Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

_Goodbye Telecom_ (ebook)

Quattro anni dopo la prima edizione bloccata da Tronchetti Provera con una minaccia di querela multimilionaria, ecco una nuova versione aggiornata di questo pamphlet (Maurizio Dècina, Goodbye Telecom : Dalla privatizzazione a una Public Company, goWare 2017, pag. 139, € 4,99, ISBN 978-88-6797-820-5) che racconta la parabola discendente di Telecom Italia a partire dalla privatizzazione a oggi. Dal lato positivo, il testo riporta una quantità enorme di dati e link, che permettono anche a chi non c’era oppure era disattento di farsi un’idea di cosa è successo in questi anni, e mi hanno fatto per esempio scoprire che la prima dismissione del patrimonio immobiliare fu fatta da Colaninno. Sono anche presenti le versioni dei fatti raccontate da Colaninno e Pirelli, quindi il lettore ha a disposizione entrambe le campane. Dal lato negativo, il racconto della Telecom pre-privatizzazione è presentato con occhiali troppo rosei (Dècina era sì in Telecom, ma c’ero anche io…) e sono presenti troppi “what if” che funzionano solo con il senno di poi, come quello sulle dismissioni di partecipazioni internazionali che avrebbero potuto invece generare chissà quali utili, e wishful thinking come la speranza che gli OTT scendano a patti con gli operatori di rete perché hanno bisogno della fibra per diffondere i loro servizi. Non riesco poi a capire come un laureato in economia possa dire che la BCE ha stampato 270 miliardi di euro per le banche italiane: ma in effetti l’ultima parte del testo è molto vicina alle posizioni del M5S, a partire dal signoraggio (che non so che c’entri con Telecom) alla citazione di una delle utopie di Gianroberto Casaleggio.

piazzale Lavater e le rotaie del tram

Fino all’anno scorso, per andare in ufficio passavo da piazzale Lavater, arrivando da via Omboni per proseguire su via Stoppani. Il pezzo di strada pertinente alla piazza era una tragedia, con l’asfalto rattoppato poco e male intorno ai binari del tram: non esattamente il miglior percorso ciclistico. Nel 2015 avevo anche segnalato la situazione all’ufficio preposto del comune, e mi era stato risposto che la manutenzione straordinaria era prevista per il 2016 (anno di elezioni, pensavo io).
Le elezioni sono passate, e il luglio scorso ho cambiato sede e quindi faccio strade diverse. Ma lunedì mi è capitato di passare di là: anche se con un anno di ritardo, la riasfaltatura è stata fatta alla perfezione… salvo che sono rimaste le rotaie. Peccato che il tram non passi più da lì da decenni, la linea aerea sia stata tolta e da un lato via Morgagni e dall’altro via Spallanzani siano state completamente rifatte per togliere anche solo l’idea di un tram. Posso capire che togliere le rotaie sia un intervento più costoso, ma buttarci un po’ di asfalto sopra, anche se non è una soluzione perfetta, sarebbe stato relativamente semplice… e invece no.

Ma la gestione dei binari a Milano è sempre pessima. A parte quando l’anno scorso mi sono rovinato una ruota in piazzale Oberdan causa binario – sempre non più usabile – che sporge di un centimetro abbondante, quando attraverso piazza della Repubblica c’è un punto in cui devo praticamente fermarmi per passare i binari, e se andate a vedere via Bramante è tutta una buca a fianco dei binari. Io ricordo perfettamente che venti e più anni fa a Torino avevano rifatto i binari del tram che arrivava a casa mia: nella parte più periferica avevano rifatto tutta la massicciata, messo le traversine di cemento, aspettato che si assestasse il tutto e poi asfaltato, mentre in quella che portava al deposito e quindi era molto più usata avevano direttamente fatto la massicciata in cemento e usato traversine di legno. Cosa fanno qui a Milano?

_Matematica in relax_: che cosa è successo?

Dopo sei anni, il mio Matematica in relax ha ormai finito la sua vita utile in edizione cartacea: Amazon lo vende solo in versione elettronica (immagino PDF, anche se non ne sono certo). Sono cose che capitano.

