Archivi annuali: 2017

I miei libri nel 2016

So che morivate dalla voglia di sapere quante copie hanno venduto i miei libri l’anno scorso: la risposta è naturalmente “pochi”, ma ecco qua i dati specifici.

  • Matematica in relax: 92 copie cartacee (un bel risultato, rispetto alle meno nove dell’anno scorso) e 17 copie elettroniche
  • Matematica in pausa caffè: 117 copie cartacee e 150 elettroniche
  • Matematica in pausa pranzo: 928 copie cartacee e 123 elettroniche
  • Matematica e infinito: 117 copie elettroniche
  • Fantamatematica: 110 copie elettroniche
  • Alfabeto matematico: 40 copie elettroniche

Balkan Sans

Il serbocroato è un’espressione politica. Il maresciallo Tito voleva mostrare che la Jugoslavia era una nazione unica, quindi aveva sentenziato che serbo e croato erano la stessa lingua, con l’unica differenza che il primo veniva scritto in cirillico e il secondo con l’alfabeto latino (un po’ esteso). Morto Tito e dissolta la Jugoslavia, le due lingue hanno immediatamente proclamato la loro indipendenza reciproca, anche se oggettivamente sono davvero molto simili.
Nel 2012 Marija Juza e Nikola Djurek pensarono a un modo per far leggere velocemente a un serbo un testo croato, e viceversa; il risultato fu Balkan Sans, una font in cui le lettere che si scrivono uguali nei due alfabeti sono alte e strette, mentre quelle che si scrivono diverse sono messe una in pila all’altra. C’è una versione con il cirillico in alto e una con il latino, ovvio.
L’idea è simpatica, e può anche aiutare chi sta imparando il cirillico a riconoscere le lettere; l’unica cosa che mi dispiace è che la font sia a pagamento.

Ultimo aggiornamento: 2017-05-24 21:36

da Opera non me lo aspettavo

L’ultima versione del browser Opera ha introdotto una barra laterale dove si possono scegliere quali tra le operazioni più comuni avere a disposizione. L’idea è interessante, e interessante sarebbe anche il fatto che si possano aggiungere due sistemi di messaggistica istantanea made in Zuckerberg: Messenger e Whatsapp.

Peccato che per usarli sia obbligatorio dare accesso a telecamera e microfono, cosa che io non ho alcuna intenzione di fare: d’altra parte io li uso solo con l’interfaccia testuale, e non ho nemmeno Messenger installato sul telefono. Ora non vorrei fare il complottista, ma perché è stato messo questo obbligo? Se qualcuno l’ha usato, sa dirmi se c’è una qualche ragione tecnica dietro?

Amici calabresi!

Sabato mattina sarò a Catanzaro, presso il liceo Galluppi, a parlare di Matematica in pausa caffè e Matematica in pausa pranzo nell’ambito di Gutenberg XV, che come dice il numero romano è la quindicesima edizione di un’iniziativa nata proprio al Galluppi ma che negli anni si è espansa e ha colonizzato tutta la Calabria.

Sono davvero felice di essere stato invitato, anche se sarà una sfacchinata (andata e ritorno in meno di 24 ore), perché in fin dei conti ho scritto questi libri perché vorrei che la gente li leggesse (va bene anche presi in prestito in biblioteca, tanto vi assicuro che con i diritti d’autore non solo non ci campi ma ti puoi concedere sfizi ben miseri) e ne parlasse, e spero di essere più accattivante dal vivo che dietro le pagine di un libro; solo che non è che mi sia così facile girare l’Italia e raccontare… il che significa che non mi muovo praticamente mai.

Ne sei proprio certo, Mark?

In questo momento Facebook mi ha presentato il riquadro mostrato nella figura: Atelier Rosaria Zippo, bridal shop, scrivendo “You recently visited this Page.” e chiedendo “If you recently interacted with this business, give them a rating or leave a review.”

Ho controllato per sicurezza sulla cronologia dei browser: non c’è traccia di quel sito, non ci sono passato nemmeno per sbaglio. E quindi?

