Archivi annuali: 2009

RoboZZle

Il giochino della domenica (sempre via PassionForPuzzles) è RoboZZle. È scritto in Silverlight, e scopo del gioco è far sì che il robottino riesca a raggiungere tutte le stelle presenti nello schema, seguendo le istruzioni che gli vengono date a priori.
In pratica c’è un piccolo linguaggio di programmazione a disposizione, con le istruzioni “avanti”, “a sinistra”, “a destra”, subroutine (anche ricorsive) e operazioni condizionali; uno deve appunto programmare il robottino e sperare di avere fatto le cose giuste. Confesso di non essere riuscito a superare l’ultimo tutorial, il che la dice lunga sulle mie scarse qualità programmatorie…
È anche possibile creare nuovi schemi e lasciarli a disposizione degli altri giocatori: la cosa è anzi addirittura consigliata, tanto che il sottotitolo del sito è “A social puzzle game”. Questa caratteristica, e la necessità di programmare il robot in anticipo, sono molto interessanti e potrebbero essere utilizzate anche in un ambito più didattico per insegnare i primi rudimenti di programmazione!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-15 07:00

π day

Come ormai sapete, il 14 marzo (3.14 per gli americani) è il π day. Stavolta mi limito a segnalare il post dell’undicesimo Carnevale della Matematica, ospitato da Marcello Seri; aggiungo che il prossimo Carnevale lo troverete da Gravità Zero e che se qualcuno vuole candidarsi per ospitarne uno basta che lo faccia sapere.
(e ricordo che la citazione di Marco B. Rossi in alto a destra sulla pagina delle Notiziole c’entra con pi greco…

Ultimo aggiornamento: 2009-03-14 15:09

PollDaddy

Se ricordate, il sondaggio che vi avevo proposto un paio di settimane fa era gestito attraverso PollDaddy. Devo dire che tra i vari sistemi che ho provato mi sembra il migliore, almeno per un uso amatoriale come può essere quello di un blog.
La versione gratuita dà infatti la possibilità di creare un numero illimitato di sondaggi e 100 risposte al mese ai questionari (un questionario è molto più articolato di un sondaggio, ma non so nemmeno se valga la pena farlo da queste parti). Inoltre è anche possibile localizzarsi le frasi connettive del questionario ed esportare i dati in CSV e XML (ho provato a farlo in RSS, ma non ci sono riuscito… ma magari è solo stata colpa mia).
Pagando 200 dollari l’anno non viene inserito il link pubblicitario al sito e il numero di risposte ai questionari cresce a 1000 al mese; ma devo dire che non mi è comunque parso intrusivo come in altri casi. Insomma, vale la pena usarlo se amate interrogare i vostri lettori!

Ultimo aggiornamento: 2009-03-14 07:00

Lapalissianismi

[Nel 2008 il debito italiano è cresciuto]
[Bankitalia:debito record nel 2008]
[Bankitalia: nel 2008 il debito italiano è cresciuto]
Il Corsera ci fa sapere con un titolone che “nel 2008 il debito italiano è cresciuto”. Repubblica concorda: “Bankitalia:debito record nel 2008”. Persino Il Giornale lo dice:
“Bankitalia: nel 2008 il debito italiano è cresciuto”.
Ora, che io sappia il debito italiano è sempre cresciuto, almeno dagli anni ’70 in poi: quando si parla di “crescita” senza dire nulla si pensa al valore assoluto. Quello che quest’anno è anche cresciuto è il rapporto debito/PIL, che è salito al 105,8% rispetto al 103,7% del 2007. Questa è la vera notizia, mentre quella dei titoloni è una non-notizia: però sembra impossibile far capire la differenza, qualunque sia l’orientamento politico del quotidiano. L’unico (e uno doveva anche sperarlo) che ha indicato correttamente la cosa è stato Il Sole – 24 ore, come potete vedere qui sotto: “Bankitalia: il debito pubblico è salito al 105,8% nel 2008”. Un pignuolo potrebbe chiedersi “al 105,8% de che?”, ma non esageriamo!
[Bankitalia: il debito pubblico è salito al 105,8% nel 2008]

