Ieri Daniele Virgillito, “autore per Wired Italia”, ha scritto un articolo sul magazine in cui si vanta di avere “fregato tv, politici e giornali” inserendo false citazioni su Wikipedia nelle pagine relative a personaggi famosi appena morti, citazioni che sono state prontamente riprese dai media.
Mi verrebbe da dire “peggio per quei media boccaloni, e che soprattutto si ‘dimenticano’ di indicare la fonte delle loro citazioni”: ma purtroppo questo significa che c’è un forte rischio che la falsa citazione diventi vera proprio perché citata da una fonte esterna, il che è una brutta cosa per Wikipedia. Tra l’altro, non è un caso che su Wikiquote, il progetto Wikimedia che raccoglie citazioni, da anni una citazione senza fonte viene immediatamente cancellata senza passare dal via. Magari è la volta buona che anche su Wikipedia in italiano si dà un giro di vite, e pazienza se si alzeranno le solite voci sulla censura.
Ma il mio primo pensiero, a dire il vero, è stato un altro. Vi fidereste delle informazioni che si trovano in un luogo che tutto felice fa un’apologia delle citazioni false?
(ah: quanto all’autore in sé, date un’occhiata a uno dei suoi contributi. L’unica cosa che posso aggiungere è che se fossi stato io ad accorgermi di quella modifica, avrei cassato tutte le sue altre)
Requiem di Mozart
I miei fan sappiano che domenica 19 gennaio 2014 (ore 17 e 20, palazzina Liberty in Largo Marinai d’Italia – Milano… e non dite che chi sta a Milano non indica mai la città degli eventi) canterò con il Forum Corale Europeo il Requiem di Mozart. (Un casino cromatico che non credevo, Mozart era molto più avanti di quanto immaginassi. Per fortuna Sußmayr l’ha completato senza esagerare).
Non ditelo in giro, ma chi non ha voglia di sganciare i venti euro per sentire cento coristi con orchestra può arrischiarsi di andare venerdì 17 (!) alle 21 al Rosetum (sempre Milano, via Pisanello) alla prova generale aperta.
Aggiornamento: (16 gennaio) beh, i posti a pagamento per domenica sono tutti esauriti.
Carnevale della Matematica #69: GOTO Matem@ticamente
Il primo Carnevale della matematica del 2014 è ospitato da Annarita Ruberto. A parte la bellissima prefazione sulla storia delle macchine matematiche, ci sono ben 82 contributi di 61 partecipanti, tanto che il totale è stao diviso in sette sezioni all’interno del post. Non dite che non avete nulla da leggere.
Scrocconi
Ieri verso le tre e mezzo Anna e io scendiamo a prendere la metro a Turati per tornare a casa. Non c’era praticamente nessuno, solo una ragazza che stava ciondolando davanti ai tornelli. Timbriamo, e mi accorgo che la ragazza è passata a sbafo dietro di me (me ne accorgo perché è suonato il cicalino, che credete?) Immediatamente esce dal gabbiotto l’addetto Atm, che… butta nel cestino il bicchierino del caffè e se ne ritorna nel gabbiotto.
Poi tanto sono io quello che il biglietto se lo trova aumentato… (per la cronaca, la ragazza era italianissima e vestita in modo assolutamente normale, giusto per mettere i puntini sulle jota)
Quizzino della domenica: spending review
Nell’ascensore qui da me in ufficio, dove l’indicatore del piano è uno di quei vecchi sistemi LED a sette segmenti, la manutenzione difetta alquanto: uno dei segmenti rimane sempre acceso e un altro sempre spento. Però il tecnico ha detto che il nostro contratto di manutenzione non comprende la sostituzione di quei segmenti, e l’unica cosa che poteva fare era spostare i collegamenti in modo tale che fosse sempre possibile dedurre a quale piano ci si trovi. (I piani vanno da 0 a 9). In quanti modi essenzialmente diversi può ottenere questo risultato? (scambiare tra loro due segmenti correttamente funzionanti non è un modo essenzialmente diverso).
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p151.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema inventato da me.
_Verba volant_ (ebook)
Un’ucronia è una storia che non è mai accaduta, ma che sarebbe potuta accadere se solo fosse successo qualcosa di diverso nel nostro universo. In questo caso (Paolo Sinigaglia, Verba volant, 2013, pag. 135, € 2,68 (Kindle) / € 6,69 (cartaceo), ISBN 978-1-4929-6014-0) Sinigaglia immagina che nel 23 a.C. l’imperatore Augusto non si fosse ripreso dalla malattia che l’aveva praticamente portato all’altro mondo; così l’impero romano nacque e morì con lui, si continuò con i consoli, e… beh, se volete sapere cosa succede dovete leggervi il libro. Sappiate solo che la storia si svolge principamente intorno all’810 AUC, il 57 d.C. del nostro calendario, che arrivano i cinesi e si parla di “scinzi”, una novità che fa subito il botto.
