Archivi annuali: 2017

Regole

Da buon ciclista urbano, so che in molti incidenti in cui sono coinvolte auto e biciclette il ciclista non è affatto senza macchia; il concorso di colpa è l’ipotesi di partenza, e a volte l’automobilista non può davvero accorgersi del ciclista. Guardando questo video, però, è evidente che l’automobile ha tagliato la strada al ciclista senza avere messo prima una freccia. Intendiamoci: io parto sempre dal principio che quello che si fa male sono io e quindi avrei tenuto in conto la possibilità di vedermi tagliata la strada, ma questo è irrilevante nel contesto. Quello che non è irrilevante sono i commenti: «La maggior parte è a favore dell’automobilista. C’è anche qualcuno che dice: “I ciclisti non rispettano nessuna regola” o anche “rispettate il codice della strada”, “se tutti gli sportivi si comportassero come i ciclisti, in Italia non si circolerebbe più”. E infine: “La strada è per le auto non per i ciclisti, esistono le piste ciclabili”.»; commenti che mostrano come la gente ormai non ragiona sui fatti ma parte in quarta con i pregiudizi.

Ciò detto, visto che non è che io possa sprecare un pippone così, aggiungo un po’ di cose. La prima: perché Repubblica non ha messo da nessuna parte il link al post di Facebook?. La seconda: perché Repubblica ha rallentato il video originale, facendo sembrare che l’incidente fosse avvenuto ai 15 all’ora? La terza: è possibile che qualcuno scriva un post che comincia con «Questo è quello che succede hai nostri ragazzi 😡😡😡😡 come vedete sono infila indiana» e in tre giorni non ha sentito il bisogno di correggere quegli strafalcioni?

Ultimo aggiornamento: 2017-05-30 22:59

Sbarramenti

Siamo di nuovo arrivati al tormentone sulla soglia di sbarramento di una legge elettorale proporzionale. 5%, come vorrebbero i partiti grandi? 3%, come vorrebbero i partiti piccoli?
Premesso che io sono più amante del maggioritario puro, perché almeno sai davvero per chi voti, a inizio mese avevo già scritto che il Rosatellum (metà maggioritario e metà proporzionale, ma senza gli scorpori del Mattarellum) poteva essere un buon compromesso. Ma per l’appunto in quel caso non era stata definita alcuna soglia di sbarramento. Certo, senza sbarramento si rischia una frammentazione della composizione del Parlamento in mille partitini. E allora? Forse che in questo Parlamento non c’è stata una frammentazione? In questo momento alla Camera ci sono undici gruppi parlamentari, più il misto dove confluiscono coloro che appartengono a partiti e movimenti troppo piccoli per raggiungere la soglia di 20 deputati. La quantità di onorevoli che hanno lasciato il partito con cui sono stati eletti è enorme. Visto che per quanto mi riguarda (come anche per la Costitzione…) un parlamentare ha tutti i diritti di cambiare casacca, il risultato finale sarebbe comunque quello di fare rassemblement che si scioglieranno subito dopo il voto; e magari mi toccherebbe votare per uno di essi e contribuire a fare eleggere qualcuno che non avrei mai votato. A questo punto non è più semplice evitare questi mischioni e lasciare libertà di aggregarsi solo tra simili?

Ultimo aggiornamento: 2017-05-30 11:48

_The Ion Raider_ (ebook)

Quello che mi dispiace è che il primo volume della serie, Pelquin’s Comet, non è disponibile come ePub ma solo come cartaceo oppure Kindle, e quindi mi è più scomodo da comprare.
Questo libro (Ian Whates, The Ion Raider, Newcon Press 2017, &eur; 3.72 circa, ASIN B06XD2TDP3) non è un capolavoro. Tanto per dire, tra i personaggi Jan si perde nel mezzo della storia; quel che è peggio è che non c’è un vero finale, ed è chiaro che l’autore ha già deciso di scrivere un terzo volume e quindi ha bloccato il testo nel bel mezzo. Ma tutto questo non è un problema. Stiamo parlando di space opera: libri in cui cerchiamo azione, avventure, colpi di scena. Qui ce ne sono quanti ne volete, e la storia è comunque costruita in modo tale da far lentamente capire cosa c’è dietro tutto questo. È possibile che avendo letto il primo volume le cose fossero più chiare fin da subito: come ho detto non lo so, e se fosse così significa che Whates è riuscito ad evitare di scrivere in quello stupido modo da “riassunto delle puntate precedenti” che io odio a morte.
In definitiva, se vi piace il genere vi consiglio caldamente il libro.

Ultimo aggiornamento: 2017-05-29 07:19

_Fisica e filosofia_ (ebook)

Per dirla in maniera tecnica, la teoria dei quanti è un casino. Non tanto dal punto di vista matematico: dopo un po’ ci si fa la mano. Il vero problema è che l’interpretazione dei risultati è così lontana dal nostro sentire comune che si cerca più o meno consciamente di riportare tutto alla sana meccanica classica. Heisenberg non è d’accordo, e ha scritto questo libro (Werner Heisenberg, Fisica e filosofia [Physics and Philosophy], Il Saggiatore 2015 [1958, 1961], pag. 204, € 10,99, ISBN 9788865764879, trad. Giulio Gignoli) proprio con lo scopo di mostrare perché i quanta non possono essere studiati con il paradigma non solo scientifico ma anche filosofico dei due millenni e mezzo precedenti. La lunga introduzione di Northrop era troppo piena di paroloni per un’anima semplice come me; Heisenberg scrive in modo molto più comprensibile, ben tradotto da Giulio Gignoli, a parte un po’ di pesantezza lessicale dovuta probabilmente ai più di cinquant’anni passati dall’edizione italiana. Diciamo che Heisenberg spiega ben chiaramente che il modo in cui eravamo (siamo?) abituati a comprendere il mondo fisico non funziona più nel caso dei fenomeni quantistici; ma non pensate di trovarci un nuovo modo per leggerli che non sia quello di seguire le formule matematiche e fidarsi di esse :-)

