Archivio mensile:Novembre 2012

infarto in treno

Fare l’esegesi a partire da un articolo di giornale è molto difficile e probabilmente non serve a nulla, ma mi pare comunque più saggio che diffondere acriticamente e acerebralmente, quindi tanto vale digitare qualcosa.
Non so se avete letto la vicenda del tipo che ha avuto un infarto sul Frecciarossa Torino-Milano che era appena partito, col treno che ha continuato la sua corsa fino a Rho senza fermarsi. Detto così sembrerebbe incredibile, no? Proviamo però a cercare di intuire dal testo dell’articolo cosa può essere successo.
Il poveretto si è sentito male “subito dopo Porta Susa”, il che significa relativamente poco: con buona probabilità ora che il capotreno è stato avvisato il treno aveva già passato Torino Stura e si era immesso nella linea ad alta velocità. A questo punto le possibilità non erano molte. Il treno avrebbe potuto fermarsi a uno dei posti di blocco che ci sono sulla linea, posti di blocco che per definizione sono collegati alla viabilità stradale. Però questi posti di blocco sono in mezzo al nulla, e quindi comunque si sarebbe dovuto comunque aspettare un’ambulanza o un elicottero. Il treno avrebbe potuto prendere un’interconnessione con la linea storica e fermarsi in stazione. Di interconnessioni ce ne sono due: una a Santhià, che si raggiunge un quarto d’ora circa dopo Porta Susa (e quindi non garantisco al 100% che non fosse già stata superata), e una a Novara, che spero sia stata migliorata rispetto a com’era nel 2006 col treno che prendeva un binario triste e solitario con limite di velocità a 50 all’ora. Fatti i conti, non è detto che ci sarebbe stato un vero vantaggio rispetto ad arrivare a Rho Fiera con medici e ambulanza già sul posto, come sembrerebbe essere successo in pratica… anche se non capisco la frase «Altri medici sono saliti e per quasi un’ora ancora hanno tentato un intervento in extremis» che per un infarto – a differenza di un trauma dove muovere il paziente può essere pericoloso – non ha senso.
Per quanto riguarda la mancanza di un defibrillatore a bordo dei treni, il mio commento è “boh”. Davvero, non so quanto costi un defibrillatore, quanto sia difficile usarlo e quindi formare i vari capitreno, quanta sia la probabilità di un infarto in treno e la distanza media da una stazione. Senza conoscere queste informazioni, come faccio a capire se ne vale davvero la pena?

Ultimo aggiornamento: 2012-11-19 12:07

Quizzino della domenica: Pallina bianca, pallina nera

Lewis Carroll una volta propose il seguente quesito. Ho un sacchetto nel quale c’è una pallina, che è stata scelta a caso tra una bianca e una nera. Metto nel sacchetto una pallina bianca, e ne estraggo una a caso. Se la pallina estratta è bianca, qual è la probabilità che quella rimasta nel sacchetto sia anch’essa bianca?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p066.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)

Ultimo aggiornamento: 2016-05-31 13:06

_The Wacky Races Handbook_ (libro)

[copertina] Chi come me ha una certa età sicuramente conosce i cartoni animati di Hanna e Barbera “The Wacky Races”, e probabilmente avrà capito perché io mi sia procurato questo libretto (AA.VV., The Wacky Races Handbook, Warner Bros 2010, pag. 85, Lst 9.99, ISBN 978-1-4052-5202-7). Purtroppo però il risultato non è stato alla pari delle aspettative.
Innanzitutto il formato troppo piccolo non permette di vedere bene i particolari delle figure – e adesso non venitemi a dire che quei cartoni animati di particolari non ne avevano, perché allora non avete capito nulla. Inoltre direi che mancano molte scene che pure avrebbero dovuto esserci, tipo il mostrare le trasformazioni più strane delle varie macchine, o perlomeno un po’ di cartine delle tappe percorse. Come bonus, due paginette sugli spinoff… e non ditemi che non avete nemmeno mai visto Stop the pigeon! perché allora avete davvero avuto un’infanzia triste.
In definitiva, un libro di cui (purtroppo) si può anche fare a meno. Però una chicca ve la lascio: ho scoperto che il nome completo di Dick Dastardly è Richard Milhous Dastardly. Non credo che nel 1967, quando la serie venne trasmessa per la prima volta, gli autori avessero esplicitato quel nome, visto che sarebbe stato chiarissimo almeno per tutti gli americani a chi si riferiva. Però nel 2010, quando il libro è stato pubblicato, probabilmente il riferimento è rimasto per pochi eletti…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-17 07:00

Area Codacons

A Milano uno degli sport locali, oltre che trovare un nome alle primarie per le elezioni regionali perché non siano primarie, consiste nel fare ricorsi al Tar contro Area C, la direttiva che obbliga chiunque voglia entrare in centro a Milano con la propria auto a pagare 5 euro al giorno. Generalmente i più arrabbiati sono i negozianti e soprattutto i gestori dei parcheggi in centro città: ma a quanto pare l’ultimo ricorso è stato promosso da una insospettabile (beh…) associazione: il Codacons.
Forse sto invecchiando, ma non sono riuscito a trovare nel sito del Codacons il testo del ricorso, ma solo la ripresa di un comunicato stampa. Qual è la logica rienziana? Semplice: visto che Area C taglia così bene l’inquinamento, è ingiusto che i milanesi che non vivono in centro non possono goderne; ergo il provvedimento deve essere esteso a tutta la città. Cito verbatim: «I benefici emersi dai dati scientifici circa la diminuzione dei fenomeni inquinanti prodotti dalle auto circolanti all’interno dell’area C, legittimano i residenti al di fuori di tale area, a beneficiare dello stesso provvedimento comunale.»
Purtroppo, come dicevo, non ho il testo completo del ricorso, e quindi la cattiveria che sto scrivendo potrebbe essere errata. Se si spostassero semplicemente le telecamere ai confini comunali, sicuramente ci sarebbe un effetto non trascurabile sui flussi da fuori città (quindi sui comuni limitrofi e sulle metropolitane, giusto per dirne qualcosa). Ma paradossalmente chi abita in centro a Milano sarebbe avvantaggiato, perché potrebbe scorrazzare per tutta la città; esattamente come chi come me vive fuori dal centro potrebbe entrare in centro senza problemi. La cattiveria è: il Codacons si è accorto di questo effetto collaterale? È proprio quello che voleva? O magari la speranza è quella che un ricorso di questo tipo, se accolto, scardini tutta la logica di Area C? Peccato che mi sa che non avrò risposta a questi cocenti dubbi…

