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matematto non praticante

Il nostro postino

Dopo quanto raccontavo il mese scorso, la situazione della consegna della posta a casa mia è ancora peggiorata. Sabato scorso mi sono trovato nella mia buca delle lettere una busta per un altro condomino; ieri poi siamo arrivati al massimo. Da alcuni giorni abbiamo fatto mettere davanti al portone una di quelle cassette per la pubblicità condominiale, così si fa più in fretta a buttarla via. Bene: il nostro solerte postino ha pensato bene di sfruttare quella cassetta per infilarci dentro tutta la posta. Inizio a pensare che abbiano preso qualcuno che non sappia leggere (nel centro smistamento le lettere sono già divise per numero civico, quindi non è strettamente necessario guardare l’indirizzo). Ho provato a rispondere alla mail che mi era arrivata ad aprile, lasciando solo il titolo RECLAMO CASE 34967181 e non l’indirizzo: vediamo se sapranno qualcosa.
Per la cronaca, devo dire che il postino che consegna i pacchi è invece molto più coscienzioso del dovuto. L’altra settimana è arrivato un pacco per Anna, che però si era dimenticata di indicare a quale citofono suonare: quel postino ha chiamato tutti finché non l’ha trovata.

Carnevale della Matematica #13 – GOTO Matem@ticamente

Anche maggio prevede il giorno 14, e così anche questo mese abbiamo una nuova edizione del Carnevale della Matematica, ospitato stavolta da Annarita Ruberto.
Stavolta credo che sia stato superato di gran lunga il precedente record nel numero di contributori: è bellissimo, perché significa che si possono leggere voci e approcci diversi, e avere così una visione più completa della matematica. Purtroppo siamo ancora in tecnologia push, nel senso che è chi ospita il Carnevale a convincere con le buone i contributori, e in questo Annarita ha sicuramente un vantaggio competitivo, conoscendo tanta gente.
Il prossimo appuntamento sarà a giugno, da Matematica2005: da agosto (vabbè, facciamo settembre :-) ) in poi è possibile prenotarsi per ospitare un nuovo numero, scrivendo a me o andando su Matematti. Buona matematica!

Biagio Melloni

Oggi è morto Biagio Melloni. Non l’ho mai conosciuto, ma ho sicuramente conosciuto la sua ideazione: i negozi Remainders.
In realtà è sempre stato difficile trovare qualcosa che mi interessasse davvero in un Remainders: però era una gioia fare una puntata e vedere cosa c’era di nuovo… ehm, di vecchio; e alla fine si usciva sempre con un libro o due, cose che non sarebbero mai venuto in mente prima. Ecco, l’eredità di Melloni a mio parere è proprio l’idea che ci si possa divertire in mezzo ai libri, cosa che io do per scontata ma non lo è affatto per la maggior parte degli italiani.

Anche la montagna mantiene giovani

(se non si muore in parete, chiaro!)
Oggi è morto Achille Compagnoni (classe 1914), che scalò per primo il K2 con Lino Lacedelli (classe 1925), nella spedizione guidata da Ardito Desio (morto a 104 anni). In tale spedizione fu fregato il giovane Walter Bonatti (classe 1930), che iniziò una diatriba durata una cinquantina d’anni.
Pensavo che fossero solo i matematici ad essere molto longevi, ma evidentemente mi sbaglio.

Hanno pagato il biglietto

Il PresConsMin sentenzia: gli immigrati che vengono in Italia sui barconi «sono persone che hanno pagato un biglietto».
Quando Anna e io siamo stati a Salonicco, abbiamo visitato il museo della presenza ebraica. Tra i documenti presenti, ce n’era uno con le informazioni necessarie alla rilocazione della popolazione ebrea ad Auschwitz e Bergen-Belsen. I deportandi hanno dovuto pagare il biglietto per il viaggio.

tante sinistre, tanti quotidiani

Leggo che oggi esce il primo numero del nuovo giornale di Piero Sansonetti, “L’altro”. Sansonetti era stato defenestrato dalla guida di Liberazione, il giornale di Rifondazione Comunista, perché era vicino alle posizioni del trozkista Vendola (e perché il giornale non lo comprava nessuno). Adesso parte alla grande, con una tiratura di 90-100mila copie e una distribuzione curata da Mondadori.
Contemporaneamente leggo che Antonio Padellaro, ex direttore dell’Unità, a settembre dovrebbe tornare alla guida di un nuovo quotidiano, nome provvisorio Il Fatto. Obiettivi più limitati, diecimila copie, e strategia completamente diversa: cercare uno zoccolo duro di abbonati, lasciando immagino perdere la distribuzione in edicola se non in posti limitati.
Si potrebbero fare mille battute al riguardo, ma mi limito a una constatazione. In Italia si leggono pochi giornali: com’è che a sinistra non solo ci si divide a ogni piè sospinto ma ognuno vuole crearsi il proprio quotidiano? Stanno cercando di avere un’audience media minore di un blog? (e chi glieli dà i soldi, tra l’altro, che al momento non dovrebbero poter avere nemmeno le prebende statali, non essendo la sinistra rappresentata in Parlamento?)

La macchina deve fare brum brum!

Leggo su Repubblica che l Unione Europea sta pensando di varare una norma per cui le auto elettriche dovrebbero essere obbligate a “fare rumore”, simulando il suono di un motore. La norma è nata perché essendo troppo silenziose possono piombare addosso alla gente (soprattutto ciechi e ipovedenti) senza che questi se ne accorgano.
Comprendo la logica dietro la legge, ma a me sono venute in mente due cose: quando cento e più anni fa le automobili dovevano essere precedute da una persona (a piedi…) che avvisasse del loro arrivo, e soprattutto del cartoncino legato con una molletta ai raggi della ruota posteriore della propria biciclettina, per fare finta di essere su una rombante moto. Sono proprio dei bambinoni!

niente Votantonio

Bisogna dire che nelle votazioni RSU ho toccato davvero il fondo. Ho infatti preso 1 (un) voto. Per la cronaca, io non mi sono votato, non lo faccio mai per abitudine, quindi perlomeno c’è stata una persona che ha avuto fiducia nel sottoscritto. Visto che c’è stato anche un candidato con zero voti, non sono nemmeno stato l’ultimo!