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quello che non oso mettere nel mio blog ufficiale

CARTELLI: conservare in vendita

conservare

La zona di viale Monza dove lavoravo fino a questa primavera aveva molti negozi gestiti da cinesi. Fin qua nulla di strano. Più o meno mentre ci spostavamo, uno di questi negozianti aveva deciso di vendere la sua attività, e quindi aveva stampato un cartello, scritto in cinese, inglese e italiano. Anche qua, nulla di strano. Un po’ più strano il testo in italiano: “Conservare in vendita”. No, non è che dovesse essere una vendita continuativa: guardando l’inglese “Store for sale” dovrebbe essere chiaro che il testo italiano è stato tradotto in maniera molto automatica…

November 12, 2013 Archivi

CREATIVI: semper in tempore italicum textile

semper in tempore italicum textile

semper in tempore italicum textile

Non conosco quest’azienda (Standartex), e non posso quindi dire nulla sulla qualità dei loro tessuti: saranno probabilmente ottimi. Detto questo, chiunque abbia scelto la frase qui sopra citata come motto – frase sulla cui correttezza semantica avrei qualche dubbio: io la tradurrei parola per parola come “sempre nel tempo il tessile italiano – ma quell'”in tempore” mi suona malissimo” non ha fatto un buon lavoro per l’azienda stessa.

October 24, 2013 Archivi

RACCONTO: Dal libro di Turing (11, 1-9)

In quel tempo, tutti gli algoritmi avevano la stessa complessità.
Emigrando dall’oriente i programmatori capitarono in una pianura nel paese di Knuth e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: “Venite, scriviamo degli algoritmi e programmiamo”. Gli algoritmi servirono loro da pietra e il software da cemento.
Poi dissero: “Venite, costruiamoci una libreria software, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperdere tutte le soluzioni ottimali”.
Ma il Signore scese a vedere la libreria software che i programmatori stavano costruendo.
Il Signore disse: “Ecco, essi sono un solo popolo e i loro algoritmi hanno tutti la stessa complessità; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo le loro subroutine, perché non comprendano più quali siano i problemi che si possono risolvere meglio..
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la libreria software.
Per questo la si chiamò P=NP, perché là il Signore confuse le subroutine di tutta la terra e di là il Signore disperse le soluzioni deterministiche polinomiali.

