Sì, trovo anch’io barbari gli attacchi israeliani contro Gaza. Però mi chiedo anche alcune cose.
– Da Gaza avevano ripreso a lanciare razzi contro Israele. Anche supponendo che i miliziani (qualunque cosa voglia dire la parola) non siano direttamente legati al partito al potere a Gaza (Hamas), mi state dicendo che la polizia palestinese non è in grado di trovare da dove lanciano i razzi? sono lanciati dalla finestra di casa come i botti a Napoli?
– La comunità mondiale deplora le azioni israeliani, e tutte queste cose qua. Però poi l’italica stampa scrive che un razzo partito da Gaza casca subito, e uccide per errore due bimbe palestinesi. Si suppone che se fosse arrivato a destinazione e avesse ucciso due bimbe israeliane allora non sarebbe stato un errore, ma la logica conseguenza?
– Israele sta bloccando da mesi i valichi di frontiera, impedendo i rifornimenti. Però esiste un valico con l’Egitto (Rafah’) che è anch’esso sempre bloccato. Come mai?
Io tendo a diffidare da chi vede le cose troppo in bianco-e-nero. Termino così il pippone citando un commento riportato da Paolo Guzzanti, commento con il quale sono generalmente in disaccordo tranne su una cosa: questo attacco è banalmente preelettorale, il che significa che Livni e Barak sono convinti che la maggioranza della popolazione israeliana, e non solo gli ortodossi, vogliano questi attacchi.
Il chiosco (libro)
Bisogna dire che quelli di Delos hanno dovuto usare un font molto grande per gonfiare a dimensione di libro questo racconto lungo, o romanzo breve che dir si voglia (Bruce Sterling, Il chiosco [Kiosk], Delosbooks – Odissea 30, novembre 2008 [2007], pag. 112, € 9, ISBN 978-88-95724-37-9, trad. Jasmina Tesanovic e Salvatore Proietti); d’altra parte, non avendo noi un mercato per le riviste di SF, non si può fare molto altro. Il testo ad ogni modo merita: pur restando nelle ambientazioni cupe che piacciono tanto a Sterling – stavolta siamo in una non meglio identificata città dell’est, presumibilmente Belgrado, tra qualche decennio – quello che spunta è la vena satirica contro la società odierna, tra la funzionaria dell’Unione Europea che vorrebbe tutto completamente burocratizzato, il leader Liberal Democratico Radicale che mette in guardia il protagonista non tanto sulla provenienza illecita del duplicatore quanto sui diritti d’autore lesi quando si fanno le copie, e la rivoluzione che si snoda più o meno a caso e non cambia nulla. Anche la prosa è molto pungente e ben resa in italiano – Jasmina Tesanovic è la moglie di Sterling, quindi ha indubbiamente dei vantaggi competitivi… Una piacevole lettura per una serata, insomma.
Senza titolo
Stasera alle 18 ho preso la bicicletta. Uscendo, ho visto un po’ più avanti sulla via un gatto fermo in mezzo alla strada vicino a una macchia scura; non appena mi ha visto è scappato da un lato.
Quando sono arrivato alla macchia, ho visto che era un altro gatto, che probabilmente era appena stato investito da un’auto ed era morto.
deve avercelo, un senso
Mentre controllavo technorati, ho scoperto che c’era un link al mio blog da qua. Nulla che non vada nel link in sé: sono riportate le prime righe di un post e poi c’è il link al testo completo. Però mi chiedo: un sito che si chiama tassomutui, ha come titolo “Magazine di informazione su mutui e prestiti in Italia” e non ha nemmeno adsense, perché mai dovrebbe prendere la recensione di un libro di fantasy? solo perché si chiama Making Money?
Grazie
Stamattina, visto che Anna non si sentiva completamente in forma, sono stato inviato all’Esselunga a fare la spesa (dotato di una lista competa). Divincolandomi tra la folla, sono finalmente riuscito ad arrivare alla cassa; mentre caricavo la roba sul rullo, la cassiera mi ha fatto notare che la confezione di sabbia per le gatte si era rotta (appunto mentale: metterla sempre in un sacchetto di plastica trasparente di quelli per la verdura) e mi ha detto se volevo andare a prenderne un’altra. Ho tentato di fiondarmi, usando il famoso effetto bowling, ma mi ci è voluto un po’ di tempo. Sono arrivato trafelato, e la cassiera stava finendo di battere i pezzi e mi aveva già messo tutta la roba nei sacchetti. Sono rimasto basito: l’ho ringraziata ma non mi sono nemmeno appuntato il nome per scriverlo qua.
