Archivi annuali: 2010

Mixa (free press)

Mixa (http://www.mixamag.it/) è uno degli ultimi free press apparsi a Milano: il numero di ottobre che mi è capitato tra le mani è infatti il quarto per il mensile. Il sottotitolo recita “Il magazine dell’italia multietnica”; a vedere il colophon è milanese (Coop. Cartacanta, per la cronaca; almeno due delle collaboratrici so chi sono) e non so se viene distribuito fuori Milano e dove; io ho trovato un po’ di copie nella biblioteca di quartiere, ma è vero che oramai frequento poco i luoghi classici.
Nelle 32 pagine c’è pochissima pubblicità, tre pagine e un quarto; gli articoli tendono ad essere più ampi della media dei free press, superando anche a volte quelle che sembrano essere le colonne d’Ercole della lunghezza massima consentita, vale a dire la pagina. Come facilmente immaginabile, il punto di vista degli articoli è presentare agli italiani la vita degli immigrati (di “successo”, nel senso di regolari e più o meno integrati), il tutto da una prospettiva generalmente di sinistra; basti pensare che c’è una paginata dedicata a cosa pensano riguardo all’immigrazione i candidati alle primarie del centrosinistra per le comunali 2011, e non ho visto interviste a esponenti dichiaratamente di centrodestra. Questo potrebbe forse essere un limite, perché si rischia di finire in una situazione “me la canto e me la suono” che non portrebbe grandi vantaggi; peccato, perché un punto di vista diverso dal solito sensazionalismo dei media e che non scade nel patetico sarebbe davvero utile.

Ultimo aggiornamento: 2010-10-25 11:12

gioco della domenica: Fling the Furballs

Il gioco di oggi, da Smart-Kit, è di logica anche se a prima vista non sembra. Le “palliccie” (passatemi la traduzione del termine) devono essere eliminate a una a una. La mossa che si ha a disposizione è spingerne una a un’altra non adiacente; la prima palliccia si ferma nella casella vicina, e la seconda viene spinta in là (eventualmente facendo carambolare un’altra palliccia). C’è la possibilità di undo illimitato se si sbaglia, e si possono anche chiedere gli aiutini… al costo di dover risolvere uno schema in più per passare il livello.
Io l’ho trovato simpatico :-)

Ultimo aggiornamento: 2010-10-24 07:00

Dizionario del Corano (libro)

[copertina] Anche se per noi occidentali, di radici giudaico-cristiane oppure ateo-agnostici, il mondo islamico è un monolite questo non è affatto vero. Quest’opera, tradotta dal francese (Mohammad Ali Amir-Moezi (ed.), Dizionario del Corano [Dictionnaire du Coran], Mondadori 2007 [2007], pag. 987, € 28, ISBN 978-88-04-56660-1, trad. Barbara De Poli, Silvia Di Donato, Martino Diez, Gabriele Ferrario, Marco Aurelio Golfetto, Anna Maria Paoluzzi, Davide Tacchini), raccoglie 400 brevi saggi su altrettanti temi visti non solo dal punto di vista del Corano ma anche della tradizione islamica, con dovizia di riferimenti alle varie sure; nei saggi ci sono molto spesso riferimenti filologici, e del resto l’introduzione racconta proprio della nascita del Corano come testo scritto, dopo la sua origine che fu per scelta orale. Almeno per quanto riguarda le voci che ho preso a caso, ho trovato piuttosto difficile l’associazione tra quanto scritto e quello che si vede in pratica, anche perché per esempio non è chiarissima nemmeno la differenza tra sciiti e sunniti. In definitiva, l’opera è più utile da un punto di vista storico che da quello di attualità. Insomma, vale la pena di averlo come opera di consultazione, visto anche il prezzo contenuto, ma non è il libro da usare per avere una conoscenza non dico completa ma almeno ampia dell’islamismo. Attenzione alla traduzione; è rimasto qualche svarione di italiano, probabilmente per la rapidità richiesta nel preparare la versione italiana a pochi mesi dall’uscita dell’originale francese.

