Archivi annuali: 2012

Economia emotiva in pratica

Sabato Anna e io abbiamo portato i bimbi alla prima lezione di nuoto. Mentre loro nuotavano, Anna aveva sete ed è andata a prendere una bottiglia d’acqua alla macchinetta. Poi ritorna e mi dice “hai sessanta centesimi? L’acqua costa 80, c’era scritto che la macchinetta dava il resto ma invece è rimasto lì”. Non era il momento di fare una lezione di economia emotiva, o perlomeno non avevo abbastanza tempo, così dopo un timido inizio le ho dato i sessanta centesimi e si è presa la seconda bottiglietta. Adesso però ho un po’ più di tempo :-)
Innanzitutto, la seconda bottiglietta non ci serviva, tanto che è tornata a casa con noi, e lo sapevamo entrambi. Questo è il punto fondamentale di tutta l’analisi: se l’avessimo bevuta subito il conto era completamente diverso. Mettiamola così: non avevamo problemi a spendere nel “qui ed ora” 80 centesimi per una bottiglietta d’acqua, pur sapendo che a casa ce ne avevamo, e le avevamo pagate 30 centesimi. Questo è normale, perché noi non eravamo a casa :-) Ma la seconda bottiglia l’abbiamo pagata in pratica 60 centesimi (i primi venti erano già stati sprecati, e non ci sarebbero tornati indietro), il tutto per portarcela a casa. Quindi in realtà non abbiamo “ricuperato i venti centesimi” ma ne abbiamo persi altri trenta. Non sarà una tragedia, ma è un classico controesempio al motto “più spendi, meno spendi”…

Ultimo aggiornamento: 2012-09-24 07:00

Quizzino della domenica: One and one is two

Come forse avete sentito, nel 2012 ricorreva il cinquantennale della pubblicazione del primo disco dei Beatles. Un mio amico mi ha detto che il suo povero zio, morto molti anni fa, amava raccontargli una triste storia a proposito del concerto milanese dei Fab Four al Vigorelli e del perché lui non riuscì ad andarci. Sapendo che l’età dello zio del mio amico alla sua morte era esattamente un trentaquattresimo del suo anno di nascita, sapreste dirmi quanti anni aveva nel 1965, l’anno di quel concerto?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p053.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Il problema è ispirato da Henry Dudeney, 536 Puzzles and Curious Problems)

Ultimo aggiornamento: 2016-05-31 12:31

_La cupola del mondo_ (libro)

[copertina] L’Italia rinascimentale, e soprattutto Roma, è ben nota per essere patria di chissà quanti intrighi. Ma non sono in molti a vedere tali intrighi dal punto di vista artistico, o meglio dell’architettura. L’autore di questo libro (Sebastian Fleming, La cupola del mondo [Der Kuppel des Himmels], Editrice Nord 2012 [2010], pag. 587, € 18,69, ISBN 978-88-429-2006-9, trad. Paolo Scopacasa) racconta in un certo senso la storia della cupola di San Pietro, inframmezzata da quella della vita di Michelangelo Buonarroti. Almeno la base del romanzo storico è questa: ho riconosciuto vari aneddoti su Michelangelo che avevo orecchiato quando ero ragazzo e poi dimenticato. O se preferite il libro racconta l’eterna lotta di poteri nella Roma rinascimentale, iniziando con Leonardo, Bramante, Pico della Mirandola e il cardinal Giovanni de’ Medici in una setta, i Fedeli d’Amore, che vuole ricreare lo stile classico di costruzione a cupola rifacendosi nientemeno che al Tempio di Salomone e al suo architetto Hiram, in contrapposizione all’Archiconfraternita de Perfecti in Segreto che vuole mantenere l’ordine attuale contro tali infiltrazioni neopagane, e ha come uomo di punta prima il (a quanto ne so inesistente) cardinal Giacomo Catalanoe poi il cardinal Carafa, papa Paolo IV. Quando papa Giulio II Della Rovere vuole crearsi un mausoleo, l’ormai vecchio Bramante e il giovane Michelangelo propongono in modo indipendente di sostituire la vecchia basilica, creando una cupola a base quadrata. Poi i decenni passano, gli architetti e i papi muoiono, Roma viene saccheggiata, l’eresia luterana e il Concilio di Trento cambiano le cose… Non ne so abbastanza di architettura per capire come sono esplicate le idee; a volte il libro indulge però un po’ troppo in leziosismi che rallentano la potenza del racconto, ben tradotto da Paolo Scopacasa (che però a pagina 177 poteva anche chiamare Jacopo da Varazze e non da Varagine :) )

Ultimo aggiornamento: 2012-09-22 07:00

Presidenza on demand

C’è una cosa che non mi torna davvero nella seduta del Senato sospesa per mancanza del presidente di turno. Non so se quanto scrive il Fatto, che cioè il presidente Schifani non c’era perché stava presenziando alla cerimonia per la consegna in affido degli ultimi beagle di Green Hill, sia vera: il lancio Ansa non ne parla. Gli è che il Senato, oltre al presidente, ha tutta una serie di vicepresidenti, uno dei quali è sempre di turno. Se Domenico Nania non c’era perché il suo volo da Catania per Roma non è partito alle 9.15 del mattino ma un’ora e mezzo dopo, e Rosi Mauro è andata via a mezzogiorno perché aveva un volo da prendere, significa che questa gente se ne strafrega del fatto che il loro lavoro è fare il senatore e quindi essere a Palazzo Madama, non a casa loro. Bella considerazione di quello che fanno…

