la parola migliore

I bloggherz (e i loro commentatori) sembrano proprio amare le questioni di linguistica. In questi giorn c’è un animato dibattito chez Leonardo su cosa dovrebbe fare il segretario del PD: seguire l’augusto esempio di Catone il Censore, e finire tutti i suoi interventi col ritornello “A proposito, chi ha corrotto David Mills?”
La discussione però non verte sulla correttezza o sull’opportunità di un simile comportamento, ma sulla frase in inglese aggiunta da Leonardo: “Who corrupted David Mills?” Ci si sta dividendo peggio che (appunto…) nel piddì tra chi afferma che il verbo inglese corretto è “to bribe” e chi dice che “to corrupt” è un sinonimo perfettamente usabile e usato da autorevoli quotidiani britannici.
La mia posizione in merito rispecchia quanto mi insegnò trent’anni fa il mio professore di inglese al liceo. Generalmente l’inglese ha due forme possibili per una parola: quella di origine anglosassone e quella di origine latina. Per un madrelingua inglese la seconda è di solito sentita come più forbita, mentre per noi è quella più naturale. Ergo, se si deve scrivere in inglese per un pubblico anglofono o germanico conviene usare per quanto possibile le forme anglosassoni; tanto ne avremo sempre fin troppe neolatine, e quindi non dobbiamo preoccuparci.
Tutto questo vale appunto in generale: nel caso particolare, pur ritenendo che “to corrupt” abbia una sfumatura più morale, tipo “corruttore della gioventù” mentre “to bribe” fa proprio venire alla mente i soldi e quindi sarebbe quello preferibile in assoluto, parto dal principio opposto. In fin dei conti quello era un testo inglese per italiani; assodato che entrambe le forme sono comunque corrette, preferisco quella latina perché più comprensibile. Voi che ne dite, a parte chiedervi chi ha corrotto David Mills?

Dimostrazioni senza parole

C’è una rubrica su Mathematics Magazine della MAA che si chiama “Proofs without Words”, e che appunto presenta dimostrazioni per così dire visive: non sono vere dimostrazioni, naturalmente, ma chiunque sia abituato a fare un po’ di matematica, dopo aver visto il disegno, sa esattamente quali sono i passi formali da fare per una dimostrazione, mentre chi abituato non è riesce comunque a convincersi.
La cosa mi è venuta in mente ieri, dopo avere scoperto che qualcuno era finito sul mio blog con la chiave di ricerca «in un triangolo rettangolo la mediana relativa all ipotenusa è congruente a metta ipotenusa-dimostrazione di questa teorema». Il teorema mi ricordava qualcosa, ma non ricordavo esattamente cosa: ho preso carta e penna per vedere la dimostrazione, e in un attimo è uscito fuori questo disegnino (non cliccateci sopra se volete prima dimostrarvelo da voi). Non è carino?

Vi ricordate del pm10?

Il Corsera informa che domenica 22 febbraio abbiamo raggiunto i 35 giorni di sforamento per le micropolveri. Per la cronaca, l’anno scorso il bonus è stato consumato sabato 23 febbraio. Sarà vero che Parigi non è messa così meglio di noi, ma è anche vero che quest’anno non la smetteva più di piovere e nevicare, e uno si aspettava di essere messo un po’ meglio: invece nulla. Tra l’altro, in questo momento il server dell’assessorato Trasporti, Mobilità e Ambiente non è nemmeno raggiungibile… tanto nessuno parla più dello smog :-(

c’è ancora speranza

Ieri sera mi è capitato di sentire [*] l’inizio della trasmissione Presa Diretta su Raitre. Il servizio iniziale parlava della caccia al rumeno dopo lo stupro di san Valentino, e veniva intervistato un negoziante la cui vetrina era stata distrutta durante la successiva caccia al rumeno (i cacciati non c’entravano nulla, chiaramente). L’intervistatore, con chiaro accento romanesco, chiede al negoziante se conosceva i rumeni inseguiti dalla folla, e se lavoravano. La risposta: “Penso che lavorino”. (il video sarebbe qua, ma non riesco a vederlo: è nei primi minuti, comunque)
Se si esclude Bonolis, ascoltare un congiuntivo usato correttamente è un miracolo: l’italiano resiste ancora, insomma. Ah: il negoziante era un kebabbaro pakistano.
[*] tecnicamente stavo leggendo un libro, per quello non ho scritto “vedere”

ma chi è che calcola le medie?

[è dura fare le medie]
Il dorso milanese del Corsera certifica che la qualità dell’ATM è percepita essere inesistente. Nulla di strano. Però è un po’ strano che “La media totale è di 5,9” ma “Il voto più alto è un 5,8”, considerando che la media, in qualunque modo la si calcoli, deve essere per forza minore del punteggio massimo. Eppure anche il disegnino allegato afferma esattamente la stessa cosa. Mi sa che abbiano seguito le nuove norme di MaryStar e abbiano fatto media col voto in condotta :-)

Il segretario autoreggente

Nella sua iniziale uscita pubblica (in casa, perché non si sa mai) Dario Franceschini – il primo democristiano a capo di quelli che una volta erano i comunisti – fa la sola cosa che onestamente era possibile. Cerca disperatamente che cosa abbiano in comune gli ex DS e gli ex Margherita, e scopre che la risposta si dà molto in fretta: la Costituzione e l’antiberlusconismo. Ecco dunque che giura sulla Costituzione – assolutamente inutile, ma fa tanto cine – e che attacca Sìlviolo. A parte che si è dimenticato di terminare col tormentone, mi domando cosa inizierà a dire da oggi…

Job (free press)

Una decina di giorni fa, mentre ero dal panettiere, ho visto qualcosa di strano in mezzo al pacco di copie di ePolis: un altro giornale a distribuzione gratuita, per la precisione un “mensile di attualità e di approfondimento”, col nome Job. A quanto pare, non è nemmeno recentissimo, visto che è il quarto anno di pubblicazioni (finto, perché è iniziato a novembre 2006; ma ad ogni modo ci sono più di due anni di uscite)
Fossi stato un po’ più attento, avrei già capito dalle tre linee ondulate nel logo chi è che lo pubblica: Anna ci è arrivata da sola sfogliandolo, io mi sono limitato a controllare il colophon e verificare che il proprietario della testata è la Cisl di Milano; “Job” non sta quindi per il personaggio biblico molto paziente, ma proprio a indicare il lavoro. Come potete leggere dalla presentazione, il punto di vista è molto legato ai temi del lavoro, oltre ad essere un modo come un altro per fare pubblicità al sindacato bianco. Ho dei grandi dubbi su alcuni articoli, come quello che per confrontare la durata di un viaggio in treno o in aereo dal Duomo al Colosseo afferma che per l’aereo i tempi sono 35 minuti di taxi Colosseo-Fiumicino, 1 ora di aereo e 20 minuti di taxi Linate-Duomo, però devo dire che i testi non sono scritti in sindacalese e sono su temi variegati ma mai beceri. Diciamo insomma che non è certo un mensile di approfondimento, ma può comunque dare qualche spunto interessante… ammesso che uno lo trovi in giro!

I Beatles sono sempre tra noi

Ieri mattina stavo andando a far la spesa. La radio stava facendo una pessima cover di Watching the Wheels. Decido di non poterla sopportare, e cambio stazione; mi sono trovato a sentire una pessima cover di Let ‘em In. Prima di rischiare di ascoltare una pessima cover di My Sweet Lord, sono passato a Radio Classica :)
(a proposito di cover: ho scoperto che la pubblicità Tim di questi giorni ha come jingle una pessima cover di All Together Now, giusto per corroborare la mia sensazione)