Da Repubblica: «Ora i consumatori passano all’azione con il Codacons che ha annunciato la presentazione della prima causa risarcitoria per danni da coda eccessiva a Expo.» Mi sa che dovrò aggiornare il vecchio detto: “Piove, denuncia Codacons”.
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_Genius at Play_ (libro)
Nella prefazione di questo libro (Siobhan Roberts, Genius at Play : The Curious Mind of John Horton Conway, Bloomsbury 2015, pag. 480, $ 30, ISBN 9781620405932) si spiega che John Conway ha un ego così grande che si è scelto di usare una font specifica per trascrivere le sue parole Questo dovrebbe far capire a che tipo di biografia ci troviamo davanti. Non so esattamente quanto Conway sia noto al grande pubblico italiano: forse qualcuno conosce Life, che in fin dei conti è solo stato un suo interludio giovanile e che ormai lo infastidisce anche un po’. Come biografia il libro è probabilmente troppo involuto: c’è una specie di filo conduttore ma si continua a saltare dal passato al presente, e la memoria di Conway per minuzie come i dettagli della sua vita è praticamente nulla. Diciamo che la struttura del libro assomiglia molto a quella dell’ufficio di Conway. In compenso, quasi come un documentario – probabilmente se ne tirerebbe fuori uno niente male – le interviste ad altri nomi sacri della matematica sono interessanti perché ci permettono di vedere la matematica della fine del ventesimo secolo in modo più ampio. Non preoccupatevi se non avete mai capito nulla di matematica: continuerete a non capirla. Ma se siete attenti potrete capire perché c’è gente che la ama così tanto.
Vodafone Exclusive
Io posseggo una SIM Vodafone. Non la uso: l’unica cosa che faccio è cacciarci cinque euro ogni undici mesi. Visto che la ricarica sarebbe scaduta domani, stasera ho acceso il telefonino, sono andato sul sito Vodafone, ho ricaricato i soliti cinque euro, e ho spento il telefono. Poi più o meno per caso (beh, probabilmente quello che scrisse Vic nel nostro socialcoso di nicchia ha aiutato) sono andato a vedere la pagina degli ultimi addebiti e mi sono trovato un addebito di 1,90 euro per Vodafone Exclusive, in data 14 ottobre – insomma, l’altroieri.
Ho riacceso il telefono, ho chiamato il 190, quasi subito mi ha risposto la signora Matilda da Tirana (ma in ossequio alle norme sulla privacy, come in uno degli N messaggi vocali mi era stato assicurato) che nell’ordine mi ha detto “sì, lei ha Vodafone Exclusive attivata”; “non le era arrivato un messaggio?”; “vuole conoscere i vantaggi dell’offerta?”; “D’accordo, disattivo l’offerta”; “Sì, le rimborsiamo l’addebito”. Solo a quel punto ho smesso di parlare incazzzto. Lo so che non è colpa della signora Matilda, ma c’era lei dall’altra parte della linea.
Commento. Della privacy in questo caso me ne importa zero, tanto che ne sto scrivendo qua; al più posso pensare ai miei colleghi che stanno nei call center e che hanno turni massacranti perché costano più dei call center a Tirana. Ma soprattutto Vodafone sta attivando offerte senza nemmeno la foglia di fico dell’opt out: se io non accendo il telefono, evidentemente il messaggio che mi segnala la fortuna che ho avuto per essere il destinatario di un’offerta che non si può rifiutare non può essere consegnato, e pertanto dopo un certo periodo viene rifiutato. Visto che con gli SMS-C ci lavoro, so che un messaggio rifiutato lascia una traccia, e quindi Vodafone non può dire che non sapeva che non l’ho ricevuto, e quindi non può valere la loro clausola «La modifica riguarda tutti i clienti che hanno ricevuto l’SMS o la comunicazione in fattura e i nuovi clienti Ricaricabili e Abbonamento che attiveranno uno dei piani della linea Vodafone Exclusive.» Bene: come definireste voi un addebito mensile fatto all’insaputa di chissà quante decine di migliaia di telefonini che come il mio sono solo tenuti di scorta e non usati davvero?
