Archivi annuali: 2011

gioco della domenica: Choo Logic

In Choo Logic (da Smart-Kit) tutti gli amanti dei trenini potranno finalmente dare sfogo alla propria voglia! Scopo del gioco è infatti ruotare i pezzi di rotaia (gioco di parole non voluto) per far tornare alla rimessa il treno. A volte ci sono treni di colori diversi: in questo caso ognuno va a casa sua…

Ultimo aggiornamento: 2011-10-30 07:00

Come dire (libro)

[copertina] Quando Stefano Bartezzaghi nella sua rubrica Lessico e nuvole inserisce un po’ di “frasi matte” io in genere scorro il testo senza troppa convinzione. Ma trovarle in questo libro (Stefano Bartezzaghi, Come dire – Galateo della comunicazione, Mondadori “Comefare” ottobre 2011, pag. 209, € 17, ISBN 978-88-04-61146-2) è tutta un’altra cosa. Il segreto? Il contesto. Bartezzaghi è molto bravo a mettere insieme le parole e presentare così il testo in maniera a prima vista leggiadra, lasciando le battute e i sorrisi all’intelligenza del lettore che deve mettersi a capire cosa c’è effettivamente scritto.
Il libro è molto meno serio di quello che si potrebbe credere leggendo i titoli e soprattutto i sottotitoli dei vari capitoli… anzi no. Bartezzaghi è serio, ma lo è perché gioca con la lingua e le parole, e chiunque abbia visto giocare dei bambini sa che il gioco è un’attività serissima. Il libro non è un testo di grammatica, né lo vuole essere: in fin dei conti quando le parole sono il lavoro di qualcuno è molto più divertente avere esempi che esulano dallo standard codificato, perché c’è sempre materiale nuovo. D’accordo, nel capitolo sui menu “tradotti in inglese” o in italiano si sente un certo qual raccapriccio, ma in genere Stefano è più descrittivista che prescrittivista, e anche quando non è convinto di certe costruzioni come i superlativi di nomi e verbi lascia piena libertà al lettore, anzi al parlante, di scavarsi la fossa con le proprie mani; l’ultimo capitolo ha addirittura come sottotitolo “come fottersene della grammatica e vivere felici”, con tanto di paginata sulla scelta di usare proprio quella parola e perché proprio in quel momento.
Non garantisco che leggere questo libro porti a un miglior uso della lingua italiana; però porta a un buon uso del tempo passato a leggerlo :-)

Ultimo aggiornamento: 2011-10-29 07:00

ora di punta, ma non per ATM

Ieri pomeriggio abbiamo portato i bimbi al Regina Elena per il controllo standard; siamo usciti poco dopo le 18, e siamo andati a prendere la metropolitana in Crocetta.
Arrivati al binario, un treno stava arrivando: peccato che fosse bello pieno, e quando Anna ha cercato di entrare col passeggino si sia trovato un muro di facce stolide. (Un po’ di spazio all’altezza dei sedili ci sarebbe anche stato, ma vuoi mica spostarti e perdere la tua posizione di vantaggio?). Il tutto all’altezza del fondo dell’ultimo vagone, non a metà.
Abbiamo così dovuto fare di necessità virtù e aspettare il treno successivo, dove si siamo zippati: io mi sono anche spostato lontano dal passeggino mettendomi vicino ai sedili, perché tanto era ovvio che nessun altro si sarebbe spostato. Bene, anzi male: il primo messaggio a display dopo che era partito il treno precedente dava un’attesa di 5 minuti e mezzo.
Ripeto: erano le 18:20 di un giorno feriale, e la linea metropolitana gialla aveva una frequenza di 6 minuti, che chiaramente porta ad avere treni pieni molto facilmente. Naturalmente per le pseudotabelle metropolitane non c’è nulla di male: la frequenza dei treni è 3-6 minuti, e 6 minuti è nella frequenza. Ma a questo punto qualcuno sa dirmi qual è la definizione di “ora di punta” per ATM?

