Archivi categoria: trasporti

Estate, si taglia la metropolitana

ATM ha deciso: per quest’estate si sospende il prolungamento di un’ora delle corse del sabato notte sulle linee metropolitane. Motivo? Sempre secondo ATM, «l’ora in più ostacola i lavori per i nuovi semafori e cartelli segnaletici in corso sui binari della linea rossa». Ricordo a tutti che quest’ora in più non c’era tutti i giorni, ma solo il sabato; evidentemente di sabato si lavora molto meglio. Attenzione: non ci sarebbe stato nulla di male a dire “abbiamo fatto i conti, tenere aperta la metro quell’ora in più ci costa troppo, quindi per risparmiare l’eliminiamo”.
D’altra parte, probabilmente per risparmiare spazio, i cartelloni dei passaggi orari della metropolitana adesso dicono che tra le 7 e le 20 i treni passano semplicemente “ogni 2-5 minuti”. Sono sicuro che Elio Catania ci spiegherà che lo snumeratismo di ritorno rende difficile confrontare l’orario dei passaggi con l’orologio in stazione, e quindi questa è una miglioria per lo stimato passeggero; resta il fatto che a questo punto si può tranquillamente dimezzare il numero di treni nell’ora di punta senza che nessuno se ne accorga dall’orario. Mica male, vero?
(ah, non c’entra nulla e non è affatto colpa di ATM, ma venerdì prossimo c’è sciopero serio)

Ultimo aggiornamento: 2010-06-21 10:44

Tram al rogo!

Da lunedì ATM, naturalmente “per migliorare il servizio”, ha modificato il percorso di cinque linee di tram e una di autobus. Premessa: i vertici ATM e gli assessori municipali sono fermamente convinti che i tram non siano degni di una città vivace come Milano. Sì, in fin dei conti in periferia possiamo concedere un jumbo tram verso quei poveretti dei comuni limitrofi, ma nel centro no; le strade sono troppo strette e i tram intralciano la circolazione automobilistica. All’estero si risolve il problema impedendo la circolazione delle auto nel centro storico; da noi si è ad esempio preferito far nascere linee come il 31 che parte dalla circonvallazione esterna, mentre contemporaneamente si faceva fare un giro dell’oca al 7 pur di non fargli toccare il centro.
Cosa è successo stavolta? Beh, le modifiche a 19 e 27, che si sono scambiati un pezzo di percorso in centro, le possiamo rubricare come “interventi per la fluidità”; qualcuno ci guadagnerà, qualcuno ci perderà, ma in compleso non ci dovrebbero essere grossi scossoni. Nella coppia 2 – 3 si è invece perso mezzo percorso; il 3 viene limitato in Duomo e il tragitto verso la Bovisa, che era sempre bello carico, viene assorbito dal 2 che così non andrà più in Centrale, con la scusa che tanto c’è la metropolitana. La mia previsione è che tra qualche anno il 3 verrà abolito del tutto; già ci sono alti lai perché passa dalle Colonne di San Lorenzo che dovrebbero essere chiuse al traffico, e a quel punto diverrebbe praticamente un doppione del 15. Quanto al 2, si limiterà ad aumentare i suoi ritardi. Infine il 33, il tram più sfigato degli ultimi anni, perde metà del suo percorso (che oggettivamente era praticamente identico all’altra metà) per essere sostituito dal prolungamento dell’81, che è un autobus che finora aveva un percorso tranquillo e ora verrà infilato nel budello di via Porpora. Purtroppo via Porpora è troppo stretta per fare una banchina salvagente in corrispondenza delle fermate del tram e troppo larga per fare un marciapiede sfalsato; la morte del tram era segnata.
Ma ripeto che il tutto non terminerà qui. Adesso che la metro fucsia avrà completato la tratta in Fulvio Testi, che senso ha lasciare un tram sullo stesso percorso? Tanto la gente scenderà in Bignami e prenderà la metro. E d’altra parte ci verranno a dire che l’Europa vieterà dal 2015 i tram che non hanno un ingresso facilitato – ma gli autobus no, chissà come mai; così non solo le storiche Peter Witt ma anche i primi Jumbo arancioni saranno mandati a fondere, le linee tranviarie sostituite da fiammanti autobus, e la città sarà ancora più moderna.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-16 07:00

