Archivi annuali: 2009

e-learning in salsa Telecom

A inizio mese mi è arrivata una mail dicendo che avrei dovuto seguire il corso online sulla delibera 152/02/CONS (quella secondo cui non posso guardare i dati degli altri operatori e/o sfruttarli: non che io abbia accesso a quei dati, ma capisco che queste cose si facciano in grande). Tempo previsto per la fruizione del corso: mezz’ora.
La scorsa settimana provo a connettermi al sito: errore di sistema. Chiedo a qualche mio collega se ha seguito il corso: nessuno ci ha provato. Chiedo al capo se ne sa qualcosa: lui inoltra la mia domanda, e dopo un po’ ritornano in rapida successione le seguenti risposte: c’è un indirizzo email per segnalare problemi; sono stati segnalati vari problemi; la piattaforma rimarrà inutilizzabile il venerdì 17 per aggiornamento. Fin qua nulla di nuovo.
Stamattina arriva un’altra mail che spiega come l’aggiornamento si sia rivelato più difficile del previsto e quindi siano stati messi su dei server temporanei per poter fruire dei corsi sulle delibere. Ah, spero che abbiate notato che la delibera è del 2002, è entrata in vigore nel 2003, e il corso viene fatto adesso; ma tanto in realtà ci avevano già dato tutte le disposizioni del caso. Mi sono finalmente accinto a seguire il corso, e ho scoperto che:
– il corso consiste in una serie di slide con commento audio (pronunciato da uno speaker di professione)
– è possibile scegliere se si vuole il commento audio, il doppio commento audio+testo, oppure solo il commento testuale; ma in tutti i casi occorre aspettare che finisca il tempo necessario alla pronuncia della parte dell’audio
– se si vuole (anche) il commento testuale, questo copre una parte del testo delle slide, e quindi occorre ogni volta rimettere la modalità solo audio per riuscire a leggere cosa c’è scritto nelle slide.
– Non è previsto nessun controllo sull’effettiva lettura, se non un questionario finale sulla valutazione del corso stesso.
Spero che il corso esista solo perché ci siano degli obblighi formali; ma sarebbe stato molto più semplice distribuire un file pdf e dire “cliccate qua dopo che l’avete letto”. Garantisco che il risultato pratico sarebbe stato lo stesso.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 15:22

Se non traggono un film dal tuo libro, non sei nessuno

[Ballard cyberpunk?] Ieri è morto lo scrittore J.G. Ballard. A parte quelli che impaginano repubblica.it e corriere.it, non so quanti l’avrebbero definito “cyberpunk”; avrei già dei dubbi a definirlo scrittore di fantascienza, per quello che possono valere le etichette letterarie.
Però mi ha colpito un’altra cosa. Nel ricordo di radio Popolare, Ballard è stato l’autore di L’impero del Sole e di Crash. Lo stesso per il Corsera. Il primo dei libri è indicato anche da Repubblica, anche se oggettivamente insieme a The Atrocity Exhibition e alla sua autobiografia. Quello che mi ha stupito non è tanto che io di Ballard abbia letto altri libri, quanto che i due in questione hanno una cosa in comune: da essi sono stati tratti dei film. È come se uno scrittore possa raggiungere la fama solo quando un cineasta si interessa a lui e tragga una sceneggiatura da uno dei suoi libri.
Beh, è anche vero che i film si duplicano più economicamente dei libri: inizio a capire perché gli ebook non sfondino.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 12:21

Terremoto abruzzese: complotto geovoplutomassonico!

Grazie a Paniscus, ho finalmente potuto sapere la Vera Verità sul terremoto che due settimane fa ha devastato l’Aquila. Per fortuna in Italia abbiamo ancora L’Altro Lui, beppegrillo™, che venerdì scorso ci ha reso noto che «In Abruzzo i Testimoni di Geova si sono salvati, i cattolici hanno raggiunto il Paradiso. I geoviani, prima del terremoto, hanno avvertito i membri della loro comunità del pericolo. Raccomandato di dormire in macchina e di tenere con sé delle valigie con il necessario. Sono tutti sopravvissuti.»
Questa frase, a prima vista così innocente, nasconde un’agghiacciante verità. Il terremoto non è stato altro che un complotto di Geova, che ha voluto dare la colpa ai poveri costruttori della zona ma ha pensato bene di avvisare il Suo gregge in modo che non un’anima andasse perduta. D’altra parte, non sarebbe la prima volta: tremila anni fa le cronache registrarono un simile avvenimento, quella volta ai danni dei poveri egiziani. Si attende un’inchiesta in merito.
A proposito di inchieste: non capisco tutto il livore verso il nostro PresConsMin che al riguardo ha affermato “Sì a inchieste ma non perdiamo tempo prima la ricostruzione”. Perché mai vogliamo sprecare soldi a fare due volte le inchieste, per i palazzi costruiti prima del terremoto e per queli che costruiranno adesso?