Ultimo aggiornamento: 2010-10-23 07:00

Laurea pubblicitarii causa

Mentre stavo preparando il ricordo di Benoît Mandelbrot che ho scritto per il Post, sono andato a caccia di informazioni biografiche. Non che poi ne abbia usato chissà quante nel mio articolo: ma questo è normale, non essendo io interessato a scrivere un necrologio formale. Mi ha però lasciato basito la scoperta – che il 13 novembre 2007 l’Università degli studi di Bari gli conferì una laurea ad honorem in Medicina e Chirurgia con la seguente motivazione:

La Prof.ssa XY riassume le motivazioni della proposta, ponendo in rilievo la figura del Prof. Benoit Mandelbrot, celebre in tutto il mondo per aver proposto un nuovo ambito di ricerca, la
Geometria frattale. Questo strumento di analisi, che ha reso il Prof. Benoit Mandelbrot uno dei più
famosi matematici degli ultimi 50 anni, trova applicazione anche in campo biologico e biomedico;
per quanto di interesse in campo medico, la Geometria frattale favorisce una visione unificante,
olistica, della malattia e della persona che soffre.

Lo sappiamo tutti: le lauree honoris causa, almeno in Italia ma credo non solo da noi, non sono fatte per premiare il laureato ma per fare pubblicità all’ateneo. Non si può fare molto contro questo andazzo. Però ci dovrebbe essere un limite a tutto. Che diavolo sarebbe un malato frattale? come lo si cura, con medicine autosimili? Perlomeno Mandelbrot, nella sua lectio magistralis che seguì il conferimento della laurea, spostò opportunamente il discorso sulle neuroscienze; affermare che si potranno usare i frattali per la comprensione dei processi neurali mi pare molto improbabile, ma almeno un minimo di senso ce l’ha. Mi chiedo se la decisione di conferire una laurea honoris causa impedisca un qualunque altro uso del buon senso…

Ultimo aggiornamento: 2010-10-22 08:00

Ottobre fausto

In una di quelle catene di sant’Antonio che una volta ammorbavano le caselle di posta elettronica dei malcapitati come me che non le sopportano e adesso sono generalmente nascoste dentro Facebook, prima di intimare al lettore di non fermare la catena si trova scritto

Questo Ottobre ha 5 venerdì, 5 sabato e 5 domenica tutto in un mese. Succede solo 1 volta ogni 823 anni.
Questi mesi sono considerati come “sacchi di soldi”. Passa questo messaggio a 8 brave persone e il denaro apparirà.
È basato sul Fengshui cinese. Chi lo ferma non godrà dei benefici.
Auguro a tutti che funzioni…

Lo so da solo anche se non me lo dite voi: nessuno legge quanto scritto in questi messaggi. C’è solo un riflesso pavloviano – quando va bene – o un worm informatico – se va male – che li inoltra a tutti i propri corrispondenti. Ma io sono bacato dentro e mi è saltata immediatamente all’occhio la frase “una volta ogni 823 anni”, anzi “1 volta ogni 823 anni”. Parliamone. Per avere cinque venerdì, cinque sabati e cinque domeniche in un mese di trentun giorni occorre e basta che il primo del mese capiti di venerdì. Sappiamo che ogni anno i giorni della settimana relativi a una data si spostano di una o due posizioni; come diavolo fa una data a mancare per 823 anni, quando in media capita una volta ogni sette anni?
Ad essere pignoli, e io lo sono, la probabilità di un venerdì primo ottobre non è esattamente 1/7, per colpa delle modifiche gregoriane al calendario giuliano, ma è abbastanza vicina da poterla approssimare. E comunque per la cronaca l’ultimo anno prediletto dal Feng Shui è stato il 2004, anche se bisognerà aspettare 11 anni per averne un altro… ma 11 anni sono parecchi meno di 823, no?

