Archivi annuali: 2011

Percentuali strane

[strane percentuali] Un mese abbondante orsono, Dino mi scrisse dicendo che si era accorto che i biscotti Oro Saiwa non avevano più le percentuali dei vari ingredienti riportate in etichetta. Confesso che, pur essendo un grande consumatore di Oro Saiwa, non me ne ero affatto accorto. Dino comunque mi ha mandato una scansione della tabella delle percentuali precedente alla misteriosa sparizione, tabella che vedete qui sopra.
Chissà com’è possibile che la somma delle percentuali superi il 100%. Mi è capitato di vedere cose simili nelle marmellate, ma lì si perde sicuramente acqua nel processo di creazione (così è possibile una marmellata di prugne dove ci sono più di 100 grammi di prugne per 100 grammi di prodotto) e poi si possono contare due volte gli zuccheri, una nel totale e una nella parte della polpa di frutta. Ma qui non pareva il caso. Misteri…

Ultimo aggiornamento: 2011-11-15 14:28

Carnevale della Matematica #43: GOTO Pitagora e dintorni!

Questo mese il Carnevale della Matematica è ospitato da un nuovo aficionado, Dioniso. “Nuovo” si fa per dire, ha già inviato molti contributi in passato: ma è la prima volta che si è accollato l’onere di raccogliere tutti i (tanti) contributi del mese, e per l’occasione ha scomodato il suo φιχιfonino oltretombale per avere informazioni di prima mano nientemeno che da Pitagora. Vi lascio alla piacevole lettura, e vi ricordo che a dicembre messer Popinga amerebbe parlare di “storia e storie della matematica”.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-14 10:53

gioco della domenica: Hungry Shapes 2

In Hungry Shapes lo scopo del gioco è dare da mangiare agli affamati, vale a dire alle forme geometriche che appaiono. Gli hamburger sono sparsi per lo schema, ma bisogna stare attenti! Le forme verdi sono infatti già sazie, e quindi non devono mangiare, mentre quelle gialle hanno bisogno di un panozzo e le rosse di due. Il gioco è a gravità, quindi la forma casca verso il basso, mangiandosi per strada tutti i panini. Ci sono trenta livelli tutti per voi!
(via http://www.passionforpuzzles.com/weblog/2009/08/hungry-shapes-online-puzzle-game.php)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-13 07:00

_Alphabet Juice_ (libro)

[copertina] Faccio subito coming out: stavo per lasciar perdere il libro (Roy Blount Jr., Alphabet Juice, Sarah Crichton Books 2009 [2008], pag. 365, $15, ISBN 978-0-374-53204-8) alla fine dell’introduzione, visto che mica sono riuscito a capirla del tutto. Troppe parole inglesi che non conosco affatto, e per di più non di origine greco-latina ma anglosassone… che per me è ovviamente pari all’arabo, visto che non ho nessun appiglio per intuirne il significato. La lettura del testo vero e proprio è stata più facile, anche se non sempre tutto mi è risultato chiarissimo e sono troppo pigro per girare con un vocabolario appresso. Roy Blunt Jr., pur essendo statunitense, scrive in maniera molto britannica – o forse segue le orme di Ambroise Bierce e il suo The Devil’s Dictionary. In questo libro cerca di convincere a tutti i costi il lettore che non è affatto vero che le parole non hanno in genere attinenza con il loro suono; il tutto facendo salti mortali a cui spesso non crederei se non sotto minaccia di una pistola puntatami contro, ma che sono comunque godibili, come del resto godibili sono le digressioni varie che fa. Con questo vocabolario (da A a zyzzyva che è una specie di coleottero) costruito col succo – energia – fondamento dell’alfabeto non credo si possa imparare l’inglese, ma almeno si apprendono tante nozioni inutili… Sta poi a voi vedere se riuscite a riciclarle nella conversazione di ogni giorno.

