Archivi annuali: 2015

Quizzino della domenica: gemelli

– “Sapete?”, dice la mamma alle sue due gemelle Emma e Sofia. “Ho conosciuto una mamma che mi ha detto di avere quattro gemelli”.
– “Ma sono tutte femmine anche loro, come noi?”
– “No, altrimenti mi avrebbe detto quattro gemelle, non pensate? La loro mamma mi ha detto che non sono tutti dello stesso sesso, e ha precisato che sono tutti eterozigoti.”
Emma, tutta eccitata, dice a sua sorella:
– “Sofia! Io penso che il numero dei maschi è uguale a quello delle femmine. Scommettiamo?”
Sofia ci pensa un attimo e accetta la scommessa. Secondo voi ha fatto bene?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p187.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema classico)

Impacchettamenti

Stamattina ho preso un sacchetto di arance all’Esselunga. Sapendo che ce n’è praticamente sempre una marcia, ho controllato bene da un lato e dall’altro: tutto ok. Arrivo a casa, apro il sacchetto e scopro che quella marcia era messa all’interno. È ovvio che l’hanno impacchettata così.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-21 15:16

_Il museo dei numeri_ (libro)

9788858675700Parlare dell’uso dei singoli numeri nel mondo reale (nel senso di “dove si usa il tre?”) è un tema abbastanza comune nella saggistica soprattutto in lingua inglese; ma il campo è abbastanza ampio da permettere di scrivere ancora al riguardo. Devo però dire di essere rimasto abbastanza deluso da questo libro (Piergiorgio Odifreddi, Il museo dei numeri : Da zero verso l’infinito, storie dal mondo della matematica, Rizzoli 2014, pag. 428, € 22, ISBN 9788858675700). A parte i capitoli per così dire generalisti dove si parla di sistemi di numerazione e della nascita dei numeri, il corpo principale del testo è almeno a mio parere una semplice raccolta di fattoidi sui numeri, senza un vero filo conduttore ma al massimo con una raccolta fatta per grandi temi, a volte anche tirando parecchio per i capelli gli esempi. Qualcosa più vicino a un giochino a quiz che a una trattazione, o se preferite rimanere sulla metafora del titolo un museo secondo la concezione ottocentesca di raccolta di reperti anziché quella contemporanea di racconto di una o più storie. Paradossalmente la lettura diventa più interessante andando più avanti e trovando i numeri “grandi”, perché di proprietà tipicamente ne hanno una sola e quindi Odifreddi può dilungarsi un po’ di più. Sono davvero belle le tantissime immagini a corredo del testo, anche se chi come me ha preso la versione elettronica via MLOL si è così ritrovato con 123 megabyte di file…

Ultimo aggiornamento: 2015-11-26 11:07

Secoli di calcoli e ragionamenti molto complessi

Su Radio Popolare continua a girare una pubblicità di Fineco (su YouTube c’è una versione televisiva) in cui lo speaker dice «Oggi mio figlio mi ha chiesto come è fatta la Terra, e io gli ho risposto: è rotonda. Per scoprirlo ci sono voluti secoli di calcoli e ragionamenti molto complessi…» e poi giù a spiegare che da loro si danno risposte semplici a domande complesse, bla bla. Il comunicato stampa racconta di come sono stati bravi a inventarsi questo storytelling.

Perdonatemi. “Com’è fatta la Terra” non è una domanda complessa. Al limite quello che potrebbe essere complesso è il modo per trovare la risposta: peccato che gli antichi greci la risposta l’avessero trovata senza fare ragionamenti complessi, e non è che ci vogliano calcoli così complessi per dimostrarlo. (I calcoli servono per ottenere la lunghezza di un arco di meridiano, e per misurare la longitudine ci vogliono strumenti molto precisi, ma stiamo andando fuori tema). Se tanto mi dà tanto, non è che mi fiderei molto dei loro consulenti finanziari :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-11-20 21:33

Procedure aziendali

Nella mia sede c’è una porta tagliafuoco (dal vano ascensori alle scale) che è sempre spalancata. Non è poi una cosa così strana, come mi sono accorto ieri mattina quando scendendo le scale l’ho trovata chiusa: la serratura è bloccata e quindi la maniglia non si schiaccia (il maniglione antipanico sì, per fortuna). Sono così risalito le scale, ho chiamato l’ascensore per scendere e aprire la porta. Nell’ascensore c’era anche il tecnico della società di manutenzione, gli ho fatto notare la cosa e lui mi ha risposto “non sono io a gestire quelle porte, devi scrivere a XXX”.

