Visto che l’avevo promesso, ecco qua una rapida spiegazione della teoria dell’elettore marginale, come definita da Sapere Lavoro. La nozione non è affatto stupida, e anzi è l’unica che si può anche applicare alla Camera, forse ancora meglio che al Senato.
Una premessa: nella lingua corrente, una cosa è marginale quando è di poca importanza, e sta appunto ai margini. DI per sé nel caso dell’elettore marginale la cosa è anche vera, però il termine non viene usato in quel senso, ma con il significato che ha in economia. Non so se avete mai sentito parlare di “costo marginale”: in parole molto povere, è quanto costa produrre un esemplare in più di un bene, o se preferite la differenza tra produrre N copie di un oggetto e N+1. Ad esempio, pensate a una litografia: inciderla costa una certa fatica, ma una volta preparata stampare una, due o tre copie costa praticamente lo stesso, quindi il costo marginale di un’ulteriore copia è di pochissimi centesimi. Lo stesso con la telefonia: mettere i cavi e le fibre ottiche costa, ma poi una chiamata in più è praticamente gratis.
Con il Porcellum succede una cosa simile. Quando tu voti il partito X, alzi la percentuale di voti che ha avuto X e quindi la possibilità che ottenga un seggio in più nella tua circoscrizione. Ma tu sai esattamente a chi viene assegnato il seggio in più: se con il tuo voto il partito passa da N seggi a N+1, l’eletto sarà quello o quella in posizione N+1 in lista. Quindi cosa dovrebbe fare l’elettore coscienzioso (e un po’ tafazzista, in effetti)? Guardare quali sono le probabilità date dai sondaggi ai partiti nella sua circoscrizione e il numero presunto di seggi dei partiti che potrebbe di per sé votare, guardare l’ultimo dei probabili eletti e il primo dei probabili non eletti, stabilire chi gli garba di più (in positivo o in negativo) e votare cercando di spostare in quel modo il totale. Sono d’accordo, non è banale, ma certamente avrete la vostra sezione di partito, movimento, MeetUp o quel che vi pare cui chiedere i dati, no? Oppure fate come me e scegliete la frase da scrivere sulla scheda (che non sia insultante nei confronti degli scrutatori, però)
Priorità
Stamattina mi ha scritto la mia amica Patrizia, dicendomi che martedì sera a Nichelino hanno rubato la macchina che suo figlio aveva preso per andare a giocare a basket. La macchina, o per meglio dire scocca e motore (diceva Patrizia che fin gli airbag avevano preso!) è stata trovata stamattina in un posto (“il boschetto”) dove, secondo la polizia, i ladri vanno abitualmente a “operare” sulle auto rubate.
La mia amica si chiedeva perché, se sapevano perfettamente dell’esistenza del posto, non fossero andati subito a cercare. Io sono notoriamente cinico e le ho risposto “beh, se facessero le ronde tutti i giorni, i ladri cambierebbero posto e loro farebbero fatica a cercare il posto nuovo! Senza contare che così, se per sbaglio viene rubata una Very Important Car di una Very Important Person, possono recuperarla subito….”
Mi sa che più che “Law and Order”, il massimo che si possa ottenere in Italia è “Order”, nel senso di ordinamento delle persone per importanza relativa.
Previsioni pre-elezioni
debiti sotto il tappeto
Oggi Bankitalia ha diffuso i dati sul debito pubblico a gennaio 2008 (qua il PDF).
