terminare con Fabrizio Cicchitto: «Consideriamo i gay cittadini uguali agli altri». Se li inculerebbero allo stesso modo degli eterosessuali, immagino.

truppe prezzemolate

Come probabilmente sapete se state leggendo questa notiziola, io leggo parecchi libri. Diciamo molti libri. Una volta finito il libro scrivo una breve recensione e la posto qua e là sugli appositi siti. Lo stesso ho fatto quindi con la recensione di Caro Papa, ti scrivo di Piergiorgio Odifreddi. Voto medio (3 su 5), giudizio negativo dal punto di vista metodologico: niente di più e niente di meno.
Eppure, se si va a vedere la pagina su Amazon, la mia recensione “è stata utile a zero persone su tre”. Considerando che in genere le mie recensioni sono quasi sempre considerate positive da chi si prende la briga di leggerle, e considerato ancora che dare un voto negativo – invece che una semplice scrollata di spalle, come faccio io di solito quando una recensione non mi dice nulla ma non la trovo fuorviante – implica un certo qual interesse da parte del votante, mi chiedo che merde io abbia pestato per avere un simile record negativo. Ah: né su aNobii né su GoodReads c’è stato nulla di simile :-)

aumenti a senso unico

Non vado certo pazzo per l’aumento del prezzo del biglietto dei mezzi a Milano, che il prossimo settembre passerà da un euro a un euro e mezzo. Perlomeno, l’equivalenza “un euro uguale mille lire” è stata rimandata di dieci anni; fino all’autunno 2001 il biglietto costava 1500 lire, passate a 1950 un paio di settimane prima della conversione alla moneta unica europea. Se gli abbonamenti non aumentano sarà almeno una buona notizia; il passaggio della validità da 75 minuti a 90 è invece inutile, visto che in metropolitana si può comunque fare solo un viaggio.
Ma la vera presa per i fondelli di questa giunta è un’altra. Sei costretto ad aumentare il prezzo del biglietto del 50%? Va bene. Ma contestualmente aumenti del 50% tutte le tariffe delle aree di sosta e il ticket Ecopass, magari già che ci sei eliminando alcune esenzioni; e termini aggiungendo una tassa comunale sulle tariffe dei parcheggi privati nelle aree centrali della città. Mica per fare inviperire ancora più gente, no: ma per una ragione molto più banale. Se andare in città in auto costa lo stesso e andarci con la metro costa di più, la gente col cavolo che va coi mezzi. Se il risultato vuole essere quello di affossare definitivamente ATM, cosa che nemmeno la coppia Moratti-Catania era riuscita a fare, ditelo subito…

gioco della domenica: Interlocked

Interlocked è la versione a video di quei giochi tridimensionali dove tu, poveretto, ti trovi una roba di legno e devi girarla e rigirarla per togliere man mano i pezzi che la compongono. Non vale prendere una motosega, mi affretto ad aggiungere. Non so se la versione elettronica faccia impazzire più o meno: dopo i miei soliti due livelli di prova ho lasciato perdere…
(via
Passion for Puzzles)