repubblica.it ha rinnovato la propria home. Ma la colonna infame sulla destra resiste.
Ultimo aggiornamento: 2010-04-20 09:58
[se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va’ su Galileo!]
Non vi siete mai chiesti perché a scuola ci abbiano insegnato la formula per risolvere le equazioni di secondo grado, ma non quella per le equazioni di terzo grado? La formula esiste, come anche esiste quella per le equazioni di quarto grado (per il quinto grado no, ma quella è un’altra storia…), ma non è che sia così utile in pratica. Ma quello che è davvero importante in quella formula è un’altra cosa: né i greci né gli arabi erano riusciti a trovarla, e quindi è stata un trionfo della matematica rinascimentale, ancora più prezioso considerando che non esisteva ancora la notazione algebrica simbolica. La caccia alla formula risolutiva avvenne in Italia: Scipione Dal Ferro, Niccolò Tartaglia, Girolamo Cardano e Lodovico Ferrari sono i protagonisti. Toscano racconta in questo libro (Fabio Toscano, La formula segreta Sironi 2008, pag. 205, € 18, ISBN 978-88-518-0124-3) la storia dietro la scoperta di questa soluzione; si vede così che i matematici non sono affatto persone con la testa nelle nuvole, ma gente che si fa la guerra tra loro. In questo caso, poi, le cose sono spesso narrate con la voce stessa dei protagonisti, di cui conserviamo le opere scritte nel volgare dell’epoca e che Toscano cita a profusione. Insomma, la matematica non è nemmeno la parte più importante del libro…
Il mio unico dubbio è se diciotto euro non siano un po’ troppi per quello che non è certamente un tomo da lanciare come arma contundente.
Ultimo aggiornamento: 2010-04-20 07:00
Venerdì mi è arrivato a casa il volantino dell’Iper di Milano-Portello, che poi da casa mia saranno cinque chilometri attraversando Milano (immaginate che voglia).
Bene, c’erano offerte sottocosto, quindi con la loro bella quantità indicata, oltre che il singolo giorno in cui le si sarebbe trovate. Passi per la storia del giorno singolo, ché così la gente è costretta a continuare a tornare a farsi la coda. Ma qualcuno mi spiega con che coraggio si possono proporre oggetti in due esemplari? Non si fa più in fretta a fare la lotteria, che tutti prendono aggratis un biglietto e chi vince può pagare sottocosto il prodotto?
Ultimo aggiornamento: 2010-04-19 07:00
Operation, da Smart Kit, è un gioco per insegnare le operazioni matematiche ai bambini. In pratica occorre ottenere il numero bersaglio usando (alcuni dei) numeri indicati sotto e le quattro operazioni. Niente di trascendentale, almeno ai primi livelli che ho provato…
Ultimo aggiornamento: 2010-04-18 07:00
Puzzle Class Room Escape è uno dei soliti giochi “escape the room”, quelli insomma dove bisogna trovare i vari oggetti che permettono di uscire… in questo caso da una classe scolastica.
Se come me siete incapaci costituzionalmente di risolverli, c’è anche il cheatsheet con tutte le informazioni necessarie!
(via Passion for Puzzles)
Ultimo aggiornamento: 2010-04-17 07:00
Repubblica pubblica in pompa magna un articolo sull’esodo di telespettatori dal Tg1 minzoliniano. Il titolo non lascia adito a dubbi: “Alle 20 perso un milione di spettatori”. Poi uno legge l’articolo e scopre un po’ di cose:
– le statistiche sono state calcolate su un periodo di cinque anni (Mimun, tre anni di Riotta, Minzolini) e i dati sono specificatamente calcolati rispetto al primo anno della gestione Riotta, senza che noi poveri lettori possiamo sapere cosa era successo in quei tre anni. Per quanto ne sappiamo, il calo può essere costante nei tre anni, o addirittura – anche se non ci credo – la gestione Minzolini potrebbe avere portato una crescita. (È improbabile che Riotta abbia aumentato gli ascoltatori durante la sua gestione, perché allora avrebbero fatto i conti sull’ultimo anno)
– non c’è nessun puntatore ai numeri delle statistiche. Questa non è una scoperta: i quotidiani italiani sono certo abbiano un codice condiviso che vieti loro di mettere un qualunque link che permetta al lettore di farsi un’idea in prima persona. Si sa, potrebbe scoprire che non vale la pena leggere i pastoni premasticati.
Perlomeno i conti tornano: uno share del 27% con 7 milioni di telespettatori significherebbe 26 milioni di spettatori complessivi, proprio come il 31% del 2006 con 8 milioni. Però questo significa ancora poco, soprattutto se non si sa cosa hanno fatto i diretti concorrenti :-)
Ultimo aggiornamento: 2010-04-16 07:00
Quello che vedete qui sopra è il riassunto delle modifiche fatte alla voce di Wikipedia su Raimondo Vianello da stamattina fino alle 16:09. Settantacinque modifiche in sei ore, pur considerando che alcune di esse sono state eliminate (perché ridondanti, vandaliche, senza citazione di fonti) e altre sono state fatte per la necessità di riscrivere in italiano corretto quanto aggiunto da persone sicuramente dotate di buona volontà ma con qualche problema sintattico/semantico, sono un numero enorme, che fa capire quale sia la potenza di fuoco dell’enciclopedia.
Paradossalmente però avrei preferito che tutto questo fervore fosse applicato a Wikinotizie, che dovrebbe appunto servire per le “ultime notizie”. Peccato che l’attrazione di tutti i progetti fratelli di Wikipedia sia virtualmente nulla; è una cosa su cui non ci si può fare molto, come non si poteva fare molto per “costringere” Wikipedia a diventare importante, però fa capire varie cose su come la gente tenda ad ammassarsi e come – anche se in maniera non esattamente efficiente – Wikipedia possa aggiornarsi molto più rapidamente di una qualsiasi altra fonte.
Ultimo aggiornamento: 2010-04-15 16:11
Leonardo lo si legge sempre a prescindere, al limite per sbertucciare le sue teorie. Ma la sua intervista su Jesus L. è da in-cor-ni-cia-re.
Ultimo aggiornamento: 2010-04-15 11:17