(email giusec9 chiocciola libero.it), che mi ha scritto immagino in risposta al mio commento qua con il testo
«tu invece sei un berlusconiano venduto alla rossa di cui non conosco il nome !!!!»
La rossa in questione è Michela Vittoria Brambilla. Ne parlavo di sfuggita il mese scorso.
L’unica cosa che non capisco è il ragionamento che ha fatto per arrivare a quella affermazione, visto che il mio commento è stato «il “partito di internet” fa trio con il “partito dei pensionati” e il “partito delle casalinghe”? Mah.». Sarà mica unMillesimo de iMille?
Noi non ci saremo
Innanzitutto, scusate il plurale majestatis, ma mi serviva per la citazione musicale.
Domenica, come ormai sanno anche i sassi, ci saranno le Grandi Primarie per la Designazione del Segretario e della Costituente del Futuro Partito Democratico. Garantisco che non mi farò assolutamente vedere, anche se almeno in teoria questo partito dovrebbe essere quello più vicino alle mie posizioni.
Il problema non è certamente l’euro da cacciare: fossero stati anche cinque, non mi avrebbero cambiato la vita.
Il problema non è nemmeno il fatto che si sa già che stravincerà Vuoto Weltroni (no, Rosy, non saranno necessari brogli. Basta quel poco di apparato che è rimasto). Fosse solo per questo, non mi sarei per nulla preoccupato e sarei andato a votare il candidato più a sinistra di quello che in fin dei conti è un partito di centro. (Il candidato più a sinistra è appunto la Bindi, cosa che dovrebbe fare riflettere… ma non credo che nessuno lo faccia)
Il problema è che, secondo i dettami del Porcellum, le liste per la Costituente del PD sono bloccate, il che significa che non posso scegliere chi mi rappresenterà. L’ho fatto una volta l’anno scorso, e mi sono detto “mai più”: non vedo perché cambiare idea.
Tra l’altro, non so se avete notato che la frase “democrazia rappresentativa” è scomparsa dal panorama italiano. I “referendum”, o se preferite le grillate, non sono democrazia rappresentativa: non si rappresenta un tubo, perché tutti dicono la loro (il che non è affatto Una Buona Cosa, se non in casi eccezionali: moltiplicare le occasioni di scelta diretta è il modo più semplice per annullarne gli effetti, visto che è impossibile farsi un’idea ragionata di tutto e quindi alla fine si va a fare i pecoroni). Le liste bloccate non sono democrazia rappresentativa, perché il concetto di rappresentanza è stato accuratamente eliminato, in favore del dire “non preoccuparti, caro elettore: fidati di me, che so perfettamente chi ti rappresenta di più e chi un po’ di meno e quindi sta più giù in lista”. Così, con questa simpatica manovra a tenaglia, sono riusciti a farci dimenticare l’unica via democratica utilizzabile in pratica.
Quando la matematica è un’opinione
Via Proooof, la dimostrazione di quanto molti di voi hanno segretamente sognato: il teorema di Pitagora non è vero.
anti-antivirus
Ricordate la storia del Norton Antivirus sul PC di Anna? Beh, visto che il pc era sempre in uno stato pietoso, ieri ho pensato bene di fare una pulizia completa, formattare tutto il disco e ripartire da capo. Ieri sera ho così fatto una faticaccia per infilare tutti i suoi dati in un hard disk esterno, e oggi l’ho lasciato girare un po’ per riuscire a scaricare il metaaggiornamento di Windows Update e i 79 aggiornamenti necessari – e fortuna che era già un XP Service Pack 2.
Peccato che fatte tutte queste operazioni… mi sono trovato l’antivirus installato. Beh, non proprio l’antivirus, ma tutta una serie di roba della Symantec che ovviamente non avevo mai nemmeno pensato di aggiungere. Ma la cosa peggiore è che se da pannello di controllo lanciavo il programma per la rimozione del software, non trova nulla!
Fortuna che esiste Spybot, che mi ha fatto trovare, ben nascosto sotto cinque o sei directory dal nome improbabile, quale fosse il comando da lanciare. Forse stavolta andrà meglio :-)
le frequenze più pregiate
Leggo via Quintarelli questo post, che comunica che Wind ha presentato ricorso contro l’opzione “Vodafone Casa” (e a questo punto immagino contro la parallela TIM Home Zone). L’opzione in questione dovrebbe permetterti di telefonare quando sei “a casa” (cioè servito dalle celle vicino a casa tua) a una tariffa più bassa, e di avere un numero di telefono “fisso” (nel senso che gli altri ti possono chiamare con quel numero). Wind si lamenta perché loro nelle grandi città non hanno a disposizione frequenze a 900 MHz, quindi i loro telefonini prendono peggio all’interno della casa, e pertanto non possono fare un’offerta simile.
A differenza di Stefano e di Gianmarco Carnovale di Morse, non credo che una linea di questo tipo regga: a questo punto, Tre potrebbe lamentarsi perché non ha frequenze GSM e così via. Se poi il tutto è una manovra difensiva per pietire un po’ di frequenze pregiate… boh, vedremo intanto che cosa dirà domani il Tar.
umorismo
“Riforme: via libera ai parlamentari diciottenni”. E lo dicono senza sghignazzare.
gigantesco effetto di magnetoresistenza
Martino F. mi fa notare come il Corsera, nello spiegare al volgo le ricerche che hanno portato al Nobel 2007 per la fisica, affermi come Fert e Grünberg sono stati premiati per le loro «scoperte del gigantesco effetto di magnetoresistenza» (virgolettato loro).
Se uno fa una googlata sulla frase “gigantesco effetto di magnetoresistenza” (comprese le virgolette), scopre che la fonte è Adnkronos. Come esserne certi? Come ha notato Martino, gli unici risultati della ricerca sono la pagina dell’agenzia e quella del Corsera, e non occorre essere dei filologi per capire chi ha creato il neologismo, traducendo “Giant Magnetoresistance Effect” parola per parola e non facendo nemmeno la fatica di provare a cercare in rete come i fisici lo denominano (il mio primo risultato con “magnetoresistenza” è ad esempio “Magnetoresistenza Gigante” scritto dai fisici di Roma 3).
Però volete mettere la bellezza di inventare un neologismo (per Adnkronos) e copiare la frase lettera per lettera (per il Corsera)?
ora di punta
oggi mi è capitato di uscire in macchina alle 14:30. Sono stato più bloccato di quando ero in auto alle 8:30, o alle 18:30. Il problema così ad occhio è dovuto a una serie di fattori: una quantità abnorme di auto e camion in doppia fila, un tasso di idozia maggiore della gente che è convinta che tanto a quell’ora si possono fare i propri comodi perché non c’è nessuno, e una quantità maggiore di agenzie di consegna rapida documenti, che sono convinte che il loro furgone abbia le dimensioni di una bicicletta appena un po’ più larga.
Il risultato pratico è che mi sa che ormai l’ora di punta duri davvero dalle sette e mezzo del mattino alle otto e mezzo di sera. Modulo 12, è sempre un’ora.