Vista l’inflazione col segno negativo, l’anno prossimo le tariffe del treno caleranno. In UK.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-18 14:07
Vista l’inflazione col segno negativo, l’anno prossimo le tariffe del treno caleranno. In UK.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-18 14:07
Prima che l’italica stampa si svegli, vi segnalo in anteprima dalla BBC questa notizia. In pratica, un gruppo di matematici dell’università di Ottawa hanno scritto un articolo (qui il PDF) sugli effetti per la razza umana di un’invasione di zombie. Dal punto di vista matematico, l’articolo è assolutamente corretto, e mostra vari scenari possibili (tutti con un pessimo risultato per la nostra specie, mi affretto a dire), e qualcuno potrebbe anche pensare “beh, hanno fatto un articolo di questo tipo semplicemente per ottenere i titoli dei giornali, ma in pratica è un semplice studio di diffusione di un’epidemia”. Peccato però che tra le ipotesi iniziali da cui discendono i vari scenari c’è sempre quella fondamentale in caso di zombie: che i morti ritornino in vita… ehm, a vagare per il pianeta. Insomma, qualcosa di piuttosto improbabile all’atto pratico.
D’altra parte, il portavoce del gruppo è tal Robert Smith?. No, non è un errore di stampa: il suo cognome è “Smith?”, con il punto interrogativo finale. Nella sua home page, Smith? spiega che secondo la legge australiana (dove è nato) il punto interrogativo fa a pieno titolo parte del proprio cognome, e che la cosa gli è molto utile per riuscire a distinguersi da tutti gli altri Robert Smith. (Checché ne dica, però, Google non riesce a discriminarlo: ve lo dice uno il cui nickname contiene due punti agli estremi :-( )
Ultimo aggiornamento: 2009-08-18 09:52
Decapitata la statua di Bossi – La Lega: “Restituiteci la testa”. Quale?
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 15:02
Paolo mi segnala questo articolo del Corsera sui rave party ferragostani, articolo che io non avrei degnato di un’occhiata, perdendomi questa perla: «da sabato mattina, dopo aver montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica tutto volume tanto da essere sentita fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza, hanno iniziato a ballare».
Ora, io non so cosa sia un megawat, ma ho più o meno qualche idea di cosa sia un megawatt, ed è parecchio. Per dire, ho appena verificato sul sito di Terna: in questo momento, in tutta Italia si stanno consumando 36.900 megawatt. Diciamo che chi ha scritto quei numeri non ha azionato il cervello, così come chi li ha copiati: d’altra parte bastava ricordarsi di Ritorno al Futuro, quando per fare un viaggio nel tempo erano sufficienti 1,21 gigowatt!
Quando dico che il giornalista ha copiato, ne ho le prove: Paolo ha infatti anche visto come Repubblica scrive «con i ragazzi che hanno occupato terreni privati, uliveti e campi incolti e hanno montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza.». Ma forse è più divertente ancora, anche se con la matematica non ci azzecca per nulla, prendere la frase corrispondente della Stampa («I giovani, accorsi da tutta Italia grazie a un tam tam, erano abbastanza organizzati, ad esempio con casse acustiche potenti.») e del Messaggero («I giovani, accorsi da tutta Italia grazie a un tam tam, erano abbastanza organizzati, ad esempio con casse acustiche potenti.»). Vi assicuro che non mi sono sbagliato a copincollare due volte la stessa frase.
Resta solo il dubbio: quali sono le due agenzie incriminate?
Aggiornamento: (16:10) alle 15:36 qualcuno a Repubblica ha corretto l’articolo, che ora recita «hanno montato un impianto da 30mila watt». Il Corriere latita ancora :-)
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 12:36
Leggendo il titolo di questa notizia del Corsera, si direbbe che nonostante la crisi nera gli italiani continuino a comprare telefonini. Uno magari pensa che siano considerati un bene rifugio oppure che la necessità consumistica italiana, non potendo più rivolgersi alle automobili, cerchi qualche altro status symbol.
