ulle prime sembrerebbe che Sergio Marini, presidente della Coldiretti, abbia perfettamente ragione, quando afferma (l’ho letto su La Stampa cartacea di sabato, ma ne parla ad esempio anche il Corsera) che c’è stato “un aumento del 79% di un chilo di pane in sole 24 ore”. D’altra parte, ci sono anche le immagini degli scontrini di un non indentificabile supermercato romano: il 29 settembre il pane casereccio costava 1 euro al chilo e il primo ottobre era salito a 1.79 euro, e l’aumento si calcola in fretta. Però mi sa tanto che ci sia qualcosa che Marini, che ovviamente sta cercando di fare lo scaricabarile per gli aumenti dei prezzi degli alimentari, non ha detto.
Non parlo delle minuzie, tipo il fatto che i giorni di distanza sono due e comunque non ha senso indicare un periodo di tempo così breve per l’aumento, oppure che l’aumento per le rosette è minore – da 1.20 euro al chilo a 1.79 l’aumento sarebbe “solo” del 49%. Qui non siamo così sofisti. Non è nemmeno così importante aggiungere che l’aumento medio (che secondo l’Istat è stato del 7.5%) è appunto medio, e bisogna vedere cosa è successo negli altri supermercati. Ma c’è dell’altro.
Siete stati tutti in un supermercato, no? Sapete bene che i prezzi sono fatti in stile specchietto per le allodole, mettendosi subito prima di una cifra tonda: in effetti 1.79 euro è una tipologia di prezzo che ci aspettiamo di vedere. Un euro tondo, no. Quello è un prezzo civetta, che fa subito venire in mente una promozione speciale: magari lì il pane a settembre costava 1.59 euro al chilo, ma dal 20 al 30 settembre era stato portato a un euro, per poi essere sì aumentato alla fine della promozione, ma solo del 13% – che non sarebbe comunque poco, ma è tutta un’altra cosa. Non ci fossero state le rosette a un euro e 20 – prezzo tondo sì, ma non troppo – sarei ancora più certo della mia ipotesi, ma anche così non mi sentirei di buttarla via del tutto.
La morale? Che spesso basta scegliere singoli dati, pur formalmente corretti, per arrivare a conclusioni errate se solo si ha uno sguardo un po’ più ampio. Non lasciatevi fregare da chi sa maneggiare i numeri.
indefessi sistemi automatici
Qui prodest
La Rowling ha spifferato che Albus Dumbledore (Albus Silente per chi abbia letto la saga di Harry Potter in italiano) era gay. Il Corsera arriva ad aggiungere che in tal modo «ha confermato il sospetto di molti fan». Bah. Non ne avevo mai sentito parlare, ma non sono così addentro.
Più che altro, io sono della scuola “quando un’opera letteraria è terminata, è terminata”. Se la Rowling vuole scrivere un altro libro raccontando il passato omosessuale di Dumbledore, liberissima; esattamente come sarebbe liberissima di raccontare un suo passato di latin lover o chissà cos’altro. Però aggiungere cose che non ha scritto né sono logicamente derivabili dal testo è dal mio punto di vista un peccato pari a quello di un giallista che alla fine del libro mostra chi era l’assassino tirando fuori un’informazione che non era mai stata scritta da nessuna parte. È tradire il lettore.
Non sono un nerd
Non sono così certo di avere provato a fare lo stesso quiz di DeLyMyth, il Nerd Test.
Dopo avere risposto a tutto, a me non è arrivato nessun punteggio finale, ma solo il seguente paragrafo:
Dear .mau.!
We're sorry, but you are not a nerd, you are a geek.
Social:Taking tests like this is probably the only way you can score.
Health: The surgeon general warns that high cholesterol may promote arteriosclerosis.
Aptitude:You don't seem to have any skills whatsoever.
Career: You should consider becoming a manager.
Ora, io posso accettare tante cose, ma non di essere considerato un possibile manager.
O mi spieghi cosa ho scritto?
Può darsi che non ci fosse nulla da preoccuparsi per quanto riguarda il disegno di legge sul riordino dell’editoria (leggila sul sito del governo): come afferma Gabriella Bianchi, bastava iscriversi a questo benedetto Roc senza nemmeno dover pagare… anche se l’articolo 2 può tranquillamente essere applicato a un blog.
Dal punto di vista del principio, non ho problemi ad allinearmi con Luca De Biase che afferma che un blog non può essere totalmente irresponsabile – anche se in una nazione che non è mai riuscita a distinguere seriamente tra il diritto di esprimere un’opinione e la diffamazione la cosa può essere preoccupante.
Però quando leggo dal blog (!) del Ministro delle Comunicazioni stesso la seguente frase: «Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri» (e che magari lo doveva anche riguardare un po’…) non riesco a non avere in testa lo sketch con Neri Marcorè/Gasparri che dice all’intervistatrice più o meno così: “ma tu l’hai letta la mia legge? l’hai letta? Sì? e allora me la racconti, che tutte le volte che provo a leggerla mi addormento?”
P.S.: Aggiungo un illuminato commento di Bubbo Bubboni :-)
Potenziamento urbano
Se uno va a leggere il sito ATM, scoprirà che alcune tra le principali linee tranviarie e automobilistiche hanno avuto un potenziamento da lunedì scorso. Beh, anche se non va sul sito, magari l’ha scoperto: infatti il comunicato recita «Anche in questo caso ATM, per informare sui nuovi orari, ha previsto lutilizzo di tutti gli strumenti a disposizione: avvisi informativi, annunci sonori sui mezzi di superficie e in metropolitana, video in metropolitana oltre al Numero Verde 800.80.81.81».