Lasciate stare le frasi ad effetto come “Le entrate di gennaio-febbario a +10,5%” e guardiamo direttamente il debito pubblico… in maniera leggermente diversa da quella propinata dai giornali. A gennaio 2008 il debito pubblico, salvo correzioni, era di 1621,880 miliardi di euro, contro i 1590,791 di gennaio 2007. Differenza, 31,089 miliardi di euro. A dicembre 2007 era 1596,762 miliardi di euro, contro 1575,636 di dicembre 2006. Differenza 21,126 milardi di euro. Questo significa che tra dicembre e gennaio il differenziale del debito è cresciuto di dieci miliardi di euro, o se preferite dello 0,6% del PIL. Ci potrebbe essere qualche piccola ragione congiunturale, ma la spiegazione più semplice per questa differenza è che si sono spostate delle spese da fine 2007 a inizio 2008 per abbellire i conti dell’anno passato. Chi mi conosce sa quanto mi costi fatica ammetterlo, ma Tremonti probabilmente aveva rag… ragn… rgion…, sì, insomma l’avete capito. Mi sa che Prodi se lo sentiva, che tanto dopo Natale l’avrebbero affossato, e quindi ha pensato bene di lasciare una polpetta avvelenata. Non enorme come i 30-40 miliardi che saranno sicuramente citati tra due o tre mesi, ma nemmeno quisquilie. Sappiatelo fin d’ora.
incubi notturni
(roba ultrapersonale, potete saltarla senza problemi)
Stanotte ho sognato di essere a Torino in Cselt (per me il nome continua ad essere quello). Salivo su un ascensore per andare all’ultimo piano e quello lo oltrepassava di botto, scassandosi tutto nell’uscire verso l’alto e lasciandomi sul tetto un po’ contuso. Ma la cosa più strana è che nel sogno mi ricordavo perfettamente che mi era già capitata una cosa simile alcuni anni fa, anche se l’ascensore era cambiato. Il tutto sapendo che stavo sognando.
Mah. È vero che ieri sera il barolo non era il massimo (a differenza del montepulciano che meritava ;-) ), ma arrivare a questi livelli inizia davvero a preoccuparmi.
Chi bene incomincia…
Ho già scritto sei mesi fa di In Campus, con il loro testimonial Sgarbi, e di quello che penso di un sistema del genere.
Devo però confessare che vedere uno “spam istituzionale” (sono i messaggi che spedisce Tiscali per avere il privilegio di una casella email da loro) con titolo “Uno nuovo modo di vivere l’Università” è una di quelle cose senza prezzo.
scommesse elettorali clandestine
Via Stefano Scardovi, scopro l’ultima trovata di quelli di The Right Nation, che ieri hanno pubblicato i risultati delle corse ippiche clandestine: vari “Gran Prix” regionali e soprattutto il Grand Prix Nazionale di Mount Citor (and Ms. Palace), di cui vedete il risultato nel riquadro in alto a sinistra.
In effetti l’avevano anche detto, che loro erano assolutamente contrari alla legge sulla par condicio che blocca la pubblicazione dei sondaggi… come del resto da ordini della loro scuderia :-). Possiamo discutere se ha senso o no questo blocco della pubblicazione dei sondaggi (che tanto vengono commissionati e fatti lo stesso…), ma il punto qua è un po’ diverso. La famigerata legge sulla par condicio mette dei paletti molto stretti su come deve essere predisposto e presentato, il che permette almeno in teoria di capire se e come il sondaggio stesso è farlocco. Ammetto che in pratica la cosa è un bel po’ più complicata, ma magari prima o poi imparerò abbastanza statistica da potervi spiegare le cose in maniera comprensibile :-). In questo caso, proprio perché il sondaggio è clandestino, non ci vuole nulla a taroccarlo nella maniera preferita, in modo da convincere gli indecisi a fare “la scelta giusta”: il tutto sotto la patina dei numeri che fanno credere all’ignaro lettore Una Verità Assoluta, vale a dire l’esatta antitesi di quello che un sondaggio è (anche perché altrimenti si potrebbe davvero evitare le elezioni e usare il sondaggio per stabilire la ripartizione dei seggi. Pensate a quanti soldi si risparmierebbero!)
Ad ogni modo, il contrappasso ideale sarebbe vedere che l’AAMS faccia bloccare The Right Nation perché ha presentato scommesse clandestine senza l’autorizzazione :-)