Ultimo aggiornamento: 2017-05-23 19:42

UCI Bicocca (più Supermercato del futuro)

Come avevo scritto ieri, sono stato all’UCI Bicocca a vedere un film. Sarà la stagione morta, ma mi pare che non sia poi messo così bene: non c’era praticamente coda in biglietteria, le distributrici di schifezze varie erano tutte “momentaneamente non funzionanti – rivolgersi al bar”, c’era una sezione transennata nella sala 13 dove siamo andati, i vespasiani nei bagni erano coperti. Al piano di sotto dove si mangia la situazione mi sembrava più normale, ma non ho fatto un controllo rapido.

Nella parte esterna del complesso ho finalmente visitato il “Supermercato del futuro” Coop, che continua a tormentarmi con le pubblicità su Radio Popolare. Come dimensioni è poco più di un superette, ma del resto a neanche un chilometro c’è l’Ipercoop al CentroSarca; la parte “futuristica” si estrinseca nell’avere solo casse automatiche e una serie di monitor touch screen che – se la connessione HDMI funziona – mostrano le caratteristiche dei prodotti ivi venduti. Aggiungiamo le pareti dipinte di marrone e un’illuminazione bassa, l’opposto di quella che ci si aspetta in un supermercato, e vi lascio immaginare la sensazione di oppressione che mi è arrivata.

L’obbligo dei vaccini

Io sono oramai abituato a vedere complottisti ovunque, e non ci faccio più nemmeno troppo caso: mi limito a dividerli in chi ci è e in chi ci fa. Non ho la capacità di rispondere ai secondi, che tipicamente hanno una conoscenza della retorica molto superiore alla mia, e non ho interesse di rispondere ai primi perché so che non ci guadagnerei nulla, come spiega la nota massima “non metterti a discutere con un imbecille: lui ti porta al suo livello e poi vince perché più esperto”.

Confesso però di essere rimasto perplesso davanti all’attuale crociata contro la nuova legge che rende obbligatori i vaccini. Trovo antivaccinisti insospettabili, e non riesco proprio a capire quale sia il loro ragionamento logico che li porta a fare questa scelta. So che non è la bufala dei vaccini che causano autismo. Forse è la richiesta di decidere da soli cosa sia meglio per i propri figli, cosa che andrebbe benissimo se non fosse per il piccolo fatto che non lo si decide solo per loro: come scrissi sul Post e poi ampliai in Matematica in pausa pranzo, i vaccini non possono dare una copertura al 100% e si basano su un equilibrio tra il minimizzare le possibili reazioni dei vaccinati e la probabilità di trovare il batterio o il virus in giro, e questa probabilità dipende dalla quantità di persone vaccinate.

Qualcuno saprebbe spiegarmi meglio? Astenersi pappagalli e perditempo.

Ultimo aggiornamento: 2017-05-22 17:13

_Richard – Missione Africa_ (film)

Tanto per cambiare, un film di animazione. Questo Richard – Missione Africa è una coproduzione tedesco-belga-lussemburghese(!)-norvegese(!!), girato in inglese (Richard the Stork è il titolo originale) e uscito senza alcun clamore almeno in Italia. La storia è piuttosto standard: un passero i cui genitori sono stati mangiati prima che lui nascesse viene allevato da una cicogna e si crede quindi cicogna. Solo che quando lo stormo deve migrare in Africa lui viene lasciato nel nord della Germania, e quindi decide di raggiungere gli altri, aiutato da un gufo pigmeo e un parrocchetto ciascuno con i suoi problemi.
Alcune scene sono abbastanza inutili, come il passaggio a Sanremo per un improbabile Festival autunnale e lo sketch con il corvo siculo Corvoleone; in compenso la running gag dei piccioni connessi sui fili della corrente è fenomenale. La grafica mi lascia sempre a bocca aperta, soprattutto poi in questo caso in cui per ovvie ragioni di trama ci sono molte viste dall’alto, “a volo d’uccello”. Diciamo che se avete bambini potete tranquillamente farglielo vedere.

Ultimo aggiornamento: 2017-05-22 09:48