Certo, è sempre colpa di Facebook

A Pioltello una guardia giurata vede della gente evidentemente araba festeggiare. Torna a casa e scopre che c’è stato l’attentato a Manchester. (L’attentato è stato successivo ai festeggiamenti, ma è ovvio che loro sapevano già da prima e festeggiavano anticipatamente). Cosa ha fatto la guardia giurata? È andata dai nemici poliziotti/carabinieri? No. L’ha scritto sui socialcosi? Probabilmente no. Quello che è certo è che ha chiamato la televisione, per la precisione Mattino Cinque. Il presentatore (spero tanto per lui che non sia un giornalista) gli ha detto di chiamare la polizia? No. Felicissimo dello sgub, l’ha spiattellato per prima cosa in diretta tv. Prima di preoccuparci dell’imbecille che ha tirato la molotov contro la saracinesca del bar, preoccupiamoci di quegli altri.

Ultimo aggiornamento: 2017-05-26 15:04

gli inserzionisti di Twitter

Riguardando i miei dati personali, Twitter mi ha detto «Attualmente fai parte di 1931 pubblici di 608 inserzionisti.» Mi sono anche fatto spedire la lista degli inserzionisti: i pochi nomi che ho riconosciuto sono di aziende che non fanno nulla che mi possa interessare, da @accenturejobsfr ad @amazonjp, da @aperolspritzita ad @audi, da @betfair a @blablacarbr. Spero che almeno il signor Twitter ci guadagni abbastanza da questa gente ;-)

il Tar del Lazio

Non è che il ministro della Cultura Franceschini stia brillando. Per esempio, stiamo ancora aspettando una circolare interpretativa che riprenda il testo della circolare interpretativa di vent’anni fa, la quale permetteva di fotografare i monumenti sulla pubblica strada una volta che il copyright degli artisti è scaduto. Però bisogna dire che una cosa bella l’aveva fatta: aprire i concorsi per i grandi musei agli stranieri.
Ma non ci crederete! Il Tar del Lazio ha annullato questi concorsi, cominciando ad affermare che i criteri da cui erano scaturite le terne dei candidati erano “magmatici” (evidentemente non hanno mai visto un concorso universitario), che alcuni colloqui siano stati fatti via Skype perché i candidati erano dall’altra parte del pianeta, ma soprattutto perché «Il bando “non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani”, perché nessuna norma derogatoria consente al ministero di reclutare dirigenti pubblici Oltralpe.». Qualcuno lo va a dire a Bruxelles, per favore?

Pedalata a ostacoli

Io ho due grandi vantaggi rispetto a Michele Scarponi e Nick Hayden. Il primo è che – toccando tutto il toccabile – sono ancora vivo; il secondo è che il mio uso della bicicletta è molto diverso da quello che era il loro, vado al massimo a metà della loro velocità e soprattutto parto dal principio che il mondo intero cerchi di farmi del male.
Per dare un’idea: stamattina in viale Zara mi trovo una vecchia babbiona in zeppa trampolata che scende dalla banchina salvagente del tram dal lato opposto alle strisce (facendo anche un po’ fatica, perché la banchina è ad altezza doppia rispetto a un marciapiede standard… chissà come mai) e attraversa la strada facendo attentamente cura di guardare nella direzione opposta perché non si sa mai che un’auto arrivi contromano. Vabbè, ha solo fatto un salto quando ho cacciato un urlo, non le sono nemmeno arrivato a mezzo metro di distanza. Cinque minuti dopo, all’incrocio tra via Melchiorre Gioia e viale della Liberazione, stavo per essere messo sotto da una tipa su una Punto che – quando dopo un minuto si è degnata di scendere – ha commentato incazzata che lei stava guardando. Certo che stava guardando, l’ho notata perfettamente: stava guardando dall’altro lato dove c’era il marciapiede, perché come tutti sanno i marciapiedi sono a senso unico e piste e attraversamenti ciclabili (quello su cui mi trovavo, nel caso ci fosse qualcuno che pensasse che stessi attraversando in bici sulle strisce pedonali) non esistono affatto, come già non esistono le strisce pedonali. Non parliamo degli sputer che in viale Marche mi tagliano la strada per infilarsi nella pista ciclabile che evidentemente per loro non è altro che una preferenziale qualunque: oggi sono stati solo due, ma solo perché non dovevo portare a scuola i bimbi e quindi ne ho percorsi solo 80 metri.

Probabilmente è vero: conviene cancellare tutti questi orpelli per terra, visto che tanto nessuno li guarda: anche ieri sera, mentre tornavo a casa coi bambini, ho dovuto bloccare Cecilia che stava tranquillamente attraversando sulle strisce mentre una tipa stava tranquillamente avvicinandosi alle suddette strisce senza pensare che magari potevano servire a qualcosa…

Ultimo aggiornamento: 2017-05-25 11:36