Io, come penso tanta gente, a inizio 2002 avevo iniziato a raccogliere gli euro delle varie nazioni europee, seguendo il sistema “quel che trovo in giro, lo trovo”. Io sono un esperto nel lasciare le cose a metà riprendendole a distanza di mesi se non di anni: la mia collezione è così andata avanti a spizzichi e bocconi, senza mai ad esempio aver trovato nessuna moneta finlandese. Amen. A gennaio 2007 anche la Slovenia è entrata nella zona euro: la cosa per me non è cambiata per nulla fino al 29 dicembre, quando mi è capitata di resto una strana moneta da dieci centesimi che ho poi visto essere appunto slovena. Il guaio è che da Capodanno anche Cipro e Malta hanno adottato l’euro: e io quando le trovo quelle monete? La mia collezione diventa sempre più difficile :-(
Across the Universe (film)
Spesso si sente dire che i Beatles sono stati la colonna sonora degli anni sessanta. Beh, Julie Taymor ha preso la cosa alla lettera, e ha fatto un film (vedi anche la scheda su IMDB) dove la colonna sonora è formata solo e unicamente da brani dei quattro scarafaggi: trentatré, compresa Flying, in modo che anche Ringo fosse rappresentato. In pratica ha preso le canzoni e ci ha costruito sopra il film come un vestito; si parte dai nomi dei personaggi (Jude, Max che sta per Maxwell, Lucy, Prudence, Sadie…) e si continua con immagini che sicuramente riportano il ricordo dei Quattro: dal bus del Magica Mystery Tour ai Biechi Blu che stanno con Mr. Kite, dal logo della Apple al concerto sul tetto. Il tutto con la presenza di personaggi che sono evidenti omaggi a Janis Joplin e Jimi Hendrix, e con la presenza reale in un cameo di Joe Cocker, Bono e Selma Hayek. Quando dico “costruito sopra”, però, intendo che quando gli attori cantano – dal vivo – i brani, molte scene sono ballate perfettamente a tempo con le parole, con un effetto assolutamente adorabile. La storia raccontata nel film, bisogna ammetterlo, è un po’ debole e ha un po’ di buchi logici, ma io ho praticato senza problemi la suspension of disbelief, e direi che anche il folto pubblico che riempiva l’Arcobaleno la sera di san Silvestro.
Mi resta solo una curiosità: il negozio Psychedelikatessen che si vede in una scena a me fa venire in mente una canzone dei Rutles. Un riferimento doppio carpiato oppure il negozio esisteva davvero negli anni ’60?
2008
Fino al 6 sarò a Chiavari, e non sarò connesso. Insomma, avrete un po’ di requie.
In compenso, potrete leggere Calendario, un blog ad orologeria che concorrerà per il blog più stupido di quest’anno: ogni giorno verrà indicato il santo corrispondente e quello di cui dovrebbe essere il patrono se solo ci fosse giustizia a questo mondo.
rovino la media
Come dice anche Leibniz (il bloggher, non il filosofo) una delle cose belle di aNobii è che ti dà tutte le statistiche dei libri letti durante l’anno. Bene: nel 2005 avevo letto 42 libri (un bel numero, sì); l’anno scorso 49; ma quest’anno, non so assolutamente come, sono arrivato a 72 (settantadue) libri. E non sono nemmeno tanto più piccoli di quelli degli anni scorsi! Sono infatti passato da poco più di quattordicimila pagine a 19707, il che significa più di cinquanta pagine al giorno, tutti i giorni.
È vero che non so se quest’anno manterrò questo ritmo, ma in ogni caso rovino proprio tutte le statistiche sulla lettura degli italiani… e per fortuna che esistono le biblioteche, altrimenti lo spazio in casa mia sarebbe ben poco :-)
navigazione sui Navigli
Ieri la mia famiglia allargata (Anna, io e Marina che sabato se n’era andata a divertirsi alle Terme di Milano con Anna mentre io traducevo, e che poi si era fermata da noi) abbiamo provato l’ebbrezza della navigazione sui Navigli. La prima ebbrezza, a dire il vero, è stata il riuscire a prenotare i biglietti. Infatti Anna aveva provato sì a compilare tutti i campi necessari per l’iscrizione sul sito della Navigli Lombardi s.c.a.r.l., ma non succedeva nulla. Essendo io abituato a queste cose, ho banalmente fatto partire Internet Explorer al posto di Firefox ed è andato tutto alla perfezione… è bello vedere tutti questi “ingegneri ueb” che sanno perfettamente come si fanno i programmi.
