e sale la benzina

Me n’ero accorto, anche se è un pezzo che non faccio il pieno.
Non entro nelle polemiche lette oggi su Repubblica, dove sembra che – a parte le tasse – il costo industriale è comunque del 13 percento superiore a quello del resto dell’Europa.
Però voglio ricordare che quando fu siglato l’accordo per il contratto degli autoferrotranvieri, i soldi sono stati trovati aumentando di 3 centesimi (cioè trenta punti, visto che il prezzo della benzina è a millesimi di euro) le accise sulla benzina, e dicendo “tanto in questo momento l’euro è forte, quindi l’aumento verrà subito assorbito e la gente non se ne accorgerà nemmeno”. Si è visto.
Chissà però se qualcuno si ricorda ancora di cose capitate due mesi e mezzo fa…

_Giorni Felici_ (teatro)

Oggi siamo andati a vedere l’ultima rappresentazione al Piccolo – quello vero, in via Rovello – dell’opera di Samuel Beckett, nella rappresentazione di Giulia Lazzarini. A quanto ho letto, Happy Days dovrebbe essere l’opera più allegra del nostro simpatico dublinese. All’anima. L’opera mi è stata relativamente incomprensibile, il che non è poi così strano considerando come funziona il teatro contemporaneo: il testo serve a te a pensare, non ti viene certo detto tutto.
La scena è minimale a dir poco, in una specie di deserto con Winnie all’inizio immersa fino alla vita e poi nel secondo tempo con solo la testa fuori, e il suo marito Willie che ogni tanto sbuca in parte da una buca, oltre a leggere gli annunci economici. Eppure Winnie è sempre felice, non importa che la sua vita si riduca sempre più: qualunque cosa la rende gioiosa.
Il mio problema, lo ammetto, è stato reggere soprattutto il primo tempo. Un monologo così lungo non è mica semplice, nonostante la bravura della Lazzarini. In effetti tra il primo e il secondo atto il tipo davanti a me se l’è telata.
Nota sulla sala: fa un caldo boia, e almeno noi all’ultima fila (che però ha abbastanza spazio per le gambe…) sentivamo passare la metropolitana.

totocalcio oggi

Ho casualmente guardato la schedina odierna del totocalcio. Mancano all’appello due partite, Bologna-Lazio rinviata per neve e Salernitana-Piacenza sospesa non so per cosa.
Una volta cosa succedeva? venivano premiati gli undici (e forse i dieci, ma con due partite rinviate forse si limitavano a una sola categoria di vincenti). Oggi no. Visto che le schedine sono salvate elettronicamente e quindi sanno già quanti hanno pronosticato 1, 2 oppure X, a quanto sembra viene assegnato di default il risultato più pronosticato.
La cosa mi lascia abbastanza perplesso, perché sembrerebbe fare indurre che i risultati delle partite di calcio siano previsti dalle masse di giocatori. Questo sarebbe abbastanza palloso.
Ma volete mettere il divertimento a dire invece che in questo caso il risultato “ufficiale” è il meno previsto? dal punto di vista delle quote darebbe anche premi maggiori, no?

La coperta è corta

Che carino. Scongiurato lo sciopero dei magistrati contro la separazione delle carriere, adesso sono gli avvocati a indire sei giorni di sciopero perché la separazione non c’è più.
Almeno questo è quanto ho capito io, anche se ammetto la mia ignoranza in materia. Considerando che questo non sembra più un tema politico, che cosa è allora?

