Archivi annuali: 2010

интерестинг

No, non preoccupatevi, non è il vostro browser che è impazzito. Semplicemente la scorsa settimana mi sono trovato un messaggio di spam sulla casella aziendale, dove una gentil signorina ucraina trentenne (di più non mi ha detto) voleva parlare con me. Quello che ha colpito il mio occhio è stata questa frase:
«Sono sicuro che la nostra conversazione puo essere molto интерестинг»
Che manchi l’accento è normale, ma la parola in cirillico no. Traslitterare il russo non è molto difficile: i caratteri cirillici sono l’equivalente dei caratteri latini «interesting». Il dubbio che mi assale non è ovviamente “cosa può esserci di interessante nella nostra conversazione”, ma “com’è che il traduttore automatico si è dimenticato di quella parola?” Misteri misteriosi.

Ultimo aggiornamento: 2010-12-21 07:00

Altro che sindrome di Freud

Mia mamma va in stazione sempre con molto anticipo. Stamattina doveva venire a Milano: è arrivata a Torino Porta Nuova così presto che ha preso il treno prima di quello che pensava. Cosa volete che sia un’ora (e qualcosa) in confronto all’eternità…

Ultimo aggiornamento: 2010-12-20 14:34

gioco della domenica: Milo Physics

Ultimamente sembra che i giochi basati sulla gravità vadano di moda. In Milo Pysics bisogna iniziare a buttare giù i pezzi che si hanno a disposizione in modo che la pallina – che potrà essere lanciata alla fine – riesca a colpire tutte le stelle. Ottimo gioco per chi ha problemi con la parallasse e non riesce mai a mettere due oggetti perfettamente in linea (ad esempio, il sottoscritto…) Ah, potete anche metterlo nel vostro sito!
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2010-12-19 07:00

Strange Curves, Counting Rabbits, and other Mathematical Explorations (libro)

[copertina] Libri di matematica ricreativa ce ne sono tanti, però è sempre possibile trovarne qualcuno di cui non si era sentito parlare. Almeno per me è stato il caso di questo libro (Keith Ball, Strange Curves, Counting Rabbits, and other Mathematical Explorations, Princeton University Press 2007 [2003], pag. 251, $ 23,95, ISBN 978-0-691-12797-2). Ball l’ha scritto a partire da un ciclo di conferenze che aveva preparato su temi matematici non trattati solitamente a scuola. Quello che ho trovato interessante è che, nonostante i temi siano abbastanza standard, la spiegazione si sposta su proprietà non certo note, tipo la trattazione matriciale dei numeri di Fibonacci oppure le procedure esplicite per costruire le curve di Peano. In pratica, insomma, ci si muove tra la matematica ricreativa e quella più seria, secondo la scuola che afferma che tutta la matematica è sempre matematica, e che certe divisioni sono artificiali. Intendiamoci, la trattazione non è esattamente elementare, e non lo consiglierei come libro introduttivo; però sono sicuro che chi ha già un background matematico lo troverà interessante.

Ultimo aggiornamento: 2010-12-18 07:00

Sarà crisi?

Non so se sia perché le vendite languono o perché s’ha da fare così, ma il numero di oggi di City aveva queste pubblicità di catene di negozi di roba elettronica:
– Mediaworld, pagina 11
– UniEuro/Pc City, pagina 21
– Euronics, pagine 22-23
– Marcopolo/Expert, pagina 25
– Fnac, pagina 37
– Saturn (che poi è lo stesso gruppo di MediaWorld, ma tant’è…), pagina 38
Non ho avuto il tempo di fare controlli accurati, ma ho come l’impressione che non ci siano due offerte per lo stesso articolo. Mi sa che ci sia un cartello, e tutti questi si spartiscano le offerte, in modo che il povero utente non abbia margini di confronto…

Ultimo aggiornamento: 2010-12-17 17:28

Ancora il Messiah di Haendel

Anche quest’anno il Forum Corale Europeo, aiutato da un’orchestra da camera, presenterà un concerto basato su parte del Messiah di Haendel. Prima o poi riusciremo anche a fare tutti i cori, ormai l’abbiamo finito.
Come si vede dalla locandina, siamo sempre alla palazzina Liberty a Milano, sabato 18 dicembre alle 17 e alle 20; quello che non si vede èche il biglietto costa 15 euro (no, i coristi non ci guadagnano un centesimo, ma l’orchestra ad esempio sì). Io spero che mi ritorni la voce… ieri ero rauco se non afono!