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 09:48

C’è Pasqua e Pasqua

Sabato sera siamo stati a cena fuori in via Cicco Simonetta, e siamo rientrati a casa alle 23. Eravamo in macchina, visto che non ce l’avrei altrimenti fatta a fare tutti i miei giri: inutile dire che nella zona di corso Genova non c’era neppure un posto libero in divieto di sosta, e quindi alla fine avevo lasciato l’auto in Papiniano oltre sant’Agostino, sfruttando i posti del mercato. Sono andato da solo a recuperare la macchina, e mi sono trovato bloccato in cosro Genova. Vabbè, faccio un giro un po’ strano e riesco a riprendere gli altri. Solo che dovevo andare verso Porta Romana, e come è noto ai milanesi è assolutamente impossibile girare a sinistra per la circonvallazione senza prendersi una multa; così mi sono infilato in via Conca del Naviglio. Peccato che sia rimasto bloccato per più di mezz’ora per fare quelle poche centinaia di metri tra lì e via de Amicis e arivare in Molino delle Armi. Qualcuno di noi ha detto “eh sì, sabato c’è la movida”, al che ho commentato che più che altro c’era la fermida, vista la situazione. Intanto vedevamo gente con un lumino in mano e a un certo punto mi sono domandato se i leghisti avessero deciso di fare una fiaccolata contro il degrado del Parco delle Basiliche. Alla fine abbiamo chiesto a due tipi che passavano con il loro relativo lumino cosa ci fosse, e loro, con aria scocciata, hanno risposto che c’era la Pasqua Ortodossa. Subito prima delle Colonne di san Lorenzo c’erano in effetti varie centinaia di persone che occupavano quasi tutta la carreggiata, restringendola ancora di più dell’usuale teoria di auto parrcheggiate in prima e seconda fila nonostante il divieto di sosta.
Posso anche accettare la gente in mezzo alla strada, capiterà in fin dei conti due volte l’anno. Ma qualcuno mi sa spiegare perché non c’era nessun vigile, né lì a regolare la folla né all’incrocio di coso Genova per invitare la gente a fare un’altra strada né perlomeno a multare tutti quelli in divieto di sosta, tanto per farsi almeno un po’ di soldi e rendere felice il nostro sindaco che piange sempre miseria.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 08:00

Il grande inganno del Web 2.0 (libro)

[copertina]Il Grande Inganno di cui parla questo libro (Fabio Metitieri, Il grande inganno del Web 2.0, Laterza – Saggi Tascabili 322 – 2009, pag. xiii+169, € 12, ISBN 978-88-420-8917-9) è quello secondo cui oggi la Rete permette finalmente di abolire le barriere e fa in modo che ognuno possa pubblicare autonomamente: tanto poi ci penserà l’intelligenza collettiva a far risaltare le cose più importanti e interessanti. Metitieri è stato sempre una voce fuori dal coro e anche in questo saggio non si è smentito: mena infatti fendenti a destra e a manca, non solo agli “attori 2.0” ma anche ai media tradizionali che sono passati dal negare l’importanza di internet allo sminuirla, cercando solo veri o presunti scandali al suo interno.
Però a mio parere la vis polemica ha portato l’autore a perdere un po’ di vista la sua tesi principale, e cioè che da un lato oggi risulta sempre più difficile validare e valutare la correttezza di un fatto, perché non ci sono più fonti autorevoli, e dall’altro si nota come la gente stia perdendo il proprio senso critico e si limiti a ricerchine banali senza un’analisi critica dei primi risultati che escono. Aver passato buona parte del libro a denigrare i blog, generalmente prendendo come esempio per antonomasia i saggi di Giuseppe Granieri, dà loro troppa importanza, e nasconde appunto il vero e condivisibile problema dell’affidabilità delle fonti. Nonostante ciò, il libro è davvero consigliabile, sia per i sedicenti esperti del ramo che potranno trovare una serie di fonti delle quali non si parla mai che per coloro che non hanno molta esperienza, e finalmente si troveranno spiegate in italiano corrente le varie buzzword (cioè le parole che sono sulla bocca di tutti e che sono a torto o ragione ritenute importanti) sui temi di rete.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-20 07:00

gioco della domenica: Roly Poly Cannon

Lo so, non è bello ammazzare dei poveri esserini indifesi: con un cannone, poi! A parziale discolpa, almeno questi qua sono solo degli insiemi di pixel, e non The Real Thing.
La ragione per cui segnalo Roly Poly Cannon è però più fisica. Con il mouse non solo è possibile orientare il cannone, ma anche indicare quanto forte deve essere il lancio della palla; inoltre il mondo intorno è sufficientemente reale, con l’attrito che rallenta man mano le parti in movimento. Insomma, un modo per incanalare le vostre pulsioni omicide studiando al contempo un po’ di fisica.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-19 07:00

referendum e rinvii

Naturalmente non ci sono impedimenti costituzionali a fare una leggina che rinvii di un anno i referendum elettorali. L’articolo 75 della Costituzione dice semplicemente “La legge determina le modalità di attuazione del referendum”; quello che viene fatto per legge ordinaria può venire modificato per legge ordinaria.
Ma ammesso che una simile legge si faccia, sarebbe un’ulteriore pietra contro i referendum: pensati per un mondo completamente diverso da quello attuale, tirati per la giacchetta in tutti i modi con i tagliuzzamenti creativi delle leggi esistenti, infilati nelle date più sfigate pur di garantire che la gente non vada a votare in modo da non raggiungere il quorum, e ora messi sotto il cassetto “per il bene dei cittadini”.
(Che poi io voterò no ai primi due quesiti, ammesso e non concesso che mi facciano votare, è ininfluente: qui si parla di princìpi, come spesso mi accade)

Ultimo aggiornamento: 2009-04-18 13:11

incendio

[incendio] Sono abituato a sentire sirene spiegate, e non ci faccio nemmeno più caso. Però oggi dopo pranzo ho visto che qualche collega si avvicinava alla portafinestra vicino alla mia postazione, e la cosa mi pareva un po’ strana.
Sono così andato a vedere anch’io; c’erano due autopompe dei pompieri (una contromano) e un pulmino sempre dei pompieri, tutte davanti alla palazzina davanti a noi; un pompiere con una scaletta stava entrando da una finestra al piano rialzato con una manichetta, mentre del fumo dal colore niente affatto piacevole.
Fortunatamente non sembra esserci stato nessuna vittima, non si è nemmeno vista un’ambulanza; certo però che ultimamente questa zona non è esattamente tranquillissima…

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:05