Archivi annuali: 2015

Sarà falso? Sarà vero?

Dopo le polemiche sulla festa di Natale cancellata in una scuola di Rozzano, ora appare la risposta del preside.

Ve lo dico subito. Io sono contrario alle rappresentazioni di Natale a scuola, come sono contrario a tutte le iniziative dove sono coattamente impegnati i bambini. Che ne direste se un preside decidesse che visto che aprile è il mese della consapevolezza matematica ci fosse una giornata in cui tutti – tranne i discalculici certificati, perché noi le minoranze le rispettiamo – mostrano la loro bravura nel preparare e risolvere problemi matematici?

Detto questo, la Buona Scuola prevede che il preside sia un manager, con una serie di poteri. Se il preside non vuole fare rappresentazioni natalizie, è una sua scelta: la esternerei con congruo anticipo nel sito della scuola, ma niente di più.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-30 10:11

Quizzino della domenica: La successione misteriosa

Neil Sloane è l’Uomo delle Successioni: la On-Line Encyclopedia of Integer Sequences® (OEIS®) raccoglie non so quante decine di migliaia di successioni numeriche, con indicata la legge sottostante. Quanta Magazine gli ha chiesto di presentare ai suoi lettori una successione che non era presente nell’OEIS, e lui se ne è uscito con quella che vedete qui sotto. Note: la formattazione non è importante, e da quello che ho capito il primo numero è 13 perché se avesse iniziato con un numero più piccolo la successione era già presente. Insomma il 13 è scelto a caso, ma gli altri numeri no. Sapete trovare il numero successivo?

[13 26 2 4 6 3 9 12 8 10 5 15 18 14 7 21 24 16 ...]

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p188.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema preso da Quanta Magazine)

_Giocando alla matematica_ (libro)

9788811924210Le scuole più famose di giochi matematici sono sicuramente quella britannica sorta con Dudeney (tralasciamo Lewis Carroll) e statunitense, più per merito di Martin Gardner che di Sam Loyd: ma non si può dimenticare il contributo dei francesi, sin dai tempi di Edouard Lucas. Questo libro (Pierre Berloquin, Giocando alla matematica : una raccolta di enigmi e passatempi matematici [Jeux mathématiques du Monde], Vallardi 1981 [1978], pag. 162, ISBN 9788811924210, trad. Maddalena Santini) raccoglie vari problemi matematici apparsi su Le Monde nella seconda metà degli anni 1970 e presentati da Pierre Berloquin, il divulgatore matematico francese per eccellenza. I problemi come sempre non sono generalmente originali: in questo caso è interessante vedere le risposte modificate e migliorate dai lettori del quotidiano francese. Buona la traduzione di Maddalena Santini.

Felicitazioni, Eccellenza!

Quando ieri ho saputo che don Roberto Filippini era stato nominato vescovo di Pescia, ho preso il telefonino e gli ho mandato un messaggio: “Ora ti devo chiamare eccellenza?”. Don Roberto lo conosco da più di trent’anni, quando io ero un giovane studente alla Normale e lui il giovane parroco della chiesa di San Sepolcro (che con la Normale non c’entrava nulla: semplicemente avevo delle amiche che abitavano proprio davanti a quella chiesa). Poi io me ne sono tornato a lavorare a Torino e lui è rimasto a Pisa, prima in parrocchia poi a fare il rettore del seminario e il cappellano del carcere (chiedere ad Adriano Sofri per informazioni…), il tutto mentre faceva il biblista e stava nei gruppi che professavano la non violenza. Una persona insomma che non si può facilmente incasellare, perché i suoi interessi sono davvero tanti.

Sono davvero felice della sua nomina: mi spiace solo non avere una foto da pubblicare su Wikipedia, perché nell’unica che ho è in maniche di camicia mentre eravamo alla cena di una rimpatriata pisana una dozzina di anni fa :-)

Ultimo aggiornamento: 2015-11-27 18:23

Ancora sulla Nave di Teseo

Come sapete, a me i libri piacciono, e quindi sono attento a cosa succede nel mondo dell’editoria. Dopo aver parlato della Nave di Teseo intesa come futuro editore, ho così letto la risposta che Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, ha fatto pubblicare sul Foglio.

Io ho avuto a che fare con Mondadori solo una volta, quando traducemmo Anelli nell’io, e vi assicuro che non c’è stato problema alcuno. (La mia sensazione è che i libri portino così pochi voti, a differenza per esempio della televisione, che Silvio si sia davvero preso Mondadori per mostrare di essere un illuminato uomo di cultura, e sia più attento a che l’editore faccia utili che a quello che scrive. Ma sono andato fuori tema). Quindi posso immaginare che Elisabetta Sgarbi abbia davvero chiesto di comprarsi Bompiani, e Marina Berlusconi abbia risposto di no per chissà quali ragioni. Quello che non mi torna è la ragione riportata nell’articolo, che cioè «un editore non può permettersi di trascurare gli equilibri economici». Se avesse detto che l’offerta proposta dalla Sgarbi era ridicola – non con queste parole, chiaro, ma la Berlusconi non ha certo problemi a trovare quelle giuste – non ci sarebbe stato nulla di strano. Invece l’attacco è stato tutto rivolto contro le affermazioni dell’interlocutrice, e su come Mondadori prima e Mondazzoli oggi sia una grande realtà. Ecco, a me questo ha fatto davvero più paura dell’acquisizione di Rizzoli Libri, che come sappiamo tutti non è certo messa molto bene economicamente. Bompiani era davvero la gallina dalle uova d’oro in RCS? Oppure l’acquisizione serve davvero per creare un quasi monopolio?

