Tra gli accessi al mio blog, stasera ne è arrivato uno (a questa notiziola, che in effetti non è esattamente utile ma comunque relativamente vicina) con questa stringa: molto cosa voldire in analissi grammaticale. Non sbertuccio chi l’ha scritta, che per quanto ne so potrebbe non essere italiano e stare cercando di imparare la nostra bella lingua. Mi preoccupo per la capacità di Google di riuscire a tirare fuori un contenuto semantico, anche se non perfetto, da una richiesta di questo tipo.
Ah, se l’amico ritorna qua: “molto” può essere un aggettivo indefinito con i nomi non numerabili (“molto spazio”: non puoi contare lo spazio!) o da solo per dire “troppo”; oppure un avverbio (“mi piace molto il tuo vestito”), o un pronome indefinito (“di studenti svogliati ce ne sono molti”).
Grande Offerta ATM
Andando sulla home page ATM, si può vedere in bella vista questo annuncio sul “biglietto a prezzo scontato per la Fiera di Milano” (che se ne sta ben fuori dalla città, esattamente come quello che dovrebbe essere l’aeroporto principale è in provincia di Varese). Ovviamente il biglietto vale solo per i giorni delle manifestazioni fieristiche, anche se mi chiedo chi mai volesse andare al capolinea della linea Rossa per fare qualcos’altro.
Bene: il biglietto di andata e ritorno costa quattro euro tondi tondi. Se uno va a vedere quanto costa il biglietto non scontato (è quello “U+1 zona”) scopre che il biglietto di corsa singola costa 2.05 euro, e quindi l’andata e ritorno costerebbero 4.10 euro. I dieci centesimi di sconto equivalgono al 2.44% scarso.
Piccinerie
Sarebbe l’ora di smetterla di parlare di Ratzi e della Sapienza, ma non posso esimermi dal citare Ipazia, che a sua volta riporta un articolo del fisico Giorgio Parisi che svela come la lettera dei 67 fisici non sia stata scritta il 10 gennaio, ma a metà novembre scorso, il che in effetti cambia parecchio le cose. E come mai è rimasta nel cassetto fino alla settimana scorsa? Beh, sempre Ipazia linka questo verbale del Senato, dove si scopre che uno dei firmatari dell’appello è stato designato presidente del CNR e ora qualcuno vuole annullare la nomina a causa appunto della sua firma all’appello. E noi che pensavamo che fosse un contrasto sui Fondamentali Princìpi di Libertà e Tolleranza…
In una notizia più o meno correlata, Paolo Guzzanti racconta cosa è successo sulla mozione che non è passata per le assenze dei deputati di Forza Italia. Si può credere o no sulla sua accusa alla Lega, quasi da inciucio, ma vi invito a leggere attentamente tutto il testo guzzantiano e immaginare cosa facciano davvero i nostri rappresentanti, oltre che appunto lamentarsi del presidente designato per il CNR. Cito solo una frase: La mozione presentata da Calderoli in un giorno della settimana – il giovedì – normalmente dedicata ad interrogazioni e interpellanze (e dunque un giorno in cui i senatori per lo più non restano a Roma).
Figli di
Se vi dico “Mastella”, pensate subito a Clemente; ma in questo caso parlo di suo figlio Elio. Se dico “Sortino” probabilmente non pensate a nulla, oppure – se guardate la TV – pensate a Sebastiano, inviato delle Iene.
Detto così, sembrebbe esserci una asimmetria; però, se avete visto questo video, saprete voi che le cose si possono aggiustare. Infatti, dopo essere rimasto un po’ a rispondere alle incalzanti domande della Iena, alla fine non ce la fa più e fa amabilmente notare come il contrattista per Mediaset sia il figlio di Sebastiano, uno dei commissari dell’Autorità Garante per le Comunicazioni. Insomma, tutto torna perfettamente.
