Ieri Alessandro Gilioli ha “dimostrato” che non è affatto vero che governo e Quirinale sono due giochi separati, producendo tutta una serie di esempi a rinforzo della sua tesi.
Peccato che gli esempi si dividano tra “il governo andava in una certa direzione e il presidente è stato eletto per controbilanciare” (Segni, Ciampi), “il presidente seguiva il governo” (Saragat, Leone, Napolitano), “si era d’accordo” (Cossiga, Scalfaro), “contavano i risultati elettorali e non il governo (Pertini).
Così è abbastanza facile sostenere una tesi, vero?
_Viva la libertà_ (film)
A Toni Servillo ormai non basta più fare il protagonista di un film: così qui si sdoppia, facendo da un lato il segretario del più grande partito di opposizione (di sinistra, naturalmente) che oppresso dai sondaggi in picchiata scappa in Francia, e dall’altro il fratello gemello, filosofo che soffre di bipolarismo ed è appena stato dichiarato “clinicamente non più pericoloso”, che viene reclutato in tutta fretta per prenderne il posto.
Il film è carino, anche se non capisco peché Filmup lo definisca “drammatico” (per me è una commedia… ma forse ho capito: il significato di “commedia” nella lingua italiana si è spostato verso i cinepanettoni, e quindi si è costretti a cambiare le categorie). Servillo riesce molto meglio a fare il pazzo che il segretario di partito; Valerio Mastandrea è perfetto nella parte dell’assistente, e il cameo di Gianrico Tedeschi che fa il Padre Nobile della Sinistra (qualcosa tipo Vittorio Foa, se non fosse che è morto da mo’: pensavo a Pietro Ingrao, ma non è mai stato così carismatico) merita. Da segnalare infine la battuta di Servillo “due”: «Rasségnati: questa volta vinciamo» che la dice lunga sul tipo di pubblico che può apprezzare il film :-)
non sporcarsi le mani
Tecnicamente beppegrillo(tm) ha ragione, quando afferma che «se l’Italia è senza governo (in realtà è in carica il governo Monti) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese». Occhei, adesso al governo manca il ministro degli esteri, ma il PresConsMin mariomonti$$ può tranquillamente tenersi l’interim: lo fece Silvio quando il governo era nella pienezza dei suoi poteri, non lo può fare lui che deve solo sbrigare gli affari correnti?
Il problema però mi pare un altro. Perché il Parlamento operi, occorre come precondizione che i parlamentari presentino disegni di legge. Non mi pare che i rappresentanti M5S stiano presentando disegni di legge. Quale sarebbe la loro idea? Che se li facciano e votino il piddì-con-o-senza-elle? E se e quando finalmente presenteranno questi disegni di legge, quale sarebbe la loro idea? Che vengano votati così come sono, perché loro sono la gente e la gente ha ragione?
(aggià, che stupido che sono, anzi: che servo della Ka$ta che sono!)
Forti coi deboli
Ci sono quattro persone in carcere perché un processo ha stabilito con sentenza definitiva che hanno picchiato a morte un’altra persona.
Ci sono vari colleghi di queste quattro persone che vogliono esprimere la loro solidarietà con chi è in carcere – immagino perché picchiare la gente è nella declaratoria delle loro mansioni, e non è stata mica colpa loro se il tizio non poteva reggere le botte.
C’è un sindacato che ha una sua idea peculiare di cosa significhi “solidarietà” e quindi organizza un presidio… sotto il palazzo dove lavora la madre del ragazzo che è stato ammazzato. Sicuramente loro lo avranno definito “un atto di coraggio”.
Ferrara, Italia, anno 2013.
(ah, c’era anche costui)
Math on Trial?
In questi giorni è stato pubblicato un libro, Math on Trial, sugli usi e abusi della matematica nei processi. Ne avevo letto in uno dei tanti blog matematici a cui do un’occhiata veloce quanto ho tempo, e non ho approfondito la cosa: ho una certa idiosincrasia per processi e affini, e quindi ho pensato che con tutti i libri che devo ancora leggere potevo anche fare a meno di quello.
Però oggi il NYT ha pubblicato un articolo, dimostrando che anche i grandi quotidiani anglosassoni sono capaci a fare marchette facendo finta di nulla (il caso Knox probabilmente non c’entra un tubo con la matematica, però l’annullamento della sentenza d’appello da parte della Corte di Cassazione era la notizia del giorno, e allora l’articolista l’ha abilmente sfruttato).
Il guaio è che c’è troppa gente che mi conosce, ha letto l’articolo e ha pensato di segnalarmelo. Secondo voi, quali sono le probabilità a posteriori di un simile avvenimento?
Strimma tu che strimmo anch’io
La parola di moda in politica in queste settimane è “streaming”. Parola usata a sproposito (per correttezza bisognerebbe parlare di “diretta streaming”, e addirittura il fatto che sia streaming è ininfluente); parola inglese – se ci fosse ancora Lui [*], si parlerebbe di “scorrente”, ne sono certo; parola che sembra dare chissà quale nobilità a discussioni al cui confronto le tribune elettorali condotte da Jader Jacobelli sembravano di un interesse estremo.
Però io sono un bastian contrario, e continuo a pensare che gli accordi si stipulano in pubblico ma si preparano in camera caritatis, con meno pressioni e più libertà di parola. Voi che ne pensate?
[*] Gabriele D’Annunzio. Che pensavate?
per il momento sono ancora vivo
Dopo quasi due mesi di tosse e catarro continui, ho deciso di fare le cose in grande e sono andato a farmi fare una lastra e una visita pneumologica. Risultato: ho avuto una virosi, ma quello che c’è adesso sono solo degli strascichi: insomma, sono (relativamente) sano.
D’altra parte il pneumologo tossiva più di me :-)
Magari leggere prima di scrivere aiuta
Io non so chi abbia scritto l’occhiello a questo articolo pubblicato sulla Stampa a proposito dei libri di Frank Baum (che è stato storpiato in Buam, ma vabbè). Già io ho dei dubbi sulla frase nella postfazione stessa che afferma «negli anni feroci e tremendi del “maccarthismo” […] Baum venne tolto dalle biblioteche perché era definito “anarchico”». Mi è capitato in questi giorni di leggere alcuni articoli che Martin Gardner scrisse ai tempi: è vero che i bibliotecari erano contro Baum, ma la ragione sembra essere più che altro che non li ritenevano adatti ai bambini “moderni”, per lo stile di scrittura non certo ricercato.
Però partire da quella frase per scrivere – nell’occhiello, ribadisco – «La serie scritta da Baum in pieno maccartismo bandita dalle biblioteche, conquistò cinema e lettori» può significare due cose: che l’estensore è convinto che Baum (morto nel 1919) scrisse la serie di Oz in pieno maccartismo, oppure che non sa che in italiano si sarebbe dovuto scrivere «La serie scritta da Baum, bandita dalle biblioteche in pieno maccartismo». Lascio a voi la scelta.