assemblea sindacale

Stamattina c’è stata un’assemblea, dove almeno in teoria avrebbero dovuto spiegarci cosa sta succedendo a IT Telecom. A dire il vero di quello si è capito poco: sarebbe simpatico capire fin dove vuole arrivare lo spezzatino aziendale, ma questo non ci è dato saperlo
La cosa più interessante che ho scoperto è cosa sta succedendo in Telecom Italia. Come sappiamo, il debito di Telecom è di 35 miliardi di euro, e in qualche modo deve essere ridotto, facendo cassa. Ad esempio, la fatturazione fatta da Telecom è passata da 120 giorni a 25. Cosa significa questo in pratica? Che Telecom ha guadagnato cassa (insomma, contanti) prendendo prima i soldi dagli altri operatori telecom. Così c’è un effetto domino: i piccoli operatori, come Noicom a Torino, stanno per essere strangolati.
Per il resto, mi pare che il sindacato abbia delle idee fisse. È vero che il piano industriale di IT Telecom non esiste, ma le minacce che i sindacalisti ci hanno fatto (il nostro passaggio in TIM come il primo passo per essere fatti fuori) mi paiono alquanto esagerate. D’altra parte del nostro passaggio si parla da sei mesi, e non mi pare che il sindacato ne avesse mai accennato. Anzi, quando all’ultima assemblea gliel’abbiamo chiesto noi, sono cascati dalle nuvole…
Mi sembra più logico vendere fuori dal gruppo, se occorre fare cassa: è possibile che si voglia semplicemente mettere la parte informatica all’interno delle società produttive. Non so, l’economia è sempre una cosa difficile.

Su Marte acqua, non fascisti

Non è così difficile immaginare perché gli americani siano così interessati all’esplorazione di Marte: sembra che sia l’unico posto dove non vengano visti come degli imperialisti. E la luna, direte? Dicono che i cinesi abbiano lanciato in segreto delle sonde per valutare la possibilità di aprire una serie di ristoranti, quindi niente da fare. Su Marte no, c’è ancora il vantaggio competitivo: pensate a quel povero Snoopy che era la sonda euuropea Beagle, che è prigioniera da due mesi e mezzo e per cui viene chiesto un riscatto spropositato.
Ci restano perciò solo Spirit e Opportunity, che si muovono per la superficie del pianeta alla velocità di una vasca nella circonvallazione di Milano e sopportano stoicamente tutti gli scherzi fatti loro su internet, con gli omini verdi che si nascondono. Che poi, scusate, come fanno ad esserci omini verdi? Sul pianeta rosso mostrerebbero un senso cromatico peggiore del mio.
Con notevole scelta di tempo, la NASA ha tirato fuori ieri una notizia ancora più clamorosa dei democratici che si sono messi d’accordo su un candidato. Su Marte c’era acqua. Come hanno fatto a scoprirlo? Decifrando lo scontrino fiscale lasciato dall’equivalente marziano degli apecar? C’è un deposito di vuoti a rendere? No, sarebbe stato troppo semplice. Più che altro, sembra ci siano delle formazioni minerali che dovrebbero avere avuto bisogno d’acqua per essersi formate. Microrganismi anche fossili nisba, però: sono più elusivi delle particelle di sodio.
Consci dell’importanza del loro lavoro, gli scienziati americani hanno deciso di spostare Opportunity di ben trenta metri: magari dov’è adesso non c’è nessuno perché sono andati tutti a una festa, anche se avrei dei dubbi. Sembra infatti che Marte non riuscì a trattenere la vita perché troppo piccolo e non dotato di sufficiente gravità: insomma feste ce n’erano, ma si conoscevano tutti e dopo un po’ i marziani si sono scocciati di vedere sempre le stesse amebe.

cambio di casacca

Beh, è un segreto di Pulcinella, ma da oggi è ufficiale. È appena arrivato (no, puntualizziamo: ci siamo appena accorti che è arrivato) il fax di copia della raccomandata che comunica che “ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 47, legge 428/90 e successive modificazioni e integrazioni” verremo ceduti a Tim come ramo d’azienda. Con un tempismo eccezionale, la data di trasferimento armi e bagagli sarà il primo aprile: niente male, vero?
Domattina avremo un’assemblea, e cercherò di capire qualcosa in più, anche se non credo ci sia molto. Chissà se prima o poi ci manderanno via da Rozzano, e a Milano…