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matematto non praticante

Premio Abel 2024 a Michel Talagrand

foto ufficiale di Talagrand Il premio Abel è stato inventato dai norvegesi perché non esiste un Nobel per la matematica: non è così conosciuto, ma ha lo stesso valore (anche monetario, se siete quelli per cui pecunia non olet).
Quest’anno è stato assegnato a Michel Talagrand. Che ha fatto di importante? Beh, da quanto ho capito io il suo campo di studi consiste nell’usare tecniche stocastiche (e quindi legate alla casualità) per ottenere stime su quanto una soluzione si avvicina all’ottimalità. Pensate ai problemi NP-completi, come quello del commesso viaggiatore: trovare il miglior percorso per coprire 100 città è proibitivo, per quanto i computer possano migliorare in futuro. Ma se genero un certo numero di tentativi e faccio la media della lunghezza dei percorsi, se so che questa media può dare un’idea del valore ottimo, a questo punto se trovo un percorso più lungo del 3% rispetto al valore ottimo mi posso accontentare. Lo so, a qualcuno di voi può sembrare un’eresia usare la matematica per ottenere un valore che si sa essere errato: ma ricordatevi che la matematica serve anche come aiuto per vivere nel mondo reale.

Termino con due aneddoti. Stefano Pisani racconta che Talagrand riuscì a formalizzare matematicamente un’intuizione fisica di Giorgio Parisi che “i matematici considererebbero una stregoneria”: non ho nessun dubbio su questa frase di Talagrand, sapendo come i fisici mettano sotto il tappeto qualunque cosa se il loro “senso fisico” dice che stanno facendo una cosa giusta. Se poi andate sul suo sito, oltre a trovare una sezione dove seguendo un’onorata tradizione matematica ha messo una taglia su alcuni problemi irrisolti, troverete la seguente frase:

If you are desperate to get my books and your library can’t afford them, try to type the words “library genesis” in a search engine. I disagree with piracy, but this site saved me many trips to the library, which unfortunately does not carry electronic versions of older books.

Come si fa a non amarlo?

(immagine ufficiale di Talagrand, Peter Badge, Typos1, dal sito del Premio Abel)

MATEMATICA – Lezione 7: La teoria dei giochi

Come noto, “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. E i due John (Von Neumann e Nash) sono sicuramente dei duri. La teoria dei giochi è una branca moderna della matematica: i primi risultati sparsi risalgono all’inizio del secolo scorso, e bisogna aspettare la metà del secolo per avere la prima formulazione completa (con Von Neumann e Morgernstern) e la generalizzazione alle situazioni dove non esiste una scelta ottimale per tutti (con Nash). Nel volume racconto la parte di base della teoria, senza addentrarmi (troppo) nei particolari e soprattutto senza parlare di giochi ripetuti, che sono probabilmente la parte più interessante perché non basta la matematica ma occorre anche capire come la gente si comporta. Ma d’altra parte già il dilemma del prigioniero fa capire che non basta essere razionali per arrivare alla soluzione migliore, ma occorre anche tanta fiducia nel prossimo…
Il personaggio raccontato da Sara Zucchini è Fermat, che anche i non matematici hanno sentito nominare per il suo teorema, ma che ha dato un grande impulso alla matematica: i giochi matematici sono su un ramo collaterale della teoria dei giochi, quella che parla di nimeri (no, non è un refuso).

Maurizio Codogno, Matematica – Lezione 7: La teoria dei giochi, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.

biechi calcoli elettorali

francobollo per Eid al-Fitr Ovviamente al ministro Valditara non importa un fico secco della chiusura del fatto che a Pioltello mezze classi se ne stiano a casa per Eid al-Fitr e quindi il consiglio di istituto dell’istituto comprensivo Iqbal Masih ha deliberato nel fare il calendario scolastico di metterlo come giorno di vacanza. E immagino sappia benissimo che la scuola ha tutti i diritti di fare una simile scelta. (Per dire: mia figlia allungherà le vacanze di Pasqua… hanno cominciato apposta una settimana prima). D’altra parte persino l’arcivescovo di Milano non capisce quale sia il problema. E allora perché fa tutto questo casino? Semplice: per mostrare ai suoi seguaci che lui ha i muscoli. Anzi, mi stupisce che non abbia chiesto di cambiare il nome alla scuola…

(immagine da Wikimedia Commons)

Aggiornamento (26 marzo): per far salvare la faccia al ministro, pare che la delibera sia stata modificata lasciando la chiusura e adducendo solo “ragioni didattiche” (un po’ come per le settimane bianche). Valditara – il primo a polemizzare – è riuscito a dire: «Le polemiche di questi giorni si dimostrano, quindi, velleitarie e pretestuose.» Lasciamo perdere.

Quizzino della domenica: Quadrato poligonale

Il quadrato 3×3 che vedete in figura ha una particolarità. Le righe, se lette come un numero di tre cifre, sono infatti numeri triangolari (1, 3, 6, 10… quelli per cui il numero corrispondente di palline può essere messo a formare un triangolo), mentre le colonne sono numeri quadrati. La casella centrale è un 7. Sapreste continuare a riempire il quadrato? Naturalmente nessun numero può cominciare con uno zero.

Lo schema da riempire
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p688.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dalla Chris Smith’s Maths Newsletter n. 672.)

Cosmic Egg, Inc. (libro)

copertina[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Il libro comincia in modo molto strano: due persone, Peter e Vernon, sono contattati da strani esseri (Dio raffigurato come Morgan Freeman, e con Gesù al suo fianco?) che dicono loro che devono vincere una battaglia l’uno contro l’altro per evitare che il pianeta Terra venga distrutto. Peter e Vernon hanno forti problemi personali, ma mentre Vernon accetta senza commenti quanto gli viene detto Peter cerca di capire cosa stia succedendo, litigando con Sam, un’AI che parla come se fosse stata addestrata su Reddit e YouTube. La storia prosegue fino alla battaglia finale tra i due, dove Peter riesce a sfruttare una falla del “gioco” e fermarlo. L’ultimo capitolo spiega cosa è esattamente successo: a dire il vero, anche se a posteriori è coerente con il testo, è assolutamente fuori contesto.
In generale il libro è apprezzabile, e dà al lettore alcuni spunti su cosa potrebbe accadere se il nostro mondo fosse una simulazione. I personaggi però, a parte Peter r Vernon, sono solo accennati.

(Morrow Andrews, Cosmic Egg, Inc., Bookbaby 2023, pag. 306, € 0,91, ISBN 9798350907568 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 4/5

Fantasy Internet Simulator

Da Priscilla De Pace (via Anna) scopro l’esistenza di Fantasy Internet Simulator, un progetto di un browser che fornisce pagine web come se fossimo ancora nel 1998. La cosa divertente è che le pagine mostrate in realtà non esistono, e sono generate da ChatGPT… (e la cosa triste è che somigliano molto alle pagine del mio sito. Dovrei farmi qualche domanda?)

Finalmente

"Ciao Papa, mi è caduto il telefono e ora è rotto... Questo è il mio nuovo numero
Non mi era mai arrivato un messaggio di phishing dove un mio figlio (o mia figlia) mi dice che il suo telefono si è rotto e quindi quello da cui scriveva era il suo nuovo numero. Sabato finalmente ne ho ricevuto uno. Peccato che Google, nella sua infinita saggezza, l’abbia direttamente messo nello spam.