Il racconto è molto curato dal punto di vista storico, forse fin troppo dal mio punto di vista (e c’è un bel glossario finale dove impararete più storia romana di quanto vi sia mai capitato in vita vostra). Il mio appunto, che ho fatto anche direttamente all’autore, è che il narrativium non funziona: non si riesce a capire perché la morte prematura di Augusto abbia cambiato le cose e soprattutto non si vedono le non-così-piccole differenze con il nostro continuum spazio-temporale. Però la storia fila bene, e Sinigaglia promette (minaccia?) di proseguire la saga nei secoli. Chissà se il quinto o sesto volume seguirà davvero il teaser che aveva postato su Facebook: «Oceano: l’ultima frontiera. Questi sono i viaggi della trireme Inceptio. La sua missione lustrale: esplorare nuove terre, alla ricerca di nuovi popoli, per arrivare là dove nessun Romano è mai giunto prima. Praefectus J. Tiberius Dominicus: diario del prefetto, ante diem III Kalendas Julias MCXXII ab urbe condita. …» Io aspetto :-)
P.S.: la pagina Facebook di Foederatio Romana, il nome della saga, è https://www.facebook.com/FoederatioRomana
Quizzino autoreferenziale
Anche se oggi non è domenica… ma visto che non ho una risposta precisa (ne ho un paio, ma secondo me ce ne possono essere delle altre) ve lo lascio così potete sbizzarrirvi con la creatività.
Completate la frase qui sotto con due numeri, in modo che risulti corretta (grammaticalmente e matematicamente: supponete che le parole “zero” e “uno” siano indeclinabili):
Questa frase contiene ______ zero e ______ uno.
© Riproduzione riservata
Stamattina è morto il terrorista Roberto Sandalo. Naturalmente i quotidiani hanno riportato la notizia, ricordando cosa aveva compiuto. Per esempio, questo è l’articolo pubblicato su La Repubblica<!–, qui nella versione di FreezePage–>. Anche Wikipedia naturalmente ha una voce su Sandalo, e fin qui nulla di strano… beh, no: qualcosa di strano c’è. I due testi sono praticamente la fotocopia l’uno dell’altro, giusto con qualche aggettivo rimesso a posto. Non arriviamo al livello che la leggenda racconta sulla traduzione della Bibbia dei Septuaginta: ma in fin dei conti questa non è Parola Sacra, quindi possiamo permetterci queste minime varianti su un testo evidentemente divinato.
Ma forse c’è stato qualcuno che ha copiato da qualcun altro? Chissà. Non ho a disposizione i coccodrilli che La Repubblica, come tutti i grandi media, sicuramente mantiene; però Wikipedia permette di verificare tutte le versioni di una sua voce, e così sono andato a controllare cosa c’era scritto a luglio 2013. Toh: il testo è ancora lo stesso. Escludendo l’ipotesi che i server di Wikipedia siano stati craccati per modificare il testo nel passato, e quella che un solerte wikipediano sia tornato indietro nel tempo per inserire la copia della voce sei mesi prima che il quotidiano romano la scrivesse, possiamo accettare come ipotesi di lavoro che l’anonimo giornalista abbia copiato da Wikipedia, cambiando giusto qualche parola qua e là per mostrare la sua creatività.
Di per sé la licenza d’uso di Wikipedia (la Creative Commons CC-BY-SA 3.0) non solo non vieta, ma anzi invita al riuso delle informazioni: insomma non ci sarebbe stato nulla di male, se… se La Repubblica avesse ottemperato alle due semplici condizioni poste dalla licenza: indicare la fonte (cosa che sarebbe già compresa nella legge sul diritto d’autore, ma ripetersi non fa male) e rilasciare il contenuto con la stessa licenza. Peccato che io non sia riuscito a trovare scritto “Wikipedia” da nessuna parte nell’articolo; e ancor più peccato che quelle sagomacce a Repubblica abbiano terminato il pezzo con il loro stampino “© Riproduzione riservata”. Un po’ come Re Mida trasformava in oro tutto ciò che toccava, il gruppo editoriale trasforma in sua proprietà tutto quello che passa attraverso i suoi server.
Che si può fare al riguardo? Nulla. Sì, in teoria la Wikimedia Foundation potrebbe citare per plagio La Repubblica; ma ricordiamoci che siamo nella nazione in cui il mese scorso l’esecutivo pensava di promulgare una legge contenente «disposizioni di tutela del diritto d’autore quale strumento per la soluzione delle controversie derivanti dall’utilizzo dei contenuti giornalistici da parte dei motori di ricerca o di aggregatori di notizie al fine di contemperare l’esigenza della circolare dell’informazione anche sulle piattaforme digitali con la garanzia del rispetto dei principi in materia di tutela del diritto d’autore.» Insomma, per cui mettere un link a un articolo di un italico quotidiano sarebbe stata una violazione del diritto d’autore. Secondo voi, che succederebbe?
(grazie a Fabio Portera per la segnalazione!)