Apro la mail e scrivo a XXX. Risposta: “Come da procedura aziendale le richieste di intervento devono essere veicolate tramite il sistema informatico Crm Facility”. Nessun link al sito, ma io sono un bimbo intelligente e non ci metto troppo a trovarlo. Entro, inserisco debitamente username e password di posta elettronica come indicato, e mi esce un popup: “UserID inesistente”. Eh, sì: il CRM aziendale è destinato a pochi eletti, gli unici che possono fare richieste.

Non so voi, ma a me pare che ci sia qualcosa di fondamentalmente sbagliato se per segnalare quello che in fin dei conti è un problema di sicurezza occorre prima scoprire chi può segnalarlo.

Aggiornamento: (15:30) La richiesta fatta ieri dalla mia collega è stata rifiutata perché di competenza del servizio antincendio e non del fabbro. Continua a sfuggirmi la logica per cui non sia possibile inoltrare una richiesta a un altro servizio.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-19 15:41

SPOT: _Matematica in pausa caffè_ a prezzo stracciato

Se non avete mai preso il mio Matematica in pausa caffè in versione ebook, oppure se l’avete preso piratato :-), avete un’occasione unica. Fino all’8 dicembre, infatti, è in offerta a 99 centesimi, meno di un caffè (a Milano, almeno). Lo potete prendere su Amazon per chi ha il Kindle e su BookRepublic (non so se anche in altri posti) per chi ha un lettore ePub.

L’elenco completo dei libri in offerta si trova qui, per la cronaca.

No more Twist

In questo momento la homepage di Twist ha un testo che afferma

Gentili Clienti,
Vi informiamo, con grande dispiacere, che, con effetto immediato ci vediamo costretti
a sospendere momentaneamente il nostro servizio di car sharing.

(bla, bla, bla… «e contiamo di comunicarVi al più presto la riattivazione del servizio». Improbabile, secondo me, ma auguro loro in bocca al lupo)

Io ho una tessera Twist che non ho mai usato (come ho una tessera Enjoy che non ho mai usato: di per sé almeno una volta dovrei provarci, giusto perché io possa usare il car sharing in caso di emergenza). Insomma, non è che la “momentanea” chiusura del servizio mi infastidisca più di tanto. Quello che però mi infastidisce è che io ho saputo di questa cosa da un Post-it del Post. Considerando tutta la pubblicità che mi hanno mandato è chiaro che loro hanno la mia email. Cosa costava avvisare con un messaggio, anche inviato da un account aziendale ma “non monitorato”? Non sarebbe stato più corretto nei confronti degli utenti?

Ultimo aggiornamento: 2015-11-17 14:22

La macchina per soldi di Anna Frank

Leggo sul Post che la Anne Frank Fonds ha stabilito che il Diario di Anna Frank non è stato scritto solo dalla ragazzina ma anche dal padre Otto. Questo non dovrebbe stupire nessuno: è noto da decenni che Otto emendò il Diario, eliminando per esempio alcuni riferimenti che riteneva troppo sessuali (Anna stava diventando adolescente, e non è che il nascondersi per sfuggire ai nazisti cancellasse la sua crescita). E allora dove sta la notizia? Semplice. Essendo Anna Frank morta nel 1945, il copyright (in Europa) sul Diario scadrebbe alla fine di quest’anno. Ma Otto è morto nel 1980: definirlo coautore fa mantenere il copyright per altri trentacinque anni. (Negli USA la situazione è diversa: si contano 95 anni dalla prima pubblicazione dell’opera che uscì tradotta in inglese nel 1952, quindi comunque fino al 2042 tutti i diritti resteranno riservati).

Anche questa volta ciò che conta sono solo i soldi.

Ultimo aggiornamento: 2016-02-11 09:11