Ultimo aggiornamento: 2011-10-27 07:00

spyware

[togliere la protezione dallo spyware?]
Ieri sera stavo recuperando HijackThis da CNET (a questa pagina, non cliccateci a meno che non vogliate poi eliminare il download) quando mi sono trovato nella pagina la pubblicità di cui sopra.
Sono io che sto dormendo, oppure “Remove Spyware Protection” significa che elimino i programmi che mi proteggono dallo spyware?

Ultimo aggiornamento: 2011-10-27 06:00

quando troppa cultura fa male

[proprio avanti Cristo?]
Se scrivi dalla Trinacria, ci sono buone possibilità che tu sia imbevuto di cultura classica. Quindi, se devi scrivere un articolo su una megamulta perché il solerte vigile urbano ha sbagliato a scrivere una data saltando una cifra di quelle dell’anno, guardi cosa era successo dalle tue parti in corrispondenza di quella data e lo scrivi per pepare un po’ il tuo pezzo.
Però forse la cultura umanistica dovrebbe essere temperata da un minimo di cultura scientifica, o quantomeno dal minimo di buon senso di cui il buon Dio dovrebbe averci tutti dotato. Scrivere “208” al posto di “2008” può capitare. Ma il 208 avanti Cristo è il -208 [*], non il 208. Come fa una persona (o un software) a indicare un numero di anno negativo? Capisco che Wikipedia non riporta nulla di accaduto nell’anno 208 d.C. (o 208 eV, se siete politicamente corretti), ma non mi pare una buona ragione per cambiare data…
[*] per i pignoli: per la precisione è il -207, visto che non esiste l’anno zero.

Ultimo aggiornamento: 2011-10-26 14:07

distributore di latte crudo

Non so nel resto d’Italia, ma a Milano sembra che la moda di questi ultimi anni consista nell’aprire “negozi” formati da un gruppetto di distributori automatici dove comprare cose da mangiare e da bere: probabilmente la spersonalizzazione finale della pausa pranzo. Credo che in un raggio di cinquecento metri dal mio ufficio ce ne siano almeno tre.
Ieri però ho notato che il “self food”, o come diavolo si chiama, in via Padova quasi angolo via Predabissi ha pensato di differenziarsi, e ha aggiunto un distributore di latte crudo, il primo che vedo in Milano città. Un euro, un litro di latte (da bollire e consumarsi entro tre giorni): non so quanto costi la bottiglia se uno non se la porta da casa. Mah: mi pare bufffo questo incrocio tra junk food e cibi a km 0, ma viviamo in un mondo di contraddizioni…

Ultimo aggiornamento: 2011-10-26 11:38

_Matematica in relax_ al Festival della Scienza!

Sto man mano spammando in giro… oggi tocca alle notiziole.
Domenica 30 ottobre, alle 18 (lo slot è fino alle 20, ma il tutto durerà un’ora e qualcosa…) sono a Genova, sala Chierici della Biblioteca Berio, a parlare di… Matematica in Relax. Non crediate troppo a quanto scritto nel programma ufficiale, però è vero che racconterò di problemini facili se uno sa prenderli per il verso giusto.
Sapevàtelo. (come bonus, ci sarà anche Anna. I giovini no :-) )

Ultimo aggiornamento: 2016-09-11 21:41

senso di responsabilità

Posso anche accettare che il montaggio della scena con la risata di Sarkozy, Merkel e sala stampa al nominare Berlusconi non sia stato corretto, e in realtà non ci sia stato nulla di simile.
Però la frase di Sarkò che afferma che i due hanno fiducia «nel senso di responsabilità di tutte le istituzioni italiane, politiche, finanziarie ed economiche» mi sembra molto peggiore. La risposta diplomatica standard sarebbe stata di «avere fiducia nel governo italiano», punto. Sarà anche vero che Sarkozy ha il dente avvelenato perché Bini Smaghi sta tenendosi il cadreghino in BCE con le unghie e con i denti, ma il significato della frase da lui pronunciata è “di Berlusconi e del suo governo noi non ci fidiamo”. Barzellette o non barzellette.

Ultimo aggiornamento: 2011-10-24 17:20