Ultimo aggiornamento: 2015-11-26 11:54

Circo mediatico vaticano

Anche se il periodo non è proprio il migliore, il processo in Vaticano per la fuga di notizie finanziarie riesce comunque a raggiungere le homepage dell’italica stampa – anche se oggettivamente ne ho trovato notizia anche sulla BBC.

Il Vaticano deve mostrare di essere rapido ed efficiente – la fretta di fare partire il processo mi ricorda molto la giustizia calcistica. Non è per niente strano che siano alla sbarra anche i giornalisti, per «rispondere della condotta dell’attività svolta per ottenere le notizie e i documenti pubblicati». Dal punto di vista della Santa Sede divulgare i segreti interni è Male; quindi occorre mostrare a tutti il pugno duro, incuranti delle critiche che arrivano da fuori e a cui tanto sono abituati. Mi sembra una cosa piuttosto stupida, perché tanto non riusciranno a ottenere informazioni, ma tant’è.

Ma vediamo le cose da un punto di vista più pragmatico. Emiliano Fittipaldi può stare tranquillo: nessun governo occidentale penserebbe mai di estradare in Vaticano qualcuno perché ha scritto un libro. Il risultato finale pratico sarà pertanto una pesantissima limitazione ai due giornalisti che non potranno più andare in piazza san Pietro e comprare medicine alla farmacia vaticana. Detto in altri termini: se io fossi stato imputato di quei “crimini”, non mi sarei nemmeno presentato in aula. Però immagino che dal loro punto di vista sia meglio così: se il Vaticano vuole farsi pubblicità, perché non lo possono fare anche loro?

P.S.: Qualcuno spieghi a Gianluigi Nuzzi, che ha postato la richiesta di farsi assistere dal suo avvocato di fiducia, che sarebbe successa la stessa cosa in una qualunque altra nazione, a meno naturalmente che l’avvocato fosse iscritto all’ordine locale. O dite che lo sapeva benissimo?

Ultimo aggiornamento: 2015-11-25 10:47

La nave di Teseo

Stamattina ho letto su Repubblica il teaser che racconta di come Umberto Eco, Sandro Veronesi, Hanif Kureishi, Tahar Ben Jelloun e altri hanno deciso di seguire Elisabetta Sgarbi che ha lasciato Bompiani per fondare una nuova casa editrice, La nave di Teseo (brutto nome a mio parere perché troppo lungo, ma io queste cose le sbaglio sempre). Quello che Repubblica dice e La Stampa e Corsera per esempio tacciono è che Eco avrebbe messo due milioni di euro nel progetto. La mia prima domanda è stata “ma quanti soldi ha Eco?”. La terza, dopo aver letto gli altri articoli a riguardo, è stata “Repubblica se l’è inventato, vero?” (per sicurezza ho salvato il tutto su archive.is, anche se immagino il testo ci sia sull’edizione cartacea).

La mia seconda domanda però secondo me è più interessante. Dato atto che in questo periodo ancora più che in passato essere editori è un rischio, è davvero necessario che ci sia bisogno di tutti quei soldi di capitale “fresco” (perché se tanto mi dà tanto si arriva facilmente a dieci milioni), e soprattutto non ci sia la possibilità di avere prestiti bancari e simili? Ho però come il sospetto che non saprò mai la risposta.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-24 10:23

Contra personam

In un mondo perfetto, Frangetta Serracchiani avrebbe perfettamente ragione ad affermare che la “norma antiBassolino” del regolamento delle primarie PD non è antiBassolino, e che è «solo un modo per dire che quando un’esperienza si è chiusa, si è chiusa per davvero». Pensateci un attimo: è stata fatta apposta una legge che vieta di candidarsi per più di due mandati consecutivi, il che dovrebbe voler dire che il legislatore aveva pensato che forse era meglio non avere un sempresindaco. Ma sono ragionevolmente certo che nessuno pensa di essere in un mondo perfetto, e che non è un caso che la norma sia nata solo dopo che l’ex sindaco di Napoli ha detto “massì, mi potrei candidare”.
Assodato che a me delle primarie in generale non importa nulla e che credo che per come le facciamo noi in Italia si dovrebbero abolire, quello che però non riesco a capire è perché il PD se la prende con gente che del PD ha la tessera. Non ti piace come si comporta un tuo maggiorente? Lo sbatti fuori dal partito, punto.

Ultimo aggiornamento: 2015-11-23 16:04