Archivi annuali: 2007

link curiosi

Per festeggiare l’inizio dell’estate senza scrivere un post “inizia l’estate”, ecco un paio di link in cui mi sono imbattuto.
Il concetto di mail “usa e getta” è ormai abbastanza noto: crei un indirizzo valido per un certo periodo di tempo, e che farà rimbalzare tutta l’email ricevuta al tuo vero indirizzo. Molto utile contro i markettari. Bene: numbr.com – notate la mancanza della e, in Vero Stile Web2.0 – fa la stessa cosa con i numeri telefonici (purtroppo solo USA). Ma ci pensate? trovi un tipo o una tipa che potrebbe essere simpatico/a, ma non ti fidi: gli dai il numero farlocco e dopo un po’ sparisci!
Sempre probabilmente inutile, ma più interessante è questa animazione flash (ironicamente, su un sito tedesco…) di una macchina Enigma a tre rotori. Non so quanto possa essere utile per crittare i messaggini d’amore, però vedere tutti i fili che man mano si colorano è indubbiamente divertente.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-21 10:48

Cosa non si farebbe per un link in più

Le classifiche dei “più bravi” blog italiani si sprecano. Dopo la capostipite BlogItalia (che però recupera semplicemente i dati di Technorati) e BlogBabel, ho scoperto che ce n’è anche un’altra: quella di Wikio, che usa i valori di Technorati più un algoritmo a feedback “più sei linkato dai grandi, più sei grande anche tu”.
Il punto è che, come un qualunque scalcinato sociologo potrebbe spiegarvi, l’esistenza stessa di una classifica fa partire la “voglia di scalata”, che ultimamente si sta estrinsecando nella frase “mettimi un link, e io ti regalo qualcosa”. Un paio di settimane fa c’era uno (tale Dema) che regalava delle Crocs, che se non ho capito male sono delle scarpe in plastica assolutamente modaiole; in questi giorni un altro (tal Geekissimo) ha messo su un concorso “tra tutti quelli che mi linkano, estrarrò un Nokia N95”. D’altra parte, i concorsi sono una mania nemmeno solo italiana, perché mai un bloggher dovrebbe esserne esente?
(no, niente link ai signori. Tanta grazia che vi ho messo i nomi, se siete curiosi potete farvi la vostra ricerchina. La policy qui è ferrea: linko solo quello che mi interessa)
L’unica curiosità che mi resta è se questa gente intende guadagnarci solo in gloria o anche in proventi pubblicitari via Google AdSense o altro; ma confesso che è una curiosità molto platonica.
(ps: per un diverso approccio all’identico concetto, suggerisco PaulTheWineGuy)

Ultimo aggiornamento: 2007-06-20 17:38

In case of accident he always took his mum

Mi sono finalmente (ri)deciso, e oggi ho rippato – a 128 Kb/sec, perché non sono mai stato un amante della qualità a tutti i costi – tutti i CD “canonici” dei Beatles. Beh, in realtà ho messo la soundtrack di Yellow Submarine e non il disco originale che pure ho, e ho aggiunto Let It Be… naked. Il tutto sta comodamente in un cd, da tenere in ufficio nei momenti di crisi di astinenza.
Ah: ho anche il CD per i Beatles “ufficiali ma non canonici” (Anthology, Live at the BBC…) e il CD per alcune delle cover dei Beatles. Ribadisco: non si sa mai.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-20 17:08

Lavoce.info sulle pensioni

Segnalo due articoli del sito lavoce.info, uno di una decina di giorni fa e uno di ieri, entrambi sulle pensioni. Nel primo, che commenta il rapporto OCSE sulle pensioni, vengono pubblicate due tabelle: quella originale, che parte dall’ipotesi di 45 anni di lavoro, e quella rifatta considerando “solo” 40 anni di lavoro. Devo dire che temevo peggio, considerando che lo studio prevede un abbassamento dei coefficienti di trasformazione rispetto alla situazione attuale, ma lascerebbe comunque il 60% dello stipendio e non il 40% come ci dicono sempre; ma è anche vero che per me ad esempio lavorare fino a 65 anni potrebbe significare superare di gran lunga i 40 anni di lavoro.
(Per chi arriva qua sperando di trovare delle informazioni utili: il coefficiente di trasformazione è il numero che devi moltiplicare per i soldi dei contributi che hai pagato durante la tua vita lavorativa e che sono stati rivalutati man mano, per sapere quanto ti danno di pensione. Il tutto vale per chi ha il metodo contributivo, cioè per il lavoro dal 1993 in poi eccetto i fortunelli che all’epoca avevano almeno 15 anni di contributi. Questi coefficienti calcolano statisticamente quanto vivrai, quindi crescono se vai in pensione più tardi, e dovrebbero ridursi se la vita media si allunga: la legge Dini del 1995 prevedeva che venissero aggiornati ogni dieci anni, ma nel 2005 Silvio se n’è scordato e i sindacati sono stati ben zitti).
Il secondo articolo spiega invece perché converrebbe iscriversi a un fondo pensione con i soldi del TFR. Tecnicamente il conto è corretto: peccato che il vantaggio non è certo dovuto ai rendimenti del fondo, ma banalmente al fatto che si pagano molto meno tasse. Correttamente, gli estensori dell’articolo fanno notare che la situazione italiana è anomala rispetto al resto dell’Europa, e non è affatto detto che la legislazione fiscale rimanga identica in futuro. Uomo e donna avvisati…