Ultimo aggiornamento: 2009-03-13 15:02

Casco

Sono diventato un mollaccione. Dopo che Anna mi ha gentilmente spiegato per solo due mesi che avrei dovuto comprarmi il caschetto per andare in bici, ho sfruttato la solita offerta Lidl (11 euro…) e me lo sono preso. Non ci crederete, ma ho persino iniziato a usarlo. A dirla tutta, non ho ancora ben capito la sua utilità, visto che se qualcuno mi prende sotto in macchina mi ammazzerà lo stesso: ad ogni modo assomiglio sempre di più a un transformer, e non so se sia un bene.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-13 07:00

la linea di Franceschini

Finalmente ho capito cosa Franceschini pensa di fare. Il gioco è quello di Berlusconi: fare tante affermazioni, in modo che si abbia sempre il pallino e siano gli altri a dover inseguire e commentare. Tra l’altro, ha anche il vantaggio che non c’è neppure bisogno di dover spiegare perché le idee non sono state messe in pratica, ammesso che qualcuno se ne ricordi ancora dopo due settimane: essendo il PD all’opposizione, non può certo imporle alla maggioranza. Inoltre, per la prima volta da non so quanti anni, dalla parte che non è la destra cercano di fare qualcosa di nuovo, invece che riciclare male quanto proposto da Lui.
Tutto questo sevirà ad arrestare la deriva dei voti? Probabilmente no. Però è almeno qualcosa di nuovo, vedere l’attor giovine cimentarsi nella parte del capocomico :-)

Ultimo aggiornamento: 2009-03-12 14:15

Kafka e altri appassionanti giochi per la mente (libro)

[copertina] Me lo sarei dovuto immaginare. Questo libro (Dario De Toffoli e Dario Zaccariotto, KAFKA e altri appassionanti giochi per la mente, RBA Italia 2009 [2007], pag. 317, € 9,99) raccoglie sì giochi di logica, ma di quelli da fare con carta e matita (e probabilmente gomma) per completare uno schema. Non ho nulla contro questo tipo di giochi, ogni tanto faccio anche un sudoku; e devo dire che i due giochi sviluppati dai Darii sono anche carini, oltre che essere entrambi “visuali”: in Kafka si ha un castello e si sa quante altre stanze si possono vedere da ogni punto, perché le porte corrispondenti sono aperte; nei Grattacieli si sa quanti grattacieli si vedono in infilata, perché non sono coperti da altri grattacieli più alti.
Però ritengo che questi sono giochi da rivista, non da libro. Ma come dicevo me lo sarei dovuto aspettare, quindi la colpa è solo mia.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-12 07:00

mai chiedersi il perché

La scorsa settimana è arrivato ad Anna il suo nuovo piccolo Dell, subnotebook a 12 pollici, con la sua bella distribuzione ubuntu. Peccato che non riuscissi a vedere la rete wifi di casa. Dopo aver smanettato per qualche giorno, ho deciso che il problema doveva essere sul vecchio router che non trasmetteva in 802.11g; così ieri sera il nostro provider ci ha portato un altro router da provare, mentre io ero alle prove di canto.
Stasera, rientrato a casa, mi metto a smadonnar… ehm, a smanettare su: effettivamente adesso vedo il segnale, ma niente connessione. Provo a lasciar perdere la connessione automatica e settare quella manuale; niente. Provo a lasciar perdere la connessione con l’apposita applicazione e lavorare da terminale; niente. Lascio tutto fermo perché devo andare a fare la spesa e poi cenare, e infine provo a telefonare al mio collega Marco per un consulto telefonico.
Gli spiego tutta la storia, e gli faccio “guarda, ho anche fatto la configurazione manuale, ma poi da iwconfig non vedo indicato l’ESSID né l’access point…”. Per scrupolo rifaccio la configurazione e lancio di nuovo il comando: toh, erano presenti. Faccio subito qualche altra prova: netstat vede la rete, traceroute scopro che non esiste più (c’è traceroute6, che però non ho osato provare), il browser vede la rete.
Non so cosa succederà quando farò ripartire il PC: non mi chiedo nemmeno cosa sia successo nel frattempo, visto che sono troppi anni che combatto contro i computer e so che bisogna accettare graziosamente quello che succede.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-11 21:49