Stamattina mi è arrivata una simpatica mail dall’indirizzo email store-news@amazon.it; mail che mi salutava «Ciao Maurizio Codogno,», si domandava – retoricamente, mi pare chiaro – «Stai cercando un prodotto nella categoria Libri sulla Matematica?» e benignamente mi dava anche la risposta: «Forse potrebbero interessarti i seguenti articoli», con lista allegata immediatamente sotto. Nulla di particolarmente strano, in fin dei conti è lo stesso trucco usato dagli imbonitori e con le carte fedeltà. È probabile che io sia interessato a libri di quel genere, e magari se mi presenti qualcosa che non ho potrei decidere di comprarmelo.
Detto questo, comincerei a chiedere a quelli che hanno scritto il software in questione come mai tra le proposte fattemi (libri che ho già tutti, ma a loro non era dato di sapere) ce ne fosse uno del quale ho postato una recensione sul sito stesso di Amazon. Vabbè, mi si dirà, magari me l’ero fatto prestare da un amico, e ora posso usufruire dello sconto per averne una copia tutta per me. Ma mi chiederei anche come mai la prima proposta che mi viene fatta è quella… del libro che ho scritto io! Occhei, anche qui uno potrebbe dire “sì, ma magari l’autore vuole regalare il suo libro in giro, e noi glielo offriamo apposta”. Bisogna essere MOLTO buoni per pensare qualcosa di simile, ma con un po’ di sforzo ci si arriva.
Però non puoi scrivermi alle 8 del mattino proponendomi di accattarmi il libro di Bressanini sui giochi matematici del Pacioli, quando alle 11 di sera del giorno prima mi hai scritto confermando di avermi spedito il libro di Bressanini sui giochi matematici del Pacioli! o volevi dirmi che si è perso?
Ultimo aggiornamento: 2011-04-29 14:28