È possibile vivere senza usare la macchina? Emilio Rigatti, professore friulano di scuola media e ciclista amico di Altan e Rumiz, ha deciso di sì. Questo libro (Emilio Rigatti, Minima Pedalia, Ediciclo – la biblioteca del ciclista 2004, pag. 254, € 13, ISBN 978-88-88829-02-9) è il resoconto dell’anno scolastico 2002-03, con due libri-nel-libro: la gita pasquale tra Croazia e Slovenia (con la scusa di andare da un dentista fiumano), e la gita scolastica con la sua classe… il tutto fatto in bicicletta e al limite in treno, dopo aver venduto la propria auto. (ma tenendo quella della moglie, non è esattamente un talebano e nell’introduzione spiega che ad esempio per recuperare le damigiane di pinot bianco la bicicletta non è il mezzo più adatto. Se state cercando un libro su come fare il ciclista urbano, avete sbagliato testo: nella bassa friulana c’è ancora una quantità di stradine secondarie che vengono utilizzate amabilmente. Al più potrà esservi utile la sezione finale, con i consigli di vestiario e simili per chi vuole provare l’ebbrezza della bici come mezzo di trasporto. Forse, più che un diario, il libro dovrebbe essere letto come romanzo: va bene che Rigatti insegna lettere, però il testo è spesso troppo barocco, con una sfilza di immagini ed aggettivi che alla lunga risultano almeno a me stucchevoli. Non credo insomma che sarà riuscito ad acquistare nuovi adepti :-)
Freddo 2007
In questo momento l’iconcina “weather at Milan Linate airport” del mio Klipfolio segna -5. Posso assicurare che tre quarti d’ora fa, mentre pedalavo per arrivare in ufficio, sentivo freddo. Nulla di straordinario, ma credo che anche in città fossimo sotto lo zero: cosa che non capitava da tre o quattro anni.
La fregatura è che mi sa che così gli inquinanti appestino ancora di più l’aria, almeno ieri sera era davvero irrespirabile; il vantaggio è che col freddo ci si mantiene più giovani :-)
Come commento finale, ecco la vignetta di due settimane fa (che però è apparsa oggi sul sito, per i soliti problemi di syndication) di Mutts :-)
Mi tocca applaudire il subcomandante Fausto
Mentre Prodi dichiarava (in una sede istituzionale quale Che tempo che fa) il motivo per cui non ha ricevuto il Dalai Lama in forma ufficiale – «Ho usato prudenza perché ho la responsabilità di un Paese e devo considerare le conseguenze delle mie azioni. La ragion di Stato esiste e io ne sono responsabile.», Bertinotti l’ha tranquillamente invitato a Montecitorio, e alle rimostranze dell’ambasciatore cinese per l’accoglienza di questo pericoloso separatista ha fatto dire al suo portavoce che «il presidente della Camera ha ribadito all’ambasciatore cinese il significato e il valore dell’iniziativa della Camera dei deputati che ha ospitato il Dalai Lama, offrendogli la possibilità di esprimersi in un luogo così rilevante sia dal punto di vista istituzionale che politico» e che «l’incontro è stato realizzato per la rilevanza internazionale del Dalai Lama, premio Nobel per la pace, e per dare voce all’istanza di autonomia culturale e religiosa del popolo tibetano. Istanza che il Dalai Lama ha rappresentato riconoscendo contemporaneamente l’integrità geografica della Repubblica popolare cinese».
Notare come la ragion di Stato è stata assolutamente indicata… semplicemente in maniera positiva e non negativa.
Non sono un fanatico del Dalai Lama, per quanto ne so il suo governo prima che i cinesi si annettessero il Tibet non era certo meglio di quello che c’è adesso, e non avrei battuto ciglio se qualcuno avesse detto “no, io non intendo affatto vederlo”. Una scelta netta, condivisibile o no, ma comunque ben definita. Da noi no: una pletora di incontri “in forma ufficiosa”, da Formigoni a Tettamanzi che non si sa bene che problema potrebbe avere con le autorità cinesi ma fa lo stesso. Insomma, stavolta mi tocca dire bravo a Bertinotti… e vi assicuro che non è facile per me :-)
Non ci sono più gli hard discount di una volta
Al Lidl c’è in offerta (a 15 euro) del Brunello di Montalcino.
help: Disney Magico Artista 2
è un vecchissimo software (credo 2001) che dovrei regalare a mio nipote. Il “vecchio” è necessario, perché il nipote in questione erediterà un vecchio notebook con su win98 perché di più non regge. Tra l’altro il PC ha un sistema antifalsi assolutamente eccezionale: sembra che il CD originale lo legga, ma una copia no, almeno così dice mio fratello.
Domanda: qualcuno sa dove recuperarlo? nei negozi online lo segnano ancora a catalogo, ma non ci sono copie disponibili :-(
niente casino in Fiat!
Stanotte Giuseppina mi scrive preoccupata perché, dopo avere spedito un’email a una lista a cui siamo entrambi iscritti, le è tornato indietro un messaggio dall’aria minacciosa, messaggio che allega alla sua mail.
Premetto che il suo messaggio originale commentava la “festa per Jannacci” che Radio Popolare ha organizzato sabato scorso, e c’era un link appunto alla presentazione dell’iniziativa.
La risposta che le è tornata era di Antigen, il controllo antivirus del server Exchange di fiat.com: diceva che il messaggio era stato “purged” – che non significa “emendato”, ma direttamente “cancellato” – nonostante il campo “X-MIRsrl-MailScanner:” affermasse “Sembra essere pulito” (sì, in italiano). E qual era allora il crimine commesso da Giuseppina? Avere usato all’interno del mail la parola “casino”. La frase incriminata, per la precisione, era «Un casino di gente di tutti i colori possibili».
Naturalmente – anche se confesso di non esserci arrivato subito, ma in fin dei conti è lunedì mattina – non è che i vertici Fiat abbiano avuto un improvviso sussulto di puritanesimo: molto più prosaicamente, la loro idea di base è stata quella di eliminare gli spam che promuovono i “casino on line”. Peccato che siano stati un pelo troppo aggressivi nella definizione dei filtri, visto che quello era l’unico termine sospetto nell’email. O magari lo fanno apposta, così uno ha una scusa per affermare “no, la tua email non mi è mai arrivata”…
Deformazione professionale
Chiacchiere del lunedì mattina alla macchinetta del caffè: si finisce a parlare di politica.
Mentre torniamo in ufficio, il capo fa: “Si lamentano tutti di Berlusconi che compra i senatori, ma al governo non hanno fatto lo stesso con Pallaro, mettendo dieci milioni per gli italiani all’estero?” E io: “No, quella è retention”.
Quisss: qual è il tuo daimon?
Nell’attesa di andare a vedere La bussola d’oro, uno può provare a cercare nel sito il quiz “qual è il tuo daimon”. Attenzione: il sito è in flash, e non è consigliato a chi non abbia un’ADSL.
Ad ogni modo, il mio risultato è stato Thedra, una bella gatta nera come la nostra Momo. Il tutto come profilo “Sommesso, timdo, modesto, passivo, tranquillo”. Dite voi. E poi, dopo avere detto, dite a quelli che hanno scritto il flash che l’italiano possiede anche caratteri non ASCII come le lettere accentate, e sarebbe bello che almeno qualcosa apparisse al loro posto.
(via Gatto Nero, che è risultato tra l’altro “arrendevole”. C’è qualcosa che non va)