5 settembre 2013

October 16, 2013 Archivi , , , ,

RACCONTO: Questione di margini

Il borbottio che pervadeva il laboratorio era ai limiti dell’udibilità. Eppure i due occupanti lo percepivano perfettamente, se non con le orecchie con tutto il corpo: i loro volti tirati sussultavano ogni volta che la sua frequenza variava anche solo di poco. Entrambi sapevano che le macchine per il supporto vitale potevano guastarsi in un qualunque momento, e non era affatto detto che si sarebbero potute riparare ancora una volta.
– “Se anche la tua ipotesi fosse vera, i margini sono davvero stretti”, mormorò Frank.
– “Partiamo dall’inizio”, ribattè Irina. “La macchina del tempo esiste, e questo è un fatto. Tutti i viaggi che abbiamo fatto non hanno cambiato per nulla la nostra situazione, e questo è un altro fatto.”
– “Questo è indubbio. È come se l’universo avesse una propria mente senziente che fa di tutto per impedire che una qualunque modifica al passato abbia conseguenze sul presente… o se preferisci, è come se qualcuno cancellasse le nostre modifiche.”
– “Lascia perdere il misticismo e la fantascienza da quattro soldi di Asimov. Non esiste nessuna Seconda Fondazione; se poi Dio esiste, non ha certo voglia di rimettere a posto il nostro disordine. Non c’è nulla di magico, è tutto spiegato dalle equazioni che regolano il viaggio nel tempo. Come hai visto, sono finalmente riuscita a separarla in due parti, e adesso il significato fisico è chiarissimo. Se si torna indietro nel tempo e si fa una piccola modifica insignificante al passato, il secondo termine non dà nessun contributo, mentre il primo descrive un microvortice che si smorza rapidamente; il risultato è che dopo poco tempo le soluzioni spaziotemporali dell’equazione d’onda dell’universo sono indistinguibili da quelle della configurazione iniziale. Non è insomma vero che una farfalla può sbattere le ali in Brasile e provocare una tempesta a Londra: anche se la eliminiamo, a Londra la tempesta ci sarà comunque.”
– “Come se a Londra esistesse ancora qualcuno che si può preoccupare delle tempeste.”
– “Se non ci sbrighiamo, qui sulla Terra non ci sarà più nessuno che si preoccupererà di alcunché. Torniamo all’equazione: se invece le modifiche apportate al passato sono importanti, è il primo termine ad annullarsi; in compenso il secondo descrive un picco di potenziale continuistico. Ovviamente questo picco rappresenta un equilibrio instabile, e ci si sposta subito verso la posizione stabile più vicina: il risultato, pur non essendo identico all’originale, lo è a tutti gli effetti pratici.”
– “Ce ne siamo accorti! Per evitare la Seconda guerra mondiale abbiamo ammazzato von Niehle quando era ancora un bambino, solo per trovarci al suo posto Sieweneck; ammazzato lui abbiamo avuto Ziegler; prima di darci per vinti abbiamo fatto ancora un terzo tentativo e ora il Führer è semplicemente diventato Hitler.”
– “È logico: il campo continuistico prodotto dalla Quinta Forza è molto più forte di quello delle quattro forze standard. Però, leggendo la formula in questo modo, una scappatoia c’è: se la modifica al passato è piccola ma con una conseguenza importante, nessuno dei due termini dell’equazione si annulla, e il vortice generato dal primo termine potrebbe essere sufficientemente grande perché prima di smorzarsi riesca a spostare lo spazio-tempo in una diversa valle del campo continuistico. A questo punto, quando il potenziale cadrà, il continuum spazio-temporale si ritroverà in un punto diverso da quello originale, e la storia proseguirà in maniera differente.”
– “Sì, Irina, ho ricontrollato i tuoi conti e hai ragione. Ma ribadisco che i margini sono davvero stretti. E poi, se anche tutto funzionasse, l’universo sarebbe così diverso che noi probabilmente non esisteremmo più!”
– “Noi spariremmo dall’esistenza, ma la Terra potrebbe invece tornare a vivere. E poi quale sarebbe l’alternativa? Siamo sopravvissuti in poche centinaia, rinchiusi nei bunker sparsi sotto tutto il pianeta da cui non possiamo assolutamente uscire. Noi siamo gli unici che abbiamo ancora a disposizione una macchina del tempo funzionante, almeno per un tentativo. Sì: è una missione suicida. Ma l’alternativa è un’agonia chissà quanto lunga.”
– “Basta, mi hai convinto. Resta però un problema di fondo: quale potrebbe mai essere una modifica del passato piccola ma che abbia una conseguenza importante?”
– “In teoria è semplice: ci occorre trovare un modo per bloccare per decenni, se non per secoli, lo sviluppo di un qualche campo della conoscenza. Avevo pensato a fare andare un po’ fuori rotta le caravelle di Colombo, ma le simulazioni al computer mi hanno mostrato che una modifica simile sarebbe comunque troppo grande. Quest’altra modifica, però, sembra essere proprio fattibile…”
– “Tutto qui?”
– “Sì, tutto qui. Le simulazioni danno risultati ottimistici, anche tenendo conto degli errori di approssimazione del modello. Come dici tu, i margini sono indubbiamente stretti: ma sono certa che saranno sufficienti.”

Il magistrato strabuzzò gli occhi. Chissà perché, era convinto che il libro che aveva tra le mani fosse più grande. La stanchezza mi starà giocando dei brutti scherzi, pensò. Beh, non importa. Non doveva mica redigere una sentenza: quello era solo il suo passatempo, e lasciare una nota sarà più che sufficiente, decise.
Prese la penna e scrisse, con la sua calligrafia ordinata: “Ho trovato una dimostrazione proprio meravigliosa di questo teorema, ma il margine della pagina è troppo stretto per contenerla.”

