Archivi annuali: 2009

Omar Hassan al-Bashir

Scommetto non vi ricordate chi è. Aiutino: meno di una settimana fa, la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso un mandato di cattura contro costui, che per la cronaca è il presidente del Sudan. Se non ve lo ricordavate, qualche scusa ce l’avete: ormai se n’è andato via dalle prime pagine dei quotidiani online. Solo il Corsera oggi parla di lui come ultima notizia, mentre Rep-punto-it preferisce riempire la Colonna Infame con notizie tipo “In Germania nudi con lo slittino per il campionato mondiale“.
Per non saper né leggere né scrivere, ho chiesto lumi al mio amico Yagoub che è un esule sudanese, e mi ha risposto che questa incriminazione ha generato un aumento della popolarità per il presidente, che quindi si sente ancora più sicuro. Insomma, secondo lui l’allontanamento delle ONG che operano nella regione non è stata tanto una ripicca quanto una prova di forza. Cito direttamente le sue parole: «Al bashir merita sicuramente di essere condannato ma la tempistica è stata sbagliata: lui è ancora presidente in carica, tra un avremmo dovuto avere le elezioni e ora forse saranno cancellate.»
Il tutto mi ha fatto pensare. Abbiamo (hanno) creato questo tribunale penale internazionale con tanta fanfara. Già il fatto che ad esempio gli USA non l’abbiano ratificato gli toglie immediatamente un bel po’ di forza (anche e soprattutto morale); ma se poi fanno queste scelte ho come il sospetto che tutto quello che interessi davvero loro sia la pubblicità, e non i risultati. Cosa che magari con l’opinione pubblica funziona anche, intendiamoci: ma che personalmente trovo peggio che inutile.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 16:28

Intrappolato 2!

Credo che si possa dire ormai con ragionevole certezza: sono io che porto sfiga. Dopo che la scorsa settimana sono rimasto bloccato in ascensore, stamattina ho fatto il bis. Stavolta eravamo in quattro, Damiano aveva già letto la cronaca del mio primo blocco, e in quattro e quattr’otto abbiamo aperto le porte e siamo usciti. Il mio piccolo problema personale è che da solo non ce la faccio mica :-(

Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 08:33

elastico petrolifero

Quest’estate il prezzo del gasolio per autotrazione aveva eguagliato quello della benzina. Ieri sono passato davanti a un distributore vicino casa che indicava gasolio a 0,986 euro e benzina a 1,129, con un divario del 15% circa.
Comincio a chiedermi se col variare del prezzo del greggio cambia anche la proporzione dei vari idrocarburi… (Sì, in fase di raffinazione si può fare qualcosa, ma non a questi livelli)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 08:00

Sayed Parwez Kambakhsh

Probabilmente non ne avete mai sentito parlare, anche se un paio di settimane fa è apparso un articolo sul Corriere.
Parwez Kambakhsh è stato arrestato nel 2007 con l’accusa di avere distribuito un articolo tratto da Internet – che come sappiamo è il Male – che denunciava come l’islamismo non rispettasse i diritti delle donne. Il processo, per il quale il giovane rischiava la pena di morte, si è concluso con una sua condanna a “soli” vent’anni di carcere; l’appello non si sa quando ci sarà. Si possono leggere più informazioni su IWPR e RAWA News: a me personalmente ha fatto paura la frase dell’accusatore «When I began to read, I experienced Islamic emotions»
Noi non possiamo fare molto per Parwez Kambakhsh, è chiaro: ma il nostro governo sì, e soprattutto non dovrebbe farlo solo per lui ma anche per tutti gli altri casi simili che non hanno avuto il riscontro dei media. Oppure ammettiamo che non ha nessun senso mantenere un contingente militare laggiù, e ritiriamoci in buon ordine.
Aggiornamento: (10 marzo) ho ricevuto, e allegato nei commenti, un messaggio dal Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-09 07:00