Vorrei aggiungere che Mastella jr. ci ha fatto un’ottima figura, anche perché già quello stile di intervista così amato a Mediaset in realtà è l’equivalente moderno di essere messi al Colosseo a combattere contro i leoni, e anche la persona più innocente di questo mondo può essere disegnata come un sanguinario bruto se non ha una capacità di controllo ben oltre la media, e poi perché comunque non era lui quello che c’entrava in tutta la storia. Poi, essendo io curioso e non guardando la TV, mi chiedo come mai Sky avesse la registrazione dell’intervista :-)
(via Vittorio Bertola)
Gattositteraggio
La scorsa settimana Anna è stata a lavorare a Napoli, e mi ha lasciato così relativamente solo: relativamente perché lunedì c’erano i miei zii friulani ospiti, ma in ogni caso le incombenze della casa sono toccate a me. Tali incombenze, come sapete, consistono principalmente nel gestire le nostre due gatte. Generalmente la cosa è relativamente semplice: basta tapparsi le orecchie quando Ariel reclama a grandi miagolii la pappa, come se non fosse una gatta obesa che avrebbe bisogno di perdere un paio di chili, evitare Momo, gatta nera che tende a salire per la scala nera mentre sto scendendo al buio, e pulire la loro cassetta al mattino.
Purtroppo però Momo aveva un’infezione all’occhio, partita a fine anno dall’altro occhio e che il nostro veterinario online Fabio ha diagnosticato come dovuta alla clamidia. La cura di per sé è semplice: al mattino e alla sera si pulisce l’occhio con dell’acqua borica, e poi si mette un’apposita pomata sulla pupilla. La pratica però riveste qualche piccolo problema, se a fare tutto questo non è Anna – che in fin dei conti ha allevato Momo da quando aveva due o tre giorni – ma il sottoscritto. In pratica, dovevo preparare tutta la roba pronta, poi andare alla caccia della micia, portarmela in cucina, tenerla con un braccio mentre con l’altro le pulivo l’occhio, e poi tenerle aperta la pupilla per metterle la pomata. Mi sono subito accorto che il buon Dio si era dimenticato di dotarci di un terzo braccio per queste operazioni. Risultato? Contorsioni (mie e sue) assurde, e pomata messa genericamente in direzione dell’occhio, sperando in bene: in effetti sembra poi essere andato tutto a posto. Unico vantaggio: stranamente Momo non graffiava né si dimenava più di tanto.
Mai più senza: la sveglia con bersaglio laser
Non preoccupatevi: quello che vedete qui a fianco (e di cui potete avere qualche scarna informazione in più su UrbanTrendHK) è solo un concept, vale a dire qualcosa che in realtà non esiste. Almeno io non ho trovato da nessuna parte un prezzo, o qualcosa del genere.
Anche perché altrimenti sarebbe davvero una tortura: in pratica, l’unico modo per spegnere la sveglia – oltre naturalmente che sbattere violentemente a terra l’oggetto fino a che non si spacca – è prendere la pistola laser e colpire il centro del bersaglio posto sopra la sveglia. Vi lascio immaginare cosa potrebbe succedere al mattino con una persona normalmente mezza addormentata.
Eppure mi sa che un certo qual mercato ce l’avrebbe anche, perlomeno qui da noi. In fin dei conti siamo un popolo pronto ad accettare qualunque novità, soprattutto se qualcuno ci spiega che è una cosa così importante che non possiamo proprio farne a meno…
(via storiedime)
ePolis again (quotidiano)
Avevo già parlato di ePolis (o meglio, “e Polis”) quando era uscito. Però in questi mesi, se non ve ne foste accorti, il giornale non è uscito per qualche tempo per mancanza di soldi, salvo ritornare con nuovi finanziatori (Marcello Dell’Utri e Alberto Rigotti), cambiare direttore (dal 2 gennaio Enzo Cirillo ha preso il posto di Gianni Cipriani) e perdersi una sfilza di collaboratori (vedere qua oppure qua, anche se c’è stato chi si era già sfilato).
Stamattina, visto che in panetteria c’erano delle copie del giornale, ne ho presa una per verificare se e cosa era cambiato. Così ad occhio, per il momento relativamente poco. La foliazione mi sembra ridotta – sono 48 pagine, mentre mi pareva fossero 64; sono aumentati i redazionali, che però sono facilmente distinguibili perché usano un font molto diverso; le lettere al giornale sembrano le solite, quindi genericamente qualunquiste se non proprio destrorse; ci sono molti piagnistei perché il papa non ha potuto parlare oggi alla Sapienza, ma in effetti questo non è poi così diverso dal 90% degl’italici quotidiani :-)
Insomma, direi che la prevista rigida svolta a destra è per il momento iniziata in tono molto minore, anche se l’editoriale (sì, su Ratzinger) dà già l’idea di quello che dovrebbe accadere. Ma aspetto quattro o cinque mesi per verificare effettivamente se ho ragione…