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¡Cristóbal Colón fue judío español!

Cristoforo Colombo :-) Ieri ne ha parlato anche tutta l’italica stampa, ma io avevo già visto la notizia direttamente dal sito RTVE, facendo finta di saper leggere lo spagnolo dopo i tre anni in cui i gemelli l’hanno studiato a scuola (e io facevo loro notare che ne sapevo più di loro, almeno in lettura). RTVE ha trasmesso un documentario con le scoperte di José Antonio Lorente, professore di medicina legale all’università di Granada: nel documentario si dimostra che i resti di Colombo sepolti a Siviglia sono proprio suoi, che il fratello Diego in realtà non è un fratello ma al più un parente di quinto grado (il figlio di un cugino secondo, insomma), e soprattutto che il cromosoma Y di Colombo proverebbe che era un ebreo sefardita, e quindi non poteva essere genovese perché in quella città gli ebrei non potevano vivere; inoltre il DNA dei Colombo liguri e lombardi non coinciderebbe affatto.
Per prima cosa, segnalo che nemmeno tutti gli spagnoli sono così convinti. Quello che mi chiedo io, ma se lo chiede anche El Pais, è un’altra cosa: voi siete davvero convinti che una scoperta di questa portata venga anticipata in una trasmissione televisiva? Mettiamola così: tutto è possibile, ma il modo con cui la situazione è stata gestita mi sembra tendere molto più alla spettacolarizzazione che alla verità scientifica. Poi è chiaro che dormirò ugualmente anche se Colombo si dimostrerà essere in realtà Colón…

(Immagine di Colombo generata da Foooocus)

Ultimo aggiornamento: 2024-10-14 19:00

Michelle Comi e il titsfunding

Michelle Comi Fino all’altro ieri non avevo nessuna idea di chi fosse Michelle Comi, e fino a ieri la confondevo con la tipa del corsivo. Immagino che dimenticherò ben presto tutto. Ma devo dire che personalmente non vedo problemi nel fatto che abbia lanciato una raccolta fondi per aumentare di una taglia il proprio seno. I problemi ce li ho con il suo uso della lingua italiana come si vede dal suo testo su Instagram, il che dimostra quanto io sia vecchi.
C’è gente che le dà soldi per rifarsi le tette, tette che non vedranno nemmeno mai? E allora? Meglio così che picchiare i bambini o bruciare i cassonetti. Mi spiace, ma in mezzo a tutta questa gente che a parole sembra volere così bene al mondo ma che in realtà è interessata solo a sé stessa tanto vale che ci sia qualcuno che dice esplicitamente di pensare a sé stessa. Mica sono costretto a seguirla, no?

Addio al dominio .io?

In questi giorni si è sentito spesso parlare dell’accordo che restituirebbe a Mauritius la sovranità sulle isole Chagos. Se ne è parlato soprattutto perché quel territorio era una delle ultime colonie del pianeta, se non addirittura l’ultima, e soprattutto per la presenza di una base congiunta UK-USA che era la ragione principale per cui era rimasto in mano britannica. (Non che poi sia così necessario mantenere la sovranità sul territorio, basti pensare a Guantanamo…) Ma ci potrebbe essere una conseguenza imprevista.

Quelle isole sono anche denominate Territorio britannico dell’Oceano Indiano, in inglese British Indian Ocean Territory. Ed essendo un territorio sovrano, ancorché una colonia, esiste un nome di dominio di primo livello corrispondente: .io. Vi dice nulla? Molte aziende hanno scelto di avere un nome a dominio sotto .io, perché ricorda input/output; un po’ come trent’anni fa c’era chi prendeva un dominio .it per fare un gioco di parole tipo try.it. Per esempio io uso molto draw.io per fare diagrammi. Ma se il territorio britannico dell’Oceano Indiano sparisce dagli atlanti, dovrebbe sparire anche da Internet! Ne parla Computerworld, citato da Hookii.