Ultimo aggiornamento: 2010-12-17 07:00

Eldo e il TAEG

Nell’usuale volantino di Eldo c’è scritto bello grande “RITORNA IL TASSO ZERO”, con specificazione – sempre in grande – “PAGHI TUTTO CON TAN 0%, TAEG 0%”. Ora, il TAN è facile da vedere: se paghi 500 euro per un prodotto che vale 500 euro il tasso annuo nominale è effettivamente nulla. Il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, è più complicato e non so nemmeno bene come si calcoli in pratica; però so che mette dentro anche tutte le spese accessorie. Quindi mi ha stupito molto leggere in piccolo che «se l’operazione è di Credito Finalizzato si addebita l’imposta di bollo sul contratto di € 14,62, mentre se si usa una Linea di Credito ci sono € 1,03 al mese di spese di tenuta conto e € 1,81; di bollo su ogni estratto conto.»
Sono così andato a vedere su Wikipedia e ho visto che in effetti hanno ragione loro: l’Indice Sintetico di Costo (il nuovo nome del TAEG) comprende spese di istruttoria della pratica, commissioni d’incasso e assicurazioni obbligatorie, ma non i bolli statali e altre cose che qui non contano. Insomma, le spese di tenuta conto forse dovrebbero essere contate, ma se uno paga come Credito Finalizzato ha un finanziamento a tasso zero a norma di legge.
Resta il fatto che mi pare stupido che lo Stato abbia inventato un numerello che dovrebbe dirti quanto tu spenderesti in più e poi scoprire che i soldi che ti chiede lo Stato non contino in questo numerello. Fossimo negli USA non ci sarebbe nulla di strano, ma lì le tasse sono sempre escluse…

Ultimo aggiornamento: 2010-12-16 07:00

Eccomi! Tu chi sei? (libro)

[copertina] Il sottotitolo di questo breve saggio (Jesper Juul, Eccomi! Tu chi sei? [Her er jeg! Hver er du?], Feltrinellli “Universale economica 2092” 2009 [1998], pag. 94, € 7, ISBN 978-88-07-72092-5, trad. Lucia Cornalba) è “Limiti, vicinanza, rispetto tra adulti e bambini”; curiosamente l’originale danese ha un ordine diverso (vicinanza, rispetto limiti), a differenza della traduzione tedesca che è stata la base per questa versione italiana. Chissà se è un caso o il tutto rivela una differenza culturale… A parte questi dubbi esistenziali, il libretto soffre almeno dal mio punto di vista di un problema fondamentale. Visto che l’autore non si risparmia nel dire che non può esistere un metodo educativo, ma ogni coppia di genitori deve riuscire a trovare il proprio, alla fine non sono riuscito a capire cosa a suo dire dovrei fare e cosa no. Sicuramente il testo è tarato sul vissuto scandinavo, passato in meno di cinquant’anni da un’educazione rigidamente patriarcale a una “rigidamente liberale”, e perora una via di mezzo; ma non riesce a convincermi la sua tesi che i bambini sono adulti che semplicemente non sanno come esprimere i propri bisogni e pensieri intimi. Magari chi ha figli più grandi riesce a riconoscersi: io coi miei due gemellini di sedici mesi no. La traduzione è scorrevole, ma ogni tanto – forse a causa del doppio passaggio di lingua – ci si perde un po’.

Ultimo aggiornamento: 2010-12-15 07:00