Archivi annuali: 2013

_Da zero a infinito_ (libro)

[copertina] Carramba che sorpresa! Io mica lo sapevo che Constance Reid fosse la sorella di Julia Robinson… (ovviamente nessuno dei due era il loro vero cognome. Erano entrambe nate Bowman, ma negli USA ancora adesso la moglie diventa proprietà cognominale nel marito)
L’edizione che ho letto (Constance Reid, Da zero a infinito : Fascino e storia dei numeri, Dedalo 2010 [1956, 2006], pag. 187, € 14, ISBN 978-88-220-6812-5, trad. Domenico Minunni) è quella “del cinquantenario”, nel senso che il libro è stato scritto da una Reid trentottenne e rivisto poi da una Reid ottantottenne.

Constance Reid non era una matematica, anche se naturalmente in caso di dubbi poteva sempre chiedere a sua sorella; era una scrittrice che si è specializzata in libri di divulgazione sulla matematica e sui matematici. Questo libro nacque per caso, dopo che scrisse un articolo sullo Scientific American a proposito della scoperta di due nuovi numeri perfetti (da parte di suo cognato… e la storia è molto divertente). Il libro ha dodici capitoli, sui numeri naturali da 0 a 9 oltre che al numero di Nepero e che come tutti sanno è alla base dei numeri naturali e all’infinito che è la fine di tutti i numeri naturali. Già da qui dovrebbe essere chiaro che i numeri sono solo un pretesto per raccontare varie storie matematiche, spesso già note per altre vie ma sicuramente raccontate molto bene grazie anche alla traduzione fresca di Domenico Minunni. Credo insomma che il testo sia molto adatto per avvicinare non tanto alla matematica come materia quanto come modo di pensare i lettori: caldamente consigliato.

Ultimo aggiornamento: 2013-08-17 07:00

gioco per il dì di festa: Rollin

Innanzitutto, grazie a Gianluigi per la segnalazione!
Rollin, che a giudicare dal nome è scritto in JavaScript, è un gioco il cui scopo è far rotolare un parallelepipedo e farlo cadere dal buco in una specifica casella. Occorrono ovviamente capacità di visualizzazione 3d che io non ho, e soprattutto bisogna abituarsi a capire quali sono i tasti da usare. A parte questo, è un buon modo per concentrarsi un po’ su qualcosa di diverso dal lavoro…

Ultimo aggiornamento: 2014-12-28 19:17

Il comune ha risposto

Ricordate quando mi ero lamentato perché il comune di Milano non mi aveva risposto? Ecco, ero stato troppo precipitoso. Sarebbe bastato aspettare due settimane: il 6 agosto in effetti ho ricevuto risposta.
Poi magari mi potrei chiedere come mai alla domanda «Sono previsti passaggi dei vigili urbani per iniziare a far rispettare la segnaletica?» la risposta è stata «il controllo da parte della Polizia Locale non può essere esteso per 24 pre su 24» (e il problema non è certo il refuso!), ma in effetti è agosto…

Ultimo aggiornamento: 2013-08-14 16:36

La pubblicità è l’anima di?

Leggo da Mantellini che Spotify ha cambiato le sue “regole del gioco”, e non permette più neppure in Italia uno streaming illimitato di musica senza abbonarsi al loro servizio e accettando di ascoltare di quando in quando pubblicità. Non usando Spotify, sono andato a leggere le condizioni d’uso e ho visto che in effetti dopo i primi sei mesi d’uso ora c’è un limite di 10 ore al mese.
Tralasciamo che c’è chi continua a creare account farlocchi due volte l’anno e guardiamo la luna anziché il dito. Il modello “ottieni gratuitamente un servizio se accetti pubblicità” è fallito ancora una volta. Immagino che i ricavi della pubblicità, soprattutto in un servizio digitale dove si può misurare facilmente il ritorno, siano troppo bassi; d’altra parte la crisi dei media deriva anche dall’avere una contrazione del mercato pubblicitario cartaceo che non è per nulla bilanciata da un corrispondente aumento di quello digitale. In pratica non so se in rete si faccia meno pubblicità: sicuramente viene pagata molto meno.
Aggiungiamo che la pubblicità in rete diventa sempre più pressante, naturalmente “per il nostro bene”. Non so se abbiate mai letto quanto Douglas Adams scrisse al riguardo quindici anni fa; se fosse ancora vivo, credo rimpiangerebbe amaramente quelle parole. Addirittura qualche giorno fa lo IAB (sigla che un vecchietto della rete come me associava all’Internet Activities Board, mentre invece ora è l’Internet Advertising Bureau…) ha acquistato spazio pubblicitario (cartaceo…) per lamentarsi della decisione di Mozilla di bloccare di default i cookie di terze parti (quelli usati dalle aziende che fanno pubblicità), lasciando al singolo utente la possibilità di fare opt-in e accettarli. Sappiamo tutti che l’opt-in non funziona (dal punto di vista di chi ti vende; dal punto di vista dell’utente è perfetto), e questa ne è ulteriore prova.
Detto tutto questo, io però mi blocco. Secondo voi, qual è un modello per proporre un servizio nel mondo digitale? Insomma, esiste o no una pars construens?