(2 settembre 2013)

October 11, 2013 Archivi , ,

LERCIO: BERLUSCONI, MULTA PER ECCESSO DI VELOCITÀ NEL CAMBIARE IDEA

BERLUSCONI, MULTA PER ECCESSO DI VELOCITÀ NEL CAMBIARE IDEA
Dopo il voto di fiducia odierno, i questori del Senato hanno multato l’anziano leader

(Roma, 2 ottobre 2013) Curioso epilogo alla sessione odierna al Senato, in cui il premier Enrico Letta ha ottenuto un’inaspettata fiducia anche da parte del Popolo delle Libertà, il cui leader Silvio Berlusconi ha preso la parola augurandosi una pacificazione. Al termine del voto, conclusosi con 235 voti a favore e 70 contrari, i questori di Palazzo Madama si sono avvicinati a Berlusconi consegnandogli un foglietto, che si è poi saputo essere una multa per eccesso di velocità nel cambiare idea. Uno dei questori, che ha chiesto di rimanere anonimo, ci ha spiegato: «La Costituzione prevede sì libertà di mandato per deputati e senatori, ma non prevede che si possa cambiare idea troppo velocemente. Soprattutto negli ultimi minuti di stamane, il superlavoro che gli stenografi hanno dovuto compiere per registrare le dichiarazioni di voto è stato così intenso che più della metà dei dipendenti è ora a casa in malattia. Capirete che certi comportamenti debbono per forza essere sanzionati, per evitare una deriva incontrollata.» Potete vedere qui sotto un’infografica che mostra il rapidissimo variare delle posizioni del leader Pdl.

fiducia sì fiducia no

le scelte di Berlusconi nell’avvicinarsi del voto di fiducia

All’apprendere la notizia, il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha subito annunciato di stare preparando una class action contro i limiti di velocità nei luoghi che non sono soggetti al Codice della Strada: inaspettatamente, anche Beppe Grillo in un post sul suo blog ha preso le difese di Berlusconi, che a suo parere «è un morto che cammina e quindi non può certo muoversi troppo veloce!!!!11! La multa deve essere piuttosto data a Bilderberg che impedisce all’Italia tutta di esercitare la propria sovranità!!undici!!». Nessuna reazione ufficiale dal Quirinale: ambienti vicini a Napolitano affermano però che il presidente starebbe valutando l’opportunità di commutare la multa, chiedendo però a Berlusconi di pronunciare correttamente lo scioglilingua “se il presidente del pidielle si volesse depresidentipidiellizzare, vi depresidentipidiellizzereste anche voi per depresidentipidiellizzarlo?”, nella speranza di ottenere un periodo di tregua per il governo.

(Nota: questo blog non ha alcuna relazione con il Vero e Unico Lercio, che può essere letto qui.)

October 2, 2013 Archivi ,

RACCONTO: Test di Turing

Zhong si accinse ad applicare gli ultimi ritocchi all’Unità KW4501-A. L’indomani sarebbe stato il grande giorno: la prova finale del Concorso Turing, il simbolo del ritorno alla piena normalità. La Guerra delle Sessantaquattro Ore era stata devastante, ma era un ricordo del passato. Anche se a un costo gravissimo, l’ordine mondiale era stato sovvertito; finalmente la civiltà terrestre aveva davvero ripudiato la guerra, affidandosi alla logica. Le aree rese radioattive nel corso della guerra venivano man mano bonificate, e alcuni coraggiosi esploratori erano riusciti a penetrare nei datacenter miracolosamente rimasti intatti per recuperare le tecniche di programmazione degli Antichi. Alla riscoperta delle opere di Alan Mathison Turing il Consiglio Planetario rimase estasiato, e decise di onorare il duecentesimo anniversario della sua nascita mettendo in pratica una delle sue idee più avveniristiche. Il matematico aveva previsto che in futuro sarebbe stato impossibile capire se dall’altro lato di una connessione dati solamente testuale ci fosse stato un essere umano o un computer: dieci tra le menti migliori della Terra avevano accettato la sfida, e nessuno sapeva chi avrebbe partecipato e chi avrebbe delegato la propria creatura.