Ultimo aggiornamento: 2007-06-20 16:47

Perdo i commenti nel feed

Mi è stato fatto notare che il mio feed dei commenti ne perde alcuni. È vero. Ad esempio, questo e questo non appaiono, nonostante siano anche visibili dalla home page delle notiziole, e quindi sono stati trattati dal sistema.
Perché capita questa cosa? non lo so. I due commenti sono di post nella categoria “recensioni”, ma altri commenti in quella categoria ci sono, quindi non è il caso. Temo sia un baco del mio vecchio MT, ma se qualcuno ha altre idee e le espone è il benvenuto.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-20 12:54

ingredienti

Premessa: questa è una notiziola assolutamente stupida. Però la cosa mi è piaciuta.
Ieri sera stavo arrivando a casa dei miei suoceri, e ho notato che ben tre macchine stavano entrando nei box giù per il condominio. In un momento molto latinista, ho pensato: “Toh, tre macchine ingredienti”. E qui c’è stato il lampo: gli ingredienti sono quelli che “entrano dentro” la ricetta.
Nulla di così trascendentale, come dicevo: però è buffo notare come spesso si perda completamente l’etimologia di una parola, e la si senta come entità a sé nonostante sia ancora tutto presente. Non è insomma il caso di “cattivo”, che deriva dal latino “captivus” che significa “prigioniero” e da cui abbiamo l’italiano “cattività”. Per chi non lo sapesse, lo spostamento di significato dipende dal fatto che per la Chiesa il cattivo era “prigioniero del diavolo”, “captivus diaboli”. Ma il latino ecclesiastico ha fatto altri danni, come “togliere” che deriva da “tollere”, che letteralmente significa “portare su di sé”; lì il colpevole è l’Agnus Dei che in latino prosegue con “qui tollis peccata mundi”. Avete colto lo spostamento?

Ultimo aggiornamento: 2007-06-19 14:39

Il re dello spazio infinito (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria, va’ su Galileo!)
Probabilmente il nome di H.S.M.Coxeter non dice molto alla maggior parte delle persone, ma confido che tra i miei lettori la percentuale salga, non foss’altro che per tutte le citazioni ai suoi lavori fatte da Martin Gardner. Questa (Siobhan Roberts, Il re dello spazio infinito [King of Infinite Space], Rizzoli 2006 [2006], pag. 558, € 22, ISBN 9788817011785, trad. Daniele Didero) è la sua biografia, che percorre tutti i novantacinque anni di vita dell’uomo che da solo mantenne viva la fiammella della geometria classica nel corso del XX secolo. Avviso subito che il testo non è affatto pensato per un matematico, ma piuttosto per una persona che vede i matematici come una strana genìa, buona soamente per ricavarci su usa serie di gustosi aneddoti, di cui in effetti il libro è infarcito. Il risultato finale, almeno dal mio punto di vista, è piuttosto deludente, anche perché il testo divaga qua e là senza riuscire a seguire un percorso continuo – non che Coxeter abbia avuto chissà quale vita turbolenta, essendo rimasto per piu di sessant’anni a Toronto – e non fa capire la sua importanza nel panorama mondiale; insomma, la Roberts ha perso un’occasione. La traduzione è scorrevole, anche se a pagina 277 il cerchio di cui si parla è “dei” (non “a”) nove punti: ma è anche vero che non fa parte del curriculum di geometria che ti insegnano a scuola o all’università.

Ultimo aggiornamento: 2015-04-23 09:10