Ultimo aggiornamento: 2012-09-20 15:00

i soliti riti di causa ed effetto

Ricordate lo sciopero invisibile di lunedì scorso? Il suo effetto (oltre che togliermi un bel po’ di soldi dalla prossima busta paga) è stato immediato: le trattative per il rinnovo del contratto delle telecomunicazioni riprenderanno lunedì prossimo. Come succede sempre, lo sciopero è semplicemente il modo per contarsi e avere la base di partenza aggiornata per sapere quanti soldi elargire. (Per i precisini, la cosa è un po’ più complicata: i soldi sono calcolati solo all’ultimo momento, perché prima bisogna monetizzare le altre modifiche al contratto, che possono avere segno positivo o negativo).
Posso però dire che io di questo tipo di riti ne avrei un po’ sopra i capelli?

Ultimo aggiornamento: 2012-09-20 09:59

L’ennesimo libro della fantascienza

Oggi è il 19 settembre, compleanno di Carlo Fruttero. Quei matti della Barabba Edizioni lo scorso maggio hanno pensato che sarebbe stato bello fargli un regalo di compleanno, e hanno lanciato la voce. Risultato: se va tutto bene, tra due ore e mezzo sarà disponibile al download (pardon, al daunlò) un ebook (pardon, un ibù) intitolato L’ennesimo libro della fantascienza: 688 pagine in PDF, ma c’è anche la versione ePub e mobi; una copertina da urlo, opera di Isola Virtuale; un numero non meglio precisato di racconti (niente fantasy, solo fantascienza), due disegni e un fumetto. Tutto prodotto in rete, tutto gratuito. Trovate più notizie qui; sperabilmente riuscite anche a scaricarlo.
C’è anche un raccontino del Vostro Affezionato Notiziolista (ancorché indicato con un cognome che non è il suo, causa correttori ortografici insensibili): inutile dire, è fantascienza matematica :)

Ultimo aggiornamento: 2012-09-19 07:00

grande stupore

Oggi mi è capitato di leggere questo articolo del NYT, e sono rimasto piuttosto stupito. Non mi ha stupito che il cardinale di New York abbia scherzato, baciando per esempio l’inesistente anello di Stephen Colbert: ovvio che si sono preparati gli sketch in anticipo, in una discussione su come gioia e umorismo fanno parte della vita spirituale. D’altra parte, ho anche il sospetto che alla periferia dell’impero il cattolicesimo sia molto più allegro di quello che vediamo in Italia. Mi ha stupito un po’ scoprire che Colbert è cattolico praticante e insegna persino catechismo, o quello che è la Sunday School: ma c’è stata una cosa molto più incredibile, per uno abituato a leggere i nostri quotidiani online.
L’articolo termina infatti con questo testo:

This article has been revised to reflect the following correction:
Correction: September 15, 2012
An earlier version of this article misidentified the magazine whose editor sent out live Twitter posts from the event. It is Commonweal, not the Jesuit weekly America.

Insomma: il NYT ha fatto un errore, gli è stato fatto notare, e non solo ha corretto l’articolo: ha anche esplicitamente spiegato che l’errore c’era, e qual era. Da noi, quando va bene, scrivono “articolo modificato”…

Ultimo aggiornamento: 2012-09-18 18:33

non più di una domanda per volta!

Domenica sera, prima di scrivere questo post, avevo anche scritto ad ATM – nella sezione “suggerimenti” e non in quella “reclami” perché di per sé non avevo nulla da reclamare se non la mia idiozia nel non avere pensato di seguire alla lettera quanto scritto.
Qui sotto c’è la risposta al mio messaggio (anch’esso riportato in corsivo): cosa manca?
=-=-=-=-=-=-=-=
Ogg:domenicAspasso e biglietto giornaliero
Stamattina sono andato in giro per Milano con i miei due bimbi. Peccato che – avendo una tessera RicaricaMi e non un biglietto singolo urbano – al secondo passaggio ai tornelli della metropolitana è stato scalato un secondo biglietto. Certo tecnicamente la frase che appariva sui display alle fermate era corretta, visto che non parlava di altri titoli di viaggio: però se ci fosse stato scritto “Solo con il biglietto singolo urbano cartaceo si può viaggiare tutto il giorno” la cosa sarebbe stata molto più chiara. Né avrei potuto cliccare sulla parte della schermata principale del sito a proposito della domenicAspasso: facendolo, mi appariva la richiesta “Inserisci la tua e-mail e password per effettuare il login ed entrare nel tuo profilo dati”. Non molto user friendly, non trovate?

Gentile Cliente,
La informiamo che in occasione del blocco delle auto a Milano dalle 10
alle 18, è stato possibile viaggiare per tutto il giorno sulla rete
urbana ATM con un solo biglietto da 1,50 Euro.
ATM ha utilizzato tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per
divulgare correttamente le iniziative legate alla DomenicaAspasso, tra
cui l’utilizzo del singolo biglietto da 1,50 Euro valido per l’intera
giornata.
Un cordiale saluto,
=-=-=-=-=-=-=-=

Ultimo aggiornamento: 2012-09-18 16:51