Quizzino della domenica: Un passaggio intricato

Durante la costruzione del Quinto Valico, in una galleria ausiliaria erano stati posati quattro cavi. Il problema è che i cavi si erano aggrovigliati tutti, ed erano indistinguibili. Bob Aggiustatutto non aveva proprio voglia di sbrogliare la matassa, così pensò a un’altra possibilità: cominciò a collegare tra loro i cavi A e B e andò dall’altra parte della galleria per vedere quali delle quattro uscite chiudessero il circuito, continuando così fino a trovare tutte le associazioni. Quante volte dovrà andare avanti e indietro?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p462.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Rob Eastaway e David Wells, Mindbenders and Brainteasers (problema 41); immagine adattata da FreeSvg.org.)

Un pensiero su “Quizzino della domenica: Un passaggio intricato

  1. j-li

    Si suppone che abbia deciso di contrassegnare in sequenza i cavi come A, B, C, e D.

    Dopo aver collegato tra loro i cavi A e B all’inizio del tunnel, quando arriva in fondo rileverà la connessione tra due dei quattro cavi, segnandone uno come rosso e l’altro come giallo.

    Collega quindi il rosso ad uno dei cavi non ancora verificati e lo contrassegna come verde, infine l’altro come blu, poi torna all’inizio del tunnel.

    Anche qui verifica la connessione: uno dei capi sarà contrassegnato come A oppure B, mentre l’altro capo sarà C oppure D.

    Quindi, in base ai rilievi, se A risulta connesso allora corrisponde al rosso, e di conseguenza B corrisponde al giallo, altrimenti è viceversa.

    Analogamente, se C risulta connesso allora corrisponde al verde, e di conseguenza D corrisponde al blu, altrimenti è viceversa (*)

    Qui, dopo aver comunicato a chi di competenza gli abbinamenti, avrebbe finito l’identificazione dei cavi, ma non ha finito il lavoro perché deve tornare dall’altra parte del tunnel per scollegare il rosso dal verde…

    Se chi ha realizzato la posa dei cavi ha commesso l’ingenuità (diciamo così) di non contrassegnarli *subito* mentre venivano inseriti, non si sa cosa potrebbe succedere in seguito se i cavi restassero accidentalmente connessi.

    Invece, con un tester (quello gli serve comunque), un alimentatore da 12 volt in corrente continua (attaccato alla corrente, attaccato all’auto, a un muletto, ad un avviatore di emergenza, qualcosa che funzioni, e volendo stiamo sotto ai 10 euro e può servire sempre), con una morsettiera elettrica, anche quella massimo un paio di euro se proprio non ce l’ha già, e normalissimo filo elettrico stile lucine di natale prima dei led, si può cablare un circuito di test completo tramite partitore resistivo.

    No, mancano le resistenze del partitore: per quattro nodi (i 4 fili corrispondenti ai cavi da verificare) servono da 3 a 5 resistenze uguali (o abbastanza simili, ma uguali è meglio), preferirei con 5 perché così l’alimentatore risulta più protetto da cortocircuiti accidentali; si possono usare per esempio 5 resistenze da 220 ohm un quarto di watt, costano pochi centesimi (di solito per una decina si sta sotto i 2 euro, massimo 3).

    Si potrebbero anche usare le già citate lucine di natale pre-led (nel caso piazzarle in una zona molto buia se si vuol vederle, risulterebbero appena appena accese), insomma si dispone in ogni caso di un partitore di tensione in cui ogni nodo, e quindi ogni cavo ad esso collegato, ha una tensione “assoluta” diversa dagli altri, e pertanto è facile individuare, dall’altra parte del tunnel, per confronto diretto, l’ordine corrispondente da assegnare e quindi come vanno contrassegnati.

    Un viaggio solo, contrassegni univoci (A va subito con A, B con B e così via) ed eventualmente la possibilità di effettuare alcuni test preliminari (integrità, isolamento, anche altri se servono) prima di tornare indietro, nessuna necessità di riportare tabelle di corrispondenza e nessun lavoro lasciato in sospeso da terminare con un ulteriore viaggio.

    (*) vero: uno dei cavi viene utilizzato due volte nelle prove e un altro mai, ma si presume, anche qui, che i cavi siano tutti a posto e quindi l’unica incombenza sia semplicemente quella di identificarli; se uno non funzionasse come previsto allora andrebbero cambiati *tutti* insieme, visto che sono ingarbugliati, ed a quel punto è utile che il responsabile dei lavori pretenda e ottenga che i cavi vengano stesi per bene.

    :-)

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