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Addio ofo

Dopo il mio test di fine 2017 non ho più usato ofo (o MoBike, se per questo, ma non è questo il punto del post). Ho continuato ad andare in bicicletta, ho continuato a usare BikeMi, ma non mi sono più avventurato sull’uso delle biciclette “free float”, cioè a flusso libero, cioè “le lasci dove cavolo ti pare”.

Ora leggo che il Comune di Milano ha revocato l’autorizzazione a ofo – principalmente perché non ha pagato, mi sa tanto – e quindi le bici gialle dovranno essere rimosse non si sa bene per finire dove. I miei dubbi per una volta erano fondati: non è affatto semplice gestire un free float. Non che sia semplice gestire il BikeMi, come ben sa chiunque veda in giro i camioncini di ClearChannel; ma almeno c’è una parvenza d’ordine. La prossima domanda è “quanto reggerà MoBike?”

P.S.: quelli che mi pare vadano adesso di moda sono gli scooter free-flow. Ma probabilmente un motorino è più difficile da nascondere di una bici.

Ultimo aggiornamento: 2019-04-01 17:54

Certo, certo

Cammini tranquillamente in mezzo a una pista ciclabile perché il marciapiede a un metro di distanza evidentemente è troppo proletario, e poi ti incazzi se ti faccio partire il clacson, perché “non si fa così”. Mi pare ovvio.

Ultimo aggiornamento: 2019-03-18 11:43

quando il catrame serve

L’altro giorno, pedalando per via Veglia, ho visto che finalmente hanno coperto le “strisce sbagliate” all’incrocio con via Budua.
Se guardate l’immagine di Google StreetMap, noterete che ci sono due attraversamenti pedonali, uno a sinistra praticamente invisibile e uno a destra. Originariamente c’era solo quello di destra; poi il Comune decise di modificare l’attraversamento, considerando che la maggioranza delle auto gira a destra. Così spostò le strisce a sinistra, rifece l’incrocio e abbassò anche lo scalino del marciapiede per permettere un attraversamento più semplice. Peccato però che le “nuove” strisce siano state fatte con una vernice meno resistente della precedente, quindi gli agenti atmosferici le hanno cancellate e la gente quindi attraversava su quelle vecchie.
Diciamo che ci sono voluti un paio d’anni perché qualcuno trovasse una soluzione…

Ultimo aggiornamento: 2019-03-13 16:50

La mappa delle zone di Milano


Leggo su UrbanFile (da cui ho anche tratto l’immagine qui sopra) che il comune di Milano ha recentemente aggiornato i nomi di alcuni degli 88 quartieri cittadini (pardon, Nuclei di identità locale o NIL: chi conosce il LISP capirà bene qual è la loro utilità…)
Ad ogni modo io continuo ad abitare al Montalbino, ma non credo che qualcuno lo sappia: faccio più in fretta a dire “tra Maciachini e Istria” :-)

Bici contromano… sulle piste ciclabili

Stamattina mi sono trovato una decina di biciclette venirmi incontro contromano mentre andavo in ufficio. Posso capire quelli che vanno sul nuovo pezzetto in via Melchiorre Gioia, visto che come scrivevo la pista che si trovava sull’altro lato in piazza Einaudi è stata brutalmente eliminata mentre si preparava l’ultima propaggine della Biblioteca degli Alberi; ma in viale Restelli ci sono due piste monodirezionali, tra l’altro anche più strette proprio perché pensate a senso unico. Lo stesso mi capita in via Volturno e viale Tunisia, con l’ulteriore fregatura in questo caso che qui la pista è davvero stretta.
Ecco. Possibile che la gente sia così menefreghista anche quando non le costerebbe nulla?

Ultimo aggiornamento: 2019-02-26 11:01

Ancora sui lampioni lampeggianti

Se ricordate, avevo raccontato di come una segnalazione al sito A2A avesse portato alla riparazione di un lampione. Peccato che le cose non funzionino sempre così.
Tre settimane fa, tornando a Milano, mi accorsi di un lampione lampeggiante in viale Fulvio Testi. Controllai il numero del lampione, ma mi dimenticai di segnalarlo. La settimana scorsa il lampione era sempre lampeggiante: stavolta mi ricordai di andare al sito per scoprire che viale Fulvio Testi non era presente nella base dati di A2A. Vabbè, lunedì scorso chiamai il numero verde e indicai i dati a mano. Sabato sono ancora passato di là: il lampione continua a lampeggiare. Il problema è la segnalazione vocale, oppure semplicemente l’ultima volta è stato un caso?

Parcheggio istituzionalizzato

Quando vado in palestra in pausa pranzo, al ritorno percorro la pseudopista ciclabile di viale Tunisia. A parte le mille chicane e i pedoni che si fermano lì in mezzo aspettando che il semaforo di via Lecco diventi per loro verde ci si viaggia abbastanza bene, almeno a quell’ora.

Ricordo tutte le lamentazioni dei comitati dei commercianti, perché con la creazione della pista ciclabile venivano tolti i parcheggi (che in realtà non c’erano già prima, il viale aveva divieto di sosta. In effetti a posteriori non si capisce il motivo di tutte queste storie: la gente continua indisturbata a parcheggiare, bloccando quindi la carreggiata per le auto che devono percorrere la preferenziale a centro strada. Quello che mi chiedo è se quando passo io (verso le 13:30) i vigili siano tutti in pausa pranzo; il comune potrebbe guadagnarsi un bel po’ di soldini…

Ultimo aggiornamento: 2019-02-05 17:10

Lampioni non più lampeggianti

Ricordate il mio post sui lampioni milanesi lampeggianti? Stefano aveva indicato nei commenti un sito per le segnalazioni.
In realtà quando sono tornato dal mare il lampione vicino a casa mia era stato aggiustato (dopo qualche settimana…), quindi non avevo fatto nulla. Però venerdì sera, mentre tornavo a casa, mi sono accorto di un lampione lampeggiante in via Budua. Mi sono fermato, ho controllato il numero del lampione, sono arrivato a casa e ho debitamente compilato il modulo. Lunedì sera mi è capitato di ripassare di lì e il lampione funzionava perfettamente. Puro caso oppure ottimo lavoro da parte di A2A? Lo scoprirò al prossimo lampione malfunzionante :-)