il “servizio” ATM

Oggi c’è uno sciopero ATM; i Cobas incrociano le braccia per tutta la giornata, fatte salve le fasce di garanzia. Ci si può immaginare che ci siano dei disagi, anche se il sito ATM snocciola tutti i dati positivi con la metropolitana che gira regolarmente e il 70% dei bus in circolazione.
Ma ieri sciopero non c’era. Alle 18:45 mia mamma doveva tornare a casa da sua sorella; l’accompagno alla fermata del 4 in via Valassina, pensando poi di portare i gemelli a farsi una passeggiatina prima che sia ora di cena. Ci vediamo passare davanti un tram, ma non ci preoccupiamo più di tanto; in fin dei conti è un’ora di punta, e alla palina è indicato un passaggio ogni 4′-5′. (Come forse sapete, è un anno e mezzo che ATM non indica più gli orari di passaggio ma solo le frequenze, così il povero utente non può sapere se e come il tram è in ritardo). Aspettiamo dieci minuti, e finalmente arriva un tram. Il lettore intelligente avrà capito che è saltata una corsa; anche questo non è affatto strano, visto che ATM sta bene attenta a non far sapere come non esistano più autisti in stand-by, e quindi quando qualcuno è malato si salta semplicemente la corsa. Peccato che il tram fosse etichettato con termine a Maciachini, cioè alla fermata successiva. Nemmeno questo è strano: sulla palina c’è scritto in fondo che alcune corse nelle ore di punta terminano là. Aspettiamo altri dieci minuti (secondo tram che non è stato messo in circolazione…) e arriva un secondo Sirio; anche quello termina a Maciachini. Il tram successivo arriva dopo solo cinque minuti; provate a indovinare dove era diretto. A questo punto, visto che la palina dava un’attesa di altri dieci minuti, siamo tornati indietro, ho lasciato i poveri bimbi (che devo dire non si sono lamentati più di tanto) a casa per far la pappa, ho tirato fuori l’auto dal garage e ho accompagnato mia mamma, smadonnando per tutto il percorso.
Se qualcuno avesse pensato “magari c’era un blocco sul resto del percorso, e i tram non arrivavano” gli faccio immediatamente presente che in direzione contraria ne abbiamo visti passare otto. Io capisco che i tranvieri limitati a Maciachini a quell’ora probabilmente terminano il turno, e non sarebbe corretto fargli prolungare le corse; ma un’azienda con un minimo di flessibilità avrebbe fatto in modo da limitare una vettura nell’altro senso all’Ospedale Maggiore (neanche un chilometro da lì) per fargli fare inversione e dare così la possibilità di avere una corsa per il capolinea centrale. Ma è notorio che la flessibilità dell’ATM è pari a quella del muso di un tram. Stiamo poi parlando di un’azienda che “migliora” il servizio tranviario con un patchwork che alla fine cancellerà mezza linea tranviaria (premessa alla sua cancellazione completa) e ne sostituisce un’altra metà con un bus; ma di quello parlerò un’altra volta.

Ultimo aggiornamento: 2010-06-11 12:10

errori di valutazione

Era due settimane che riuscivo a dribblare la pioggia e andare comunque a lavorare in bicicletta, ma stamattina non ce l’ho proprio fatta. Uscito di casa, ho visto passarmi davanti una 86 e ho deciso di prenderla. Risultato: (executive summary) 52 minuti per andare in ufficio, mentre a piedi ce ne metterei 40.
L’86 non fa un percorso da A a B, ma una buona approssimazione di una curva di Peano, con una serie di convoluzioni in parte dovute alla viabilità di Milano nord bloccata da non so quante linee ferroviarie su più livelli, in parte alle vie della zona che sono ancora quelle dei paesini inglobati alla metropoli negli anni 1920, e in parte alle scelte di ATM di “servire il territorio”. I primi due punti sono poi in comune con tutti gli automobilisti, il che significa trovarsi completamente bloccati per un bel pezzo.
L’unico punto a favore è che il bus era così vuoto (probabilmente perché sostanzialmente inutile…) che mi sono seduto e mi sono messo a scrivere :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-05-12 10:30

