Letizia vuole risanare il bilancio comunale/3

È vero che avevo spedito un fax con l’istanza di cancellazione della cartella esattoriale per la multa che avevo preso – e pagato – quattro anni fa; però sono una persona che non si fida molto di queste diavolerie, e quindi ho pensato di tornare in via Rugabella e presentare l’istanza a mano. Spiego la cosa a un vigile, questo va dentro a chiedere, e mi dice “ma ce l’ha la cartella? sì? allora tenga qua il numerino”. Insomma, a quanto pare non è contemplata l’idea di una persona che consegni una domanda a mano: forse (forse) la raccomandata con ricevuta di ritorno è ammessa, ma non ci giurerei mica.
Esco un po’ incacchiato e me ne vado pedalon pedaloni a fare la seconda incombenza burocratica che mi toccava stamattina. Stranamente me la sbrigo in meno di dieci minuti: a questo punto mi dico “massì, tanto sono qua in centro, proviamo a vedere com’è la situazione della coda”. Io avevo avuto il numero 87 mentre alle 9 veniva chiamato il 23; alle 9:45 c’era il 60, al che mi sono deciso ad aspettare più o meno pazientemente, non senza prima essere nuovamente uscito a respirare un po’ di smog più fresco di quello interno.
Verso le 10:20 tocca finalmente a me. Arrivo allo sportello, tiro fuori la cartella esattoriale, e poi il verbale originale con pinzata l’email di poste.it per avvenuto pagamento. La tipa prende, guarda, non fa nemmeno un plissé e mi dice “Ah sì, capita sempre con quelli che hanno pagato online. Aspetti un attimo che le preparo l’annullamento della cartella”. Va a fotocopiarsi il tutto, compila un modulo al PC, mi consegna il foglio timbrato e si raccomanda di conservarlo per almeno cinque anni “che non si sa mai”.
Bene, spero che la storia sia davvero finita, anche se ormai non faccio più previsioni. Mi restano però dei dubbi. Com’è possibile che ci sia qualcuno che pazientemente copi tutti i numeri dai bollettini cartacei di C/C ricevuti dalle poste, e nessuno a cui sia venuto in mente che magari ci sono anche altri sistemi di ricezione dei dati? E cosa succede a chi non è fortunato come me che ha un orario flessibile, e deve pagarsi ore di permesso per mostrare che un ente pubblico ha commesso un errore?

Comportamenti felini

Ieri sono tornato a casa verso le 18, e non solo mi sono trovato Ariel miagolante disperata come se non avesse visto pappa da due giorni, ma anche la porta del frigo spalancata, come usava fare un paio di anni fa. Come allora, non tocca nulla dentro il frigorifero, anche perché non c’è nulla che potrebbe mangiare: è proprio un segno che lascia per indicare di essere molto arrabbiata. Dopo aver cercato – mi sa inutilmente – di darle un condizionamento negativo per la cosa e avere lasciato ad entrambe un minispuntino, sono uscito per andare a perdermi (in bicicletta) tra gli svincoli autostradali e finire all’hotel Leonardo da Vinci a salutare la mia amica Patrizia che era lì per lavoro.
Torno a casa per cena, e prima di iniziare a mangiare io mi sono impegnato a riempire le due ciotole. Ariel, che era lì a farmi la posta – ma non aveva più aperto il frigo – si è subito messa a mangiare, mentre Momo stranamente non si è presentata: ho scoperto poi che quella pappa non le piaceva. Vado a prenderla nella sua cesta e me la porto in braccio in cucina, e parte una scena fantastica. Ariel stava mangiando dalla ciotola di sinistra come al suo solito: alza un attimo il muso, vede sua sorella… e immediatamente si sposta sulla ciotola di destra, per la serie “freghiamola finché non se accorge”. E non venitemi a dire che è puro istinto :-)

