_Lavoro, dunque scrivo!_ (libro)

[copertina] Scrivere non è semplice. No, non è vero: scrivere è semplice, basta vedere quanto tutti noi scriviamo, dagli sms ai twit agli aggiornamenti su Facebook, per tacere di chi ha un blog o pubblica un libro. Diciamolo allora meglio: scrivere bene non è semplice. Per “bene” non si intende essere Nobel per la letteratura, ma molto più terra terra riuscire a far passare al lettore i concetti che si vuole comunicare in modo semplice ed efficace. Luisa Carrada lo sa bene, visto che spiegare queste cose è il suo lavoro e da molti anni ha anche un sito e un blog sul tema, Il mestiere di scrivere. Con questo suo libro (Luisa Carrada, Lavoro, dunque scrivo! : creare testi che funzionano per carta e schermi, Zanichelli “comunicare” 2012, pag. 468, € 21, ISBN 9788808199171) la Carrada si occupa di testi di comunicazione standard: sia pubblicitari che aziendali, sia cartacei che elettronici. Il suo punto di vista è semplice: indubbiamente c’è una bella differenza, però i principi di base sono gli stessi e c’è anche una certa osmosi, perciò tanto vale studiarli assieme. La struttura del libro è molto sminuzzata; non solo i capitoli possono essere letti indipendentemente, ma anche all’interno del capitolo i concetti sono presentati in pillole, con dovizia di esempi “così non va bene / così è meglio”. Ogni capitolo termina con una ricapitolazione rapida dei temi trattati e con una sezione bonus con link di approfondimento; molte nozioni sono di puro buon senso – il che non significa che non sia bene averle nero (e rosso) su bianco! – altre sono meno immediate. Una volta abituatisi alle pagine che terminano a metà – la scelta di Carrada è stata evitare per quanto possibile di spezzare le unità di base del testo – la lettura è piacevole e comoda; inoltre acquistando il libro è possibile scaricare dal sito Zanichelli l’ePub da portarsi sempre dietro. Ottima idea!

Stran discount

Come probabilmente sapete, Lidl ha tutta una serie di marchi propri, che non sono mai riuscito a capire se producono in esclusiva oppure sono direttamente parte del gruppo aziendale, e che producono buona parte dei beni acquistabili in quegli hard discount. Ci sono però strane eccezioni, come Ferrero e Coca-Cola, che non disdegnano di entrare anche in quel mercato: confesso che non ho mai avuto voglia di verificare la differenza di prezzo rispetto a un supermercato normale.
Quello che mi ha stupito è vedere che lunedì scorso, tra le offerte settimanali, c’era la caraffa filtrante della Brita: insomma il top del mercato, il benchmark su cui si posizionano tutti gli altri concorrenti. Qualcuno ha qualche idea sul perché di questa scelta? Forse che Brita è “di lusso” solo da noi, e in Germania è assolutamente standard?

fascisti e fogne

Ho appena cancellato il solito commento del solito coglione sedicente fascista che ogni tanto copincolla i suoi sproloqui incurante di *dove* sta scrivendo (stavolta commentava sul giochino per il dì di festa, tanto per dire).
Per pura curiosità, ho fatto un traceroute e ho scoperto… che l’indirizzo IP era di Tor, e quindi anonimizzato; il che dimostra – come se fosse stato necessario – che certi figuri non hanno nemmeno il coraggio di metterci una faccia ancorché virtuale. C’erano forse dubbi?

Gioco per il dì di festa: Happy Square Blocks

Il gioco lo trovate su Physics Games, e lo scopo dovrebbe essere quello di impilare in un certo qual modo i blocchi azzurri a disposizione per dare da mangiare ai blocchi gialli. Peccato che io non sia nemmeno riuscito a capire come risolvere il terzo livello! Occhei, non sono un amante di questi giochi, ma mi sarei aspettato qualcosa in più… Fate voi se volete.

concerti streaming

Come magari sapete, l’azienda dove lavoro, insieme all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sponsorizza una serie di concerti di musica classica visibili in streaming su Internet. Stasera alle 20:30 Uto Ughi – nome ben noto sia ai melomani che agli appassionati di parole crociate – suonerà ben tre concerti per violino di Mozart: vedi pappanoinweb.telecomitalia.com per maggiori informazioni.
Se volete il mio parere, il concerto può anche essere ascoltato on demand per un mese: se non avete una connessione ottima forse è meglio evitare il bello del buffering in diretta.

flussi di voti

Ho fatto un po’ di conti sui voti (non sulle percentuali) ottenuti dai principali partiti nelle regionali friulane, confrontandoli con quelli alla Camera di due mesi fa. Per comodità ho aggiunto a PD e PDL i voti delle rispettive liste civiche del candidato sindaco, e per bontà mia ho considerato i voti al sindaco M5S invece che alla lista (che ne ha presi molti meno). Scusate l’ASCII art, ma sono di fretta.