Ad ogni modo, a mezzogiorno e dieci ci siamo trovati all’imbarcadero, in Alzaia Naviglio Grande 4, e siamo saliti su questa barca coperta e comprensiva di stufetta all’interno, il che vista la temperatura di ieri non era affatto una pessima cosa. In cinquanta minuti non è che ti facciano fare chissà cosa: scendi per il Naviglio Grande fino alla Canottieri Milano, torni indietro, fai un pezzetto del Naviglio Pavese fino alla prima conca esclusa, e tutti a casa. Il tutto con una voce registrata che ti dà qualche notizia qua e là, su san Cristoforo, sul sistema di conche, sulla Darsena e così via: in omaggio alla natura turistica di Milano, le spiegazioni erano solo e unicamente in italiano (anzi, una delle due voci aveva un marcato accento insubre…), e il quartetto di tedeschi seduto davanti a noi non ha nemmeno avuto uno straccio di foglietto dove poter leggere quelle informazioni. Il tutto pagando dieci euro a testa, per la cronaca.
Una notizia positiva? l’acqua, soprattutto del Naviglio Grande ma insomma anche quella del Pavese, era molto pulita. Nel commento alla navigazione gli speaker tessevano le lodi alla società consortile e implicitamente a Formigoni perché la situazione era sempre in miglioramento, e si trovavano pesci vivi (a meno di un’ora dalla casa :-) ); ma oggettivamente era molto meglio di quanto ricordassi.
Corsera e Malpensa
Leggendo il Corsera cartaceo di oggi è chiaro che in via Solferino sono assolutamente contrari alla vendita di Alitalia ad Air France e che quindi cercano di spostare in tutti i modi l’opinione pubblica. Oggi c’erano due pagine intere, ad esempio, con una serie di interviste – che vi risparmio – e un po’ di grafici che sono sempre belli. Uno è raffigurato qua. Non state a vedere tanto le rotte, con l’asterischino che mostra come il volo per Boston sarà tolto da fine marzo o il fatto che le rotte a est sono tutte in perdita – falso, perché nel testo dell’articolo è scritto chiaramente che Tokio è in attivo… ma basta non disegnarla. Guardate invece i due cerchi sotto con le quote di mercato in Italia degli scali del sistema aeroportuale lombardo nel 2000 e nel primo semestre 2007. Sono disegnate in modo tale da fare risaltare il meno possibile la crescita di Orio al Serio, che prospera su charter e low-cost che con Alitalia c’entrano ben poco.
L’altra figura, di cui non ho link, confrontava i voli extraeuropei da Malpensa e da Fiumicino a dicembre 2006 e luglio 2007, facendo vedere un sorpasso dei romani. Però come fa una persona a sapere se non ci siano degli effetti stagionali e magari Malpensa ha guadagnato numero di voli rispetto a luglio 2006?
Insomma, scegliete sempre solo i dati che vi servono se dovete dimostrare qualcosa :-)
Thyssen
Dopo Antonio Schiavone (mi viene quasi da dire il più fortunato di loro, visto che è morto sul colpo), Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo e Rosario Rodinò, è morto anche Giuseppe Demasi. Penso alle sue sofferenze in questi ventiquattro giorni, penso alla sua famiglia, e non riesco ad aggiungere nient’altro.
Le meravigliose magie di Trenitalia
Oggi sono stato a Bologna per lavorare alla mia sempre più incasinata traduzione. Ho preso l’Eurostar sia all’andata che al ritorno. Quello delle 8 aveva qualche decina di persone in piedi, alla facciaccia del fatto che su questi treni – pomposamente chiamati “alta velocità” ma che in realtà con il ritardo standard ci mettono due ore a fare meno di duecento chilometri senza fermate intermedie – si dovrebbe salire solo con prenotazione obbligatoria.
Ma il peggio è stato al ritorno. Avevo un biglietto di prima, visto che l’avevo trovato con la tariffa Amica e pagavo solo tre euro e mezzo in più. La mia prenotazione era per la vettura 2. In stazione a Bologna, scopro che hanno messo dei piccoli monitor per indicare quale vettura dell’Eurostar si sarebbe fermata in corrispondenza: che bello, mi dico, e vado a posizionarmi al lato giusto della stazione. Arriva il treno… e scopro che le carrozze sono posizionate esattamente alla rovescia di quanto indicato, e che quindi dovevo rifarmi tutto il percorso al volo. Il tutto mentre all’altoparlante mi si ricordava che le carrozze di prima classe erano in testa treno.
Ma che si pretende da un’azienda che manda sugli altoparlanti del treno l’avviso “Ricordiamo ai signori viaggiatori di portare sempre con sé il proprio biglietto per il servizio di controlleria“?