(Sì, mi è stato riaccreditato l’euro e 90. No, un mesetto fa avevo controllato e Vodafone Exclusive non era attivato)
P.S.: chiaramente su quel telefono non ho un piano dati, che dovrebbe essere la feature principale per Vodafone Exclusive (a meno naturalmente che uno non la faccia per andare al cinema in due al prezzo di uno…), ma tanto qua dicono che non importa.
_La matematica nel pallone_ (ebook)
“Rigore è quando arbitro fischia”. Immagino tutti ricordiate questa frase di Vujadin Boskov, anche se – come del resto succede a me – il calcio non è esattamente al centro dei vostri interessi. Bene: non vi siete mai accorti che quella frase non è altro che una definizione, proprio come quelle che si trovano nei libri di matematica? Ecco, Paolo Alessandrini, dopo il successo di La matematica dei Pink Floyd, stavolta ha scritto per la collana di ebook Altramatematica un librino sulla matematica nel pallone (al solito lo trovate a un euro e 99 su amazon, bookrepublic e negli altri store). Eh sì, anche nel giuoco del calcio abbiamo matematica, dalla trigonometria necessaria per capire come le azioni sulle fasce e quelle al centro del campo abbiano caratteristiche diverse agli studi per capire quali sono le caratteristiche vincenti per una squadra. Ma la cosa che mi ha più stupito è stato scoprire come il Brazuca, il pallone ufficiale per i Mondiali di calcio 2014, era fondamentalmente… un cubo! Tutta colpa del matematico ucraino Aleksei Pogorelov… ma se volete saperne di più dovete leggere il libro.
ma quanto rompe le palle Facebook?
Questo (cliccateci su per vederlo in tutto il suo splendore, salvo una pixellizzazione) è il “post” che mi è apparso sulla timeline di Facebook. Come potete vedere, l’interfaccia è fatta in modo da convincerti a scrivere qualcosa. Certo, pui provare a eliminare quel post. Basta andare nell’equivalente di «in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trovava in un gabinetto inservibile sulla cui porta era stato affisso il cartello “Attenti al leopardo”». Ti viene allora detto “cercheremo di fartene vedere di meno”, e se provi a modificare cosa succede con “Accade oggi” arrivi a questa schermata:
I tuoi ricordi ti appartengono, pertanto dovresti poter controllare quali vedi su Accadde oggi. I ricordi comprendono contenuti come i tuoi post e i post in cui altre persone ti hanno taggato, gli avvenimenti importanti e quando hai stretto amicizia con qualcuno su Facebook. Usa questi filtri per assicurarti che ti vengano mostrati su Accadde oggi dei ricordi importanti per te.
nella quale tu puoi eliminare singole persone, ma non c’è alcuna possibilità di bloccare del tutto questa “feature”. Zuckerberg, mi stai già scrivendo tutti i giorni chi dei miei “amici” compie gli anni, quindi se ho voglia di fare gli auguri a qualcuno di loro ci riesco tranquillamente anche se non mi rompi le palle in questo modo. Ti stai avvicinando pericolosamente alla mia soglia di sopportazione, e anche se non è banale eliminare un account non è così difficile chiuderlo virtualmente.
(per la cronaca, avevo già mandato da ore un sms di auguri, non mi serviva certo Facebook)
Obbligo di vaccini per andare a scuola?
Leggo che si vuole reintrodurre l’obbligo di vaccinazione per mandare i bambini a scuola. Premessa: i miei bimbi hanno fatto tutte le vaccinazioni obbligatorie, tutte quelle raccomandate e sono anche stati vaccinati contro la varicella (a spese nostre perché quella non viene passata dalla ASL). Ho anche scritto spiegando perché chi non si vaccina aumenta i rischi anche per i vaccinati (in due parole: si perde l’immunità di gregge). Non mettetemi insomma nel calderone degli antivaxx.