Il fatto stesso che ATM si dia tanta premura di segnalare l’aumento delle corse può fare immaginare che nessuno possa accorgersene semplicemente prendendo i mezzi. D’altra parte, è vero che passare da una frequenza di un tram ogni 4 minuti a quella di un tram ogni tre minuti e mezzo comporti un aumento delle corse del 14%: peccato che sia assolutamente impossibile mantenere quella precisione dei passaggi nelle corse urbane, e quindi l’unico vero risultato che si potrà ottenere è l’aumento corrispondente di capacità – il che non è affatto male, intendiamoci, ma a quanto pare non viene considerato sexy dagli esperti di comunicazione in ATM.
I miei dubbi però sono di tutt’altro tipo; a me piacerebbe sapere dall’azienda se è vero quello che lessi qualche tempo fa, e cioè che per risparmiare non esiste praticamente più il personale “di riserva”. Se quindi un tranviere è un giorno in malattia, il suo turno (tecnicamente, la sua tabella) viene semplicemente eliminato, portando a uno squilibrio nei tempi di percorrenza ben peggiore dei vantaggi di questo potenziamento. Però quello non fa notizia :-)
Striscia o non striscia
Alcuni degli infiniti uffici della Regione Lombardia danno su via Taramelli. Capita. Un anno e mezzo fa, decisero di fare dei lavori sulla strada; alla fine scoprii che avevano allargato il marciapiede sul lato di quegli uffici, non so se per paura di bombe o cosa: non certo perché fosse stretto. Naturalmente non era stata spostata la linea di mezzeria, che così risultò scentrata: amen. L’altro guaio è che via Taramelli in quel tratto è sì larga, ma non a sufficienza per permettere il parcheggio sui due lati e in doppia fila, come capitava abbastanza spesso durante la giornata. Non che la gente potesse parcheggiare sul marciapiede lato Regione: nei lavori il gradino era stato messo a venticinque centimetri buoni, altrimenti le autobomba avrebbero parcheggiato lo stesso.
La settimana scorsa mi capita di ripassare di là, e scopro che sono stati fatti dei nuovi lavori. È stato buttato (male) un po’ di asfalto tra il marciapiede e la strada, lasciando delle voragini in corrispondenza dei canali di scolo; e sono state disegnate delle strisce (bianche, anche se credo che tra qualche mese diverranno blu) sul marciapiede stesso. Presumo che l’allarme bomba sia rientrato, ma i soldi fossero finiti.
Ah, chicca finale. Nei lavori dell’anno scorso avevano fatto una rientranza nel marciapiede per un parcheggio handicappati. Adesso hanno lasciato la rientranza, ma segnato il parcheggio subito prima, retrocedendo l’altro spazio a parcheggio normale. Non so cosa si fossero bevuti.
PS: ieri ho notato che stanno proseguendo il Bel Lavoro andando verso viale Arbe. A questo punto posso immaginare che lo stiano facendo perché inizieranno a chiudere sul serio viale Zara per i lavori della metro, e quindi si immaginano che la gente farà le strade parallele per andare verso Monza. Sarà molto divertente.
Quelli che la neolingua è matematica
Stranamente non mi pare che la notizia sia apparsa sulla sezione “scienza e tecnologia” dell’italica stampa. Bisognerà dire a quelli dell’Ansa di fare meglio il proprio lavoro. Vi dovete perciò cuccare l’articolo in inglese; il succo è che è stato pubblicato su Nature un articolo, anzi una “lettera”, dove alcuni ricercatori di Harvard hanno quantificato il decadimento dei verbi irregolari nella lingua inglese. Un verbo irregolare è… ecco, è irregolare, e quando studi la lingua sei costretto a imparare della roba in più, e non ne hai voglia. Ecco quindi che c’è una forte tendenza dello studente a far finta di niente, mettere un -ed in fondo per fare il passato e il participio, e cavarsela così con un’unica metaregola invece che tante regolette. Lo facciamo anche noi: la fortuna che in questi anni ha avuto il verbo “perplimere” deriva proprio dalla metaregola “molti verbi in -imere hanno il participio in -esso: compresso, espresso, soppresso. E non vuoi trovare il verbo che al participio fa perplesso?”. Lo fanno gli inglesi da una vita. Da piccolo, mi insegnarono a sognare “to dream – dreamt – dreamt”, ma adesso sembrerei un tipo ricercato se dicessi “I dreamt of you”; peggio ancora, il verbo per lanciare gli incantesimi, che ha la sua bella età, fa “to cast – cast – cast”; ma la televisione è moderna, e le trasmissioni fanno “to broadcast – broadcasted – broadcasted”.
Che c’entra tutto questo con la matematica? Beh, i ricercatori non si sono limitati all’osservazione che più un verbo viene usato più è difficile che diventi regolare – e ci credo, continui a ripeterti come fa! – ma hanno affermato una precisa legge matematica che lega la regolarizzazione del verbo alla radice quadrata della sua frequenza d’uso, e hanno iniziato a fare previsioni su quale sarà il prossimo candidato ad essere inquadrato (per la cronaca, to wed). Non avendo a disposizione le tabelle interne all’articolo, non posso esserne certo; però una legge di questo tipo mi sembra tanto tirata fuori a posteriori, per far vedere come la matematica è brava e fa tante belle cose… e dando l’impressione che sia una sorta di magia, senza nemmeno gli effetti speciali di Harry Potter. Per me questa è una fregatura che allontana ancora di più la gente dalla matematica, e Ciò è Male.