Digitale terrestre
Tra i regali di Natale che ho fatto ad Anna, c’è stato – per la prima volta nella nostra vita – un set-top box per vedere il digitale terrestre. Vendita sottocosto a 19.90 euro, niente possibilità di aggiunta card, niente possibilità di mettere un codec MPEG4 – tutte cose che non mi interessavano, dato che l’unica vera ragione per l’acquisto era poter vedere la BBC.
La cosa che mi ha colpito di più, oltre a vedere che in effetti la configurazione è andata avanti per conto suo, è stato il negozio Expert che avevano appena aperto in Bicocca. Io sono passato martedì, e le offerte – e il negozio stesso – iniziavano da sabato. In effetti all’esterno del negozio erano appesi un paio di decine di fogli che indicavano come l’articolo X in offerta era esaurito. Di ricevitori per il digitale terrestre ce n’erano però a pacchi, esattamente come c’erano pacchi di chiavette USB da 16 GB a 20 euro (quelle da 8 GB a dieci euro erano finite, quelle da 4 GB a cinque euro erano ancora disponibili). Mi sa che sono arrivato davvero in ritardo con il digitale terrestre :-)
l’editoria andrà in crisi
Non so se qualcuno ha dato un’occhiata allo scaffale di libri che ho comprato ma non ho ancora letto o c’è qualche altra ragione nascosta, ma quest’anno per Natale l’unico libro che ho ricevuto è Il Chiosco di Bruce Sterling, che non è esattamente un’opera da mille pagine.
Se sentite gli editori lamentarsi, sappiate che è anche per colpa indiretta mia.
A Trieste devono avere roba buona
Tra lo spam di questi giorni, il messaggio di Pietro Molinari (nome che non mi è affatto nuovo, anche se non in questa sua incarnazione) non può rimanere relegato in una cartella che verrà automaticamente purgata. Almeno le parti principali devono avere i loro quindici minuti di fama, per la fama che può essere data dall’apparire su queste notiziole.
Il Molinari inizia il suo messaggio intitolato “CAMPAGNA PER L’ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI” (deve avere avuto un’offerta speciale sulle lettere maiuscole) con il titolo del suo “partito”:
ALLEANZA DIO E POPOLO
Partito Etico Politico Onniconfessionale
e già qui devo dire che “Partito Etico Politico Onniconfessionale” è un nome che merita molto. Il PEPO è molto visivo, visto che come link mette una pagina di YouTube, pardon YOUTUBE, dove spiega il suo eso- ed essoterismo. Il testo unisce citazioni quasi da gestione del copyright, come
LO SLOGAN DIO E POPOLO E' DI GIUSEPPE MAZZINI ALLA PAGINA 476 DEL LIBRO INTITOLATO " GIUSEPPE MAZZINI - SCRITTI POLITICI"
a interessanti teorie semiotiche, tipo
LO STEMMA DEI CARABINIERI E' ISPIRATO AL PECCATO ORIGINALE :
-COL DETTO ALBERO PROIBITO DEL QUALE SI E1 PERDUTA LA CONOSCENZA SCIENTIFICA ;
-CON L'ARTIGLIO DEL LEONE CHE STRINGE INESORABILMENTE IL SERPENTE SIMBOLO DEL MALE !
Purtroppo Molinari alla fine mi casca proprio male. Non per la richiesta di soldi per finanziare il suo partito, quanto per la solita trita e ritrita frase
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(mi sa che ha comprato il PC in Slovenia e non è ancora stato capace di spostare il charset da ISO-8859-2 a ISO-8859-1) No, caro signor Molinari: questo è spam bello e buono e non accetto affatto le sue scuse. Le dico solo che sta già facendo parte del sistema contro cui si scaglia a parole.