Amnesie di un viaggiatore involontario (libro) | [recensioni] |
"David Madsen", così dice la terza di copertina di questo libro (David Madsen, Amnesie di un viaggiatore involontario [A box of dreams], Meridiano Zero - Primo parallelo 2007 [2003], pag. 222, € 14, ISBN 978-888237139-5, trad. Francesco Francis), è lo pseudonimo di un professore inglese (di filosofia e teologia, aggiungono le scarne note che ho trovato in giro. Questo è il suo terzo libro, che confesso avere comprato per caso attratto dal titolo, e per la bella copertina disegnata da Valerio Bindi. Però la scelta è stata davvero ottima, sempre che amiate come me il nonsense allo stato puro e una storia che si dipana senza capo né coda. Il viaggiatore in questione si ritrova in un treno diretto non si sa dove, senza sapere chi è, in compagnia dello psicologo Sigmund Freud - che però non è quel Freud! - e di un grasso e laido controllore, per finire in un non meglio identificato paesino mitteleuropeo dove le mucche sono davvero pazze e sembra che l'unico cibo sia il pane. Il tutto con avventure sessuali di vari tipi... ma ribadisco, è meglio lo leggiate per conto vostro!
Aggiornamento: ho avuto uno scambio di mail con l'editore di Meridiano Zero, che mi ha assicurato che la scelta di avere un titolo molto diverso dall'originale è stata voluta e concordata anche con l'ottimo traduttore Francesco Francis. Elimino quindi il mio giudizio negativo sulla scelta, anche se personalmente credo che sarebbe stato più nello spirito dell'opera inserire il titolo effettivo, e non quello originario, nella finta recensione che si trova verso la fine del libro. Sarebbe stato un ulteriore anello nel vortice di "sogno dentro un sogno"!
Che bello, sembra affascinate, ora lo aggiungo nella mia lista dei desideri su anobii. ;)
Ciao, ciao