Zhong aveva deciso che non sarebbe stato lui a connettersi, ma l’Unità KW4501-A. Era certo di aver trovato la soluzione perfetta per confondere i giudici: con un generatore di microscariche elettriche ad alta frequenza le configurazioni interne dell’Unità venivano modificate così rapidamente che le sue risposte erano le più naturali e veloci possibili. Non sarebbe stato sufficiente per un confronto dal vivo, era ovvio; ma per fortuna la limitatezza della connessione avrebbe permesso di coprire le piccole magagne ancora presenti. D’altra parte come si può sperare che, per quanto modificato, un essere umano possa essere rapido come un computer?

(10 luglio 2013)

September 25, 2013 Archivi , ,

LERCIO: MAIALI IN RIVOLTA: NON POTETE ASSOCIARCI A CALDEROLI

MAIALI IN RIVOLTA: NON POTETE ASSOCIARCI A CALDEROLI

Il direttivo della SSSS in riunione (foto: Audrius Meskauskas (Audriusa), via Wikimedia Commons)

Il direttivo della SSSS in riunione (foto: Audrius Meskauskas (Audriusa), via Wikimedia Commons)

(Rutters, 14 luglio 2013) La SSSS (Società per la Sensibilizzazione delle Specie Suine) ha emesso in serata un duro comunicato riguardante quella che essa definisce “una dura e gratuita campagna di delegittimazione contro innocenti specie animali”. Dopo che il senatore Roberto Calderoli ha apostrofato il ministro dell’integrazione Cecile Kyenge affermando che gli sembra un orango, ci sono stati numerosi commenti in rete che, continuando le presunte similitudini tra esseri umani e animali, hanno paragonato l’esponente leghista a un porco, chiedendosi tra l’altro se si fosse mai guardato allo specchio.

Il portavoce della SSSS ha pesantemente stigmatizzato tali associazioni: “È incredibile come nel ventunesimo secolo si possa ancora presentare i suini in modo simile. Abbiamo perso decenni per far riconoscere le nostre indubbie qualità, e in pochi minuti tutto il lavoro svolto è andato perduto. Eppure non sarebbe stato difficile accorgersi della differenza: come è noto, del maiale non si butta via mai nulla, mentre di Calderoli si potrebbe buttare via tutto”.

Interpellato al proposito, il vicepresidente del Senato si dice stupito della reazione. “Io sono sempre stato un amico dei maiali, me li sono anche portati in giro con me al guinzaglio: non riesco a capire questo improvviso astio della SSSS. Pensate: voglio loro tanto bene che la mia creatura preferita l’ho persino chiamata Porcellum!”

(Nota: questo blog non ha alcuna relazione con il Vero e Unico Lercio, che può essere letto qui)

July 14, 2013 Archivi

FUN: novità librarie

Ophthalmology at a Glance

Oftalmologia a prima vista?

A quanto pare Wiley-Blackwell ha una collana che si intitola “At a Glance”. In questo caso, l’effetto è piuttosto comico…

June 22, 2013 Archivi

il monnezzaro di via Crespi

Ecco le due pagine del numero odierno di DNews con il nostro
monnezzaro locale. Maggiori informazioni sul mio blog, http://xmau.com/notiziole/arch/200807/004517.html

DNews20080710.pdf

July 10, 2008 Archivi ,

Pesi e potenze

Inizio a ripostare qua su posterous i miei articoli di “matematica
leggera” che potete trovare sul mio sito, http://xmau.com/mate/light/ .
Buona lettura!

Pesi_e_potenze.pdf

July 8, 2008 Archivi , ,
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