Cosa succederà? Non è dato saperlo. È vero che i dominii di primo livello (TLD) di due lettere sono riservati per gli stati, ma per esempio è stato creato .eu per l’Unione Europea che non è uno stato (o .ps per la Palestina che chissà se lo sarà mai). E allo IANA, l’ente che gestisce tra le altre cose i nomi a dominio, sanno benissimo che ci sono tanti TLD usati principalmente al di fuori della nazione corrispondente. Io sono pronto a scommettere che alla fine il dominio rimarrà vivo e vegeto, assegnato formalmente alle Mauritius ma gestito praticamente da name.com come già accade ora; così saranno tutti contenti.

fare analisi di laboratorio in farmacia?

farmacia Domani ha un articolo dal titolo fuorviante, ma nel cui testo si legge che una norma prevista dal governo prevede che le farmacie “possano diventare dei veri laboratori di analisi”. Poi leggendo meglio si evince che con ogni probabilità sarebbero dei punti prelievo, con i campioni inviati ai vari laboratori già esistenti.

L’articolo si scaglia contro la lobby dei farmacisti, chiedendo il loro parere alle lobby degli ambulatori e dei laboratori (“Le due organizzazioni sono divise su tutto, ma hanno un obiettivo comune: sottolineare la disparità di trattamento previsto dal disegno di legge governativo.”) Oggettivamente, pensando alla valle di montagna dove abita mia mamma, poter fare i prelievi in farmacia senza dover scendere in ospedale a fondo valle (e ancora grazie che l’ospedale resista, e non si debba andare fino a Ciriè…) mi sembra una buona cosa. E se devo dirla tutta, “gli ambulatori che analizzerebbero i campioni, sballottati da un luogo all’altro” mi sa che ci siano già adesso, almeno guardando i dati di dove analizzano i miei prelievi. Voi che ne pensate?

(poi si sa che la sanità pubblica è sempre più allo sfascio, e giovedì scriverò qualcosa al riguardo: ma mi pare che già adesso i poliambulatori siano privati)

(immagine di Gigillo83, da Wikimedia Commons)

Ultimo aggiornamento: 2024-09-04 10:36

Alfabeto normale e alfabeto stretto

Vi siete mai chiesti qual è la font dei cartelli stradali? Sì, è normata dal Codice della Strada (articolo 125 del DPR 16/12/1992 n° 495). Quello che non dice è che è una variante del Transport, font usata nel Regno Unito. Trovate qui le tabelle allegate a quel decreto attuativo, con mostrate le varie versioni dei caratteri.

Ma la cosa più interessante sono i nomi dati alle font: “Alfabeto normale” e “Alfabeto stretto”. Non sono riuscito a trovare né chi li abbia inventati, né una definizione formale che non sia pratica come quella che ho mostrato…

(immagine di Stannered, da Wikimedia Commons)

Ultimo aggiornamento: 2024-08-12 13:03

“in the best interest of my party and the country”

la lettera di rinuncia di Biden
Hanno già scritto più o meno tutto sulla rinuncia di Joe Biden. Al limite posso dire che mi viene da sorridere al pensiero di Vance che l’altro giorno diceva “se Biden non si ricandida allora deve anche dimettersi”: la cosa mi sembra un autogol, perché a questo punto Kamala Harris avrebbe tre mesi di tempo da presidente per ribaltare la situazione attuale. Ma è un’altra la cosa che ho notato.
Come potete leggere, in generale Biden nel suo messaggio ha parlato agli americani. Ci sono solo due punti dove parla del suo partito: il ringraziamento doveroso a quelli che hanno lavorato per lui, verso la fine del testo, e la frase del titolo. Che il suo ritirarsi sia “nel miglior interesse del suo partito” è lapalissiano; ma io non l’avrei assolutamente scritto, e mi sarei limitato a dire “non potendo essere certo al 100% di poter servire la mia nazione per i quattro prossimi anni, ho coscienziosamente deciso”. Mi chiedo se la differenza è dovuta al fatto che io non capisco una cippa di politica (il che ovviamente è vero) oppure c’è proprio una differenza di pensiero tra un europeo e uno statunitense.

Amazon non è in tempo reale

Stamattina dovevo recuperare un pacco di Amazon dal giornalaio. Mentre arrivavo stava andando via il corriere, e quindi mi sono detto “che bello, così recupero anche l’altro pacco che Anna ha ordinato ieri”. E invece no. Il pacco c’era, ma non era stato smarcato come “consegnato”. (Adesso, dopo un’ora, lo è: non saprei dopo quanto tempo è cambiato di stato, non era una cosa così importante: me lo recupero domattina). Però non mi aspettavo questo ritardo, nel senso che la mia logica vedeva il corriere che scansionava il codice del pacco e lo passava di stato, e invece a quanto pare non è così.

Ultimo aggiornamento: 2024-07-19 10:53