Ultimo aggiornamento: 2010-10-22 07:00

Contratto di solidarietà

Prima di pranzo ci è arrivata copia dell’accordo firmato da Telecom e CGIL-CISL-UIL dove abbiamo scoperto che dall’8 novembre per due anni ci applicheranno un contratto di solidarietà. Per quanto ci riguarda, il taglio dello stipendio sarà del 3,27%, o detto in altro modo 18 giorni in cui dovremo stare a casa nei prossimi due anni; ma ci sono gruppi il cui taglio è dell’8% e addirittura del 15%, mentre pochi fortunati continueranno a lavorare a tempio pieno. Almeno questo è quanto sono riuscito a capire dal verbale d’accordo, evidentemente scritto in politichese stretto che io parlicchio solo un po’.
Ora, possiamo chiederci la necessità di un contratto di solidarietà per un’azienda che nel primo trimestre 2010 ha fatto solamente 601 milioni di euro di utile e nel secondo altri 610. Ma non è di questo che voglio parlare.
Sono andato a recuperarmi i comunicati di SLC-CGIL e FISTel-CISL quando ci fu l’accordo del 4 agosto che – sempre leggendo l’accordo attuale – aveva previsto questi contratti. La CGIL ha scritto «In particolare 1100 esuberi dichiarati divengono lavoratori da formare nuovamente e da riconvertire verso altre aree aziendali (con particolare attenzione alle riconversioni verso la rete), accompagnati da strumenti di integrazione al reddito durante il periodo di formazione (contratti di solidarietà) garantendo a tutti la ricollocazione dentro l’azienda.» Per quanto riguarda la CISL, «Saranno, inoltre, utilizzati i contratti di solidarietà e la formazione per i 1100 lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e per i 450 lavoratori di SSC e saranno rinnovati per altri 2 anni i contratti di solidarietà per il 1254-DA.». Persino a posteriori ho problemi a capire che quanto scritto lì indicava contratti di solidarietà per ventinovemilaerotti lavoratori. E posso garantire che da agosto a oggi non ho ricevuto nessuna spiegazione di cosa stava succedendo da nessuno di nessun sindacato, né quello di cui pago la quota di iscrizione né dagli altri due. Se tanto devo fare tutto da solo (e perdere tempo a ridire le stesse cose a tutti i colleghi, nonostante io abbia appeso in bacheca la copia dell’accordo da me annotata con tutto quello che so) posso anche lasciare perdere l’iscrizione…

Ultimo aggiornamento: 2010-10-21 13:59

Gathering for Gardner

Oggi avremmo voluto festeggiare il novantaseiesimo compleanno di Martin Gardner, e invece siamo costretti a festeggiare il novantaseiesimo anniversario della sua nascita. Ma questo non toglie che sia comunque un giorno da ricordare: in tutto il mondo si tengono i Gathering for Gardner, raduni di amici della matematica, della magia, dello scetticismo e di tante altre cose. Qui in Italia i genovesi possono andare agli Archimedes’ Lab… per gli altri non so, ma consiglio di rileggervi il ricordo dei Rudi Matematici.

Ultimo aggiornamento: 2010-10-21 09:37

Opportunità linguistiche

Google metterà in rete una scansione dei rotoli del Mar Morto. Come il Corsera ci fa opportunamente sapere, «Per chi non conosce l’Aramaico antico, Google fornirà la traduzione a fronte della trascrizione dei testi originali.».
Io capisco un errore di battitura, come il «manadati on line» qualche riga sotto. Ma chi ha composto quell’articolo ha letto la frase qui sopra? O è un cultore delle lingue semitiche morte e quindi non si capacita nemmeno che qualcuno possa avere dei problemi a leggere l’aramaico antico?

Ultimo aggiornamento: 2010-10-20 14:35