Naturalmente non ci sono impedimenti costituzionali a fare una leggina che rinvii di un anno i referendum elettorali. L’articolo 75 della Costituzione dice semplicemente “La legge determina le modalità di attuazione del referendum”; quello che viene fatto per legge ordinaria può venire modificato per legge ordinaria.
Ma ammesso che una simile legge si faccia, sarebbe un’ulteriore pietra contro i referendum: pensati per un mondo completamente diverso da quello attuale, tirati per la giacchetta in tutti i modi con i tagliuzzamenti creativi delle leggi esistenti, infilati nelle date più sfigate pur di garantire che la gente non vada a votare in modo da non raggiungere il quorum, e ora messi sotto il cassetto “per il bene dei cittadini”.
(Che poi io voterò no ai primi due quesiti, ammesso e non concesso che mi facciano votare, è ininfluente: qui si parla di princìpi, come spesso mi accade)
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incendio
Sono abituato a sentire sirene spiegate, e non ci faccio nemmeno più caso. Però oggi dopo pranzo ho visto che qualche collega si avvicinava alla portafinestra vicino alla mia postazione, e la cosa mi pareva un po’ strana.
Sono così andato a vedere anch’io; c’erano due autopompe dei pompieri (una contromano) e un pulmino sempre dei pompieri, tutte davanti alla palazzina davanti a noi; un pompiere con una scaletta stava entrando da una finestra al piano rialzato con una manichetta, mentre del fumo dal colore niente affatto piacevole.
Fortunatamente non sembra esserci stato nessuna vittima, non si è nemmeno vista un’ambulanza; certo però che ultimamente questa zona non è esattamente tranquillissima…
Fabio Metitieri
Quando ho letto in rete la notizia stamattina l’ho creduta uno scherzo. E invece è proprio vero. Fabio Metitieri, il famoso “Ciao, Fabio” terrore di tutta l’internet italica, è improvvisamente morto.
Credo siano passati almeno quindici anni da quando avevo iniziato a litigare con CiaoFabio: dovrei recuperare i primi messaggi della lista LISA. D’altra parte ha sempre avuto un caratteraccio, e il suo modo di esporre gli argomenti non era certo conciliante; e secondo me era felice che tanta gente, oltre che insultarlo, non lo leggesse per principio. Così poteva sentirsi superiore a loro. Detto questo, un (sedicente) esperto che non leggesse i suoi commenti sparsi in giro per la rete non era per nulla un esperto; nella maggior parte dei casi le sue stilettate colpivano bersagli reali, e anche in caso contrario avevano il vantaggio di obbligarti a vedere le cose in maniera diversa. Ah, sì: uno dei suoi vezzi era non voler avere un blog (aveva solo un sito), ma fare il parassita su quelli altrui.
Ma queste cose ve le stanno dicendo già gli altri, ed è inutile che ve le racconti anch’io. Preferisco ricordarlo raccontando qualcosa che sicuramente non sapete. Due anni fa mi aveva spedito una copia del libro scritto da suo padre e che raccontava della seconda guerra mondiale vista appunto con gli occhi di un giovane ufficiale mandato sul fronte balcanico. Posso garantire che quando parlava di suo padre era completamente diverso dal “Ciao, Fabio” pubblico. Qualche mese fa, poi, Anna doveva preparare un corso di “scrittura aziendale” e mi ha chiesto di preparare qualche domanda ad alcuni dei miei amichetti. Mi sono rivolto anche a lui; dopo che gli ho assicurato che non era affatto uno scherzo, mi ha subito ampiamente risposto, e credo sia stato quello che mi ha dato la risposta più completa. Non siamo mai stati amici, insomma; però mi mancherà.
(ah: era appena uscito il suo ultimo libro, Il grande inganno del Web 2.0. Aveva promesso che me ne avrebbe inviato una copia; purtroppo me lo dovrò comprare, e garantisco che il “purtroppo” non è certo per la spesa)
proprio questa scatola
Ieri sera il telefonino mi ha notificato due messaggi sulla casella di posta aziendale. Guardando i titoli ho pensato che avrei potuto aspettare stamattina per farmici una risata su, e in effetti…
Il primo è uno dei soliti messaggi di ricerca riciclatori di denaro, tradotto a manovella: la frase fondamentale che dà un segno a tutto il messaggio è credo «E-maiI: Pio.Bergomi.72@googlemail.com (proprio questa scatola, e non qualcuno con il quale ave te ricevuto questa lettera!)». (notate che non c’è scritto e-mail con una l minuscola, ma con una I maiuscola.
Il secondo è intitolato “Impresa semplice”. Peccato che sia un messaggio del mio datore di lavoro.
navigatore e ampi spazi
Probabilmente qualcuno si ricorda dei miei problemi col navigatore interno al mio telefonino.
In effetti, martedì pomeriggio ero davanti alla palazzina Liberty e ho provato ad accenderlo: ho visto un tripudio di satelliti e ha (quasi) subito preso la posizione corretta.
Non che adesso funzioni: direi che finché sono al chiuso è assolutamente impossibile ottenere alcunché, il che mi fa pensare che anche usarlo in auto – notoriamente una gabbia di Faraday – non dovrebbe essere il massimo. Fortuna che non mi serve :-)
devo proprio avere un bel faccino
Ieri sera, mentre tornavo dalle prove per il concerto di domenica prossima (sicuri di non voler investire 15 euro in un concerto serio alla palazzina Liberty? merita…) sulla 92 è salita una squadra di ben sei controllori, che ha fatto strage di gente senza biglietto (quasi tutti stranieri, ma del resto sul filobus c’erano quasi solo stranieri; per la cronaca, quello che ha urlato di più era inequivocabilmente italiano).
Mancavano due fermate alla mia; ho messo nel marsupio il palmare con cui stavo scrivendo, ho tirato fuori il Bi4 regolarmente timbrato due ore e mezzo prima (e regolarmente ripassato sulla macchinetta), e mi sono alzato. Bene, se fossi voluto scendere alla fermata prima non ci sarebbe stato nessun problema, me ne sarò rimasto una decina di secondi davanti alla porta aperta mentre il semaforo era rosso. Per la cronaca, il biglietto mi è stato visto di tutta fretta un attimo prima che il filobus si fermasse alla mia fermata, e se me l’avessero fatta perdere mi sarei arrabbiato anzichenó.
Domanda più o meno retorica: ho così la faccia da bravo ragazzo, hanno pensato che non sarei stato capace a fingere così bene non avessi avuto il biglietto timbrato, o ai controllori bastavano quelli già pinzati?
Aggiornamento: (19 aprile) per la cronaca, stasera la squadra – è sempre la stessa – ha saltato la 92 dov’ero io per prendere la 91 arrivata immediatamente dopo :-)
Riequilibrio
Mauro Masi: Occorre riequilibrare Annozero. Previste numerose scosse di assestamento.
coda di paglia cementata
La Stampa dice che Vauro è stato licenziato – occhei, la Rai non si avvarrà più della sua collaborazione per Annozero, a causa di questa vignetta. Copincollo il comunicato:
«È stata valutata gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi “Aumento delle cubature. Dei cimiteri”. Il direttore generale ha quindi comunicato ai direttori Antonio Di Bella e Antonio Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni dello stesso Vauro Senesi».
Mah, a me non sembrava una vignetta così lesiva, evidentemente sono un uomo senza pietà. Però mi chiedo se magari la vera ragione per la defenestrazione di Vauro non sia un’altra vignetta: questa, questa, ma soprattutto questa e questa. Vignette insomma lesive di ben altri interessi, e soprattutto di interessi di persone vive e vegete.