aumenti pasquali

Sui quotidiani si è parlato tanto delle manovre e manovrine fatte dai petrolieri (e/o dai benzinai) per far crescere il prezzo dei carburanti in prossimità degli esodi automobilistici.
Se mi è permesso fare un esempio molto personale, venerdì alle 15 ho fatto benzina al self service Agip vicino a casa mia. Mentre aspettavamo il nostro turno, il tabellone elettronico ha iniziato a lampeggiare, e il prezzo della benzina è passato da 1.349€ a 1.359€. Al pomeriggio, non all’apertura delle pompe.
Lo so che il tabellone non è il prezzo ufficiale e che la pompa indicava già il prezzo più alto; però la cosa mi pare lo stesso un segno dei tempi.

Ultimo aggiornamento: 2010-04-05 08:00

Le informazioni sono pericolose!

Ieri sera siamo rientrati da Chiavari. Avevo consigliato ad Anna di prendere il treno delle 19.24 che non aveva cambi; alle 19.05 siamo così usciti da casa dei suoceri e ho tirato fuori il telefonino per vedere su Viaggiatreno com’era la situazione. Ho strabuzzato gli occhi vedendo che il treno era appena arrivato a Viareggio e aveva 67 minuti di ritardo. Arrivati in stazione per vedere se c’era qualche soluzione alternativa, il ritardo era salito a 69 minuti; il tabellone ne segnava però solo 50, aggiornati in tempo reale (ha, ha, ha) a 55. Guardo velocemente che faceva l’intercity successivo, che sarebbe arrivato dopo un’ora, e vedo che è in orario. Chiedo in biglietteria se e come possiamo cambiare prenotazione nel caso il secondo treno superi il primo, e l’impiegata – gentile – mi dice ” ma il vostro treno ha meno di un’ora di ritardo!”. Quando le rispondo che ho appena controllato online, la risposta è stata “sì, lo sappiamo già, ma i ritardi vengono indicati un po’ per volta”.
Io non so come mai il treno avesse tutto quel ritardo, o perché è già partito 42 minuti dopo l’orario ufficiale. Magari ci saranno state delle ottime ragioni. Però non c’è proprio nessun motivo per nascondere il ritardo in questo modo, prendendo per i fondelli i viaggiatori.

Ultimo aggiornamento: 2010-03-29 11:13

facili supposizioni

Leggo su MilanoToday che venerdì pomeriggio un’ambulanza che passava col rosso, ma a sirene spiegate, su viale Zara è stata tamponata da un’auto che ha continuato la sua corsa per viale Marche incurante di tutto, tanto aveva il verde.
Anche se non avessero indicato la marca di quell’auto, ci sarei arrivato lo stesso.

Ultimo aggiornamento: 2010-03-29 10:18

Sirietto

Oggi ho preso un 7, il cosiddetto tram “Sirietto” che dall’anno scorso ha iniziato a percorrere le strade milanesi. Nel tram ci sono tre timbratrici: una per i biglietti cartacei e due per quelli magnetici e per le tessere. Peccato che entrambe le timbratrici fossero bloccate e non accettassero biglietti. In effetti era solo indicata l’ora e non la scritta “Milano centro”. D’altra parte leggere sul display che la “fermata attuale” era quella di Corso Semplone angolo via Arona quando mi trovavo in Fulvio Testi mi ha fatto capire molte cose…
Per la cronaca, ho visto altre persone cercare di timbrare il biglietto su entrambe le macchinette, giusto per dire che non ci sono solo portoghesi.
(Dal mio punto di vista la cosa è cambiata poco, avendo timbrato un biglietto giornaliero. Mi dispiace.)

Ultimo aggiornamento: 2010-03-10 15:52