Ultimo aggiornamento: 2018-05-04 14:51

Don Juan (ristorante)

Venerdì scorso, lasciati i duenni al pigiama party al nido, siamo riusciti ad andare a cena fuori. Ho scelto io, e ho scelto un ristorante argentino: Don Juan. Non è stato difficile parcheggiare, il silos di Porta Romana a quanto pare è sempre sufficientemente vuoto; giusto per far notare come la sosta selvaggia sia in parte anche “sosta dove diavolo mi pare, perché io valgo?” Avevamo prenotato, ma nonostante quanto detto dall’ancora per poco PresConsMin non c’era il pienone, anche se non era certo vuoto.
Ambiente per quanto mi riguarda relativamente anonimo; la carne – noi abbiamo preso un Baby Beef che è per due persone – è molto buona, non economica (47 euro, e non ci sono contorni) ma può valer la pena. Il costo inizia a salire non appena si aggiunge qualcosa, a parte la solita barbara usanza del coperto (3 euro a testa). Non pretendete di trovare camerieri amichevoli, ma magari è persin meglio così che avere sempre qualcuno dietro di voi…
In definitiva, se siete dei puri carnivori è comunque un buon posto.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-11 15:47

Repubblica Presidenziale

La storia è spesso ironica. Proprio ora che forse il declino di Silvio Berlusconi è davvero iniziato, l’Italia sta diventando quello che lui aveva sognato: una repubblica presidenziale. Purtroppo per lui il Presidente è ancora Giorgio Napolitano, però…
La mossa di nominare Mario Monti senatore a vita è stata chiarissima per tutti. La Costituzione non dice che il Presidente del Consiglio dei Ministri debba essere un parlamentare; di per sé non dice neppure che debba essere maggiorenne, anche se sarebbe buffo vedere gli atti controfirmati dall’esercitante la patria potestà. Parecchie persone si sono ricordate il precedente di Carlo Azeglio Ciampi, divenuto primo ministro senza sedere in Parlamento; però Ciampi era il governatore della Banca d’Italia, e quindi aveva comunque una sua investitura istituzionale, che al presidente della Bocconi e consulente per Goldman Sachs mancava. Il prossimo governo Monti sarà quindi guidato da un “politico” e scelto direttamente dal presidente della Repubblica, senza consultazoini che non siano altro che formali; il tutto dopo che martedì aveva scritto che Berlusconi si sarebbe dimesso, e mercoledì l’aveva ribadito dettando persino i tempi per l’approvazione della Legge di Stabilità. Roba da far impallidire i comunicati di questi mesi dei nostri vari ministri, che hanno l’unico vantaggio di essere più umoristici.
Intendiamoci: tutti i presidenti della Repubblica italiana, a partire da Einaudi, hanno sempre cercato di travalicare i limiti costituzionali, o se preferite di saggiare l’asticella (teoricamente infatti il presidente di poteri ne ha eccome, anche se in pratica sono sempre tarpati). Però credo che questo di Nappy sia il nuovo record assoluto, niente male per uno che ha iniziato il settennato sembrando assolutamente inane… nemmeno il buonanima di Cossiga è riuscito a fare un cambiamento simile. Che il tutto sia un bene o un male a lungo termine – nell’immediato mi sa che fosse l’unica mossa possibile – lo vedremo a tempo debito.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-10 11:22