Quello che non mi aspettavo che capitasse è stata un’altra cosa. Ho aperto la pagina Amazon del libro perché mi serviva sapere la data esatta di pubblicazione e quello era il metodo più veloce, e ho scoperto che era in testa alle vendite Kindle nella categoria “giochi e quiz”, nonostante il prezzo non certo economico; e anche mettendo insieme i libri cartacei della categoria era il terzo. Intendiamoci: posizione 3532 nella graduatoria dei libri Kindle più venduti non è una di quelle cose per cui stappare una bottiglia di quello buono. Però mi resta lo stupore di questo ritorno di fiamma. Miracoli italiani.

“Porto sicuro più vicino”

Mi meraviglio che il nostro governo non abbia pensato ad assumere qualche attentatore da piazzare nei porti meridionali, in modo da poter affermare con cognizione di causa “Non si può far sbarcare i migranti, perché il porto non è sicuro“.

Non piove

Stanotte sarebbe dovuto piovere a Milano, secondo i vari siti di previsioni che guardo. In realtà gli alert temporale mi hanno detto che è piovuto a 15 km tra nord ovest e nord est, ma qui nulla. Microclima, oppure un modo per impedire di dare del ladro al governo milanese?

Disfatta

Adesso diranno che però hanno riconquistato Lecce e Padova. Ma resta un fatto: Genova è passata alla destra, così come Sesto San Giovanni, la ex-Stalingrado d’Italia (quantunque in effetti anche in Russia oramai…). Nemmeno ai pentastellati, cosa che avrebbe potuto far dire “sì, ma la destra ha voluto votare contro di noi”. A Radio Popolare sentivo la candidata sindaco lamentarsi che il problema era nazionale. Palle. Quella di Genova era una sconfitta annunciata, lo sapevo persino io che a Genova non ci vivo. Tutt’al più il problema è anche nazionale, ma se sul territorio ci fosse gente tosta il risultato sarebbe stato diverso.
Quello che è successo è che l’elettorato di centrosinistra se ne è stato a casa, perché non vedeva nessun vantaggio ad avere un sindaco formalmente dei loro. (Quelli di sinistra se ne sono stati a casa, ma tanto contano come il due di picche con briscola cuori). Vedremo cosa succederà al Nazareno :-)

La pubblicità nelle ricerche Google

Come sapete, io faccio spesso “ricerche vanitose” su Google per vedere se qualcuno ha parlato di me, soprattutto per scoprire se qualcuno ha parlato male. Come sapete, le ricerche su Google hanno anche una serie di risultati sponsorizzati: li si riconosce perché sono in cima, a volte c’è scritto “Ann.”, e sono contornati in rosa. Anche nel mio caso possono esserci risultati sponsorizzati, tipicamente Amazon o qualche altra libreria online che pensa ci possa ancora essere qualcuno (a) interessato ai miei libri e (b) che non li ha ancora acquistati.

Però ultimamente trovo all’interno dei risultati siti che non hanno alcun senso, ma appaiono proprio come risultati normali. Quando ho fatto la mia ultima ricerchina, il primo risultato è https://www.renault.it/; il nono http://www.adidas.it/; il diciottesimo http://www3.lenovo.com/it/it/. Ora, anche immaginando che Renault sia collegato alle officine meccaniche Codogno Maurizio e Adidas all’allenatore ed ex giocatore anch’egli mio omonimo, risulta abbastanza chiaro che costoro abbiano un link alla home page delle aziende, e per i Lenovo non ho proprio idea di quale potrebbe essere la connessione. No, non mi capita di fare ricerche su nessuna delle tre aziende, se vi venisse in mente che il problema è dei cookie. Me lo fa sia con Firefox che con Opera, se vi venisse in mente che il problema è del browser. Me lo fa col pc di casa e con quello dell’ufficio, se vi venisse in mente che il problema potrebbe essere un worm.

Un altro piccolo passo verso il baratro.

Quizzino della domenica: carta forbice sasso

Adamo ed Eva giocano alla morra cinese, facendo dieci partite. Adamo usa tre volte sasso, sei volte forbici, una volta carta; Eva usa due volte sasso, quattro forbici e quattro carta. Non si verifica mai un pareggio. Chi ha vinto e di quanto?

Per chi non conosce la morra cinese: ci sono tre possibili scelte in una partita, carta forbice e sasso. Se i due giocatori scelgono lo stesso simbolo la partita è pari; altrimenti forbice vince su carta (la taglia), sasso vince su forbice (la spunta), carta vince su sasso (lo ricopre).

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p257.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Alex Bellos, Can You Solve My Problems?; immagine di Uroesch, da OpenClipArt)