Ultimo aggiornamento: 2013-08-14 11:24

Grazia e Fonzie

Nappy mi ricorda quello dei primi tempi. Il comunicato “Salvate il soldato Berlusconi” non dice assolutamente nulla che non sia completamente scontato. Se volete, la cosa più interessante è che affermi esplicitamente che si stia parlando di Silvio, a parte la stoccatina quando accenna al «turbamento e preoccupazione per la condanna a una pena detentiva di personalità che ha guidato il governo ( fatto peraltro già accaduto in un non lontano passato )» :-)
Naturalmente, proprio perché non dice nulla che non sia completamente scontato, ognuno tira l’acqua al suo mulino. Stavolta mi sono divertito a leggere i titoli a caldo dei giornali vicini all’ex PresConsMin, che sono fotocopiati. Libero titola «Napolitano a Berlusconi: “La sentenza va rispettata, ma se mi chiede la grazia..”», mentre il Giornale, che in questo frangente storico usa una terminologia meno popolare, ha invece «Napolitano apre a Berlusconi: “Non ho ricevuto domanda di grazia”».
Facciamo pure finta di non notare che secondo Napolitano occorre un «esame obbiettivo e rigoroso» e leggiamo la frase seguente: «per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato». Detto in altre parole, Berlusconi dovrebbe chiedere la grazia e inoltre riconoscere che la sentenza è stata legittima. Mettetevi ora la mano sulla coscienza e ditemi quanto scommettereste che Silvio accetti di ammettere di essere colpevole…
Intendiamoci, non penso che il presidente della Repubblica potesse dire altro, anche perché altrimenti la guerra civile ci sarebbe stata lo stesso, e per una volta mi sa che non sarebbero stati i soliti girotondisti: ma mi pare davvero strano che i quotidiani a Lui (nel senso di Silvio, non di Re Giorgio) vicini si siano appigliati a quella frase. Vogliono forse davvero fare le colombe?
Aggiornamento: (14 agosto) non è vero che Nappy abbia detto il nulla. Mi era sfuggito questo passaggio: la frase da me citata sopra termina con «[…]possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull’esecuzione della pena principale» (grassetto mio). È vero e lapalissiano che non avrebbe mai potuto parlare di cosa fare sulle pene accessorie, per l’ottima ragione che non sono ancora state definite. Ma non è lapalissiano il fatto che abbia aggiunto la parola “principale”. Poteva far finta di nulla, e invece ha detto “se il giudice d’appello comminerà un’interdizione, quella resta”. Dite niente.

Ultimo aggiornamento: 2013-08-13 22:45

un sentito vaffanculo

Un sentito vaffanculo, dicevo, alle varie società autostradali che stamattina non mi hanno mica segnalato che lo svincolo di Cormano era chiuso. Ci sono tanti cartelloni a messaggio variabile sul percorso, come sapete. Bene: mi hanno detto che c’era un veicolo fermo prima dello svincolo di Gravellona Toce (vero, ma non dava fastidio a nessuno); mi hanno detto che c’era un veicolo fermo tra Rho e Milano Certosa (falso); mi hanno detto che se pagavo il pedaggio con bancomat e carte non avevo spese (ma tanto il pedaggio lo paghi lo stesso, no?); mi hanno detto che lo svincolo di Cavenago era chiuso (ce n’erano altri quattro prima).
Certo, in autostrada non c’era tutto quel traffico; ma se uno di quei maledetti cartelloni a messaggio variabile mi avesse avvisato, o anche se avessero messo un buon vecchio cartello provvisorio prima di Milano Certosa, sarei uscito lì e arrivato almeno dieci minuti prima, cosa che con due quasiquattrenni in auto e intorno alle 14 non è da buttare via. Ribadisco: vaffanculo.
(dell’area di servizio di San Rocco ne parlo un’altra volta)

Ultimo aggiornamento: 2013-08-12 18:27

Quizzino della domenica: Danza dei quadrati

Avete una scacchiera (8×8) e due pedine, una bianca e una nera. Posizionate le due pedine sulla scacchiera su due caselle diverse (non importa se dello stesso colore oppure no), e iniziate a muoverle. Ogni mossa consiste nello spostare una pedina di una casella in orizzontale o verticale, senza mai far finire entrambe le pedine nella stessa casella. Non è necessario alternare le pedine da muovere; si può anche muovere più volte di fila la stessa pedina.
Lo scopo sarebbe quello di riuscire a trovare una successione di mosse tale da ottenere tutte le possibili posizioni della coppia di pedine, senza ripeterne nessuna. Come probabilmente avete già immaginato, è impossibile: ma sapreste dimostrarlo?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p114.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dalla Moscow Mathematical Olympiad 2001, via Futility Closet)

Ultimo aggiornamento: 2016-06-02 22:17