Legge intergalattica

Non so bene che cosa stia succedendo al mio Firefox, ma credo che ci sia qualche problemuccio: mentre cercavo infatti di editare un documento via Google Docs, mi è arrivata una pagina di errore dove mi viene detto Sorry, but this browser does not support web word-processing e spiegato quali browser GRATUITI andrebbero bene (c’è anche IE 6.0 o superiore, giusto per evitare commenti a riguardo). Ma la cosa più bella è la noticina in fondo:
If you are working to fix problems with a specific browser and would like to bypass this check, just add &browserok=true to the end of the Google Docs & Spreadsheets url.
Please note that it is a violation of intergalactic law to use this parameter under false pretenses, so don’t let us catch you at it.
And, it won’t work very well — really.

(ps: quello che succedeva al mio Firefox è che stavo giocando con l’estensione “cambia UserAgent” e gli dicevo di fare finta di essere Opera)

niente sesso, meglio i vestiti

Tempi duri per chi vuole cercare notiziole gustose sui quotidiani gratuiti. È da un po’ che Metro ha la sua campagna “Metro no smog” che serve principalmente a mostrare come non abbiamo solo cinquanta milioni di commissari tecnici della Nazionale ma anche cinquanta milioni di esperti sull’inquinamento; Leggo mette a pagina 2, 3, e 5 le notizie sul calcio – e qui siamo nella sezione “Attualità”… poi naturalmente ci sono quelle delle pagine sportive. Per chi se lo chiedesse, pagina 4 è pubblicità. Insomma, mi rimane solo il fidato City, l’apripista del gruppo RCS verso l’infotainment. La paginona “Fatti” ha come articolo principe quello in cui, secondo un sondaggio statunitense, la maggioranza delle donne potrebbe restare senza fare sesso fino a quindici mesi, se in cambio venisse loro dato un guardaroba pieno di nuovi capi. Il lancio Reuters si trova qua (in inglese). La cosa più strana di tutta la notizia è però che il sondaggio è stato promosso da… Unilever, che per quanto ne so fa prodotti per la pulizia e gelati, e non vestiti né gadget sessuali. Ma forse si vogliono diversificare.
Giusto una nota su una notizia di spalla: a quanto pare in Brasile va a ruba la mutanda imbottita che modella il sedere… e a comprarla sono gli uomini. Abbiamo proprio raggiunto la parità!

Silvio e i gay

A dire il vero non avevo intenzione di parlarne. Non mi sembrava chissà quale notiziola. Ma non posso rimanere insensibile al grido di dolore di un mio fan, che mi scrive così:
«Caro .mau.,
tu che puoi raccontare fatti ed opinioni alla nazione: difendi il povero Silvio che non può manco più fare una battutina sui culatt… ehm.. gay (facendo peraltro incazzare Zeffirelli…). Ma di cosa può parlare il meschino pacemekerato, senza scatenare mostruosi movimenti d’opinione?
Un tuo fedele lettore.»

