Archivi annuali: 2009

Caos a san Fruttuoso

I lavori per l’interramento della SS36 fervono. Almeno immagino.
So solo dirvi che oggi alle 12:30 ero in viale delle Industrie a Monza e dovevo tornare a casa. Mi sono detto “beh, fare Sesto è un suicidio: prendiamo il peduncolo, usciamo in viale Brianza e immettiamoci nel toboga di Fulvio Testi. In fin dei conti è un chilometro e mezzo”. Entro, e mi trovo bloccato già nello svincolo. Riesco a fatica a fare qualche centinaio di metri, e scopro il problema: è tutta coda di gente, soprattutto camion, che vuole uscire a San Fruttuoso.
Non oso pensare a chi deve farsi quella strada tutte le mattine e tutte le sere.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-18 14:23

chi le ha vist… pardon, ascoltate?

Di cover delle canzoni dei Beatles ce ne sono millanta e più. Di cover italiane di canzoni dei Beatles ce ne sono parecchie: io ne posseggo qualche decina, compreso il CD degli Shampoo con le versioni in napoletano, e prima o (più facilmente) poi preparerò una scheda tecnica al riguardo.
Ho sentito però parlare dell’esistenza di due brani assolutamente imperdibili per un Vero Fan:
* Fred Bongusto — Tranquillità (The Fool on the Hill) 1971
* Mauro Cico & i 4 dell’Iride – Io voglio te (I Call Your Name)
Qualcuno ha notizie al riguardo?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-18 08:00

Darwin 1809-2009 (mostra)

[locandina] Sfruttando la pausa tra una poppata e l’altra dei gemelli e il fatto che la Rotonda della Besana non è così lontana dalla Mangiagalli, domenica siamo andati a vedere la mostra su Darwin, che era già stata a Roma e dovrebbe arrivare a Bari negli ultimi mesi dell’anno. La mostra è l’edizione italiana di una analoga tenutasi negli USA, il che significa ad esempio che i molti cartelloni presenti – per altro, finalmente una mostra che si può visitare senza il pizzo dell’audioguida – erano perfettamente bilingue. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Sarà che Anna e io, pur non essendo certo biologi o naturalisti, abbiamo un’infarinatura ben maggiore della media; ma abbiamo trovato la mostra un po’ troppo semplicistica.
Personalmente non mi sono piaciuti soprattutto i pannelli introduttivi, dove sembrava quasi che Darwin avesse fatto tutto da solo senza che nessuno avesse mai pensato a qualcosa non dico di simile ma anche solo lontanamente diverso dalla teoria creazionista. È chiaro che il grande scienziato ha compiuto non una, ma due rotture di paradigma scientifico: la prima è quella di immaginare che specie diverse potessero avere antenati comuni, e la seconda di avere affermato che anche l’uomo e le scimmie antropomorfe avessero un antenato in comune. Ma è anche vero che l’immutabilità delle specie non era più un tabù dall’inizio del secolo, e che Darwin non aveva ai suoi tempi così tante prove fossili a favore dell’evoluzione, e dovette fare molte supposizioni azzardate, anche se spesso corrette. Da questo punto di vista, i pannelli successivi mettevano le cose più in chiaro. La vita di Darwin, a me nota attraverso The Science of Discworld, è spiegata molto in dettaglio; interessanti i quaderni autografi da cui si capisce che il tale che disse “fosse vissuto oggi, Darwin sarebbe stato un blogger compulsivo” aveva proprio ragione.
In definitiva, un buon posto per portare chi di evoluzione non sa proprio nulla oppure i propri figli; ma non fate come il padre che a un certo punto dice alle figlie di sette-dieci anni “ma non volete sapere la storia che c’è dietro?” sentendosi rispondere un netto “no”.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-18 07:00

presidio

La Camera del Lavoro Metropolitana di Milano (la parte CGIL, non so bene come funzioni al suo interno) scrive:
«A seguito dell’uccisione di alcuni nostri soldati a Kabul abbiamo indetto un presidio
(stiamo lavorando perché sia unitario) oggi dalle ore 17.30 alle ore 19.00 in Piazza San Babila».
Io avevo imparato che un presidio è una guarnigione militare stanziata da qualche parte o più in genere un gruppo che sorveglia un luogo; sindacalmente si può fare ad esempio un presidio davanti a un’azienda che minaccia la chiusura. In senso figurato, “presidio” può significare “tutela, salvaguardia”. Il tutto non mi pare c’entri una cippa con i nostri soldati morti a Kabul. La lingua italiana vorrebbe che si tenesse una manifestazione per chiedere il ritiro delle truppe (immagino che la CLMM non voglia fare una commemorazione dei connazionali defunti); ma l’italiano non è più molto di moda.
Qualcuno vuol fare un presidio a difesa della nostra lingua?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-17 16:01

