Io non ho affatto idea di chi sia Kevin Spacey. Non guardando la tv (o Netflix) né andando al cinema, per me è un essere alieno. Quindi tutta questa damnatio memoriae mi lascia perplesso.
Ultimo aggiornamento: 2017-11-10 21:23
Ricordate cosa avevo scritto due settimane fa? Bene. Oggi c’è di nuovo “sciopero dei trasporti”, ci sono stati di nuovo gli alti lai su tutti i media, e la metropolitana gira regolarmente almeno qui a Milano, il che non è così strano considerando che in realtà questo è uno sciopero generale USB e che storicamente i macchinisti della metropolitana qui sono confederali. Non dite che non ve l’avevo detto.
Ultimo aggiornamento: 2017-11-10 10:49
(uso privato di blog pubblico)
Qualcuno se con questo Samsung si riesca davvero a prendere appunti con la penna in dotazione? (e come faccia ad essere 200 euro sotto il prezzo ufficiale?)
Ultimo aggiornamento: 2017-11-09 15:26
MediaLibraryOnLine è molto comodo per prendere libri in prestito, e l’offerta non è male, anche per chi come me preferisce la saggistica. Si possono prendere tre libri al mese in prestito, e se un libro è occupato lo si può prenotare. L’unica fregatura della prenotazione è che quando è il tuo turno hai tempo fino alla mezzanotte, altrimenti peggio per te.
La scorsa settimana ero in vacanza senza PC, e mi è arrivato l’avviso di disponibilità di Parole e potere. Vabbè, mi dico, tanto lo leggo in meno di 14 giorni; lo segno come scaricato sul lettore MLOL e poi lo riscarico a casa. Non è la prima volta che faccio così, tipicamente lo faccio prendendo il link in ufficio e poi aprendolo a casa. Peccato che stavolta io non sia riuscito ad aprire il link in questione, perché “l’avrei scaricato con un altro nome utente”. Vabbè, dico, me lo leggerò sul lettore MLOL. Niente da fare, come vedete dalla schermata in alto. Vabbè, mi dico, scrivo all’assistenza per sapere con quale nome utente io avrei scaricato il libro. La risposta, nella miglior tradizione di un help desk, è stata la seguente:
Una volta effettuato il download di un titolo con un ID sarà necessario usare sempre lo stesso su tutti i dispositivi sui quali si intende leggerlo.
Si assicuri, quindi, di aver autorizzato il programma con l’ID Adobe corretto. Qui [il link ad Adobe, nd.mau.] può recuperare eventualmente la password dimenticata.
Peccato che il problema non sia sapere la password ma lo username (o se preferite l’Adobe ID), e quindi della risposta non me ne faccio nulla. Risultato? il libro me lo richiederò in prestito una volta scaduto questo periodo. Sicuramente un vantaggio dal punto di vista dell’editore (che si piglierà un altro po’ di soldi dall’ulteriore download) e uno svantaggio per MLOL (che quei soldi li deve sborsare). Bello, vero?
Ultimo aggiornamento: 2017-11-09 11:36
Come tenere buoni per un pomeriggio due ottenni? Portandoli a vedere il film tratto dai libri di Dav Pilkey, mi pare ovvio. Capitan Mutanda (vedi scheda) è l’idea di un supereroe creato da due pestiferi bambini delle elementari, che ovviamente sono più che altro interessati a un discorso coprofilo (non è un grande spoiler dirvi che la battuta chiave del film è “Urano”, che in italiano è così così ma in inglese si pronuncia come “your anus”).
Forse il film avrebbe beneficiato di una decina di minuti in meno nella seconda parte, ma è stato sorprendentemente piacevole anche per Anna ed io, pur senza avere uno specifico sottotesto per adulti come altri film (mi ricordo solo una battuta sull’incapacità di ridere “proprio come una supermodella”). Forse il merito è nel fatto che spesso si passava a un metapiano, con la scena che si fermava e i due protagonisti che spiegavano cosa sarebbe successo a quel punto.
Ah, i pinguini delfini vanno sempre bene!
Ultimo aggiornamento: 2017-11-14 07:12
Leggendo la storia del licenziamento della ciclista che aveva mostrato il dito medio al corteo presidenziale statunitense (se l’avesse visto mio figlio ne avrebbe parlato per delle settimane) mi restano due dubbi. Il primo: perché la signora ha deciso di farsi riconoscere pubblicamente? Il secondo: come mai è poi uscita l’intervista dove racconta che un suo (ex) collega maschio cuccato a scrivere commenti osceni non è stato licenziato?
(il fatto che l’intervista sia sul Washington Post, il quotidiano di Bezos, non deve essere così irrilevante, mi sa)
Ultimo aggiornamento: 2017-11-07 16:48
È interessante notare come in Sicilia l’affluenza sia stata più o meno pari a quella di cinque anni fa (46,6% contro 47.4%) e il PD senza MDP ha perso circa il 2,5% dei propri voti (quindi non in assoluto, dove è rimasto praticamente costante). Insomma i cinque anni del ciclone Renzi sembra si siano persi nel nulla, altro che il 41%.
Il vero punto è però che risulta sempre più probabile che il prossimo Parlamento sarà ancora più in una palude di questo, con il piccolo problema che le Grandi Intese ci potrebbero essere sì… ma con il PD in subordine a Forza Italia. (C’è sempre l’ipotesi alternativa M5S + Lega + Fd’I, ma lì mi sa siamo proprio nella fantascienza). Fossi in Renzi, ci penserei un momento su.
Aggiornamento: Questa immagine (di Markus Della Latta) mostra ancora meglio la stasi. In pratica tutti hanno preso i voti di cinque anni fa, solo che Musumeci ha aggiunto quelli di Micciché perché la destra si è ricompattata, mentre i voti di Crocetta sono passati a Cancelleri. Per il resto, gattopardismo puro.
Ultimo aggiornamento: 2017-11-08 09:30