In questo momento c’è solo una cosa che io imputo a Salvatore Girone (e in misura minore a Massimiliano Latorre, che in effetti mi pare al momento defilato): essersi prestati a questo balletto mediatico. Sarebbe stato molto meglio che una volta arrivato in Italia si fosse rifiutato di fare alcunché in pubblico.
Detto questo: i due marò hanno sparato ai pescatori indiani, uccidendoli? Probabilmente sì. Sono andati oltre alle loro regole di ingaggio? È possibile. Devono essere giudicati? Indubbio. All’India interessa giudicarli? Per nulla. A parte le polemiche tra governo federale e statale, per loro tutta la storia è politica, non criminale. O qualcuno si stupisce che le gare vinte da Finmeccanica in India siano state annullate neanche due settimane dopo che la corte dell’Aja ha stabilito che i marò potessero restare in Italia in attesa di stabilire chi dovrà tenere il procedimento? (O se preferite vederlo in altro modo: vi stupite che per un crimine così efferato non sia stato fatto subito partire il procedimento, battendo sul tempo eventuali richieste di avere un processo internazionale?)
Purtroppo però da noi in Italia c’è una ragione politica uguale e contraria che li vuole far rendere degli eroi – non si sa bene di cosa – il che non semplifica certo la situazione.
Ultimo aggiornamento: 2016-05-30 11:04