Insomma, mi tocca. Né posso schivarla portando un collegamento ai komunistacci di OneMoreBlog oppure alla vignetta di quell’altro komunistaccio di Staino (che tra parentesi, dopo un periodo in cui lo trovato poco ispirato, mi sembra tornato in ottima forma). Bene, iniziamo da capo.
Quest’anno si vota per le comunali a Monza, dove attualmente c’è una giunta di centrosinistra, non si sa bene come mai. Silvio B. si è sentito moralmente in dovere di dare una mano al candidato della Casa delle Libertà, il “3m” Marco Maria Mariani. Dopo avere esordito dicendo che non può più parlare di donne, vista tutta la pubblicità con le lettere tra lui e Veronica, è andato avanti dicendo «Marco Maria,mi piace il tuo secondo nome perché un po’ di intuito femminile fa bene». E fino a qua nulla di male, anche se la battuta non è certo di quelle fulminanti. Se ne deve essere accorto anche lui, perché ha proseguito “sorridendo” (secondo City, che è stato l’unico dei giornali gratuiti che ha riferito la notizia) dicendo «Gli uomini arrivano sempre dopo. Le donne hanno più intuito, quell’intuito tipicamente femminile che non hanno gli uomini e nemmeno i gay. Ma i gay sono tutti dall’altra parte». Apriti cielo.
Onestamente spero che per almeno quattro anni e mezzo il problema non si ponga per nulla: quello che Silvio pensa sono problemi suoi, e fino a che se ne sta all’opposizione può strepitare quanto vuole. D’altra parte lo sappiamo poi da una vita: lui è geneticamente programmato per fare il venditore di tappeti, e dopo decenni di lavoro nel ramo non riesce a tenere la bocca chiusa. D’altra parte la memoria della gggente è tale che entro ventiquattr’ore l’episodio è cancellato dalle sinapsi, e l’unica cosa che resta è la reiterazione della sua presenza, che è poi quello che gli serve davvero. Da questo punto di vista non posso che inchinarmi alla suprema saggezza Silvica, e al limite sorridere alle dichiarazioni dell’Alleato Nazionale Enrico Oliari, leader di GayLib (l’associazione degli omosessuali che votano a destra), che si preoccupa affermando «non vorrei che certe battute del presidente Berlusconi ci facciano perdere di nuovo le elezioni per 20mila voti, magari di gay stanchi della sua omofobia». È davvero bello scoprire che non sono tanto importanti le affermazioni, quanto i voti che si potrebbero perdere…

Quanto pesa la Germania?

Ieri su City hanno pubblicato una notiziola secondo la quale la Germania peserebbe 28 milioni di miliardi di tonnellate (28*1015 tonnellate, o se preferite le misure ufficiali 2.8*1022g). Attenzione: questo non è il peso dei tedeschi, che anche se si abbuffano di birre e wurstel non arriverebbero a quella massa. È proprio il peso della nazione: i ricercatori avrebbero “pesato” «gli strati di roccia, terra e sabbia che formano il paese». La notizia è vera, o almeno appare su Der Spiegel che continua a spiegare come ad esempio l’Austria pesi un terzo della Germania nonostante la sua superficie sia un quarto, il che significa che il suo peso per metro quadrato è maggiore: e questo non perché ci siano più montagne (il che comunque aiuta…) ma perché la crosta terrestre è più profonda.
A che serve tutto ciò? Boh. Nell’articolo si parla di studi relativi ai terremoti, ma non mi pare il tutto ti aiuti più che tanto…

Letizia vuole risanare il bilancio comunale/2

Vista l’impossibilità di avere una risposta dal numero verde – certo che quel poverino che tutte le volte che il telefono gli squilla butta giù la linea fa un lavoraccio… – stamattina ho provato a recarmi in via Rugabella dalla polizia municipale (insomma, i vigili). Praticamente ho preso il numero 85 mentre stava passando il 12; in dieci minuti si è passati dal 12 al 13. A dire il vero, c’era scritto che nella ben più vuota sezione “riscontri” tra gli argomenti trattabili c’era anche “verbale già pagato”; peccato che la cosa sia di un falso assolutamente clamoroso. E lo so bene che basta andare nell’altro ufficio e la cartella esattoriale me l’annullano, ma non mi pare il caso di perderci un’intera mattinata; se proprio devo farlo, vado in grande e faccio ricorso al giudice di pace.
Devo però dire che dopo un’ulteriore compulsata al chiarissssssimo e comprensibilisssssimo sito del comune di Milano mi è capitato un modulo che ho compilato e spedito via fax. Ho ancora dei dubbi se andare a consegnarlo anche di persona, però :-(
PS: sono le 15:51. Il numero verde in questo momento risponde, dicendo che il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12 e dalle 14 alle 16, oltre che il sabato mattina. Hanno dei problemi con gli orologi, mi sa.