+-----+----------------------------+---------+--------+
|     | regionali                  | polit.  |        |
+-----+----------------------------+---------+--------+
| PD  | 107.155 + 21.169 = 128.324 | 178.149 | -28,0% |
| PDL |  80.052 + 42.847 = 122.899 | 134.415 | - 8,6% |
| M5S | (54.952)           103.133 | 196.218 | -47,4% |
| LN  |                     33.050 |  48.461 | -31.8% |
+-----+----------------------------+---------+--------+

Che tutti i risultati siano in calo è naturale, visto che i votanti sono scesi di quasi il 20%.
Come potete vedere, l’effetto Quirinale si è fatto sentire sul PD, che ha perso molto più della media, che sul PDL: è però da capire quanti dei montiani – che a questo giro non c’erano – si siano direttamente riversati su Tondo. La vittoria di Serracchiani insomma deriva da un miglior risultato delle liste collegate rispetto a quanto è successo nel centrodestra, oltre che al fattore C della lista di disturbo “Un’altra regione”. Per la cronaca, le coalizioni di centrosinistra e centrodestra erano più o meno alla pari alle politiche, con la seconda in leggero vantaggio.
Ma il vero risultato è il quasi dimezzamento dei voti al M5S. Che poi il candidato sindaco abbia preso quasi il doppio di voti del suo partito mi fa pensare che i simpatizzanti pentastellati non abbiano ancora capito come funzionino le votazioni, e che gli attivisti pentastellati non abbiano ancora capito che è meglio differenziare i simboli della lista e del candidato sindaco: ma questo è un loro problema: come ho scritto, ho scelto apposta i loro dati meno peggiori.
Che può significare un simile crollo, nonostante beppegrillo(tm) si sia battuto palmo a palmo il FVG la scorsa settimana? Tante cose. Forse il voto M5S delle politiche è stato davvero di protesta, e nessuno pensava si sarebbe arrivati a quel risultato: colpa dei sondaggisti che sottostimavano più o meno scientemente. Forse l’ostentato purismo del MoVimento ha deluso quella che è la maggioranza dei loro votanti: non gli attivisti, quelli che fanno casino in rete e sono i più visibili, ma quelli che pensavano effettivamente di poter cambiare qualcosa votando Grillo e invece hanno scoperto che i loro voti sono messi in freezer… sicuramente per colpa dei cattivoni degli altri partiti che non hanno voluto votare il LORO presidente del Consiglio dei Ministri e il LORO presidente della Repubblica. Contenti LORO…

Repetita stufant

Ve l’avevo promesso :-)
No, non sono contento della rielezione di Napolitano. È un nascondere la polvere sotto il tappeto, e sperare che chissà quale miracolo faccia cambiare le cose da qui a un anno. L’unico miracolo che posso vedere è una non-implosione del M5S, soprattutto se gli toccherà governare da qualche parte (il Friuli forse, Roma chissà…). Il PD è morto e sepolto, e con gli occhi di oggi fa tristemente ridere ripensare a Bersani che un anno e mezzo fa disse che non volle andare al voto per non vincere su un paese in macerie (a parte il fatto che probabilmente il PdL si sarebbe miracolosamente compattato, in quel caso, e quindi non ci sarebbero state votazioni).
Non sono nemmeno contento del pensare i vertici del Pd andare a piangere da Re Giorgio e chiedergli di levare le castagne dal fuoco, come dei bimbetti. Anche se in effetti l’effetto è quello. Hai quasi la maggioranza assoluta e non riesci a metterti d’accordo su un nome? Lascia la palla agli altri, e stai un po’ a votare scheda bianca. Anche perché un bel governo pidipiùelle sarà ancora più divertente per perdere ancora voti: anzi, non mi stupirei se ci fosse già una scissione all’atto della fiducia al governo (anzi no, non ci sarà, conoscendoli)
Infine una noticina: sabato c’è stato un altro tassello verso il passaggio dalla repubblica parlamentare a quella presidenziale. Al Senato c’è già una maggioranza dei due terzi a favore: alla Camera non so, perché non so quanti siano i renziali. E vi ricordo che una riforma costituzionale con una maggioranza dei due terzi *non* può essere soggetta a referendum.

Quizzino della domenica: La traversata del deserto

Nove amici, ciascuno con la sua jeep, sono al margine est di un deserto. Vogliono avventurarsi al suo interno il più possibile: però le loro jeep hanno un’autonomia di soli sessanta chilometri, perché il serbatoio contiene solo dieci litri di benzina. Ogni jeep però ha anche nove taniche da dieci litri piene di benzina; gli unici problemi sono che non si può usare una tanica solo in parte, ma bisogna versarla tutta in un unico serbatoio, e che non è possibile creare dei depositi di benzina all’interno del deserto. Qual è la distanza massima che può essere esplorata almeno da uno degli amici, tenendo conto che tutti vogliono ritornare alla base?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p093.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.