Risultati del sondaggio sulla matematica light

Ricordate il sondaggio proposto la scorsa settimana? Ci sono state 89 risposte (era a risposta multipla, tra l’altro).
* 32 Va bene un mix come adesso
* 21 Con le dimostrazioni dei temi trattati
* 17 Basta che si parli di matematica almeno ogni tanto
* 7 Che tratti temi più complicati
* 5 Tanto non le leggerei in ogni caso
* 3 Con meno formule e dimostrazioni possibili
* 2 Che tratti temi più semplici
* 2 Mi piacerebbe vedere qualcosa di specifico
Per la cronaca, il “più specifico” è “qualcosa sulla teoria del caos (Equazione di May, frattali, attrattori strani)”. Tenuto conto delle due distorsioni fondamentali di un sondaggio di questo tipo (risponde solo chi ha voglia, e qualcuno si vuole comunque divertire), direi che una considerazione la si può comunque fare: chi legge le notiziole di matematica light vuole una “divulgazione didattica”, se mi permettete il neologismo.
Per come la vedo io, ci sono varie strade per avvicinare la gente alla matematica. Innanzitutto c’è quella degli enigmi da fare risolvere, insomma la matematica ricreativa classica: personalmente non lo ritengo un metodo utile per fare interessare la gente, ma magari sono io che ho le mie idee. Poi c’è il metodo di divulgazione pura: si raccontano i risultati che si possono ottenere con la matematica, partendo da problemi più o meno vicini a quello che si può vedere nella vita di tutti i giorni, ma lasciando da parte le dimostrazioni e soprattutto le formule, quelle tali che ciascuna di esse dimezza il numero di copie vendute di un libro. La mia idea naïf era che potrebbe essere un modo utile per far capire alla gente che la matematica non è poi così astratta e impossibile, sapendo che comunque saranno ben pochi a cercarsi le dimostrazioni per conto proprio – ma d’altra parte sono anche pochi quelli che cercano di riparare da soli gli oggetti rotti, no?. Infine c’è il metodo più didattico, dove si enuncia il problema e si porta il lettore alla soluzione passo dopo passo. Questo in genere è quanto faccio nelle mie notiziole di matematica light, e come si può vedere è quello preferito da chi ha risposto al sondaggio.
Quello che mi chiedo adesso è se posso fidarmi dei risultati del sondaggio. Non tanto per quello che farò nei prossimi post di matematica light: in fin dei conti se i miei ventun lettori vogliono le dimostrazioni non faccio certo fatica a metterle. Il problema è piuttosto capire se il sondaggio è stato distorto ancora più di quanto pensassi, e le persone che potrebbero apprezzare la divulgazione pura sono già scappate a gambe levate, senza nemmeno osare esprimere la propria opinione. Questo sarebbe davvero un brutto colpo per la matematica e per la vita in genere: un minimo di conoscenza matematica serve davvero, e nel ventunesimo secolo può magari essere meno importante far di conto ma più necessario cavarsela con gli ordini di grandezza e con le probabilità. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2009-03-08 12:37

Strip sudoku

No, niente donne nude. E nemmeno uomini nudi, se è per questo. In questo caso, la parola “strip” significa semplicemente “striscia”, come nei fumetti… ma non c’entrano nemmeno i fumetti.
Lo strip sudoku (ne potete vedere un esempio qui) è un sudoku “quasi” normale. L’unica differenza è che lo schema è suddiviso in tante strisce 3×3, ciascuna delle quali ha una lettera: L,M,S. Un po’ come nelle taglie delle magliette, i tre numeri della striscia sono rispettivamente il maggiore (Largest), il Medio e il minore (Smallest), il che significa che ci sono informazioni non standard che potrebbero rovinare la vita a quelli che “il sudoku ha solo disegnini nelle caselle, che casualmente sono a forma di numero”.
(via Passion for Puzzles)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-08 00:00

La banda larga di Telecom Italia (libro)

[copertina]Non so quanto siano vere le storie di strani figuri che passavano in libreria a fare incetta delle copie di questo libro (Joe Basilico, La banda larga di Telecom Italia, Città del Sole 2008, pag. 160, € 12, ISBN 9788873512370). Nel mio piccolo posso dire che sono passato più volte nelle librerie Feltrinelli milanesi senza trovarlo, e che Ibs.it afferma che lo può spedire in quattro-cinque settimane: d’accordo che è pubblicato da un piccolo editore calabrese e la Salerno-Reggio Calabria non è il massimo delle autostrade, ma mi pare un po’ troppo tempo.
Ma a parte queste note di colore, com’è il libro? Mah. È indubbiamente stato scritto da qualcuno che in Telecom ci lavora, e lo si vede dalle piccole notizie che non appaiono certo sui giornali. Non posso certo garantire sull’autenticità di tutto quanto scritto, visto che non ho certo visibilità così ampia dell’azienda, ma molte di queste cose sono circolate in azienda, e casi come quello del videotelefono sono tristemente veri. Mi stupisce lo scarso rilievo dato a quisquilie tipo l’alienazione degli immobili aziendali; potrà anche essere vero che tanti dirigenti apprezzino fin troppo le giovani e prosperose dipendenti, ma non credo quello sia il peggiore dei problemi in Telecom, e il battere e ribattere su quei temi fa scadere un libro di denuncia al pettegolezzo, un po’ come anche scegliere una prosa infarcita di accenni storico-letterari potrà sulle prime far sorridere il lettore al pensiero di Napoletone Luciani ma dopo un po’ stufa. Insomma, leggetelo distillandovi le informazioni importanti!
(ah, i conti allegri devono essere proprio una nostra prerogativa: non credo che, come scritto a pagina 20, un euro di capitale di MTP ne muoveva cinque milioni né che 180000 euro più IVA sia lo stipendio annuale di venti impiegati come scritto a pagina 32.)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-07 07:00