Poi però qualcuno potrebbe leggere il resto dell’articolo, e scoprire che «lUfficio Studi Confcommercio e contenuta scatta una fotografia dei consumi delle famiglie italiane tra il 2002 e il 2008.». (Che la frase non abbia senso per una volta non è colpa mia, visto che ho copincollato il testo dell’articolo: immagino che l’anonimo articolista abbia fatto come me, che inizio una frase, poi faccio tutt’altro, e quando ritorno continuo a scrivere senza rileggere il testo precedente). È vero che nello studio si parla anche di cosa è successo nel 2008, e in effetti la voce “Telefoni ed equipaggiamento telefonico” mostra un +15.4%; ma è anche vero che la voce “Attrezzature per la casa ed il giardino” segna per il 2008 un +14.3%. Eppure nessuno ha scritto “In tempo di crisi ci si dà all’orticultura”…
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 11:34
L’altro giorno, entrato in Facebook, mi è capitato di dare un’occhiata ai suggerimenti per amicizia propinatemi automaticamente dal sistema. C’erano una cinquantina di nomi, che come al solito si dividevano in tre categorie: gente che non conosco per nulla, gente “famosa” (per un’opportuna definizione di fama: immagino che anch’io entrerei nella categoria, anche se non so se il fatto che io abbia disabilitato il pulsantino per aggiungermi automaticamente come amico abbia come conseguenza che non appaio in queste liste) e gente che conosco abbastanza per evitare di aggiungerli ai miei amici.
Stavolta però c’era anche un tizio americano con cui abbiamo avuto lunghi rapporti epistolari negli anni ’90, quando eravamo comoderatori del newsgroup internazionale sui Beatles. Vi dirò che la cosa mi ha preoccupato parecchio: non avevamo nessun comune amico su Facebook, credo non abbiamo nemmeno rispettivi amici che sono amici tra di loro, non parlo mai di Beatles su FacciaLibro e soprattutto, anche se ci saranno centinaia di pagine web dove i nostri nomi sono vicini, ai tempi io avevo un’indirizzo email completamente diverso. Inutile aggiungere che non ho mai permesso a Facebook di accedere alla mia email per recuperare gli indirizzi dei miei amicici, nel caso qualcuno se lo chiedesse.
Sì, lo so, potrebbe semplicemente essere una coincidenza, e io essere vittima della sindrome per cui non ci si ricorda mai delle coincidenze non capitate ma solo di quelle che effettivamente si sono verificate; ma ho dei seri dubbi. Insomma, come diavolo funziona la ricerca amici di Facebook?
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 10:06
“Romanzo per parole e immagini”, si autodefinisce questo libro (Brian Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret [The Invention of Hugo Cabret], Mondadori 2007 [2007], pag. 543, € 18, ISBN 978-88-04-56867-4, trad. Fabio Paracchini). In effetti di immagini ce ne sono moltissime, generalmente disegni a matita in tecnica più o meno cineasta con successivi zoom sui particolari: se si aggiunge che il testo non riempie certo le pagine, il lettore pigro si può tranquillizzare, dopo il colpo di trovarsi più di cinquecento pagine di testo. La storia è per ragazzini, forse anche da leggere insieme ai genitori. Non dovete aspettarvi molto più di una favola moderna; però è carina, e penso che chi ama il cinema degli inizi l’apprezzerà. Non griderei però al capolavoro, come ho letto in giro.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 09:52
Davanti al mio ufficio – beh, per la precisione in via Giacosa, quindi davanti al palazzo del mio ufficio ma non proprio sul portone – stamattina c’erano ben 3 (tre) macchine dei carabinieri. Non stavano facendo retate, non stavano interrogando nessuno; erano lì, con alcuni carabinieri fuori dalle auto, e basta. Non mi hanno fermato nemmeno quando sono passato per la seconda volta (prima ho girato per andare al bar e prendermi un caffè, poi sono finalmente entrato in ufficio), quindi non credo ce l’avessero con me :-)
Considerando che lì non ci sono nemmeno case ma un microscopico giardino ricavato limando via qualcosa dal Trotter, mi chiedo che facessero…
Ultimo aggiornamento: 2009-08-17 08:32