Ultimo aggiornamento: 2012-11-15 10:53

Carnevale della Matematica #55: GOTO Maddmaths!

È autunno, le giornate sono brevi, non è proprio il momento di fare gite e tanto meno andare a sciare… Cosa c’è di meglio che mettersi comodi – e vi assicuro che serve! – e leggersi i tantissimi contributi per il Carnevale della Matematica, ospitato stavolta da Maddmaths!?

Ultimo aggiornamento: 2012-11-14 09:48

complottisti M5S

Ieri Vittorio Bertola ha postato sulla sua bacheca Facebook una segnalazione: il Consiglio di Stato ha sentenziato che un consigliere comunale non può «autenticare firme relative ad elezioni di enti di cui il suo Comune non faccia parte». Vedendo cosa è capitato in questi ultimi anni con pacchi di firme false allegramente consegnate, e ricordando che un consigliere comunale non è un pubblico dipendente, per quanto mi riguarda la cosa è sacrosanta. Come lo sia per vb non lo so (il comunicato è asettico). Più interessante, come sempre, vedere cosa scrivono i commentatori.
Io capisco chi, come Gilda, si lamenta perché chi è già eletto si fa le leggine per evitare di raccogliere firme, sancendo così una disuguaglianza. Capisco già meno chi, come Giuseppe, si lamenta perché rischiava di trovarsi un consigliere SeL che certifica le firme a un banchetto M5S che raccoglie firme contro una porcata SeL (o magari non capisco proprio quello che ha scritto, intendiamoci). Ma quello che mi preoccupa davvero sono altri commenti. Giovanni commenta «dittatura»; Laura, «un’altra leggina anti-grillo, diventeremo sempre più forti!!!!!!»; Luca, «fase: ” poi ci combattono”…. in tutte le maniere possibili…to be continued !»; Marco, «stato di polizia?». Lo so, guardarsi l’ombelico è una delle attività preferite: faccio il blogger, volete che non lo sappia? Però un minimo di raziocinio dovrebbe fare capire che in questo momento M5S non ha certo problemi a raccogliere firme, e che quindi questa norma paradossalmente è in questo momento a loro favore, complicando la presentazione di liste civetta?
(Oops, ho parlato di raziocinio… parola vietata in Italia, e non solo tra i grillini)

Ultimo aggiornamento: 2012-11-14 09:42

Newsle: come NON fare pubblicità virale

Mi è appena arrivata una mail dal titolo “maurizio – A friend just invited you to Newsle” e dal testo

Hi maurizio,
A friend just invited you to Newsle.
Newsle is a free service that tracks people in the news. With Newsle, you’ll never miss an article about a friend or colleague.

Il messaggio termina con il testo «This message was intended for maurizio codogno. You’re receiving this because one of your Facebook or LinkedIn friends invited you to join Newsle». Ora, io sto invecchiando, lo so bene: però quando mi arriva una roba così, senza nemmeno sapere *chi* abbia deciso di farmi provare questo bellissimo e interessantissimo servizio, l’unica cosa che ho fatto è stata cliccare sul link “Opt out of all Newsle emails”. Siamo nel 2012: se pensi che queste mail anonime incuriosiscano, forse hai dei problemi. (Se pensi che così puoi verificare se gli indirizzi esistono davvero per poi spammare, allora forse hai qualche chance in più, diciamocelo…)

Ultimo aggiornamento: 2012-11-13 19:33

la segreta tela di Penelope

L’altra settimana improvvisamente l’incrocio tra viale Zara e via Ala / via Slataper è stato chiuso, con tanto di cartelli gialli “viabilità modificata”. La cosa non è per nulla passata inosservata: sia l’incrocio di piazzale Istria che soprattutto quello tra viale Zara e via Laurana / via Bisi Albini si sono intasati al punto tale che facevo fatica a passare con la bicicletta, oltre a dover fare un giro molto più pericoloso: il buffo è che il semaforo continuava a funzionare, non so se per i pedoni o cosa.
Sabato, se ho visto bene – in questi giorni faccio un percorso diverso – i cartelli sono stati tolti e l’incrocio riaperto. Tutto bene quel che finisce bene? per nulla. La scorsa settimana avevo scritto al Comune di Milano segnalando il problema, e mentre c’ero anche suggerendo di valutare una modifica del semaforo in piazzale Istria lato Fulvio Testi (sapete, siamo una nazione di santi, poeti e navigatori satellitari…). Peccato che quella lettera non abbia mai avuto risposta: nella migliore delle ipotesi la barocca architettura del sito del Comune non l’ha memorizzata, cosa che non posso sapere perché non esiste un feedback di avvenuta ricezione. Devo dire che ai tempi della Moratti le mail al Comune avevano risposta molto più rapida :-(

Ultimo aggiornamento: 2012-11-13 19:04