no, Giuliano

Se le cose fossero andate meglio, mi sarei chiesto se il povero ragazzino schiacciato sabato dal tram avesse indossato un giubbotto ad alta visibilità. La mia esperienza con gli imbecilli in automobile mi fa dire che con ogni probabilità non gli sarebbe servito a nulla (e dire che quando andavo a scuola guida mi obbligavano ad aprire la portiera con la destra, così sarei stato costretto a guardare se passava qualcuno…), ma non si sa mai. Nella sera di una giornata in cui è piovuto per tutto il tempo la visibilità è praticamente nulla, e le luci di una bicicletta servono a ben poco. Ciclisti, ricordatevelo sempre. Un giubbetto costa meno di cinque euro.
Però, caro sindaco Pisapia, non può rispondere a chi le domanda a proposito delle piste ciclabili «Chiedete a chi non le ha fatte prima». Questo non è un problema di piste ciclabili. E non è nemmeno un problema di mancata cordolizzazione di via Solari, come ha scritto Ciclobby. Certo, se i lavori fossero stati fatti, forse non ci sarebbe stata l’usuale sosta selvaggia. Ma dato che il problema è la sosta selvaggia, la prima cosa da fare è punire la sosta. Domenica sono state fatte 266 multe solo in via Solari e lunedì almeno altre 160. Queste multe dovevano già essere fatte. Ma non una tantum: i vigili dovevano passare regolarmente, se non tutti i giorni almeno più volte la settimana. Una misura a costo zero, anzi negativo considerati gli introiti delle multe. Misura da fare in tutte le vie di scorrimento che sono diventate di parcheggio.
La gente si incazzerebbe? Probabilmente sì, e probabilmente sarebbero le stesse persone che adesso si stanno lamentando perché la via non era stata messa in sicurezza (lo immaginavo io, lo mostra Cristiano Valli). So what? Questo è il momento migliore per le misure impopolari: è stato appena eletto, non c’è da preoccuparsi per la perdita di consensi visto che elezioni locali alle porte non ce ne sono. La gente non saprebbe dove parcheggiare? E vi sembra che questa sia un’ottima ragione per parcheggiare dove si vuole? (nota per i miei ventun lettori abituali: se la vostra risposta è “sì”, mi chiedo perché mai mi leggiate, dovreste conoscere le mie idee in generale) Occhei, io sono un talebano che ritiene che chi ha un’auto ma non ha un box, anche se residente, dovrebbe pagare per l’occupazione di suolo pubblico; ma la sosta selvaggia è un problema per tutti, non solo per chi parcheggia.

Ultimo aggiornamento: 2011-11-09 07:00

il primo vero sciopero dei benzinai

Se le cose non sono cambiate dopo che ho scritto questo post (schedulato per la mattina di mercoledì, ma scritto nel pomeriggio di martedì) quello di questi giorni potrebbe essere il primo vero sciopero dei benzinai. Infatti il fronte compatto si è spaccato: dopo l’ultimo incontro due sigle sindacali hanno mantenuto lo sciopero, mentre altre due l’hanno revocato. No, non mi sono bevuto il cervello, o almeno non me lo sono bevuto questa volta. Adesso mi spiego meglio :-)
Dal mio punto di vista molto utilitarista, lo sciopero è una specie di scommessa. Quando io sciopero, perdo dei soldi: però spero di riuscire a ottenere in futuro qualcosa, che può essere un aumento di stipendio col nuovo contratto, oppure la cacciata del governo, o qualcos’altro. Sì, ci sono i crumiri che nel primo caso prendono tutti gli eventuali vantaggi senza cacciare un euro, e a me piacerebbe tanto che almeno una volta l’una tantum prevista per i mesi di mancato rinnovo fossero dati solo a chi ha davvero lottato; ma so che la cosa è impossibile, e forse nemmeno giusta come ora spiegherò. Cosa succede quando c’è lo sciopero della benzina? che tutti corrono a fare il pieno prima della serrata, con il risultato che il consumo totale di benzina resta identico e quindi i gestori non ci perdono nulla, se non un po’ di fatica in più prima dello sciopero per chi non ha il self service. Insomma, lo sciopero ideale. (Cosa diversa dallo “sciopero più incisivo”, che era quello degli addetti ai caselli autostradali: se sono aperti, il mancato introito è del concessionario mentre la terza parte che tanto per cambiare è l’automobilista ci guadagna).
Ora, se alcuni benzinai scioperano e altri no questo significa che gli scioperanti perderanno degli incassi, e quindi stanno scioperando sul serio. Semplice, no? :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-11-09 06:00