La settimana scorsa è scoppiata una querelle di cui probabilmente non si è accorto nessuno, visto che si tratta di matematici; ma sapendo che qualcuno dei miei ventun lettori ama i pettegolezzi, provo a scriverci qualcosa su. Per i matematicamente svantaggiati, nessun problema; non si parla di matematica :-)
Iniziamo a parlare del Premio Peano. Citando dal sito, viene consegnato annualmente al miglior libro di lettura matematica pubblicato in Italia durante il relativo anno accademico. (Da un paio d’anni c’è anche una segnalazione per una piccola casa editrice e/o un autore non famoso; un paio di loschi figuri hanno ricevuto questo premio junior). Nell’asfittico panorama della matematica divulgativa italiana il premio Peano sicuramente spicca, e ha un’importanza non certo solo piemontese.
Su Piergiorgio “prezzemolo” Odifreddi credo non ci sia molto da aggiungere, probabilmente ne sapete anche più di me. Giorgio Israel, invece, è meno noto a chi non è addetto ai lavori. Professore ordinario di matematiche complementari in Sapienza a Roma, è un bravo storico della matematica, ma soprattutto non è uno che le manda certo a dire, come potete notare ad esempio leggendo il suo blog. Cattolicissimo nonostante il cognome [*] (ma filoisraeliano), di simpatie politiche per l’attuale governo nel quale sta anche facendo il consulente della ministra Gelmini per la riforma universitaria. Come potete immaginare, lui e PGO, nonostante condividano parte del nome, sono come il diavolo e l’acqua santa, e a quanto ne so sono almeno dieci anni che c’è un odio viscerale tra i due che si manifesta in tutte le occasioni.
L’ultima occasione è appunto legata al premio Peano 2008, che verrà consegnato ai primi di dicembre. Il vincitore di quest’anno è stato il libro Il mondo come gioco matematico. John von Neumann, scienziato del Novecento di Israel e sua moglie Ana Maria Millan Gasca. Quando Odifreddi è venuto a sapere del conferimento del premio al suo arcinemico, si è subito stizzito e ha annunciato urbi et orbi – o almeno al Corsera – che avrebbe restituito il suo, vinto nel 2002, condendo il tutto con una serie di attacchi a Israel che stranamente non ha replicato come da sua abitudine.
Anche se molti pensano che non si possa restituire un’onorificenza già avuta, ci sono illustri casi nel passato; John Lennon ad esempio rimandò al mittente la targa del suo MBE, protestando contro l’ingerenza inglese nel conflitto interno Nigeria-Biafra, il supporto britannico agli americani nella Guerra del Vietnam e al fatto che la sua Cold Turkey stava scendendo troppo velocemente nelle classifiche di vendita. Ma a parte queste quisquilie, la diatriba è molto triste. Non si parla infatti del contenuto divulgativo; le cose più vicine pronunciate da Odifreddi sono che il libro è una seconda edizione (che però a quanto pare è notevomente ampliata rispetto alla originale) e che esso «esalta la figura di von Neumann in modo acritico, senza avanzare alcuna riserva sul suo apporto all’ invenzione della bomba atomica e sul suo bellicoso appoggio al riarmo nucleare americano». Su queste cose io concordo in pieno con quanto ha scritto Michele Emmer (altro matematico… in Italia ce ne sono pochi ma non così pochi), che ommentando la disputa su Galileo scrive che «Quello che unisce i matematici è fare matematica».
Paradossalmente, soprattutto dopo i risultati negativi di Gödel e Cohen che hanno tolto alla matematica il suo status di unica disciplina che potesse dimostrare la verità, fare matematica è diventato assolutamente indipendente dalla eventuale professione religiosa del matematico. Tanto non c’è proprio nulla che richieda l’ipotesi di esistenza di Dio, o della sua non-esistenza; né tali ipotesi si possono dimostrare matematicamente, checché ne scrisse proprio Kurt Gödel. La matematica ha sempre unito, credo che dopo la prima guerra mondiale la prima comunità scientifica che ha riaccolto i tedeschi nei congressi internazionali sia stata appunto quella matematica. Vedere queste piccinerie mi intristisce.
[*] ero convinto di aver letto qualche anno fa che Israel fosse cattolico; a quanto pare mi sono sbagliato. Me ne scuso con i miei ventun lettori; a me ad ogni modo non importa se e quale religione Israel professi.
Ultimo aggiornamento: 2009-10-01 10:55