Dal 2002 al 2007, per una stranissima congiunzione astrale, la città di Monza è stata governata da una coalizione di centrosinistra, che aveva pensato bene di mettere sotto il cartello stradale che indica l’inizio della città un altro cartello con la scritta “CITTÀ PER LA PACE”. Occhei, per me sono soldi sprecati.
Un mese fa, come è nell’ordine naturale delle cose, Monza è tornata al centrodestra. Nell’attesa di modificare le passate delibere e permettere a Paolo B. di costruire tantissime bellissime case alla Cascinazza, il nuovo sindaco 3M (Marco Maria Mariani) ha già pensato a un’azione incisiva: togliere quei cartelli. Insomma, come sprecare ancora altri soldi…
La cosa più strana di tutto questo è che 3M, così come l’assessore alla Viabilità (e sicurezza…) Massimiliano Romeo, sono entrambi leghisti. Dai tempi di Sarajevo ne è passata di acqua sotto i ponti – quelli rimasti, si intende!
armoniosa macchina lavorativa
Prendete il vostro browser. Mettetelo a pieno schermo (credo ci voglia almeno un 1600×1200 per l’effetto migliore). Togliete l’audio, oppure trovatevi in un posto dove nessuno si arrabbi. Cliccate infine qua.
(adatto anche ai bambini, e probabilmente non è dannoso per gli epilettici)
squilibri
Non mi sembra una grande idea comprare un poster (alla mostra di Kandinsky) per otto euro, e poi spenderne 40 per la cornice.
Google Web History
Stamattina ho scoperto che, se solo lo volessi, potrei iscrivermi a Google Web History. Secondo il blurb pubblicitario – non so perché, ma la pagina di help indicata non mi si apre – avrò accesso diretto a tutto il testo delle pagine che ho cercato, insieme alla possibilità di togliere quelle che non mi sono piaciute dallo storico e soprattutto potrò fare la statistica oraria delle mie ricerche! (non scherzo, è proprio pubblicizzato così).
Ora, non ci vuole molto a capire che Google in questo modo avrebbe un controllo ancora maggiore sui miei interessi, e potrà mandarmi pubblicità ancora più mirate (non che io ci clicchi su, ma il principio è quello). E che ci guadagno, io? vedere cosa avevo cercato sei mesi fa e non mi ero salvato? Non so, ma non credo che mi iscriverò a quel servizio
l’altro Tour
Nell’inserto domenicale di Repubblica di ieri (i masochisti posso trovare il pdf qua, sono solo tre mega e mezzo) c’era un bell’articolo di Gianni Mura e Paolo Rumiz su Guillaume Prébois, che con Fabio Biasiolo si metterà a correre tutte le tappe del Tour de France per conto suo il giorno prima della corsa, e soprattutto senza prendere nessun “aiutino chimico”. Il suo scopo è fare vedere come tutti i valori di ematocrito e altro dei ciclisti alle ultime tappe sono assolutamente incompatibili con le tre settimane di fatica che prosciugano le riserve fisiche: cosa perfettamente nota a chiunque abbia fatto un po’ di sport aerobico, del resto, ma a quanto pare ignota al grande pubblico e soprattutto ai media.
Beh, visto che c’è un sito (in italiano, per giunta!), questa potrebbe essere per molti un’opportunità di scoprire qualcosa di nuovo.
Esenzioni ICI: UE contro Italia
Ricordate la storia delle esenzioni ICI per la chiesa? ne parlavo un paio di anni fa qui e qui. A quanto si legge su Rep.it, l’Unione Europea sta aprendo una procedura di infrazione contro l’Italia perché l’esenzione ICI alla chiesa cattolica – non solo agli edifici di culto ma anche a quelli “non esclusivamente commerciali”, che ovviamente significa praticamente tutti gli edifici – è contro la concorrenza. Già che ci sono, hanno anche chiesto a Prodi di fare l’elenco di tutti i favori fiscali.
Come appunto avevo scritto due anni fa, sarebbe bastato lasciare l’interpretazione più naturale (gli edifici solo di culto, ma di tutti i culti, restano esenti dall’ICI) e non ci sarebbero stati problemi: ma sarebbe forse stato troppo facile.
Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio? (libro)
In questo libretto davvero smilzo (Carlo Rovelli, Che cos’è il tempo? Che cos’è lo spazio?, Di Renzo “I Dialoghi – Scienza”, pag. 59, € 8.50, ISBN 9788883230820) l’autore, fisico teorico e uno dei cosiddetti “cervelli all’estero”, racconta le sue ricerche sulla natura dello spazio-tempo. Spero di non rovinare la sorpresa a nessuno se vi dico che secondo la sua “teoria dei loop” (da non confondersi con la più nota teoria delle stringhe) non esiste né spazio né tempo. Ciò detto, devo anche rassicurare il lettore allergico alla matematica: qui di formule e robacce del genere non ne troverà affatto; piuttosto leggerà una specie di rapida autobiografia dove qua e là si parla anche di fisica. Magari la cosa può anche interessare, ma di una divulgazione così all’acqua di rose non me ne faccio molto.
quanto è lungo il tuo anulare?
Checché ne dica la vignetta odierna di UserFriendly – in pratica, sembra che chi ha l’anulare più lungo dell’indice ha maggiori probabilità di essere bravo in matematica – ho appena fatto una verifica sperimentale e questo non è il mio caso.
Magari è la volta che riuscirò a convincermi che io e la matematica non andiamo in realtà d’accordo.
Più seriamente, andando a leggere qualche articolo in giro, sembra che il tutto sia legato ai livelli realtivi di testosterone (abilità matematiche) ed estrogeni (abilità verbali), il che da un lato spiega perché il mio anulare non sia poi così lungo, ma ha la piccola controindicazione che le donne non dovrebbero essere poi così brave in matematica. La statistica è sempre una brutta cosa.