Il fulmine cascato due volte nello stesso posto

Leggo dalla BBC che in Bulgaria per due volte consecutive sono stati estratti gli stessi sei numeri – anche se non nello stesso ordine – alla locale lotteria; le autorità bulgare, memori forse del tempo in cui stavano nel blocco sovietico e l’espressione “consenso bulgaro” aveva un significato negativo, hanno subito fatto partire un’inchiesta al riguardo. Ma è davvero così improbabile un simile avvenimento?
Non so tra quanti numeri venga estratta la sestina vincente in Bulgaria, quindi non posso calcolare la probabilità di avere per due volte di fila la stessa sestina, che poi è la stessa probabilità di riuscire a indovinare la sestina. Se prendiamo per buono quanto riportato dall’articolo, tale probabilità è una su 4 milioni, il che sembrerebbe davvero incredibile. Persino Terry Pratchett, che ama dire che in letteratura le cose che hanno una probabilità su un milione di funzionare riescono nove volte su dieci, probabilmente scuoterebbe la testa. D’altra parte, come ho già detto più volte, una sestina deve essere estratta, in fin dei conti, e siamo noi a vedere delle correlazioni: facili in questo caso (tutti i numeri uguali ai precedenti), più complicate in altri casi.
Fare delle stime della probabilità “generica” (lasciatemi per il momento passare il termine, ve lo spiego dopo) è un po’ difficile, ma ci provo lo stesso. Immaginiamo che ogni giorno, da una qualunque parte del nostro pianeta, ci siano 100 estrazioni simili al lotto bulgaro, nel senso di numero di distinti risultati possibili. Consideriamo di tutto: ad esempio lotterie con un milione di biglietti estratti dove vengono estratti 10 biglietti e potrebbero essere stati premiati due numeri consecutivi. Anche se fosse capitata una cosa del genere qualcuno avrebbe potuto gridare alla truffa, no? La stima mi pare abbastanza ragionevole; questo darebbe 36000 estrazioni ogni anno – arrotondiamo a 33000. In quindici anni di lotterie avremo raggiunto 500.000 estrazioni; un evento che capiti una volta su 4 milioni non è così improbabile, se facciamo mezzo milione di tentativi.
Avete notato il punto fondamentale del mio ragionamento? Una coincidenza specifica (due estrazioni (1) consecutive, (2) degli stessi numeri, (3) al lotto bulgaro, (4) la scorsa settimana) è molto improbabile; ma una “coincidenza generica” (due estrazioni con una facile relazione tra di loro da qualche parte nel mondo in un qualche momento) è molto più semplice da ottenere, perché non limitiamo anticipatamente il campo in cui vogliamo operare. Fortuna, sì; ma non così incredibile.
P.S.: la cosa più interessante, almeno a mio parere, non è tanto matematica quanto sociologica. Nella prima estrazione nessuno aveva indovinato la sestina; nella seconda ci sono stati ben 18 vincitori , tutta gente che probabilmente è convinta della “memoria dei numeri”. Inoltre i soldi che girano in Bulgaria sono pochi, pochissimi rispetto al nostro superenalotto: i 18 fortunati hanno infatti vinto poco più di 5000 euro a testa, il che significa che il montepremi per la sestina vincente era inferiore ai 100000 euro…

Ultimo aggiornamento: 2009-09-17 15:34

Tempi interessanti

Non so se riuscirò a sopravvivere a tutte le cose da fare nei prossimi tre mesi. Non preoccupatevi se mi leggerete di meno, e nel caso non fiori ma opere di bene.

Ultimo aggiornamento: 2009-09-17 12:27

Dagli all’ermafrodito

Repubblica racconta che una campionessa sportiva è stata sottoposta a una serie di analisi che hanno dimostrato che ha testicoli interni e livelli elevati di testosterone. Per la cronaca, la campionessa è Tuscan Abbe, 4 anni e professione cavalla da corsa.
Nonostante i reiterati inviti, io non mi sono mai dato all’ippica, quindi potrei sbagliarmi di grosso; ma ero convinto che la maggior parte delle gare fosse open, proabilmente perché non c’è una grandissima differenza di prestazioni tra stalloni e giumente. In effetti l’articolo di Repubblica termina dicendo che Tuscan Abbe potrebbe essere esclusa «da competizioni ed eventi popolari come la Ladyship Mile», gara che tutti voi conoscete perfettamente. Qualcuno ne sa qualcosa in più?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-17 10:39

Inflazione non percepita

Chi mi conosce sa che non è che io abbia chissà quanta barba. Diciamo che se va bene mi rado ogni due giorni, ma a volte aspetto anche di più; insomma le mie lamette (Gillette Mach 3) mi durano una vita.
Quando l’altro giorno ho preso la nuova confezione (comprata qualche mese fa), perché ormai anche l’ultima lametta di quella vecchia non tagliava più, mi sono accorto che la confezione non era più di cinque lamette ma di quattro; perché nessuno si accorgesse a prima vista di nulla avevano semplicemente aumentato un po’ lo spazio tra di loro.
Visto come si fa in fretta ad aumentare i prezzi?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-17 07:00