Però mi chiedo cosa succederà nel caso questo obbligo ritorni. Obbligheranno a vaccinare tutti i bambini, strappandoli dai genitori? Avremo una quantità di bambini “che studieranno a casa”, rischiando seriamente di creare una generazione di persone ancora più ignoranti? Troveremo una soluzione all’italiana, con i medici antivaxx (nel totale ce ne saranno bene alcuni) che certificheranno che quei bambini non possono essere vaccinati per una qualsivoglia immunocazzola? Insomma, non vorrei che come capita sin troppo spesso si dia una risposta di pancia a un problema che indubbiamente esiste, col rischio di generare un nuovo problema.
(E continuo a chiedermi perché la scuola dei bambini mi ha chiesto copia delle loro vaccinazioni, se non sono obbligatorie)
perché l’UEFA dovrebbe scrivermi?
Mi è arrivata (all’indirizzo dotmaudot, non al solito wikimedia) un messaggio da “UEFA Hospitality kate.seiler@uefa.ch via ml.mailersend.com” dal titolo “Congrats to ITALIA! Follow them to the EURO 2016” dove offrono (a me!) la
“Follow My Team” Corporate Hospitality at the upcoming UEFA EURO 2016, from June 10 – July 10 2016. This package will allow you to follow Italy throughout the group match stage of their UEFA EURO 2016 journey.
Il messaggio sembra anche reale, considerando che ha come reply-to la signora o signorina Kate Seiler (https://www.linkedin.com/pub/kate-seiler/2b/947/9ab) e www.uefa.ch è ridiretto a uefa.com. Le mie domande lanciate al vento sono però:
– come è arrivata alla mia mail? non c’è nemmeno il solito footer farlocco “il vostro indirizzo è stato preso da fonti pubbliche”
– perché la signora o signorina Kate Seiler è convinta che io possa essere interessato a una simile cosa?
– a quanti altri tra i miei ventun lettori è arrivata questa mail?
(se qualcuno vuole le header, le deve chiedere entro un mese, poi il messaggio sparirà dalla casella spam dove l’ho inserito)
Vi ricordo che questo blog…
Il sottotitolo di questo blog è “Pensieri slegati che scrivo quando mi viene voglia”. In realtà quando nacque, nel settembre 2001 (ehi! l’anno prossimo festeggio il sesquidecennale! e Google non trova nessuna occorrenza della parola “sesquidecennale”, quindi l’ho presumibilmente inventata io!), c’era anche un’altra frase: “non cercate chissà cosa”. All’inizio non c’erano nemmeno i commenti, poi passai a Movable Type e decisi di aprirli. All’inizio dell’epoca del boom dei blog il mio era anche entrato nei top 50 italiani, poi crollò oltre la duecentesima posizione, e ora che i blog sono morti scopro di essere di nuovo risalito intorno alla sessantesima posizione. Non che la cosa mi importi più di tanto: queste Notiziole nascono come raccolta che più generalista non si può e di pubblicità se ne fa ben poca, oltre a non averne affatto al suo interno. C’è rimasto un nocciolo duro di lettori, ogni tanto qualcuno capita via motore di ricerca e se ne va poi via: va bene così. A volte non posto per alcuni giorni, altre volte ci sono tre post in un giorno: anche quello non è un problema almeno per me, perché scrivo quando ho voglia di scrivere, come dicevo all’inizio. Non pagandomi nessuno, posso permettermelo. Anche sui commenti col passare degli anni ho adottato un approccio molto più soft: a parte ammettere di sbagliare – ma quello lo facevo anche prima – ho capito che è assolutamente inutile convincere qualcuno che è lui nel torto e quindi dopo una spiegazione o due smetto semplicemente di rispondere e gli lascio l’ultima parola. (No, non scrivo qualcosa tipo “ok, hai ragione tu”: sono anche un po’ cresciuto)
Però mi pare che in quest’ultimo periodo la facebookizzazione dei commenti sta crescendo un po’ troppo, sia nell’alzarsi dei toni che nell’uscire fuori tema, in quella che ho sempre chiamato “forumizzazione dei commenti”. Per queste cose c’è Facebook, per l’appunto, dove tra l’altro i post delle Notiziole vengono sempre riportati pubblicamente (senza link perché non ho ancora capito come funziona Zapier, ma questa è un’altra storia). Se volete litigare, perché non andate lì?